Il perché arrivò la notte stessa.
Un incubo. La donna con i capelli neri che teneva per mano la misteriosa persona dalla pelle cinerea … Mi risvegliai di soprassalto. Erano le sei di mattina: presto per alzarsi. Eppure oggi saremmo tornati a casa, e le mie valigie erano ancora mezze disfate.
Iniziai a girare per la stanza, raccogliendo i vari cappelli e sciarpe sparsi nel pavimento. Svuotai l'armadio di legno, contenente tutte le mie magliette e i pantaloni. Misi in carica il mio Samsung e l'Ipod, spazzolai i capelli e indossai un maglioncino qualsiasi, con un paio di jeans neri un po' stinti.
Mi guardai allo specchio. “Ma sì, può andare” mi dissi. Erano le sette e mezza, così andai a bussare per le camere dei miei amici.
Mark, Nathian ed Embry mi sbraitarono di andarmene. Anna non rispose. Soltanto Rosalie uscì dalla sua stanza, vestita di tutto punto e i capelli rossi legati in uno chignon.
-Ho avuto un incubo, stanotte- mi sussurrò.
-Anche io …- le risposi. Ci fissammo per un secondo interminabile, prima di scendere le scale per fare colazione.
• • •
-Accelera, Nathian!- urlò per la ventesima volta Embry.
Sorrisero tutti, me compresa, tranne Nathian.
Mancavano circa dieci minuti per arrivare a casa, in Texas. Avevamo preso l'aereo, recuperato il minivan, che poi tanto mini non era, ed eravamo partiti. Sette cavolo di ore di viaggio.
Arrivata a casa feci una doccia rilassante, e poi passai tutto il pomeriggio con i miei genitori a raccontare per filo e per segno la vacanza.
Saltai la parte della videocassetta. Sentivo che era meglio non parlarne, anche perché appunto era una cazzata.
O almeno, così pensavo.
Angolo autrice
Ed eccoci al secondo capitolo! :) Povera Sarah D: Vedremo che cosa succederà nel prossimo capitolo, che poi sarà il terzo! *-*
Grazie a tutti quelli che hanno letto … Recensite in tanti, mi raccomando :) Baci,
Silvia