Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Prue786    26/06/2007    1 recensioni
E se ad un tratto qualcosa cambiasse? E se il mondo in cui vi trovate non fosse più lo stesso? E se l'unica cosa di cui foste sicuri fosse la vostra esistenza? E se perfino la vostra identità fosse messa in discussione? Se non riusciste più a distinguere il sogno dalla realtà? Cosa accadrebbe se, quelli che fino a pochi istanti prima credevate dei fotogrammi, improvvisamente diventassero le uniche persone su cui poter contare?
Genere: Generale, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Sorpresa, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

Che-che ci fate voi qui? Il sogno è finito, mi sono svegliata!”

Continuo a fissare davanti a me senza riuscire neanche più a pensare

“Non ci credo! Questo è un incubo!” esclama Patty stringendosi la testa fra le mani

“Ehi, ed io cosa dovrei dire? Mi apparite all’improvviso in camera senza un perché! E se entra mia madre?”

“Le dici che è colpa di una pazza se siamo qui!”

Aggrotto le sopracciglia all’evidente presa in giro ma non faccio in tempo a rispondere perchè mi sento chiamare da mio padre. Avverto i suoi passi; sta salendo!

Guardo i quattro in preda al panico

“Sul balcone, presto!”

Faccio appena in tempo a scaraventarli fuori che la porta si apre. Giro le spalle alla finestra chiusa sorridendo come un’ebete e domando:

Cosa c’è?”

Mio padre mi fissa per qualche secondo

“Ti ho portato il libro di fisica!”

“Ah, bene, grazie!”

Continuo a sorridere finché non esce.

Sento i suoi passi sulle scale e tiro un sospiro di sollievo

“Accidenti, alla faccia del sogno! Ora sta diventando stressante!... ok, potete rientrare!”

I quattro tornano in camera…

Cosa significa questa faccenda?”

Chiede bruscamente Benji con aria poco amichevole

“Senti,non usare quel tono con me, ok? Non so cosa stai succedendo! All’inizio ero convinta che fosse un sogno, ma ora è tutto troppo reale!”

“Veramente il tutto era molto reale anche quando ti ho mollato il calcio!”  esclama Patty

“Va bene, come vuoi, mi sono sbagliata, ma ho tutte le scusanti di questo mondo!”

“Ehi, ma tu sei la ragazza che mi ha fermato durante la partita!”

Fisso Holly come se venisse da un altro pianeta

“Ah! Giusto, tu ancora non mi conosci!” Porto una mano sulla fronte e sospiro

“Comincio a non capirci più nulla!”

“Mi fa piacere! Io non ho capito nulla dall’inizio!” esclama Price

Benji ha ragione, cos’è tutta questa storia? Come abbiamo fatto ad arrivare a casa tua?” domanda subito Baker

“Se sapessi la risposta l’avrei già resa pubblica! Sta di fatto che questo non mi sembra più un sogno ma ciò non toglie che voi non siete reali, quindi, o questo è un incubo troppo realistico, o sono uscita completamente fuori ed ho le visioni!”

“Io opto per la seconda!” esclama Patty

“Come sarebbe a dire che non siamo reali?” chiede Tom confuso.

Sospiro afflitta

“Vi conviene sedervi... a terra! Però, prima, promettetemi che non alzerete la voce più del dovuto o i miei arriveranno in un lampo! Dunque, voi siete delle immagini animate, meglio definite con il nome di cartoons, anime, cartoni animati, insomma!”

Ma cosa stai dicendo?”

Holly inclina la testa molto ma molto scettico

Di nuovo questa storia, inventane una più credibile!”

Sbuffo innervosita

“Ascoltate, che mi crediate o no, voi siete il frutto della mente di un signore chiamato Yoichi Takahashi che fa il mangaka di professione! Il suo manga è stato trasformato, successivamente in un anime!”

I quattro si guardano fra loro ma nessuno riesce a dire nulla perché qualcuno, dal piano di sotto urla “A tavola!!!”

“Oh, no! La cena è pronta! Ed ora che faccio?” mi chiedo mordendomi il labbro inferiore

“Non posso lasciarvi qui!”

E perché? Non siamo bambini! Puoi tranquillamente scendere, tanto non possiamo andare da nessuna parte!”

Patty fa spallucce ed io annuisco, anche se ancora un po’titubante

Ok, torno subito!”

 

Mi sbrigo in poco più di un quarto d’ora e, fingendo un eccessivo sonno, me la svigno.

Al mio ritorno in camera, trovo i presenti accigliati

“Cos’è successo?”

“Chi sei?” chiede la ragazza con aria seria

 “Chi sono?” chiedo di rimando, alquanto confusa

“Si, chi sei, che vuoi da noi, come fai a sapere chi siamo?” domanda nervoso Price.

Sospiro sconsolata

Se avrete la pazienza di aspettare che la mia famiglia vada a letto, cercherò di spiegarvelo!”

Mi avvicino all’armadio di legno che occupa gran parte della parete opposta alla porta e ne tiro fuori un mucchio di videocassette anonime. Poi è la volta della libreria: prendo diversi giornaletti e ritagli e li porto al gruppo che è rimasto in silenzio. Chiudo la porta a chiave e mi siedo a terra. “Allora, alle videocassette penseremo dopo, ora voglio farvi vedere queste immagini: vi ricordano qualcuno?” dico alzando dei fogli con dei disegni sopra

Ma... siamo noi!” esclama Tom

“Infatti, e secondo voi che ci fanno queste immagini in Italia se adesso cominciate ad essere famosi in patria?... Oliver Hutton, 10 e capitano della New Team, ama il calcio più di se stesso, il suo migliore amico è il pallone, sogna di andare un giorno a giocare in Brasile... sarebbe già dovuto esserci andato se Roberto Sediño non fosse partito senza di lui!”

E tu che ne sai?” chiede il ragazzo in questione.

Sorrido leggermente

Attualmente vive a Fujisawa con la madre Maggie mentre, il padre Micheal è spesso lontano a causa del suo lavoro che lo porta a viaggiare per i mari! Beh, penso possa bastare!” esclamo, mentre nessuno osa parlare.

Tom Baker! Ha giocato per un campionato nella squadra della New Team con il n°11 ma poi è stato costretto a trasferirsi con il padre pittore. I genitori sono separati e la madre si è risposata ed ora ha una bambina! Attualmente, almeno finché non è arrivata la sottoscritta a sconvolgere tutto, vive in Francia dove gioca a calcio, aiutando le squadre che glielo chiedono! Anche per lui il pallone è un amico e con Hutton vi è un’intesa perfetta! Insieme formano la coppia d’oro della New Team! Ed in fine Benjamin Price!”

“Ehi, so perfettamente chi sono e dove abito!” esclama acido il giovane

“Già, lo so, ma voglio convincervi del fatto che, siccome siete dei personaggi inventati, so molte più cose di quante voi crediate! Dunque, ora risiede in Germania e milita nelle file dell’Amburgo dov’è il portiere titolare! In Giappone abita in una grande villa, ed ha un cane bianco di cui però non ricordo il nome!”

Il ragazzo si lascia sfuggire un ghigno che ignoro

“In compenso, so che con il sole o con la neve, ha sempre dietro il suo cappello... non chiedetemi il perché... sarà una mania!”

Sorrido soddisfatta mentre Benji inarca le sopracciglia.

“Anche lui ha fatto parte della New Team ma, inizialmente, odiava letteralmente Holly... beh, a dire il vero non sopportava nessuno nella Niuppy... ha avuto un allenatore personale, Freddy Marshall, ed ora gioca in squadra con il biondo Karl!”

“Chi è Karl?” chiede Patty, sospettosa.

Schneider è uno dei più forti giocatori a livelli giovanile in Germania!” risponde subito Benji “Beh, allora, che ve ne pare?”

“Si, sai molte cose su di noi, ma questo non conferma la tua teoria!”

Baker scuote il capo, incrociando le braccia 

“Vuol dire che mi servirà la prova tv!”

 

È mezzanotte passata quando, some tanti fantasmi, scendiamo al piano di sotto, ognuno con in mano diverse VHS.

Una volta nel salone, faccio accomodare i giovani sul divano e prendo ad armeggiare con il videoregistratore per poi andarmi a sedere e pigiare, sul telecomando, il tasto play. Un’allegra canzone si spande nell’aria e l’episodio di un anime cominciata tra la sorpresa collettiva. Va avanti così per un’ora e più e mentre comincio a sbadigliare sempre più.

“Sentite, io solo le puntate a memoria, non per niente è il mio anime preferito quindi, se non vi dispiace, io schiaccio un pisolino! Domani ho compito di tedesco e non vorrei saltarlo! Ah, per favore, verso le sei e mezza, svegliatemi o saremo tutti ne guai, ma... mi state ascoltando?”

Mi volto verso i quattro che fissano la tv come rapiti e scuoto la testa

“Va bene, lasciamo perdere, notte!”

Mi sdraio sull’altro divano e non faccio neanche in tempo a chiudere gli occhi che crollo.

 

“Ehi, sveglia, sono quasi le sette!”

Sollevo lentamente le palpebre ma l’oscurità mi impedisce di vedere poi, però, noto una figura accanto a me

Hmmm... Patty, sei tu?”chiedo con voce flebile e piena di sonno.

“Si, sono io! Su, svegliati!”

Mi metto a sedere con molta fatica e mi stropiccio gli occhi.

“Mamma mia che sonno!”

Cerco di mettere a fuoco la stanza e inforco i miei occhiali (alla Clark Kent!... ma che?!!! I suoi sono orrendi, i miei sono belli e delicati come la padrona....ok, sorvoliamo su quello che ho detto!). D’un tratto ricordo la situazione in cui sono; vedo una miriade di VHS a terra e con un balzo, mi alzo dal divano e accendo la luce.

“Caspita, è tardi, fra poco tutta la famiglia sarà sveglia!... accidenti che facce avete!” esclamo notando i tre ragazzi con un aspetto orrendo; si vede lontano un chilometro che hanno passato la notte in bianco.

Comincio a raccattare quante più videocassette possibili e mi avvio di sopra seguita da Patty “Accidenti, sono stanchissima, voglio vedere che razza di compito ne uscirà, oggi!”

Sospiro ed afferro lo zaino da terra, chiudendolo.

“Ora che si fa?” chiede Patty

“Beh, qui non potete restare! Dovrò portarvi a scuola con me, in un paese vicino... lì c’è un piccolo parco dove potrete stare senza che nessuno vi disturbi e, se volete, potrete schiacciare anche un pisolino!” sorrido ed esco nuovamente dalla stanza.

 

Sono le 8:25 quando saliamo tutti su di un pullman blu diretti a scuola

“Senti, che classe frequenti?” domanda la giovane Gatsby con aria amichevole.

Rimango un po’ sorpresa da quel cambiamento

“Io sono in terza liceo!”

La ragazza strabuzza gli occhi

“Allora hai già 18 anni!”

“No! Ne ho ancora 15... in Italia il liceo dura cinque anni!”

“Ah, davvero?!!!Bene, allora sei più piccola!”

Un sorrido soddisfatto compare sul volto di Patty

“Ehi, adesso non sentirti superiore solo perché hai due anni in più!”

“Chi? Io? Ma ti pare!” esclama l’altra con un ghigno.

La nostra fermata non tarda ad arrivare…

“Allora, io sarò a scuola fino alle due, voi fare i turisti, anche se non c’è molto da vedere, qui! Se volete stare tranquilli andate in quel parco lì!” dico indicando il luogo con la mano

“Tutto chiaro?”

La ragazza risponde affermativamente mentre i tre calciatori sembrano essere in un altro mondo. Faccio spallucce e prendo la via dell’edificio scolastico.

Sono sei ore di noia mortale (come sempre!) durante le quali, al problema “interrogazioni” e “compito in classe” si aggiunge anche l’ansia per il destino dei quattro stranieri, lasciati da soli, in balia di un mondo ostile (accidenti e come sono melodrammatica! Già! Staranno sicuramente meglio di me!).

Finita anche l’ennesima giornata scolastica, mi precipito, come una furia, in strada. Percorro di corsa i metri che mi separano dal parco sperando di trovare tutti e, per mia fortuna (e per fortuna dei miei nervi!) sono tutti all’appello, molto più svegli e pimpanti di come li avevo lasciati.

“Ciao, sei arrivata, alla fine! Com’è andata la giornata?”

“Ehm... Patty, sei sicura di sentirti bene?” chiedo, spaventata da tutto quell’interessamento

“Si, certo, sto benissimo, vero, ragazzi?”

I tre annuiscono con stampato in faccia un sorriso a trentadue denti. Inarco la sopracciglia ma non dico nulla.

Prendiamo il pullman per il ritorno e, con una serie di mosse strategiche degne della sottoscritta (distrazione ad oltranza dei presenti!) il quartetto riesce a raggiungere la mia stanza senza alcun problema.

“Allora, volete dirmi che sta succedendo? Mi avete preso per una rincretinita ma vi assicuro che non lo sono quindi, ora, spiegatemi il motivo di questo comportamento!”

I giovani si guardano in faccia

“Quale comportamento?”

Ma dai, è così evidente! All’improvviso siete diventati tutti stucchevolmente amichevoli! Perfino Benji non ha parlato più da ieri sera... a me non sembra una cosa normale!”

“Andiamo, facciamola finita con questa farsa, non ci è cascata!” esclama Price

“Va bene, ma ora che si fa?” chiede di rimando Hutton

“Forse sarebbe meglio raccontare la verità... di solito funziona!”

Baker alza le spalle e guarda i compagni

“Come vuoi, ma non dite che è stata colpa mia! Allora...” Benji respira profondamente “... hai raggiunto il tuo scopo! Dopo quello che abbiamo visto questa notte, ci siamo... persuasi! Pensiamo che quello che hai detto potrebbe avere un fondo di verità ma, ora, la cosa che più ci preme, è tornare a casa! Se sei in grado di darci una mano, sei pregata di farlo! Ecco tutto!”

Annuisco lentamente

Ok, ora è tutto chiaro! Purtroppo non so come aiutarvi, e non credete che a me questa situazione piaccia! Non penso, però, che possa essere risolto tutto con un volo... è poco probabile! Certo, si potrebbe provare ma... a proposito, cos’è successo poco prima di arrivare qui?”

“Ora che mi ci fai pensare...” comincia Patty con aria assorta “... è avvenuta una cosa strana! C’è stato un bagliore e tutto è diventato color oro! E poi ci siamo ritrovati qui!”

“Si, però prima abbiamo... beh, si, galleggiato, o qualcosa del genere!” aggiunge Holly

“Come pensavo! La stessa cosa è successa a me prima di arrivare allo stadio... !”

Mi siedo pesantemente sul letto cercando una possibile soluzione ma non mi viene in mente nulla di buono

“Ho paura che dovrete restare qua fin quando non arriverà di nuovo questa.... cosa... questa luce e vi riporti nuovamente a casa! Nel frattempo... cercate di stare tranquilli! Penserò a tutto io... nel limite del possibile, ovviamente!”

Guardo la quattro persone di fronte a me non senza una leggera preoccupazione

“Alla faccia del bel sogno... una cosa del genere non me la sarei mai e poi mai immaginata! È un bel pasticcio ma con il mio grande genio riuscirò a risolvere tutto!”

Ridacchio soddisfatta mentre Patty prende a guardarmi stranita

“Cos’hai da ridere? Siamo in un mare di guai!”

Si, lo so, ma sta tranquilla, riusciremo ad uscirne!”

 

La giornata trascorre tranquillamente, senza grandi avvenimenti mentre cerco di non far annoiare a morte gli attivissimi calciatori, costretti a rimanere chiusi fra quattro mura senza neppure un pallone con cui palleggiare a tempo perso... per vivacizzare un po’ la situazione mi atteggio ad oracolo di Delfi, cercando di soddisfare le curiosità dei giovani per quanto riguarda il loro futuro; l’

unica che sembra esser disturbata da quel passatempo, è Patricia, che evita di fare qualsiasi domanda. Improvvisamente mi viene in mente qualcosa...

“Aspettate solo un attimo!” esclamo prima di uscire dalla stanza.

Faccio un giro di perlustrazione nell’intera casa e, con sommo piacere, noto che è vuota...

“Già, come immaginavo! Devono esser andati a fare spese!”

Rientro in camera

“Bene, che ne dite andarci a vedere una bella partita? Che so, New Team contro Muppett o, meglio ancora, Giappone contro Germania!”

“Ma noi non abbiamo ma giocato contro la Germania!” protesta Holly

“Lo so! Vedrete in anteprima la partita che vi vede protagonisti! Su, andiamo!”

 

Pochi minuti dopo siamo in posizione per assistere allo spettacolo

“Bene, la cassetta deve essere questa!”

Vado a sedermi e premo il tasto di avvio... resto un po’ interdetta alla vista del titolo... -Patty è innamorata-? Ma questa non è... cavoli, ha sbagliato cassetta!” penso tra me mentre vedo la giovane avvampare all’improvviso

“Cos’hai, Patty?” chiede ingenuamente Holly.

Benji comincia a ridacchiare

“Forse sarebbe meglio vedere la partita!” esclamo un po’allarmata

“No, è perché? Questa puntata deve essere divertente!” esclama il portiere beccandosi un’occhiataccia da Baker.

La giovane Gatsby, intanto, non sembra in grado di reagire.

 Continuo a guardarla mentre, l’unico che guarda la tv, senza la minima reazione, è Hutton.

I minuti passano e nella stanza si sentono solo le voci che provengono dalla tv; l’episodio va avanti e ogni tanto si sentono le risate soffocate di Price che viene prontamente ammonito dal 11. Arriva il tanto temuto momento in cui Gatsby parla con la seconda manager della squadra del suo amore nascosto per il capitano della New Team e sinceramente non so come faccia Patty a rimanere ancora seduta.

Patty, ma....

Oliver Hutton prende a fissare la ragazza che, dal canto suo, non osa alzare lo sguardo dal pavimento

Ok, lo spettacolo è finito! Voi due venite con me!” esclamo indicando i due giocatori di troppo. Tom sembra molto sollevato e, senza farselo ripetere due volte scompare fuori dalla stanza ma il portiere non è dello stesso avviso.

Gli lancio un’occhiata assassina e il giovane, sbuffando, si alza dal divano ed esce. Lo seguo immediatamente ed appanno la porta alle mie spalle

Perché mi hai fatto uscire?” chiede con un sorriso ironico Price

“Non ti rispondo proprio!”

Scuoto il capo sconsolata ed apro il portone d’ingresso, uscendo fuori. Chiudo gli occhi ed assaporo il vento che mi scompiglia leggermente i capelli.

“Speriamo che quei due riescano finalmente a chiarirsi! Però, che scoop! Già, Yoichi mi lincerebbe per questo scempio!”

Sghignazzo e riapro gli occhi, tornando indietro.

“Allora, ancora niente?” domando ai due calciatori seduti sui gradini della scalinata.

Entrambi scuotono il capo

“Forse Patty l’ha fatto fuori!?!” esclama Benji sorridendo

“Beh, sarebbe il minimo!” dico di rimando avvicinandomi alla porta appannata del salone

 Ops! Credo che dovrete vedervela voi con i piccioncini!” esclamo vedendo un debole chiarore che avvolge i due ragazzi

“Ora finalmente tornerete a casa, contenti?” “E lo chiedi pure?!” Price comincia a ridacchiare mentre la luce diventa troppo forte e sono costretta a chiudere gli occhi.

Quando li riapro, di fronte a me non vi è più nessuno.

“Sono davvero andati!” inclino la testa “Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo... era solo questione di tempo! Senza muovere un dito...”

Sospiro e apro pian piano la porta del salone, come se avessi l’impressione che vi sia ancora qualcuno ma, come previsto, la stanza è vuota. Prendo il telecomando e spengo il videoregistratore e la tv. Improvvisamnette la casa mi sembra estremamente vuota e silenziosa.

“Normale!” penso tra me.

Raggiungo la mia stanza ed inizio a studiare. Le ore trascorrono tra una materia e l’altra e ogni tanto mi fermo a pensare alla strana esperienza vissuta.

Se lo raccontassi a qualcuno, mi ritroverei in un manicomio!”

Mi sgranchisco un po’ le ossa del collo e riprendo lo studio.

 

Alle 10 sono sdraiata sul letto, morta di sonno; non riesco più a tenere gli occhi aperti e, con ancora i vestiti addosso, mi rilasso completamente, mentre la mente comincia già il suo viaggio verso il mondo dei sogni.

 

Mi sento leggera, sento che sto per addormentarmi... delle urla pazzesche mi fanno aprire di scatto gli occhi. Vedo il sole splendere nel cielo e un verde prato tutt’intorno. Ho ancora le testa confusa e non capisco bene cosa stia succedendo; un ombra mi fa voltare e mi vedo davanti un ragazzo di spalle: lo vedo muoversi di qua e di la a d’improvviso il tipo si tuffa da un lato; vedo un qualcosa di roteante arrivarmi sempre più vicino... talmente vicino che me lo ritrovo in faccia senza sapere il perché

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Prue786