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Autore: Prue786    26/06/2007    1 recensioni
E se ad un tratto qualcosa cambiasse? E se il mondo in cui vi trovate non fosse più lo stesso? E se l'unica cosa di cui foste sicuri fosse la vostra esistenza? E se perfino la vostra identità fosse messa in discussione? Se non riusciste più a distinguere il sogno dalla realtà? Cosa accadrebbe se, quelli che fino a pochi istanti prima credevate dei fotogrammi, improvvisamente diventassero le uniche persone su cui poter contare?
Genere: Generale, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Sorpresa, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

Il tutto è avvolto da una fitta nebbia, non riesco a distinguere niente e una voce non identificata domanda:

“Come stai? Riesci a sentirmi?”

“Chi è?” chiedo con voce fioca

Hai visto cos’hai fatto? Non mi riconosce!”

Ma... io... non potevo saperlo!”

“Questa volta devo dargli ragione, non capita tutti i giorni di trovare improvvisamente una persona nella rete!”

Strizzo gli occhi ed esclamo:

“Una cosa più unica che rara, direi!”

Le immagini sono ancora sfocate ma, ormai, ho riconosciuto i proprietari delle voci e non ho più dubbi su dove mi trovo.

“Ma allora sai chi siamo!?!!” chiede la voce femminile.

E come potrei dimenticarvi... soprattutto dopo una pallonata del genere! Ora capisco come fai a rompere la rete della porta...!

Scuoto il capo e cerco di sollevarmi da terra mettendomi a sedere.

Finalmente le immagini diventano più chiare.

Sono ancora nella rete e la testa mi pulsa terribilmente

“Io non ho mai rotto una rete!” esclama Hutton con aria incredula

“Si, ma lo farai, fidati! Ma sta tranquillo, ti farà compagnia Mark!” esclamo con un sorrisettoLenders? Ma non farmi ridere!” esclama Price leggermente disgustato

“Come vuoi, non credermi! Fatti tuoi!”

Mi tocco delicatamente la fronte ed avverto una leggera protuberanza

Fatemi uscire da questo posto infernale... ho bisogno di molto ghiaccio!”

Patty annuisce e mi trascina a bordo campo dove comincia a spararmi in faccia il contenuto di una bomboletta

“Ahi, ahi, ahi! Un po’di delicatezza! È la mia testa, questa! Se me la rovini, dove ne trovo un’altra geniale come questa?”

“Stai zitta e fatti medicare!”

A quelle parole metto il broncio e aspetto che la ragazza abbia smesso di torturarmi

“Ecco fatto, ora sei come nuova!”

“Finalmente! Pensavo di crepare!”

“Esagerata!”

“Esagerata un corno; tu non sai cosa significa beccarsi un tiro ad effetto in testa! Mamma mia, ma perché tutte a me? Io mi stavo addormentando ed ecco che un pallone da strapazzo attenta alla mia vita! E perché avevo sonno? Perché ho dovuto risolvere la vostra crisi d’identità!”

“Come?”

“Si, hai già dimenticato?”

“Ma... vuoi dire che...”

Che siete andati via il pomeriggio!”

Ma... ma se qui è passata una settimana!”

Rimango interdetta a quelle parole

“Come? Una settimana?” la ragazza annuisce

E... vi ricordate di me?!”

“Si! Certo!”

Ma... aspetta un attimo... perché Benji e Tom non sono tornati in Europa? Che ci fanno qui?” “Non saprei, so solo che hanno deciso di trascorrere qualche giorno a Fujisawa!”

“Aspetta, aspetta!” esclamo afferrando la testa, che ha preso a pulsare paurosamente, fra le mani

È passata una settimana... io ancora non ho dormito... e tu ed Holly? Vi abbiamo lasciati da soli ma cos’è successo?”

Patty arrossisce lievemente

“Beh, ecco, noi ora... ci stiamo provando!”

“Ci state provando?”

Un sorriso di chi la sa lunga mi solca il viso

Quindi state insieme!”

“Si, beh, diciamo che mi sembra ancora così strano!”

 “Ti ci abituerai... ora, però, ho bisogno di un letto o mi addormento qui!” esclamo mentre sbadiglio paurosamente.

Mi alzo e comincio ad allontanarmi.

Dove stai andando?”

“A trovare un albergo! Ho del sonno arretrato! Molto sonno arretrato!”

La giovane non si sente più e la sottoscritta ferma il primo taxi che vede e si fa portare all’hotel più vicino.

 

Non so dire per quanto tempo abbia dormito fatto sta che, al risveglio, oltre a trovarmi ancora a Fujisawa, mi sento riposatissima. L’unica cosa che mi disturba è una macchia nero-verdastra sulla fronte.

“Beh, almeno non si è gonfiata”

È una magnifica giornata di sole e penso di approfittare dell’improvvisa ed inaspettata vacanza. Esco dall’albergo e prendo a passeggiare come una qualsiasi turista guardando affascinata i molteplici negozietti parsi per le strade.

Sono tutta presa a guardare una bellissima vetrina piena di oggetti orientali quando mi sento chiamare. Mi volto di scatto e vedo Patty corrermi incontro.

“Buongiorno! Come mai da queste parti?”

“Finalmente ti ho trovata!”

Perché mi stavi cercando?” chiedo con disinvoltura.

“Mi sembra logico! Ti ricordo che sei in un paese straniero!”

E allora? So cavarmela da sola, non vedi? E poi io sono anonima! Eravate voi i divi della tv, dalle mie parti! Inoltre sto prendendo il tutto come un gioco... non so quanto rimarrò qui, quindi... me la godo!”

Ok, però almeno prendi questo!” mi porge un telefono cellulare

Che dovrei farci, scusa? A casa ne ho già uno!”

“Si, ma fin quando sarai qui, avrai questo!”

“A, beh, grazie, ma non dovevi!”

“Non voglio averti sulla coscienza! Se sei nei guai chiamami, ho già registrato il mio numero!” “Ma... non sarai andata a comprarlo a posta, spero!”

“Certo che no! È un vecchio cellulare di cui volevo disfarmi, ma poi me ne sono dimenticata!” sorrido scuotendo la testa

“Allora va bene... mi puoi dire che ore sono così mi aggiorno?”

“Sono le dieci del mattino!”

“Grazie!” riprendo a guardare la vetrina

Che ne diresti di venire a vedere gli allenamenti della squadra?”

“Hm... perché no!?! Dopotutto quando mi ricapiterà di vedere una cosa del genere dal vivo?”

 

Ed è così che mi ritrovo nel bel mezzo degli allenamenti visti, fino a quel momento, solo in tv. Il tutto con una normalità pazzesca. Non mi sento un’estranea (e come potrei, conosco tutti come le mie tasche!) e non rimango neanche troppo a pensare a quanto quella situazione sia surreale! Anzi, sembra che ormai mi ci sia abituata.... sembra tutto stranamente normale! Parlo con i personaggi del mio anime preferito come se fossero amici di vecchia data! Eppure sono passati solo tre giorni da quando quel fascio luminoso ma ha catapultata nello stadio. Resto a guardare la partita d’allenamento e sono talmente presa da non accorgermi di nulla...

“Cos’è quella cosa che hai sotto i piedi?” chiede all’improvviso Patty.

Abbasso gli occhi e noto, sotto la suola delle scarpe, un chiarore molto forte.

“Ci risiamo!” penso tra me.

La luminescenza comincia a risalire lungo il corpo fino ad avvolgermi completamente.

   
 
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