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Autore: Gailycurly    09/12/2012    2 recensioni
"E così è questo che sei diventata!" esclamò.
"Sì, e tu sei rimasto il solito coglione, invece?" chiesi, spudoratamente.
"Beh, tu sei sempre acida." rise sotto ai baffi, lui.
"Sei davvero perspicace!" scherzai, schietta.
"Non credevo che un giorno ce l'avresti fatta." affermò.
"Ho semplicemente seguito i miei sogni, e soprattutto, non ti ho dato ascolto." ammisi, voltandomi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ora non far di me quello che no,
non sono stata mai.


Mi voltai, cercando di andarmene e lasciare quel deficiente alle mie spalle.
"Aspetta." mi sentii prendere per il braccio.
"Cosa c'è ancora, Styles?" chiesi, a nochalance.
"Non mi chiedi perché sono qui?!" mi disse retorico.
"No, non me ne frega niente."
"Te lo dico lo stesso. Vengo a vivere qui, mi trasferirò a casa di un mio amico che abita con due ragazze. Zayn!" disse sorridendo a 32 denti.
"Cosa? Zayn? N-non può essere. Devi aver sbagliato." dissi io, incredula.
"Zayn Malik. Lo conosci?!" mi chiese, curioso.
"Sì. Scusami, devo andare." mi liberai dalla sua presa e uscii, lasciando che il freddo di Londra mi abbracciasse.
Arrivata a casa, una casa che condividevo con Ally e Zayn, i miei migliori amici.
"ZAYN." sbraitai.
Nessuna risposta.
"ZAYN JAWAAD MALIK!" urlai, ancora più forte.
Sentii un tonfo e subito dopo Ally e il presunto colpevole scesero dalle scale.
"Cosa cazzo succede?!" disse Ally con la sua solita finezza.
"Come ti è venuto in mente di dire ad Harry di venire a vivere qui! Harry! Dico HARRY STYLES!"
Abbassò gli occhi, e con lui anche Ally.
"ALLY! E TU NON DICI NIENTE?!" chiesi.
Lei mi guardò, colpevole.
"COSA? Anche tu sapevi? Ma cosa cazzo vi passa per la testa?" sbraitai, con le tonsille fuori dalla bocca.
"Scusaci..." disse flebile Zayn.
"Scusaci un cazzo! Questo mi vuole rovinare la vita, io non lo posso vedere neanche camminare e voi che fate? Lo fate trasferire a casa MIA, NOSTRA!" dissi, diventando bordeoux. 
Buttai la borsa con i vestiti per la coreografia e mi recai sul divano. I due cretini mi seguirono. 
"Cosa cazzo avete da seguire? Andate a preparare la stanza per il nuovo arrivato, su!" dissi, sarcasticamente.
"Okay calma Emme, lasciaci spiegare." disse Zayn.
"Spiegate." dissi, trattenendo i miei istinti omicidi.
"Allora, Harry è mio amico da tempo, non sapevo lo conoscessi, e quando ho detto ad Ally che doveva trasferirsi qui è andata su tutte le furie. Non sapendo cosa fare, mi sono fatto prendere dal panico. Dovevo dirtelo, ma avevo paura che mi uccidessi!" disse, cercando di difendersi.
"Zayn, questo ragazzo mi odia! Solo perché suo papà e mia mamma scopavano come i cinghiali! Io cosa posso farci se quei due sono in astinenza sessuale? Niente! E lui? Lui? Lui se l'è presa con me, non sapendo che io non c'entro proprio un cazzo e che lui e suo papà mi hanno rovinato la vita, compresa la mia famiglia!" sbottai.
"Mi dispiace Emme..." mi disse Ally, apparentemente triste.
Sospirai, avevo le lacrime agli occhi. 
"Non...non fa nulla. Il punto è che è venuto a cercarmi! Cioè, era lì, io l'ho visto, era in teatro ed è venuto solo a rompermi il cazzo, una volta tanto nella vita concludo qualcosa ci deve essere lui in mezzo!" 
Mi abbracciarono tutti e due.
"Tranquilla Emme, ci parlo io con lui...scusami ancora." mi disse Zayn, stritolandomi.

[...]

*Dlin dlon*
"Arrivo." dissi secca, sapendo cosa mi aspettava.
Aprii la porta e vidi quella chioma riccia. 
"Cia..." si bloccò, rimanendo ad occhi aperti.
"Sì ciao anche a te, benvenuto a casa mia che da ora sarà anche tua, baci e arrivederci." dissi io frettolosa.
"Questa...questa è anche casa tua?" mi chiese, ancora scosso.
"Sì. Cos'è, pensavi che io vivessi sotto ai ponti?" chiesi, sarcastica.
"Haaaaaaaaaarry, amico!" disse Zayn, affacciandosi alla porta. 
"Za...Zayn!" disse Harry, alquanto stupito.
"Bene, vi lascio alle vostre stronzate, addio." dissi salendo di sopra. 
Feci una doccia, erano ancora le 15.30 ed io non sapevo cosa fare. Così optai per un po di sano shopping, dovevo pur sempre rilassare i miei nervi, no? Cosa c’è di meglio se non del sano shopping?
Mi asciugai i capelli e li lasciai al naturale, misi una felpa azzurra e dei jeans chiari e stretti. Scesi di sotto, non aprendo bocca.
Stavo per uscire quando una voce mi fece sobbalzare.
“Emme, possiamo parlare?” mi chiese una testa riccia.
“No.” Dissi secca.
“Ti…ti prego.” Mi implorò, stranamente sincero.
“Una cosa veloce.” Dissi, chiudendo alle mie spalle la porta e rientrando in casa.
“Dove stavi andando!?” mi chiese, curioso.
“Ascolta, per prima cosa non te ne frega niente, secondo: o parli o mi lasci in pace. Scegli.” Dissi io, acidamente.
“Posso accompagnarti in qualunque posto tu stia andando?”
“Neanche per idea!”
“Ti prego! Dammi una sola occasione, dopo di ciò se vorrai, ti lascerò in pace.”
“Sto andando in centro commerciale, muoviti.” Dissi ormai. Se quello era l’unico modo per togliermelo dalle palle, ne valeva la pena.
Mise in moto la sua fhgesuygeswgrew macchina, e arrivammo al centro di Londra.
“Quindi…” iniziò lui.
“Quindi!?” dissi io, spazientita.
“Pochi giri di parole, Em, mi dispiace, scusami… io non avrei dovuto prendermela con te, che non c’entravi niente e che eri nella mia stessa situazione…scusami Em.” Ammise, abbassando lo sguardo.
“Scusami? Harry, davvero pensi che con un semplice ‘scusami’ tu possa farmi stare meglio? O possa farmi dimenticare due anni di inferno? No, non puoi scusarti e lavartene le mani! Tu mi hai rovinato quelli che sarebbero dovuti essere gli anni più belli della mia vita, tu mi hai…tu mi hai distrutta, Harry.” Dissi io, sinceramente.
“Ti prego, non..non dire così…sto solo peggio.”
“Tu stai peggio!? Ma ti senti? Io sono arrivata a tagliarmi, Harold. Facevo del male a me stessa, quando l’unico a cui dovevo fare male eri tu! Tu e solo tu!” esclamai, con le lacrime agli occhi.
“Emme…” disse.
“No, non fa niente, non è la prima volta che piango per colpa tua.” Dissi, girandomi ed asciugandomi una lacrima.
“Mi dispiace…” disse, prendendomi per mano e facendomi voltare.
Aveva il volto rigato dalle lacrime.
“E adesso perché cazzo piangi!?” dissi io, tornando la stronza di sempre.
“Perché ho fatto male all’unica persona che dovevo proteggere.”

 

Cieeeeeeeeo.
Eccomi con il secondo capitolo c:
Spero vi piaccia.
Receeeeeeeensite e poi, boh.

Se avete delle FF carine lasciatemele qui sotto con una recensione, PUBBLICIZZO LE PIU' BELLE!
Baaaaaaaaaaaaci.

- Gailycurly.

 

  
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