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Autore: rebelheart_    09/12/2012    4 recensioni
Io? Beh un caso disperato.
Ciao amigos mi chiamo Kida, sono la protagonista di Metal Fusion, un dietro le quinte, un lato mai raccontato.
Sarà la sorella gemella di Kyoya a raccontarcelo, ci sarà da divertirsi. Con il fantastico aiuto di Ami Chan.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi qui con un nuovo capitolo! Sapesse come è stato difficile scrivere, non mi veniva nulla ma almeno oggi ho scritto qualcosa e continuerò nella speranza di creare qualcosa di decente...spero che vi piaccia...buona lettura :)


Le lacrime scendevano, forse trattare Myu per un banale bacio era davvero troppo. Lo ammetto chiaramente, ero una stupida, come avevo potuto fare una cosa simile? Ma nemmeno io ero in me prima, ero troppo arrabbiata del fatto che Ryuga mi stesse portando via la mia migliore amica, ma forse questo era il mio fato, quella cosa tanto crudele chiamata fato o destino mi stava uccidendo, creandomi delle ferite che se non avrei agito subito, sarebbero diventate cicatrici.

Mi fasciai le mani coperte di sangue, non provai dolore, ma cos’era veramente il dolore? Non c’era cosa peggiore che perdere la propria migliore amica e rimanere sola come lo ero sempre stata da piccola. Dovevo assolutamente fare qualcosa.

Mi affrettai a prendere il mio beyblade e uscì per andare a cercarla, l’unico posto logico dove andare a cercarla era la foresta oscura, cosi mi addentrai in quel bosco segreto dove nessuno a parte me e Myu aveva mai attraversato da millenni, c’erano creature misteriose al suo interno, forse nemmeno riuscite ad immaginare quali essere orrendi o bizzarri che ci fossero in quel bosco, tutto mi osservava in un silenzio tombale. I miei passi rimbombavano, lo scrocchiare dei ramoscelli sotto le me scarpe, il continuo bisbigliare di persone indemoniate che mi tormentavano la mente, tutto faceva paura lì, un set perfetto per girare un Thriller che avrebbe fatto scalpore in tutto il mondo, impressionante.

Ruotavo di qua e di la i miei occhi per evitare che qualcuno mi saltasse alle spalle, ma il mio coraggio e la mia coda da leone che sventolavo continuamente dimostravano che non avevo affatto paura, qualcosa mi proteggeva, qualcosa mi sorvegliava, qualcosa dentro o fuori di me impediva agli altri animali di avvicinarsi, perché avevano paura, era il mio beyblade? Ma potevo biasimarli?

Persino io avrei avuto paura di me a volte. E solo che c’erano dei momenti che mi meravigliavo d me stessa, diciamo che ero un mostro, un demone, almeno è quello che gli altri pensano di me. A volte i miei occhi diventavano rossi di rabbia, sembravo un vampiro, per questo me ne stavo sempre in disparte, mi coprivo dalla luce del sole, forse l’avevo fatto notare troppo, per esempio, voi cosa pensate di me?

Mi sento sola e per farmi compagnia canto…Di sole e d’azzurro di Giorgia.

Voglio parlare al tuo cuore 
leggera come la neve 
anche i silenzi lo sai, 
hanno parole 
Dopo la pioggia ed il gelo 
oltre le stelle ed il cielo 
vedo fiorire il buono, 
di noi il sole e l'azzurro sopra i nevai 
Vorrei illuminarti l'anima 
nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò 
come una musica, 
come domenica di sole e d'azzurro 
Voglio parlare al tuo cuore 
come acqua fresca d'estate 
far rifiorire quel buono di noi anche se tu, tu non lo sai 
Vorrei illuminarti l'anima 
nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò 
come una musica, 
come domenica di sole e d'azzurro. 

Vorrei illuminarti l'anima 
nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò 
come una musica, 
come domenica di sole e d'azzurro 
Vorrei liberarti l'anima, 
come vorrei nel blu dei giorni tuoi e fingere che ci sarò 

Come una musica, come domenica! (Musica!),           di sole e d’azzurro…

Poi improvvisamente sento qualcuno che canta le ultime strofe.
…Voglio parlare al tuo cuore 
voglio vivere per te di sole e d'azzurro

Decido di seguire questa voce, cosi mi metto a correre e con il mio udito super sviluppato cerco di raggiungere la voce.

***************************************

La sento è proprio lei, sta venendo a cercarmi cosi decido di scappare, in questo momento non ho assolutamente voglia di vederla, ma non ho nessuna voglia di vedere nemmeno Ryuga, potete capirmi! Voglio la mia libertà!

Ma dopo un paio di metri di corsa vado a sbattere contro qualcosa, cado all’indietro e scuoto la testa per capire bene cosa sta succedendo.

Myu –Ryuga! Scusa ma in questo momento non ho voglia di parlare con te.

Mi alzo e me ne vado ma lui mi blocca per un braccio.

Ryuga –Myu so benissimo cosa è successo con Kida, ho visto tutto, vi ho osservate dalla finestra.

Myu –Non ho voglia di parlarne, è terribile quello che è successo, e non vorrei assolutamente incontrarla.

Mi accarezza il viso e io salto a dosso a lui e lo abbraccio forte, anche se potevo sembrare indifferente, avevo proprio bisogno di un abbraccio.

Myu –(Piangendo) Ryuga è stata tutta colpa mia, la conosco da tanto e so che lei infondo e una brava ragazza, dolce  mi aiutava sempre a risolvere i miei problemi e ha un cuore grande.

Ryuga –Penso che sia un lato che conosci solo tu, custodiscilo, ti amo.

Myu –Anch’io.

Ho gli occhi ancora rossi di pianto ma riesco a consolarmi.

***********************************

Corro sempre più velocemente fra i rami della foresta ma alla fine finisco per impennare rischiando di cadere dal dirupo.

Kida –Stupidissimo dirupo! Di certo non sarai tu ad intralciare il mio cammino.

Insomma era proprio un dirupo che mi separava dalla mia meta. Non sapevo come attraversarlo, era come Ryuga, un ostacolo. Ma proprio come l’ostacolo che stavo affrontando era troppo grande per me, troppo forte, oramai dopo tanto tempo si era allargato sempre di più e io non potevo fermarlo, e questo mi faceva ringhiare dalla rabbia, mi faceva ruggire proprio come un leone!!!

Presi un sospiro, feci qualche passo indietro e chiusi gli occhi lasciando che il vento gelido facesse imbiancare la mia carnagione. D’un tratto li aprì facendo rimpicciolire le pupille celesti in quel mare bianco e iniziai a correre usando tutta la mia forza e infine saltare da una piccola sporgenza, insomma volare!

Era una sensazione fantastica, come se qualche pensiero nel mio cuore si fosse liberato lasciandomi finalmente volare.

Dopo essere atterrata su due piedi sull’altra parte mi voltai sorridendo, come se io avessi vinto una grande battaglia e cosi capì che come avevo saltato quel dirupo, potevo superare persino Ryuga!

Dopo un altro po’ di cammino li raggiunsi.

Kida –Myu…

Myu –K-Kida…che cosa vuoi?

Kida –Vorrei dirti una cosa…

Myu –Parla ti ascolto.

Kida –Senti…mi dispiace per prima, mi dispiace di essermi arrabbiata con te…ma era davvero insopportabile quella morsa che avvolgeva il mio cuore per colpa di Ryuga cosi…ho reagito.

Myu –Ti dispiace? E hai perdonato Ryuga?

Kida –Mi dispiace ma non ho ancora perdonato Ryuga e tu sai benissimo che io non potrei mai farlo.

Myu –Si questo lo so…ma devo scusarmi anch’io, il patto è stato spezzato.

Kida –Si ma rimani sempre un’amica e…non posso vivere senza di te.

Myu –Come io non posso vivere senza di te, mi hai praticamente cresciuta!

Kida –A…vieni qui.

Ci abbracciammo, ma questa era solo una piccola parte della nostra sofferenza che durava da ben più tempo che era l’immortalità, sarebbe morto anche Ryuga prima o poi, ma quella sarebbe stata una cicatrice indescrivibile per Myu.

Myu –Torniamo a casa, non vedo l’ora di mangiare!

Kida –Mangiare?

Myu –Che c’è tutto questo mi ha fatto venire fame, che ci vuoi fare è da me!

Kida –Si questo lo so…

Cosi se ne andò saltellando, mi comparve un sorriso, era da tanto che non la vedevo sorridere in quel modo spensierato, come infantile. Poi mi voltai per dire qualcosa a Ryuga che era stato zitto tutto il tempo con la sua solita aria arrabbiata, come se qualsiasi cosa gli andasse storto, ma infondo l’avevo battuto e questo sì che non poteva sopportarlo ahahahaha!!!

Kida –Ho vinto io questa battaglia Ryuga.

Ryuga –Adesso vediamo se te la sai cavare in guerra Kida.

Kida –Oh si…certo che me la caverò…

Lo guardai un attimo con sguardo omicida e poi ci avviammo tutti e due per tornare al villaggio.

Il tuo buon cuore e la cosa più preziosa che possiedi…la vita è bella in ogni suo aspetto, apri gli occhi e li vedrai tutti!

  
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