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Autore: Winry977    09/12/2012    1 recensioni
Incontri inevitabili, quelli scritti dal destino. Io la prima volta che ascoltai Fallen Angel ne rimasi rapita. E cosa ne potevo sapere che il mio primo concerto della mia band preferita mi avrebbe stravolto la vita? Posso solo concludere... che era destino.
Genere: Generale, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai è passata una settimana e tre giorni dalla sera in cui io e Kaylah abbiamo fatto la fatidica scommessa su Andy. Ovvero, lui mi deve baciare prima di partire. Secondo me non succederà, non ho nulla che lo possa attrarre, mentre la mia coinquilina continua a sostenere il contrario. Mah.

Fatto sta che il fatidico vocalist continua a venirmi a prendere al lavoro e a volte mi accompagna pure di mattina. A volte quando esco lo trovo assorto nei suoi pensieri mentre fuma una sigaretta, oppure, attraverso le vetrate della libreria mi accorgo che mi fissa dall'esterno pure un'ora prima della mia uscita. Forse Kay ha ragione. Che mi faccia il filo, intendo. Che io sia una ragazza poco attraente resta una mia ferma convinzione.

Anche mentre camminiamo a volte lo colgo ad osservarvi di sbieco, anche quando fa battute vedo come i suoi occhi si spalancano alla mia risata e Kay è fermamente convinta che sia uno dei modi per manifestare quel tipo di interesse che lui dovrebbe provare per me. A furia di rimuginarci sopra in me è nata una piccola speranza.

“Ok, ammettiamolo” penso tra me e me, mentre bevo una cioccolata calda da sola seduta al tavolo della nostra cucina attaccato alla finestra dalla quale riesco ad intravedere dei bambini che giocano con bombette e fuochi d'artificio. “Chiunque a prima vista si innamorerebbe di Andy. Cioè.. oh, andiamo! E' troppo bello per non piacere! Ed è estroverso, simpatico... adorabile! E' impossibile non innamorarsene! Solo che... solitamente è una cotta destinata ad essere seppellita, perché nessuno si immaginerebbe mai che il tuo cantante preferito, nonché tuo idolo, venga a passare un mese nella porta accanto alla tua e che si offra di venirti a prendere al lavoro! Diamine!” Si vede che sono in crisi?

 

Una sera nel condominio saltò la luce ed tutti noi ragazzi ci riunimmo sul pianerottolo.

-Ma che è successo? Non è colpa nostra vero? Perché Jake ha attaccato un amplificatore di troppo, mi sa!- esclamò Jinxx.

Per fortuna riuscivamo a distinguerci perché gli occhi erano già abituati da un pezzo al buio. Per una manciata di minuti restiamo tutti in silenzio nella speranza che succeda qualcosa. Ma niente.

-Ragazzi, che ne dite se due di noi scendono al pianterreno a riattaccare i contatori?- propone Marc.

-Ok, vado io.- mi offro.

-Ti seguo.- dice la voce tranquilla di Andy. Sempre al buio, Kaylah, che in tutto quel tempo non si era staccata dal mio braccio, al quale era avvinghiata per timore di sbattere contro qualcuno o qualcosa, mi molla una gomitata.

-Ahi! Kaylah! Mi hai mollato una gomitata!- esclamo io massaggiandomi il braccio colpito, nonché il destro.

-Oh, scusami, non ti avevo vista!

-Come se mi potessi vedere! Andy! Ovunque tu sia, ti consiglio di attaccarti alla parete di sinistra, cioè la mia, e di camminare verso le scale, nella speranza di non cadere e romperti una gamba.

-Ma che augurio portatore di fortuna che gli hai dato!- rise CC, mentre sentivo qualcuno sbattere contro il muro.

-Ehm... ho trovato il muro. O meglio, lo ha trovato la mia testa.- la voce di Andy proveniva da dietro le mie spalle. Ridacchiai.

-Perfetto, sei dietro di me. Andiamo va. Ci attendono sette piani di scale! E chi sa che non ci andiamo a schiantare contro qualcosa o qualcuno!

-Certo che oggi porti proprio fortuna!- ride Ashley, mentre io ed Andy ci avviamo verso il pianterreno incerti su dove mettere i piedi e sulla quantità di gradini che stiamo affrontando. Inciampiamo solo una volta, per fortuna, quando arriviamo al piano zero, e vaghiamo tastando l'aria per qualche minuto finché le luci non si accendono di nuovo nel pianerottolo in cui ci trovavamo.

Andy era davanti l'interruttore di tutti gli appartamenti, e ridacchiava sommessamente.

-Perché ridi?

-Per come stavamo per cadere dalle scale pochi minuti fa.

-Ah, quello. Beh, si, sai com'è... stavo per spiattellarmi la faccia per terra se non mi fossi aggrappata a qualcuno.- lo fisso, sottolineando la parola qualcuno per evidenziare il fatto che parlassi di lui.

-Peccato che questo qualcuno per salvarti la pelle ha rischiato di spaccarsi il naso contro una parete!

Scoppiai a ridere, e pochi secondi dopo lui fece lo stesso.

Quando ci fermammo, ci fissammo a lungo, come la prima volta che lui aveva dormito a casa mia. Occhi negli occhi. Sono timida sotto il suo sguardo, ma lui non è messo meglio di me: ha uno sguardo da cucciolo che fa crescere quella piccola cotta che avevo per lui in qualcosa di più grande. Siamo vicinissimi, a tal punto che i nostri respiri si sfiorano tra loro. Non reggo i suoi occhi del colore del mare, e chiudo le palpebre, nel desiderio che quello che penso si avveri.

Aspetto, ma quello che penso non si realizza. Avrei desiderato davvero baciarlo, anche se nella speranza che lui prendesse l'iniziativa. E invece lui che fa? Mi abbraccia. Così, per sostituire quel semplice gesto che mi aspettavo. Non è una delusione comunque. Le sue braccia mi stringono forte, come se richiedessero del conforto per chissà quale fatto spiacevole, ed io più che ricambiare quella stretta non posso fare. Sento il suo diaframma alzarsi ed abbassarsi, i suoi lunghi capelli mi solleticano la guancia poggiata contro la sua; sento un leggero odore di sigaretta alle ciliege, facili da trovare nella nostra cittadella, e mi lascio trascinare dal quell'odore.

 

Torniamo sopra, e sono ancora tutti sul pianerottolo ad attenderci.

-Ce ne avete messo di tempo? Ma siete caduti per le scale per caso?- chiede CC venendoci in contro.

Kaylah fa lo stesso, diretta verso di me. Mi si para davanti con un'aria di qualcuno che la sa lunga. -Fidati, Chris. Può essere successo tutto, ma questi due non sono caduti dalle scale.

  
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