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Autore: VidelTitania94    09/12/2012    2 recensioni
La battaglia contro Majin Bu si è conclusa e tutto è tornato alla normalità. Videl e Gohan sono amici più che mai,ma forse l'essere semplici amici a loro non basta.
Piano piano aggiungerò gli altri capitoli c:
Questa è la mia prima FF e tutti i consigli sono ben accetti!
Hope u like it!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Videl era stata inghiottita in quello che sembrava essere un buco nero,ma il tragitto durò solo un istante,un battito di ciglia e la giovane si era ritrovata sospesa in aria ancora a bordo di quella macchina,mentre stava sovrastando una Satan City apparentemente uguale a quella che aveva lasciato poco tempo prima.

Forse Bulma aveva sbagliato i calcoli..forse era rimasta ancora nel presente.

La ragazza si guardò attorno,attraverso il vetro della navicella. Niente sembrava essere mutato,o almeno,cambiato radicalmente.Dopo aver scrutato il panorama che le si presentava davanti agli occhi,addocchiò,sotto di lei,una costruzione assai familiare,un palazzo semicircolare di colore bianco candido e dipinto su esso,un'iscrizione di un colore blu acceso.



"Capsule Corporation."



Strinse le mani sulla cloche e la inclinò dolcemente in avanti,cercando di atterrare sul cortile che circondava l'edificio. L'agitazione si stava facendo sentire. Cosa avrebbe visto all'interno di quella struttura? Sarebbe stata in grado di entrare in possesso di quella medicina?
Non era il momento di porsi delle domande. Doveva andare fino in fondo,oramai ci era dentro fino al collo,e la ragazza non dava segno di volersi arrendere.


Il veicolo planò dolcemente sul cortile dell'edificio e,una volta atterrato,si fermò.

Videl fece un lungo sospiro e scese lentamente dalla navicella. Aveva il cuore in gola.

"E tu chi sei?"

A parlare era stata una donna non più giovanissima,con i lunghi capelli turchini che le ricadevano sulle spalle. Era nel cortile,sembrava stesse facendo del giardinaggio.

Videl,dopo un attimo di esitazione la guardò attentamente.
Era lei,l'aveva trovata.

"Bulma!"

"Si,sono io. Mi vuoi dire chi sei tu,piuttosto? E da dove vieni?" rispose la donna.
La donna si soffermò con lo sguardo sulla navicella di Videl e spalancò gli occhi.
"Ma quella..è' una navicella della Capsule Corporation! E' fuori produzione da un bel po' di anni,come hai fatto ad entrarne in possesso?"
Bulma scostò lo sguardo sulla ragazza con fare interrogatorio.

"Vengo dal passato,Bulma. Sono Videl." tagliò corto.

La scienziata rimase a bocca aperta. Si sistemò gli occhiali che le erano scivolati a metà del naso e si avvicinò lentamente alla giovane.
La osservò attentamente senza dire una parola. Videl rimase in silenzio e la lasciò fare.
Bulma si soffermò sugli occhi,impossibili da confondere,così azzurri da fare invidia al cielo.

"Videl,si ora ti riconosco!" sentenziò infine la donna con un sorriso.
"Ma che ci fai qui?" proseguì.

Videl fece un ennesimo sospiro,chiuse gli occhi per un attimo e tentò di spiegare a Bulma la situazione.
"Mi serve una medicina contro le malattie cardiache che possedete solo in questo tempo...ti prego,devi aiutarmi" rispose,fissando intensamente la donna.
I suoi occhi presero gonfiarsi di lacrime.

"Dici sul serio? E a chi serve,scusa?" le domandò la scienziata.

"A Gohan" rispose Videl con un filo di voce e chinando il capo.

Bulma si ammutolì di colpo.

"Gohan? E che cosa gli è successo?"

"Ha una malattia guaribile solo con un vostro farmaco" le spiegò la ragazza.

Bulma abbassò lo sguardo.
Sembrava essersi rattristata di colpo.
Scosse repentinamente la testa come se dovesse allontanare qualche brutto pensiero e cominciò a riflettere.

"Forse ho capito di che medicina stai parlando." concluse,tornando a guardare la giovane Videl.

Videl si illuminò.
Le lacrime vennero di colpo assorbite dai suoi occhi.
Forse ce l'aveva fatta,forse sarebbe riuscita a salvarlo.

"Vieni con me" le chiese dolcemente Bulma,voltandosi di spalle e recandosi verso l'enorme porta di ingresso della Capsule Corp.
Entrarono nell'edificio e presero un ascensore.

Dopo aver fatto qualche piano,giunsero ad una stanza che sembrava essere un ospedale in miniatura. Letti,macchinari vari..c'era di tutto,forse era una sorta di infermieria per i dipendenti della società.

Bulma si avvicinò ad un armadietto. Ne aprì un'anta e dopo aver rovistato un po' tra scatole e altri presidi,ne tirò fuori una piccola ampolla.

"Ecco"
La scienziata porse l'ampolla alla giovane.
Videl la prese fra le mani e sorrise.
Ce l'aveva fatta, aveva ricambiato il favore. Gohan sarebbe stato salvo e sarebbero riusciti finalmente a stare insieme.

"Io..non so come ringraziarti,dico davvero. Ah,non devi dire a nessuno che sono stata qui,o sconvolgerei gli avvenimenti futuri"
Videl abbracciò abbracciò d'istinto la donna .

"Figurati,sarò muta come un pesce!" sorrise Bulma,sciogliendo delicatamente l'abbraccio.
Uscirono dalla struttura e si diressero verso la navicella.Videl stava per salirci sopra quando Bulma la fermò.
"Aspetta un attimo" disse.
La donna salì sulla navicella e si mise a controllare i vari meccanismi che la componevano.
Dopo poco riscese soddisfatta.
"Scusa,ma volevo assiurarmi che fosse tutto a posto..devo ammettere che anche parecchi anni fa ci sapevo fare con le navicelle!" constatò divertita.

Videl annuì felicemente in segno di approvazione,salì sopra al mezzo e,dopo aver salutato con la mano la scienziata,accese il motore che permise alla macchina di levarsi in cielo con un balzo e partire alla volta del passato.

Bulma osservò in silenzio la partenza della giovane,riflettendo su tutto quello che le era appena successo, quando fu improvvisamente interrotta dalla voce di una bambina.
"Mamma!"

"Bra! Tesoro! Come è andata al parco?" chiese affettuosamente Bulma alla figlioletta,voltandosi verso di lei.

"Bene! Sono andata sulle altatene e sulle giostre!" rispose la piccola con una vocetta alquanto acuta,tipica delle bambine della sua età.

Bulma sorrise alla figlia e si inginocchiò per poterla abbracciare,poi si rivolse ala giovane donna che aveva accompagnato la piccola Bra al parco giochi.

Aveva dei lunghi capelli neri raccolti in una treccia ed un vestito rosa le segnava l'esile corpo.

"Grazie mille per averla accompagnata,Videl!"

"Nessun problema,figurati!"sorrise la donna.
Bra continuava a raccontare la sua giornata alla madre,raccontandole tutto quello che aveva fatto senza la benchè minima sosta,mentre Bulma stava continuando a coccolarla dolcemente,passandole amorevolmente la mano sui capelli azzurri da lei ereditati.

Videl,immobile,le guardò e sorrise,ma era un sorriso contornato da un velo di tristezza.













Avrebbe voluto anche lei crearsi un famiglia insieme all'amore della sua vita,ma purtroppo il suo Gohan l'aveva lasciata diversi anni prima per un'inguaribile malattia del cuore.

  
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