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Autore: Luce87    10/12/2012    3 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buongiorno e buon lunedì a tutti! Eccomi qui ad inserire il cap quattro, ad alcuni forse è mancato Alan, ma tranquille, è tornato! Come sempre volevo ringraziare chi sta inserendo questa storia in una delle liste, ed un grazie particolare va alle 3 meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo: debadanybor e katherine delena. E' meraviglioso ogni volta leggere le vostre recensioni e rispondervi, grazie mille! Il capitolo di quest'oggi non è molto lungo, ma mi rifarò, promesso! Ora vi lascio alla lettura, spero che il capitolo vi piaccia! Un abbraccio forte







4

 


Restammo a letto fino allo spuntare dell'alba, osservavo fuori mentre ero appoggiata al petto del mio amore, che nel frattempo mi teneva stretta a lui.

 

- Non ho molta voglia d'andare a scuola....-

 

- Potremmo sempre restarcene qui se vuoi...-

 

- Sai, penso che ti stia contagiando con la mia immaturità! Sei tu l'uomo centenario e adulto, non puoi farmi queste proposte! Sai che non posso resistere!-

 

- E allora non resistere!-

 

A quel punto afferrò il lenzuolo per coprirci totalmente e mettersi sopra di me, incominciò a baciarmi le labbra per poi mettermi una mano dietro la schiena inarcandomi, ora le sue labbra erano sul mio collo, era incredibile l'effetto che mi provocava...fin quando non sentimmo un rumore ed Edward abbassò leggermente il lenzuolo per vedere ciò che già sapeva...

 

- Ehy! Avete finito voi due? ahahahah-

 

- Emmett esci subito di qui!-

 

- Tranquillo Eddy non state facendo nulla che io non abbia mai visto! ahahah-

 

Edward si stava innervosendo, così intervenni io

 

- Emmett esci subito!-

 

E senza aggiungere altro uscì dalla stanza chiudendo dietro di lui la porta

- Ci sono certe volte che desidererei proprio avere il tuo dono!-

 

- Sì, torna molto utile in certe occasioni!-

 

Lo vidi alzare gli occhi al cielo...

 

- Che c'è?-

 

- Alice ci dice di sbrigarci se non vogliamo arrivare in ritardo, loro stanno già andando con la macchina di Rose-

 

Detto ciò tirò giù le coperte per alzarsi, cavolo, sarei rimasta volentieri a letto insieme a lui! Ci alzammo e ci preparammo in fretta, eravamo leggermente in ritardo. Appena fummo pronti scendemmo velocemente, salutammo Esme e andammo a prendere la macchina, arrivammo a scuola poco dopo, grazie alla guida sportiva di Edward. Parcheggiammo accanto all'auto di Rosalie, e come il giorno prima molti studenti avevano gli occhi puntati su di noi...

 

- Sai che già sanno che non siamo veri fratelli?-

 

Mi girai verso Edward sbalordita

 

- In un giorno sono già riusciti a saperlo?-

 

- E' una contea molto piccola, molto più di Forks, non ci vuole molto...-

 

- Meglio così, l'anno prossimo sarà per lo meno più semplice giustificarci!-

 

Gli venne un sorriso contento, e non poté non contagiarmi

 

- Che lezioni hai?-

- Spagnolo, tu dovresti avere musica alla prima, biologia la seconda e alla terza e dopo mensa, lettere-

 

- Sei informato!-

 

- Perché tu non lo sei! Immagino che tu non sapevi neppure che lezioni avevi!-

 

- Come hai fatto ad indovinare?-

 

Mi accompagnò fino davanti all'aula per poi lasciarmi da sola, l'osservavo andare via, dispiaciuta per non avergli potuto dare un bacio per salutarlo...eh, chissà se per lui era lo stesso. Entrai in classe pronta a seguire la lezione. Il professore quando mi vide volle chiedermi se suonavo qualcosa, ed io risposi che ero in grado di suonare il pianoforte naturalmente. Quando mi chiese di suonare qualcosa mi venne da sorridere e un'idea...mi sedetti sul seggiolino, ripensando a molto tempo prima, il mio primo giorno..che emozione! Era così tanto che non suonavo, soprattutto quella melodia....Incominciai a sfiorare i tasti delicatamente, ed ecco quelle note meravigliose....era ogni volta emozionante. Percepivo tutti incantati da quella musica, il professore stesso si era seduto e teneva gli occhi chiusi. Mi concentrai e potei scorgere la mia famiglia, sapevo che potevano sentirmi....

 

Ma questa è la melodia di Bella ed Edward...

 

Jasper fu il primo che sentì

 

Bella sta suonando....

 

Potei sentire Rosalie subito dopo, seguita da Alice ed Emmett

 

E' meravigliosa, è stupendo sentire a scuola questa melodia...quanti ricordi

Edward si sentirà emozionato, avrei scommesso che col tempo si sarebbe affievolito il loro sentimento, invece ogni anno che passa sono più uniti...son davvero contento per loro, sono una cosa sola...

 

Grazie per questo regalo amore mio...

 

Aprì i miei occhi sorpresa, Edward si aspettava che ero entrata nella sua mente, mi conosceva davvero bene, e così mi volle ringraziare. Sorrisi incominciando ad arrivare alla fine della mia melodia, ma in quel momento spostai lo sguardo, e vidi niente meno che Alan fuori dalla porta che mi stava osservando ed ascoltando...quando incrociò il mio sguardo sorrise e andò via, lasciandomi arrivare alle ultime note.

Quando finì mi alzai per tornare al mio posto, con gli sguardi puntati su di me...

 

- Complimenti signorina Hale! Chi è il compositore?-

 

- Io, l'ho inventata io...suono da quand'ero piccola...-

 

- Ah capisco...-

 

L'ora finì in fretta come anche quelle di biologia, ed arrivò il pranzo! Mi diressi velocemente verso la mensa ed incontrai nel corridoio Jasper

 

- Buongiorno Bella!-

 

- Ciao Jas!-

 

- Stamani ti ho sentita suonare, è sempre piacevole sentirti, ho percepito nell'aria una grande beatitudine!-

 

- Ogni volta che suono quella melodia, non immagini come io mi senta bene, affiorano tanti bei ricordi...-

 

- Era da un po' che non ti sentivo suonare, Edward ne sarà rimasto felice!-

Entrammo a mensa, mentre gli altri erano già seduti che ci stavano aspettando, con il mio amore che aveva un gran bel sorriso. Sarei voluta correre da lui e saltargli addosso...ma non sarebbe stato di certo un comportamento normale...ma in fondo io non ero tanto normale, certo dipendeva dai punti di vista, forse dovevo dire che non sarebbe stato un comportamento troppo umano correre alla mia velocità, ed io in fin dei conti non ero umana! Ok, queste erano solo sottigliezze!

 

- Ehy ciao a tutti! Ci stavate aspettando?-

 

- Da un'intera vita...-

 

Rispose Edward guardandomi ed io gli sorrisi

 

- Siete davvero due teneri piccioncini non c'è che dire, ma direi che a scuola sarebbe meglio evitare!-

 

Ci girammo a guardare Emmett in cagnesco, forse si stava vendicando per il mio scherzo del giorno prima, poi mi sedetti

 

- E' stato piacevole sentirti suonare Bella-

 

- Grazie Rose, il professore ha voluto che gli dimostrassi che strumento riuscivo a suonare!-

 

- E' stata una sorpresa, anche se lo avevo già visto!-

 

- Come fa ad essere una sorpresa se già lo sapevi?-

 

Mi sorrise senza rispondermi, così alzai gli occhi al soffitto!

Purtroppo l'ora di pranzo passò in fretta e con rammarico, mi sembrava d'essere tipo una galeotta che ha la sua ora di aria, e la mia aria era Edward! Come il giorno prima ci alzammo con calma, aspettando prima che andassero via un po' di studenti, e svuotare i vassoi nella spazzatura...a volte reputavo che era davvero uno spreco! Ma di certo non potevo uscirmene con la fame nel mondo! Camminammo per il corridoio tutti insieme, finché piano piano ognuno prese la sua strada per andare alla prossima lezione. Alice avrebbe avuto spagnolo, Rosalie trigonometria, Emmett il più sfortunato due ore di ginnastica, mentre Jasper ed Edward geometria analitica...perché io non avevo ancora avuto lezioni con Edward? Non era giusto! Ci salutammo mentre Edward mi lanciò uno sguardo prima di sparire con Jasper girando l'angolo....cavolo! Andai verso la mia aula, sapendo già cosa aspettarmi, lettere, sì, abbinata a storia, questo significava Anderson, più banchi a zoccolo, più il figlio segreto di Einstein, Alan. Entrai in aula sorridendo alla mia stessa battuta, eh, non ero normale. Mi sedetti prendendo i libri che potevano servire, poco dopo arrivarono tutti gli altri. Alan quando mi vide mi sorrise facendo un piccolo spostamento con la testa, gli risposi con un sorriso...per poi farlo svanire pensando ad Edward che poteva vedermi e chissà cosa pensare...sospirai ritornando ad osservare il libro, pensando che in effetti non avevo molta privacy, Emmett aveva ragione a lamentarsi! Però in fin dei conti non stavo facendo nulla di male!

Ed ecco che arrivò il professore, chissà di cosa ci avrebbe fatti discutere oggi...

 

- Bene ragazzi, vedo che ci siamo tutti...oggi volevo parlare di un grande scrittore e della sua famosissima opera. Bram Stoker!-

 

Appena lo sentii sarei voluta sparire...avremmo dovuto parlare di Dracula? Cavolo! Che ironia a volta il destino! Incominciò a discutere del libro e della fantasia dell'autore, molti avevano da dire la loro sull'argomento, mentre io facevo finta di nulla...Mi sentii quasi male quando qualcuno continuava a dire che era convinto dell'esistenza dei vampiri...oddio, qualcuno mi poteva salvare? Ed ecco poi che venne fuori Alan con una delle sue frasi

 

- Per me, la parola Dio non è niente di più che un'espressione e un prodotto dell'umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli, ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo. Per me la religione è un'incarnazione delle superstizioni più infantili-

 

Insomma stava dando degli stupidi a tutti perché credevano a certe supposizioni, ma quant'era lontano dalla realtà...aveva usato una frase di suo padre ahahah Einstein...dai Bella fai la seria....improvvisamente l'insegnate m'interpellò

 

- Signorina Hale lei non ha nulla da dire? Non risponde all'affermazione del suo collega? Ci vuole stupire?-

 

Il mio sguardo passò da lui ad Alan, stupirli? Di certo non avrei fatto male a nessuno, e di certo sapevo anche che non avrei dovuto espormi troppo!

 

- Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo "universo", una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta sé stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza-

 

Vidi lo sguardo di Alan stupito mentre il professore sorrideva compiaciuto, forse era contento d'aver in aula due come noi

 

- Perciò ci sta dicendo che per lei i vampiri esistono e che il suo collega è bigotto!-

 

Cosa? Io non avevo mai affermato quelle cose! Ora Alan mi stava guardando con aria perplessa...cavolo...ok, cerchiamo di sistemare le cose

 

- No, è solo che non mi sento di togliere completamente la possibilità della loro esistenza. Certo questo non significa che io creda che esistano, ma non ho prove ne che esistano ne che no...e la mia frase era per dire che comunque sarebbero degli umani, anche se cambiati lo sono comunque...non è detto che non abbiano più un'anima, e che Dio li abbia condannati! -

 

Oddio non sapevo neppure io cosa dire, forse quello che avevo appena detto non aveva alcun senso...

 

- Lei vuole rispondere alla sua collega?-

 

Disse il professore ad Alan

 

- Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell'eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura....ma, reputo che i vampiri, se esistono, hanno fatto una scelta, che può essere un errore oppure no, certo questo dipende dai punti di vista, ma dovranno conviverci per l'eternità, perché il loro stadio è immutabile in fin dei conti...-

 

Le parole di Alan mi innervosirono leggermente....feci un piccolo sorriso di scherno alle sue parole, che non passò sicuramente inosservato, e mentre avevo preso la penna per disegnare cerchi concentrici sul quaderno gli risposi, senza alzare lo sguardo

 

- Sai qual è un errore che si fa sempre?Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo…lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita-

 

Mi fermai con la penna per alzare lo sguardo ed inclinare un po' la testa per osservarlo, lo vedevo che mi fissava, ormai era una botta e risposta fra noi, ma sembrava che non avesse parole per rispondere. Il professore spezzò poi il silenzio che si era creato, continuando con la sua spiegazione, io ed Alan non avevamo tolto il contatto visivo, non so se mi stava guardando con ammirazione, perplessità o ira. A quel punto preferì tornare a guardare il quaderno, non era una cosa adatta fissare così a lungo un umano, avrebbe potuto scorgere qualcosa che sarebbe dovuto essere nascosto...e se vogliamo dirla tutta, i suoi occhi di ghiaccio mi mettevano una certa agitazione...non so se era il termine giusto, forse era imbarazzo...Per fortuna anche quelle ore di lezioni passarono, appena sentii la campanella suonare, con calma raccolsi la mia roba, per uscire dall'aula, quando sentii una presenza dietro di me.

 

- Oggi ti ho sentita e vista suonare!-

 

Mi girai sorpresa dalle sue parole, mi sarei aspettata che mi parlasse del dibattito appena avuto, invece se ne era uscito con il fatto che mi aveva sentita...

 

- Sì, ti ho visto-

 

- Incomincio a chiedermi cosa tu non sia in grado di fare!?-

 

- Non vorrei deluderti, ma credo che siano ancora parecchie le cose che non sono in grado di fare e di gestire...-

Non sapevo bene il motivo, ma ero davvero nervosa con Alan, dopo ciò che aveva affermato a lezione...

 

- No, io credo solamente che tu abbia un'immagine distorta di te-

 

Quelle parole mi fecero per un momento bloccare...già una volta le avevo sentite, sì, Edward mi aveva detto le stesse cose....

 

- Ho detto qualcosa che non va?-

 

- Ah, no figurati...è solo che non sei il primo che me lo ha detto, e sto incominciando sul serio a credere che sia così a questo punto!-

 

- Sappi che è un complimento...credo che tu non sappia totalmente l'effetto che fai alle persone, ma sai che sei davvero bella. Mi stupisce il fatto che tu non ti renda conto che ascoltarti è ancor più affascinante che guardarti-

 

Lo guardai davvero stupita, gli piaceva il mio modo di parlare?

 

- Ma per ora direi che hai ascoltato solo la mia voce e non le mie parole, ho solo citato pensieri altrui, proprio come hai fatto tu..-

- Questo non è pienamente falso, ma non si può affermare che sia vero. Penso e mi auguro che tu abbia fatto quelle citazioni perché credevi in esse, perciò in qualche maniera le hai fatte tue. Poi sei stata anche in grado di spiegare le tue convinzioni, e questo è d'ammirare! Non togliendo il fatto che io potevo riferirmi alla tua melodia e non alla tua voce...-

 

Oddio...lui si stava riferendo al mio modo di suonare ed io ho pensato invece che si riferiva a ciò che dicevo...ma come potevo essere così imbranata?

 

- Ho fatto una gaffe?!-

 

- Ma va, stai tranquilla, ma potremmo sempre approfondire l'argomento...-

 

- In che senso?-

 

- Un giorno di questi, potremmo trovarci dopo le lezioni per studiare un po' insieme, reputo che sarebbe a dir poco interessante-

 

- E dovrei stare a scuola altre ore? No, grazie!-

 

- Stai tranquilla! Potremmo andare a casa mia, oppure da te! Se i tuoi fratelli sono in gamba come te, non potranno non essermi simpatici! Poi in un certo senso son curioso di sapere da chi hai preso!-

 

- Ti sconvolgerà scoprire che sono la più stramba della mia famiglia! E che non ho preso da nessuno di loro! Anzi, sto cercando di convertirli alla mia follia!-

 

- Allora questo è un sì?-

 

Ormai eravamo arrivati fuori da scuola, gli altri mi stavano aspettando in macchina, e probabilmente non gli era sfuggito il nostro scambio di idee. Certo però ora si parlava di farlo venire a casa nostra, non solo reputavo che Edward non ne sarebbe stato per nulla felice, ma anche Rosalie, e Jasper! Forse per Emmett sarebbe stato divertente e per Alice normale, pensava sempre che ci dovessimo mescolare con gli umani...ma questo era ben diverso. Lanciai un'occhiata alla macchina, sperando in un loro intervento o un loro suggerimento, mentre Alan mi continuava ad osservare con i suoi due occhi azzurri e con un sorriso...a quel punto sentii le loro voci, non c'era bisogno di stargli vicino per udirli

 

- Bella lascialo venire, non accadrà nulla di male, e poi gli sembrerebbe che nascondiamo qualcosa se tu gli dicessi di no...perciò non c'è problema se uno dei prossimi giorni ci fa visita-

 

Alice forse aveva ragione, ma volli rispondergli ugualmente

 

E gli altri sono d'accordo?

 

- Certo, Jasper e Rose non staranno troppo nei paraggi, non gli piacciono gli estranei...Edward avrà di certo un suo attacco di gelosia, ma nulla di che...-

 

- Io non ho nessun attacco di gelosia!-

 

A quel punto sorrisi...

 

- Ok, ci sto! Uno dei prossimi giorni ci potremmo vedere dopo la scuola e andare a studiare da me-

 

- Poi comunque potresti sempre venire tu da me, conosceresti i componenti della mia famiglia! Guarda che ci conto!-

 

- Promesso! E prometto che valuterò l'evenienza di venire io da te-

 

- Allora adesso con grosso rammarico devo lasciarti proprio andare via...eh, non ho ancora scacciato l'idea di prendere in considerazione di rapirti!-

 

- Non faresti un gran bell'affare...ahahah-

 

- Io non ci giurerei...ciao Bella...-

 

E detto ciò si allontanò lasciandomi del tutto stupita...Andai verso la macchina di Edward ripensando alle sue parole...e ai suoi occhi...quando salì in macchina ed annegai in due occhi color miele, scossi i miei pensieri...Ma a cosa stavo pensando poco prima? Ero per caso impazzita? Edward accese l'auto per tornare a casa, con un piccolo sorriso sereno. Forse aveva compreso che non c'era alcun motivo per cui essere gelosi. In fin dei conti solo lui poteva essere il mio unico ed eterno amore. Riflettei su i miei pensieri su Alan, e forse ora ero riuscita a concretizzarli e capirli pienamente. Al primo impatto pensai d'essere affascinata da quel ragazzo, ma non era quello. Dopo tanti anni, era stato l'unico umano con cui stavo facendo amicizia. Certo c'era sempre Lofo, ma anche lei ormai, era entrata a far parte di questa mia vita surreale. Era piacevole perciò il pensiero che qualcuno si stesse comportando con me come se fossi una semplice ragazza, o più che altro semplicemente umana. Forse era proprio quello di cui avevo bisogno nell'ultimo periodo, mi sentivo come se non fossi totalmente soddisfatta, anzi, sentivo la mancanza di qualcosa...

 

 

 

 

 

   
 
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