Dakota era da sempre considerata una gran burlona, sempre pronta a scherzare e
a fare scherzi a chiunque: faceva subito amicizia con chiunque e riusciva
sempre a portare un sorriso a tutti i suoi compagni tristi.
Poteva benissimamente essere considerata un maschiaccio, infatti, eccelleva
negli sport ed ascoltava abitualmente j-rock, genere musicale molto amato dai
ragazzi.
In quel momento si trovava seduta su di una panchina situata nel parco di
Inogashira, vicino al quartiere di Kichijoji, famoso per essere uno dei
quartieri più ricchi di Shonan.
Su quella panchina solitaria Dakota stava osservando molto attentamente il
laghetto alle sue spalle, intenta a ritrarlo su di un blocco da disegno.
Un'altra cosa che Dakota amava fare oltre agli scherzi era disegnare, e lo
faceva anche molto bene.
- Hey, che cosa stai facendo tutta sola in un posto come questo?- chiese un
ragazzo dai capelli rossi e dalla pelle pallida a Dakota.
- Sto disegnando il laghetto di questo parco! Disegnare è una delle mie più
grandi passioni!- spiegò la ragazza dai capelli neri - comunque io mi chiamo
Dakota Kawashima!- aggiunse infine.
- Io sono Hiroto Kiyama e frequento l'istituto Raimon a Shonan.- disse il
rosso.
- Anch'io frequento l'istituto Raimon! Aspetta... tu sei il cugino di Claudia
vero?- chiese curiosa Dakota.
- Si, io sono suo cugino. Perché la conosci?- chiese stupito Hiroto.
- Certo, siamo in classe insieme!- esclamò contenta la ragazza.
I due rimasero alcuni attimi in silenzio, silenzio che venne interrotto da
Hiroto.
- Sai che si dice di questo parco? Si dice che qualche mese fa dei teppisti di
un istituto qui vicino siano stati messi a testa in giù nel lago come punizione
da parte di un insegnante che stava facendo tirocinio nella loro scuola,
infatti quei tre avevano cercato di ricattare l'insegnante in questione non
sapendo che quel professore in passato era stato un ex moto-teppista membro del
gruppo degli Oni-Baku di Shonan...- raccontò Hiroto
'' Un ex moto-teppista... non sarà per caso Onizuka?'' pensò Dakota.
Inutile dire che il pomeriggio lo passò a parlare con quel ragazzo dai capelli
rossi e dalla pelle pallida.
Cerise era considerata da molti una ragazza fredda e misteriosa, forse appariva
così a causa del suo rapporto conflittuale con la madre, ma nonostante ciò
cercava sempre di essere altruista con le persone che le stavano intorno.
Si trovava fuori alla palestra della scuola intenta ad osservare l'acqua
cristallina contenuta nella lunga piscina riscaldata: a lei sarebbe piaciuto da
matti buttarsi in acqua e nuotare per ore ed ore senza pensare a nulla, ma lei
sapeva bene che doveva andare a pedinare Kairi e Yuki.
'' Uffa, proprio oggi che volevo farmi una nuotata devo per forza pedinare
quelle due..'' pensò la ragazza mettendo il broncio.
Improvvisamente sentì qualcuno buttarsi in acqua, ma non ebbe il tempo
necessario per evitare gli schizzi d'acqua causati da quel tuffo.
- I miei vestiti!- urlò notando i propri vestiti completamente inzuppati
d'acqua.
- Scusami! Non era mia intenzione bagnarti!- disse emergendo dall'acqua un
ragazzo dai capelli grigi e gli occhi dello stesso colore.
- Ed adesso come faccio? Non posso andare a casa bagnata in questo modo!-
esclamò isterica Cerise.
- Aspetta, ora vado nello spogliatoio a prenderti una coperta.- disse il
ragazzo uscendo dall'acqua.
Dopo alcuni minuti il ragazzo dai capelli grigi tornò portando con se una
coperta ed una tuta da ginnastica.
- Ecco prendi, ora spogliati e mettiti questa tuta da ginnastica, poi copriti
con la coperta.- esclamò l'albino.
- Non penserai mica di guardare mentre mi spoglio vero?- chiese arrossendo
Cerise.
- Non ti preoccupare, io non sono un maniaco.- disse l'albino dando le spalle a
Cerise.
Finita di cambiarsi, Cerise mise gli abiti bagnati ad asciugare e si coprì con
la coperta datale da quel ragazzo.
- Grazie per avermi dato questa tuta, il mio nome è Cerise Dragonfly, per gli
amici Cerry.- disse presentandosi la ragazza.
- Io mi chiamo Shirou Fubuki, molto piacere.- rispose il ragazzo con il sorriso
sulle labbra - se vuoi ti faccio compagnia mentre aspetti che i vestiti si
asciughino.- propose infine.
- Beh non saprei... non vorrei farti perdere tempo...- disse dispiaciuta
Cerise.
- Non fa nulla, sono stato io a causarti questo problema, quindi il minimo che
possa fare è rimanere con te.- rispose con il sorriso Shirou.
All'uscita della scuola lei era solita fermarsi dentro ad un internet café lì vicino per giocare a Space Invaders.
- Vedo che sei brava a queto gioco.- disse una voce alle sue spalle.
- Beh, ci gioco sempre ogni volta che ritorno da scuola, mi pare logico che io sia brava.- rispose la ragazza senza staccare gli occhi dallo schermo.
- Lo sai, io potrei batterti senza problemi, honey.- disse ancora il ragazzo.
Quelle parole fecero girare Moon a guardare quel ragazzo che aveva osato sfidarla: aveva gli occhi azzurri ed i capelli di un colore tra il giallo ed il castano, inoltre aveva una pelle leggermente abbronzata. Aveva l'aria di essere uno straniero.
- Va bene, vediamo se riesci a battere il mio punteggio!- esclamò orgogliosa Moon mostrando il proprio punteggio di cinquecentomila punti al ragazzo, che improvvisamente iniziò a ridere.
- Mh, no problem.- disse il ragazzo sedendosi di fronte al cabinato di Space Invaders e iniziando una nuova partita.
Dopo cinque minuti di partita il punteggio dello sconosciuto ammontava già a più di settecentomila punti.
- Allora, che cosa dicevi sul tuo punteggio honey?- chiese scherzoso lo straniero.
- Tutta fortuna.- fu il commento di Moon.
- My name is Mark Krueger, I'm American, nice to meet you.- disse il ragazzo porgendo la mano a Moon.
- Moon Lighter, molto piacere.- disse la ragazza stringendo la mano a Mark - allora, che cosa sei venuto a fare qui in Giappone?- chiese curiosa la ragazza.
- Sono qui per uno scambio culturale e sto ancora imparando la lingua.- spiegò Mark.
- Beh, se vuoi potrei insegnarti io qualche parola!- propose Moon.
- Really? Oh thank you honey!- esclamò l'americano.
- Per favore, non chiamarmi più honey, mi metti in imbarazzo.- disse leggermente rossa Moon.
Inutile dire che Moon, quel pomeriggio, lo passò ad insegnare la lingua a quello strambo ragazzo americano...
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Angolo delle flockeggianti avventure di Flock:
Finalmente, dopo mille peripezie, mi ritrovo ad aggiornare questa fic.
Mi scuso subito per, appunto, il ritardo immenso per l'uscita di questo capitolo: vi posso solo dire che sono riuscito ad aggiornare per miracolo.
Per chi non lo sapesse ho la mano sinistra fratturata, quindi ho scritto il capitolo con una mano sola.
Bene, devo dire che questo capitolo mi piace, sono contento di come ho reso le coppie *gli tirano dietro dei mattoni*.
Bene, ho aggiunto un'altra hidden track all'interno del capitolo, spero vi piaccia ;)
Ora vi lascio con la nuova curiosità (che più che una curiosità è uno spoiler): verso gli ultimi volumi della storia di GTO compaiono alcuni personaggi molto interessanti, in particolare Sho Shibuya, un ragazzo capo della squadra speciale degli angeli che si occupa dell'eliminazione di Onizuka dal ruolo di insegnante.