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Autore: Cioccorana    27/06/2007    8 recensioni
AMO i Tokio Hotel, li adoro: questa è la prima storia che scrivo su di loro. Non so ancora bene come si evolverà la trama, ho un'idea, ma di solito quando scrivo cambio sempre qualcosina. Spero vi piaccia!^_^ Thanks for reading!
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Im Zimmer 483

Nella stanza 483

 

Il giorno seguente dovevamo prendere il TourBus per spostarci in Francia. Si prospettava un lungo viaggio.

Rimasi in camera mia fino a quando non sentii bussare alla mia porta.

"Tom, sono Georg. Dobbiamo muoverci, il Bus è già qui fuori!"

Gli aprii la porta.

"Dio che faccia spaventosa che hai! Che hai combinato stanotte, eh?"mi dà una gomitata complice. "Io ne ho fatte delle belle…Ho conosciuto una ragazza davvero carina, Brenda una tipa tutto pepe. Ci siamo divertiti parecchio…"mi strizza l’occhio.
Bofonchio quello che vorrebbe essere un cenno di approvazione, ma che probabilmente assomiglia di più ad uno sbadiglio.

"Mi aiuti a portare giù le valigie?"

"Ok, ma muoviamoci."Georg, con i suoi bei muscoli, afferra le mie due valigie più voluminose e si avvia giù per le scale.

Io prendo il rimanente della mia roba e lo seguo.

Nella hall ci sono già tutti. Non appena arrivo, Bill mi lancia uno sguardo che io evito accuratamente.

"Avete preso tutto?"ci chiede Saki mentre salda il conto dell’hotel. "Andiamo, il Bus è qui. Non ci sono fans oggi, perciò possiamo andare tranquillamente."

Non appena saliamo sul Bus io raggiungo il mio letto e mi ficco sotto le coperte con le cuffie nelle orecchie, con la chiara intenzione di trasmettere il messaggio DON’T DISTURB. Ma a quanto pare le mie intenzioni non sono molto chiare, perché non appena passato il confine della Germania, sento qualcuno che mi batte sulla spalla.

Apro gli occhi e mi ritrovo di fronte quelli truccati e luccicanti di Bill.

Mi tolgo le cuffie e lo guardo senza dire niente. Non so perché ma sono furioso.

"Possiamo parlare?" mi sussurra, lo sguardo implorante e contemporaneamente infastidito.

"Non adesso."

"Per favore."

"Non qui, Bill."mi rimetto le cuffie per chiudere la discussione e mi giro dall’altra parte, dandogli la schiena.

Vedo la sua ombra allontanarsi e mi sento ancora più triste.

 

***

 

Nel tardo pomeriggio arriviamo finalmente in albergo. Un cinque stelle, wow. La casa discografica ha deciso di ricompensarci stavolta.

"Ho una fame da lupo!"esclama Gustav non appena entrati nella hall. "Saki, dov’è che si mangia?"

"Penso che la sala da pranzo sia da quella parte. Ma non so se servono qualcosa a quest’ora. Comunque

tra meno di un’ora serviranno la cena, perciò ti conviene aspettare."

Gustav non replica ma la sua pancia borbotta in segno di disapprovazione, cosa che fa scoppiare a ridere Georg.

"Bene, andate a sistemare i bagagli nelle vostre camere. Ci fermiamo in questo albergo per tre giorni, domani l’altro torniamo in Germania. La mia camera è la 213, nel caso aveste bisogno di qualcosa."

"Sì mamma."ridacchia Georg, beccandosi una pacca da Saki.

"Ahia! Tooom, la mamma mi ha picchiato!"

"Prova a chiamare il telefono azzurro."gli suggerisco con un mezzo sorriso.

"Io direi il WWF!"suggerisce invece Gustav, beccandosi un calcio da Georg.

"Sei proprio un animale!"gli grida in risposta il batterista ridendo, poi afferra la sua valigia e scappa verso la sua camera.

"Ti faccio vedere io chi è l’animale, batterista dei miei stivali!"Georg lo insegue per la hall, barcollando sotto il peso delle valigie.

La donna che sta alla reception segue la scena con una smorfia di disapprovazione che fa ridere Saki.

"Queste sono le vostre chiavi. Ci vediamo a cena."Saki se ne va, lasciando me e Bill da soli.

In silenzio ci avviamo verso le nostre camere, situate nella parte dell’hotel opposta a quelle di Gustav e Georg.

"La mia stanza è la 342."dico più a me stesso che a Bill.

"La mia la 341."

Raggiungiamo le proprie stanze e ognuno entra dentro la sua senza parlare.

Mi richiudo la porta alle spalle e mi tuffo letteralmente sul letto morbido.

Mi tolgo il cappello e la fascia e li lancio a terra. Cosa devo fare? Dovrei andare di là da Bill?

Il bussare alla porta pone fine ai miei quesiti.

"Arrivo!"esclamo sbuffando, alzandomi a fatica.

Apro e mi trovo davanti Bill, che entra senza fare troppi complimenti.

Richiudo la porta. "Già disfatto i bagagli?"dico sarcastico.

"Certo, in meno di due minuti" risponde lui altrettanto sarcastico sedendosi sul letto. Io rimango in piedi di fronte a lui. A questo punto esigo spiegazioni e le esigo subito.

"Allora?"chiedo, rude.

Bill si guarda i piedi."Mi dispiace di non averti detto niente."

"Perché? Perché non me l’hai detto?! Pensavo che tu mi dicessi tutto! Io lo faccio con te!"

"Lo so è che…Non sapevo come fare…"

Sospiro."Perché si tratta di Andreas, giusto?"

Bill annuisce.

"Da quanto tempo vi frequentate?"chiedo. Bill alza di scatto la testa, sorpreso.

"Cosa?"chiede con un’espressione di stupore.

"Da quanto tempo state insieme?!"esclamo arrabbiato; perché mi costringe a ripeterlo?! Ogni parola fa male.

"Chi?"chiede ancora più stupito, ottenendo solo l’effetto di farmi incazzare.

"Bill ma sei idiota?! Come chi?! Tu e Andreas!"esclamo arrabbiato.

Bill mi guarda. Sembra un pesce lesso in questo momento. Ha la bocca spalancata, tanto che vedo il luccichio metallico del piercing.

"Quindi tu pensi che io stia insieme ad Andreas?"
"Bè, mi sembravate molto intimi ieri sera, o no?"ringhio.

"S-sì, ma non…non stiamo insieme."mi dice, guardandomi negli occhi.

Lo fisso. Adesso suppongo che la faccia da pesce lesso sia la mia.

Non stanno insieme. Allora…significa che non ne è innamorato? Non stanno insieme! Non stanno insieme! Ah, fottiti Andreas! Non so perché ma sono felice. Però ho il dubbio che mi tormenta e prima che riesca a mordermi la lingua apro la bocca per sputarlo fuori. "Ma…sei innamorato di lui?"

Bill sembra pensarci su un momento e quando mi risponde vedo che si torce le mani. "Mmmh…No, non sono innamorato di lui. Mi piace, sì, e, bè, come hai visto a volte ci…ci divertiamo un po’ insieme, ma è solo tutto qui. Non sono innamorato."

"Ah." Non so se fidarmi delle sue parole, non sembra convinto. Ma la mia voglia di credere che sia davvero così, prevale sulla mia diffidenza, perciò decido di fidarmi. Se fossi solo penso che mi metterei a saltare dalla gioia. Bill è ancora mio, siamo ancora solo noi due.

Poi, improvvisamente lui scoppia a ridere.

"Sei pazzo?"gli chiedo.

"No, è solo che credevo tu fossi infuriato con me perché…bè, perché Andreas è un maschio."

Di nuovo le sue parole mi colpiscono come un secchio di acqua gelida e di nuovo la mia faccia deve assomigliare a quella di un pesce lesso.

Cavolo. E’ vero. Non ci avevo proprio pensato. Non so perché ma non mi sono minimamente preoccupato del fatto che mio fratello potesse essere gay.

"Sei gay?"gli domando allora a bruciapelo.

"No, penso di essere bisex…Se così si può dire…Cioè, mi piacciono le persone indifferentemente dal fatto se sono maschi o femmine…Io penso…non è facile da spiegare…quando ti piace qualcuno ti piace per la persona che è,no? Non ti piace perché è maschio o femmina… Ti innamori della persona in sé, della persona completa, non del fatto se è maschio o femmina. L’amore dovrebbe essere qualcosa che va oltre al solo scopo riproduttivo, no? Quindi l’amore può esistere anche tra persone dello stesso sesso…Se…non so…Se metti caso fossimo fatti tutti allo stesso modo, se avessimo tutti lo stesso aspetto fisico e lo stesso corpo, l’amore esisterebbe ugualmente, ma ci innamoreremmo di qualcuno tale e quale a noi. Questo prova che quando ti piace qualcuno ti piace per quello che è dentro. Per il suo fascino, il carisma, il carattere, quello che vuoi."Ha una faccia pensierosa mentre afferma ciò, come se stesse ripetendo la lezione di matematica e non volesse sbagliare.

Questa è proprio una risposta degna di Bill.

Rimango immobile e lo fisso, mentre una marea di pensieri mi fluttua nella testa, ondeggiando da una parte all’altra del mio cervello.

Lui mi sorride.

"Che hai da sorridere?"

"Se non eri preoccupato per il fatto che fossi gay,allora perché ti sei scioccato così tanto solo perché mi hai trovato a letto con Andreas?"

"Perché pensavo fossi innamorato di lui."butto fuori tutto d’un fiato.

"E cosa ci sarebbe di male?"mi risponde con un’alzata di spalle.

Già, cosa ci sarebbe di male? Niente…Ma poi immagino Bill abbracciato a qualcuno che è riuscito a conquistare il suo cuore, a qualcuno che improvvisamente è diventato più importante di me e…qualcosa dentro di me esplode.

Non può essere. Semplicemente non può succedere. Io devo essere l’unico per Bill.

E, non so perché, non so da dove è venuto fuori, ma improvvisamente capisco una cosa, una cosa fondamentale, il pezzo mancante del puzzle dei miei pensieri e della mia vita; capisco il perché di tante cose…

Io devo essere l’unico per Bill perché…perché Bill è l’unico per me.

Come ho fatto a non capirlo prima? Come è stato possibile ignorare questa cosa per tutto questo tempo?

Io…oddio…sono innamorato di mio fratello…Bill…Oddio…E’ spaventoso, è contro natura, è perverso! Oh Mio Dio! Questo sentimento…perché ne capisco solo adesso l’esistenza? E’ possibile riscoprirsi innamorati così all’improvviso? Ed è possibile innamorarsi del proprio gemello, dello stesso sangue che scorre nel mio corpo, dei miei stessi occhi?

Mi gira la testa e improvvisamente mi sale la nausea.

Arrossisco, quasi temendo che Bill possa capire quello che sto pensando, quasi possa capire tutto.

Mi accascio a terra, improvvisamente privo di forze.

Bill si precipita subito accanto a me.

"Ehi, tutto ok?"mi sfiora una spalla e lo spingo via.

"N-non toccarmi."sussurro. Mi accorgo di stare tremando. Sono stravolto.

Da adesso niente sarà più come prima, ora che ho la consapevolezza di questo osceno sentimento.

Non posso pensare a Bill come a un qualcosa che sia più di un fratello. Ma allo stesso tempo non posso non pensare a Bill come all’unica persona capace di completarmi.

Bill mi guarda preoccupato, mentre mi premo una mano sulla bocca, tentando di calmarmi senza successo.

"Tom stai bene? Vado a chiamare qualcuno?"

Lo guardo e arrossisco di nuovo.

Perché proprio Bill?

"No…sto bene…E’ che n-non mangio da ieri."

"Sicuro?"mi chiede con fare indagatore.

Annuisco.

"Adesso però lasciami un po’ da solo, mi sdraio cinque minuti e poi scendo per la cena."

"Io non ti lascio solo in questo stato! Tom stai tremando!"

Lo guardo implorante. "Ti prego. Ti assicuro che non è niente. Ma devo stare un attimo da solo."

Mi fissa negli occhi per una manciata di secondi, secondi di puro panico per me, poi si alza e se ne và.

Mi lascio cadere completamente, sdraiandomi a terra.

Il soffitto bianco mi tranquillizza un poco e smetto pian piano di tremare.

Bill. Mio fratello. Siamo nati insieme. Abbiamo trascorso tutta la nostra vita insieme. Ci siamo dati tanto affetto, ci siamo sempre aiutati, siamo sempre stati uniti. E adesso questo enorme macigno mi colpisce e sconvolge ogni cosa.

Cerco di mettere meglio a fuoco quello che provo, per capire cosa realmente si annida dentro di me.

Bill per me è…tutto, semplicemente tutto. Ogni cosa. Non posso immaginare un me senza Bill. E’ come se fossimo complementari, come se Bill&Tom fossero i fattori inseparabili dello stesso polinomio, un assioma inscindibile.

Bill è la persona che per me conta di più al mondo ed è l’unica persona capace di capirmi veramente, a volte con un solo sguardo. Forse il fatto di essere gemelli conta qualcosa di più in questo caso? Non lo so…

Cosa dovrei fare ora? Sarò capace di andare avanti come se niente fosse? Non posso parlarne a nessuno, una cosa del genere è illegale e immorale, è proibita.

Non posso avere mio fratello. Anche se adesso mi accorgo che è l’unica cosa che ho sempre desiderato. Come potrò guardarlo in faccia senza temere che capisca ciò che provo?

Sospiro forte, e le lacrime mi inumidiscono gli occhi. Le asciugo con un gesto brusco, con rabbia. Ma quelle affiorano di nuovo, prepotenti e dispettose. Le asciugo di nuovo, con più rabbia, ma quando sento la prima lacrima scivolare lenta lungo la guancia mi arrendo e lascio che quelle lacrime bastarde e impure scorrano sulla mia faccia.

Se solo avessi saputo come sarebbe andata a finire avrei fatto di tutto per impedire quelle lacrime e sarei corso da te, Bill. Ti avrei tenuto stretto e ti avrei confessato tutto, godendomi ogni attimo insieme a te.

Ma rimasi sdraiato a fissare quel soffitto così bianco.
Sono stato un vigliacco.

 

 

 

 

 

 

 

Secondo capitolo!! Aiuto, l'idea di un twincest mi sta prepotentemente e sensualmente accarezzando...Mmmh...Bah, ho le idee un pò confuse, vedremo cosa ne viene fuori.

Comunque....Uuuuah, grazie a quelli che hanno recensito^_^

Judeau: Andreas è un grande amico dei Tokio Hotel, gestisce il lor website e altre cose... Ti stai facendo una cultura sui Tokio Hotel?? Eheh, ora che sono arrivati anche in Italia è inevitabile, soprattutto se hai delle amiche fan!! Sto leggendo la tua FF! Mi piace molto!^^

Dragon-fly: ...grassssie...^____^ Spero che continui a piacerti!

DiruInside: Come ho detto a Judeau Andreas è un amico dei Tokio. Ehi, che nick figo che hai! Deriva da qualcosa o l'hai inventato tu???
Akim: Come va a finire non posso proprio dirtelo....perchè non lo so neppure io!^___^ Grazie, spero che ti piaccia almeno un pò anche questo chapter!

Meggie: UUUUUAAAAHHHHH!! Grazie per aver recensito e per aver letto la mia storia!! Che bello, proprio tu!!! La tua Verbrennen mi ha colpito tantissimo, me la sono stampata tutta e l'ho riletta non so quante volte!!! Volevo giusto chiederti se sul Forum dei Tokio Hotel posso mettere il link della tua storia! E' così bella, la devono leggere anche le altre fan! Ti prego aggiorna presto!^_^ Sei bravissima!! Bill morirà? O no? Sono straziata da questo dilemma! Devo sapere^_^! Complimenti ancora!

BambolinaRossa: Grazie per quello che hai scritto e scusa per il casino con i tempi, è vero può dar fastidio (ha dato fastidio anche a me quando ho riletto!^^). Non so se continuerà ad essere una Bill/Andreas...Vedremo. Bill bulimico? Non sai quante volte guardando le sue foto mi sono chiesta se davvero la sua magrezza fosse tutta merito della sua costituzione...Così ho ficcato pure quello nella storia.^_^ Spero ti piaccia il proseguimento!

Zoe'92: Grazie mille! Posso chiederti una cosa? Il nick l'hai preso da Zoe Trope, la scrittrice di Scusate se Ho 15 anni??? Ciao ciao!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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