Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: aljve    10/12/2012    1 recensioni
"Londra era decisamente troppo grande per una ragazza come me, proveniente dalla campagna. Nonostante la folla lo notai, fra tutti gli altri, vedevo solo lui: loro le tenebre, lui la mia luce accompagnatrice."
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"C-che succede?" ero decisamente troppo spaventata per incominciare a sparare ipotesi a valanghe su cosa stavano per dirmi. "Dobbiamo trasferirci..." disse papà anticipando mamma, con voce fredda. Tutto si fermò, ed il mondo parve improvvisamente cadermi addosso. "Dove?" speravo in un "Toronto", che è solo a due ore e mezza così, ma poi nominarono quella città, ed incominciai ad avere ripetuti giramenti di testa. "Londra." disse mamma, spaventata vedendo la mia reazione. "Londra è lontano." risposi fredda, cercando di far capire ai miei che ero semplicemente arrabbiata: le lacrime iniziarono a farmi vedere tutto sfocato, la gola iniziò a fare male e il naso a bruciare, stavo tenendo tutto dentro, volevo gridare ed andare via, lo avrei fatto, sul serio... "Lo so tesoro, ma..." bloccai mia madre esplodendo in una marea di lacrime, non potevo andare via così... "Ma cosa?! Vi rendete conto? Londra! Europa! Dall'altra parte del mondo! Come potete pensare che una sedicenne possa lasciare la sua migliore amica e la sua vita e trasferirsi in un altro continente? Come?! Spero abbiate un motivo valido per tutto questo." mamma stava per dirlo, ma non resistetti e mi buttai di capofitto sotto la doccia, probabilmente era tutta colpa di quello stupido lavoro di mio padre: misi lo stereo a palla, così da non sentire le loro voci da sotto, e intanto mi lavai i capelli. Uscì dalla doccia, mi piastrai i capelli e mi misi un filo di trucco, mi vestì e andai da Candy. Suonai il campanello: "Migliore amica!" era sorpresa, da come ero vestita probabilmente pensò ad una serata "Zoey - Candy" tra shopping, starbucks e che altro, ma la mia espressione annerì tutti i suoi bei pensieri. "Candy, dobbiamo parlare..." "Mi spaventi Zoey." mi fece entrare, poggiai giacca e borsa sul divano e telefonino sul tavolo, le presi le mani e le dissi tutto così, in un battito di ciglia. "Non voglio metterti ancora più ansia di quanta tu ne abbia già, così te lo dico: mi trasferisco a Londra a causa del lavoro di papà, non so quando partirò, ma a giudicare che hanno già i biglietti, credo non oltre i sette giorni. Mi mancherai sorella." scoppiammo in lacrime assieme, lei mi strinse forte. "Fai la brava laggiù, mandami una mail o anche una cartolina ogni tanto, pensami quando sarai in una delle città più belle al mondo." Queste parole mi fecero pensare che comunque era contenta per me: cambiare aria e ambiente, una volta nella vita fa bene... "Ti chiamerò ogni giorno, al diavolo il fuso orario. Ah, e ti prometto che parlerò di te ad uno di quei fighi inglesi che mi circonderanno al college. Ti prometto che anche se saremo a oltre mille chilometri di distanza, io sarò sempre qui, con il cuore." "I ragazzi mi piacciono biondi." cercò di sdrammatizzare, e i nostri singhiozzi si mescolarono ad una risata sforzata. "Ora vado, inizio a prepararmi qualche scatolone, a domani." "A domani, ti voglio bene." Rientrai in casa, sorridente: non volevo mettere preoccupazioni o tanto meno pesi ai miei, lo so che mi vogliono bene, non è di certo colpa loro. "Ciao genitori!" "Ciao tesoro, sto preparano le crepes, il tuo cibo preferito!" tutto sembrava tornare alla normalità, nelle vacanze sarei sicuramente tornata qua, per festeggiare con i miei "vecchi amici" e la mia famiglia. "Gnammy! Vado a struccarmi e a mettermi il piagiama e scendo" salgo le scale, mi metto il pigiama e quando sto per scendere, sento dei singhiozzi provenire dalla cameretta di Jessy, entrai, e la vidi seduta sul tappeto che piangeva, con una margherita in mano. "Jessy...amore mio che hai?" "Dobbiamo andare via, non è così?!" singhiozzava talmente tanto, che era rossa infaccia da non riuscire a respirare. "Si ma vedrai, sarà divertente, Londra è pieno di bambini come te, poi è grande, ha molti più giochi...ah, e li vendono un sacco di "Bluffy - Boo" (la sua bambola preferita)" "V-v-veramente?" "Ma certo, avrai una cameretta molto più grande e tante amichette che sono pronte ad accoglierti a braccia aperte" ha dodici anni, ma le sue bambole non gliele toglie nessuno, la prima gliela regalai io appena nacque, da lì non smise mai di amarle. "Dai, adesso mettiti il pigiama che è pronto." le diedi un colpetto sulla spalla, si alzò, si cambiò e scendemmo giù assieme. "Allora mamma, quando si parte?" "Tra cinque giorni, partiamo a mezzogiorno circa, perchè?" "No, era per organizzarmi, sai, la scuola..." "Oh ma di questo non devi preoccuparti, hai già il posto al college." disse papà faticando a parlare, con la bocca piena. "Anche tu Jessy, i tuoi compagni stanno già chiedendo di te." aggiunse mamma, Jessy accennò un sorrisino, con il rimorso però che le mancheranno quelli vecchi, è una ragazzina, è dura a dodici anni adattarsi a tutt'altra parte del globo. Finimmo di mangiare e ci sedemmo tutti e quattro sul divano a vedere qualche film, poi si fece tardi... "Mamma, si è fatto tardi, è meglio che vada a dormire, domani ho il compito di matematica. Notte!" "Notte!" mi risposero i miei, in coro. "Vado anche io, ho sonno. Notte mà, notte pà!" disse Jessy. "Notte!" risposero di nuovo, in coro. stavo per entrare in camera mia, quando Jessy mi fermò. "Ah Zoey, grazie per oggi, senza di te sarei caduta in depressione." "Ma figurati, tutto per la mia sorellina." ci sorridemmo ed entrammo nelle nostre camere. Il giorno dopo andai a scuola, quando entrai tutti mi salutarono o mi sorrisero, anche persone mai viste: al mio passaggio nascondevano tutti un foglio dietro la schiena, così corsi da Candy, spaventata. "Candy, che cosa sta succedendo?"
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: aljve