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Autore: Leyton_Nenny    10/12/2012    3 recensioni
Belle si guarda allo specchio.
E automaticamente sa di non essere abbastanza.
Non abbastanza carina, non abbastanza simpatica. Non abbastanza intelligente.
Non abbastanza sotto ogni punto di vista.
Non sorride abbastanza, non parla abbastanza. Non agisce abbastanza.
Non è abbastanza. Non può fare abbastanza.
Non amerà mai abbastanza, e non sarà mai abbastanza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry le aveva afferrato dolcemente il busto, aiutandola a stare in piedi, e le aveva aperto la portiera aiutandola ad entrare.
“Tra poco saremo a casa mia. Manca poco” le sussurrò dopo averle accarezzato una guancia e accese la vettura, stringendo convulsamente il volante.
Belle, adagiata sul sedile, continuava a sentir la testa pulsare violentemente: sentiva i muscoli tremare per lo spavento vissuto mentre si stringeva nella giacca che il ragazzo le aveva dato.
“Perché non c'è Liam?” sussurrò dopo qualche istante di silenzio: Harry strinse con più vigore il volante. Liam. Lei voleva Liam, e non poteva evitare che la cosa lo ferisse.
“Liam non poteva venire, mi ha mandato lui” mentì spudoratamente, prima di darsi del coglione.
“Sapevo che mi avrebbe salvato: lui mi salva sempre” sussurrò prima di chiudere gli occhi e addormentarsi con un sorriso dipinto sulle labbra.
“Già, lui” si ritrovò a sussurrate Harry nella notte, mentre continuava a guidare verso la propria casa.

Arrivati sotto casa, Harry parcheggiò e scese dalla vettura, per poi prendere Belle in braccio: la ragazza si svegliò spalancando gli occhi impaurita, prima di rilassarsi una volta riconosciuto il riccio, e si lasciò prendere in braccio.
“Ce la faccio a camminare” provò a offrirsi, mentre le guance le si imporporavano, nota che però Harry non colse a causa del buio.
“Lo so. Ma così non ti affatichi: riposa, e fidati di me”
“Mi fido – sussurrò lei al suo orecchio: un brivido percorse la schiena del ragazzo – dopotutto ti ha mandato Liam” aggiunse lei dopo un istante. Un velo di delusione comparve sul volto di lui.
Lasciò che Belle scendesse dal suo protettivo abbraccio solo davanti al portone, afferrò le chiavi ed aprì la porta, lasciando che lei entrasse per prima nello spazioso ingresso.
“Devi essere stanca” sussurrò chiudendosi la porta alle spalle.
“Più che altro spaventata”
“Già. Voglio dire, immagino” commentò Harry cercando a tentoni l'interruttore della luce. Nella ricerca si ritrovò a poca distanza dalla ragazza: sentiva il respiro di lei sulle proprie labbra.
Le piace Liam provò a resistere, prima di cingerle un fianco con il proprio braccio e accendere l'interruttore: Belle stava poggiando le spalle contro la fredda parete.
“Scusa” sussurrò una volta accesa la luce, cercando di capire se lo diceva per quello che lui provava, o per il fatto che le aveva appena sfiorato il fianco con un braccio.
Non è cosciente, non sarebbe giusto si appellò ancora una volta, costringendosi ad allontanarsi da lei.
“E di cosa? Mi hai salvata, Harry” le sussurrò lei.
Il ragazzo annuì.
“È ora di andare a letto” provò a cambiare argomento lui.
“Oh sì, hai ragione” sussurrò lei appoggiandosi alla parete cercando di trarne energia.
“Stai bene?”
Belle scosse la testa in senso di diniego.
“No, per niente. Mi gira la testa, ma domani sarò come nuova.”
“Ti mostro la camera”
Belle annuì accettando la mano che Harry le offriva e, grazie al suo aiuto, salì le scale.
“Questa è la camera” sussurrò il ragazzo una volta sul piano aprendo una porta e accendendo la luce: la stanza era spaziosa e al centro di essa vi era un letto a due piazze, circondato da abiti adagiati alla rinfusa sul pavimento.
“Scusa per il disordine, non aspettavo ospiti”
Belle sorrise annuendo alle sue parole.
“Non preoccuparti” sussurrò adagiandosi allo stipite: Harry non aspettò che lei dicesse niente, la sollevò tornando a prenderla in braccio e la portò fino al letto, adagiandola su di esso; lei, da parte sua, non oppose resistenza.
“Grazie” sussurrò al suo orecchio lusingata da quell'attenzione.
“Prendo qualche coperta e un cuscino e vado sul divano” le sussurrò lui di rimando, andando a prenderle una maglia dal cassettone che si trovava al fianco del letto.
“Oh, ma questa è la tua stanza, non volevo crearti disturbo” rispose lei provando ad alzarsi, ritrovandosi però riversa al suolo: le gambe erano state incapaci di reggerla: Harry la raggiunse sfiorandole i capelli e la aiutò ad alzarsi, facendola tornare sul letto.
“Sinceramente, ci tengo alla tua incolumità. E non credo sia la scelta migliore lasciarti al piano di sotto su un divano. Oltretutto, al contrario di quanto possa sembrare, la cavalleria non è morta. Almeno non da parte mia.”
“Grazie Harry, mi hai salvata”
Come se avessi avuto scelta le rispose lui mentalmente, prima di depositarle un piccolo bacio sulla fronte, spegnere la luce e dirigersi al piano di sotto.

 

 

 

 

 

Ciao raggi di sole [cit: Il diario di una psicopatica di TheOnlyWay - mi ha messo in testa questo modo di dire]

cioè, lo usavo con una mia amica ma vabbè, questa ragazza me l'ha fatto tornare in mente.
Comunque, ecco il nuovo capitolo, tutto per voi.
Ovviamente è ancora un po' di transizione, ma vi avverto che siamo quasi alla fine - credo manchino 5 capitoli circa, non li ho contati.
Quindi resistete.
Un bacio,
-J
  
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