Capitolo 11 - Vendetta
Era il 20 novembre e si respirava un'aria tranquilla ad Hogwarts. Fra i nostri
amici sembrava andare tutto a gonfie vele, nessuno aveva litigato pesantemente.
Certamente c'erano ancora i piccoli litigi di San ed Ares, ma quelli chi poteva
sostituirli? Si trovavano tutti e quanti nell'aula di difesa, sotto richiesta di
Fleur. Si era messa in testa di riunire tutti per passare un po' di tempo
insieme, bevendo allegramente un tè.
- Ancora non capisco come avete fatto a convincermi a partecipare a questa
pagliacciata...-, sbuffò Ron contrariato guardando le ragazze che
apparecchiavano alcuni banchi messi tutti accanto all'altro a formarne un unico
grande.
- Eddai... quanto ti lamenti-, lo riprese Hermione. -Tanto é Sabato Pomeriggio e
per via della pioggia gli allenamenti di Quidditch ti sono saltati, manco avevi
niente da fare... e poi é bello bere il tè in compagnia mentre fuori piove... fa
molto chic!
Harry e Ron si scambiarono un'occhiata divertita.
- Oh, certo, fa Chic...-, le fece eco Ares che era appena entrato nell'aula
insieme a San, Rachel e Ginny.
- Oh?!-, disse improvvisamente la gemella dai capelli rosa, che indossava una
tuta dello stesso colore dei capelli, sembrando una big bubble a grandezza
umana. - Ma dov'é Draco?-, chiese un po' delusa. - Ares, mi avevi detto che lo
avremmo trovato qui!!!-, si girò verso di lui lagnandosi.
Il ragazzo fece spallucce. Che ne sapeva lui di cosa saltava in mente al cugino?
Magari era in bagno, perchè si lagnava tanto?
- Su, su sorellina... vedrai che arriverà presto!
Rachel la guardò con due lacrimucce che le facevano DIN-DON dagli occhi. Non era
molto convinta che il ragazzo sarebbe venuto, lui odiava quel genere di cose.
- Si, dai Rachel, vedrai che viene... -, tentò di tirarle su il morale Ginny.
Ormai non era tanto segreto che la ragazza era cotta del prefetto serpeverde.
Ares, infatti, iniziò a prendere in giro la gemella confetto. Si divertiva
troppo a metterla in imbarazzo, quando la vedeva così in ansia nell'attendere
Draco. Hermione gli tirò uno scappellotto dietro la testa.
- Già Rachel pensa che non viene, ci manchi solo tu che la rendi più insicura!
- Ma perché mi becco solo scappellotti? Uhhh... Sannuccia!-, disse abbracciando
la gemella "normale" come fosse un cagnolino appena stato bastonato.
- Sa-Sannuccia?! -, balbettò tentando di staccarselo di dosso, - È osceno! Dai,
finiscila e chiedi scusa a mia sorella! Ragazzo idiota...
Il ragazzo si appallottolò in un angolino, con due lacrimoni agli occhi...
- Nessuno mi vuole... nessuno mi capisce... sono un bimbo incompreso...
San si schiaffò una mano in fronte. Era proprio un'idiota quando faceva il
bimbo. Rachel, che aveva lo sguardo fisso verso la porta dell'aula, notò Draco
che osservava la scena divertito, seminascosto. Allora non voleva davvero
entrare, pensò tristemente.
Ma lui doveva esserci, eh!!
E quando Rachel Dickinson si impuntava su qualcosa, gente, era impossibile farle
cambiare idea.
Uscì dall'aula, con uno strano luccichio deciso negli occhi e si avvicinò al
ragazzo, che si accorse di essere stato sgamato...
- Ah... eh eh... Ma ciao Racheluccia cara, ero appena arrivato! Eh, sì... mi ero
soffermato un attimo a guardare la buffa scenetta...
Lei mise le mani sui fianchi, e lo guardò incavolata nera.
- SEI SOLO UNO STUPIDO MALFOY!!!-, disse rimanendo ferma ad osservarlo
decisamente stizzita.
- D'accordo... d'accordo... ti chiedo scusa! E solo che... insomma... lo sai
benissimo anche tu!
- OOHHH!! io so solo che sei un arrogante e presuntuoso, che si crede troppo
superiore in confronto a noi comuni mortali per stare un po' con noi in
compagnia a chiacchierare e bere il tè!!!
- Ma... ma no! Che hai capito?! Semplicemente... ecco... è una cosa
imbarazzante! -, sbottò lui, arrossendo leggermente.
La ragazza si raddolcì, scoppiando in una risatina divertita.
- E credi che avere Ares come cugino e migliore amico sia meno imbarazzante che
prendere il tè con noi? Dai, vieni, sciocchino...-, sorrise dolcemente
prendendogli la mano, mentre anche lui cominciò a ridere di gusto.
Effettivamente, anche essere cugino di Ares Lestrange, pensò, era imbarazzante,
eppure lui non si era mai fatto questi problemi.
I banchi erano stati coperti da una tovaglietta bianca e dal grazioso servizio
da tè. Al centro del tavolo c'era un vassoio pieno di biscotti, di tutti i tipi,
che avrebbero fatto gola anche alla persona meno golosa del mondo. Fleur era
raggiante, felicissima. Fece il giro della tavolata e servì a tutti la loro
tazza di tè.
Bill guardava la ragazza, sorridendo...
Fleur si girò verso di lui e gli fece una linguaccia.
Il ragazzo rise di gusto. Fleur era proprio stramba, ed anche un po' buffa. In
quel momento, essere insieme a tutti i suoi amici, le dava un aspetto ancora più
raggiante del solito.
Gliel'aveva confidato la notte prima, a letto. Era preoccupata per San e Rachel
e voleva fare tutto il possibile per farle distrarre quando non vi erano
lezioni, e svaghi vari.
Anche se il pericolo era sparito, i ricordi non potevano essere cancellati così
facilmente, per questo si metteva tanto d'impegno. La sua idea era stata davvero
ottima. Le due ragazze ridevano allegramente, fra una battuta e l'altra dei
presenti.
- Questi dolci sono davvero ottimi! -, affermò Harry.
- Sono d'accordo ma... Rachel, tu non dovevi iniziare a fare sport per perdere
peso e abolire i dolci? -, domandò San mangiucchiandosi un biscotto.
Il biscotto che Rachel stava per addentare, le scivolò via i mano con la
facilità di una foglia che cade dall'albero. La dieta! Se ne era scordata! MA
PROPRIO DAVANTI A DRACO DOVEVA RICORDARE QUEL PICCOLO PARTICOLARE
"INSIGNIFICANTE"?
Malfoy la guardò storta.
- Dieta? Rachel ma sei scema? Dovresti ingrassare, non dimagrire... Sei troppo
ossuta per i miei gusti, meglio che ti metti un po' più in carne che
togliertela!
Gli occhi di Rachel brillarono come due fanali!!! La trovava magra? EVVIVA!
Prese ad infilare in bocca biscotti uno dopo l'altro, prendendo sul serio ciò
che le aveva detto Draco. Lei? Magra agli occhi di Draco? EVVIVA!!
La sorella sgranò gli occhi. Come aveva fatto Malfoy a convincerla così
velocemente?! Lei aveva passato una vita a tentarci, ma Rachel era quasi sul
punto di piangere perchè si trovava grassa!
Ma soprattutto perchè aveva paura di non piacere a Malfoy con il fisico che
aveva!
- Ah, Malfoy... ho sentito che tua madre e i genitori di Pansy Parkinson hanno
deciso la data del vostro matrimonio...
*SBADABUM*
Dopo l'affermazione di Ron, si era sentito un tonfo tremendo. Rachel era caduta
all'indietro con la sedia su cui si stava allegramente dondolando.
Draco porse una mano a Rachel, per aiutarla ad alzarsi, mentre Hermione tirò un
pizzicotto al suo ragazzo.
- Deficiente!
- AHIA! È colpa mia?! Ho sentito stamattina la notizia da alcune ragazze
serpeverde, mentre passavo per uno dei corridoi della scuola.
- È una bugia, sei proprio un credulone Weasley! -, sbuffò Malfoy irritato.
Rachel tirò un sospiro di sollievo.
- Ahi, ahi, che botta...-, disse facendo una linguaccia come per prendersi in
giro da sola. Era proprio una stupidina...
Bill si schiarì la voce con un colpetto di tosse, richiamando l'attenzione dei
presenti.
- So che non dovrei dirvelo, dato che Silente avrebbe voluto fare una sorpresa a
tutti gli studenti, ma non resisto... In ogni caso, comunque, l'avrebbe
annunciato domani sera. Sotto natale, ovvero tra un mese circa, o anche meno, si
terrà una specie di ballo del ceppo, preceduto da un prestigioso banchetto pieno
delle migliori leccornie che si trovano sul mercato!
I presenti scoppiarono in urla di gioia, Ron fece una sottospecie di danza della
vittoria (non si é ancora scoperto il motivo), mentre Fleur tirò uno schiaffò
dietro la testa del suo ragazzo.
- Mo sei stupido? Doveva essere una sorprosa!!-, disse incavolata.
- Lo è stata, no? È un po' anticipata ma pur sempre una sorpresa!
Fleur mise il muso, ma come aveva potuto? Silente ci teneva tanto a dare
personalmente la notizia! L'idea gli era venuto soprattutto per far svagare un
po' le nipotine!
Bill prese la ragazza, facendola sedere sulle sue gambe...
- Eddai... l'ho detto per Rachel... dopo la cretinata detta da mio fratello Ron
era un po' giù, no?
Evidentemente, pensò Fleur, la conosceva troppo bene, perché sapeva che quelle
paroline magiche l'avrebbero fatta tornare in pace con sé stessa. Lo abbracciò e
lo baciò...
- Eh... ma come devo fare con toi? Ce n'est pas possible... sai sempre cosa dire
per calmarmi, mi conosci meglio di quanto io conosce me stessa!!
Il giovane uomo le sorrise e la strinse un po' più forte. Com'era dolce la sua
Fleur.
Intanto Ares e San stavano litigando di nuovo.
Lui le aveva chiesto davanti a tutti di andare al ballo insieme, e lei gli
aveva sbattuto in faccia, impassibile, un deciso e netto: NO!
Il ragazzo ci era rimasto malissimo, pensava che dopo il bacio che si erano
scambiati le cose sarebbero state differenti fra loro, almeno un pochino! San,
invece, era irritatissima. Ok, l'aveva baciato, e allora? Non stavano di certo
insieme. Non le sarebbe dispiaciuto andare al ballo con lui, ma se gliel'avesse
chiesto in un altro momento, non lì, davanti a tutti quanti!
Draco continuava a sghignazzare, prendendosi una gomitata dal cugino.
- Sono irrecuperabili...-, fece notare Ginny, scuotendo la testa, rassegnata.
Harry la guardò, facendo spallucce. Lui non era di idea diversa... quei due non
avrebbero mai smesso di litigare.
- Ehm... in ogni caso... -, riprese parola Bill, - Domani fate finta di essere
sorpresi per la notizia, mi raccomando!
Fece l'occhiolino ai presenti prendendosi un altro schiaffo dietro la testa da
parte di Fleur.
Le informazioni di Bill si rivelarono esatte. La sera dopo, durante la cena,
Silente annunciò la data del ballo. Informò gli studenti che avrebbero avuto tre
settimane di tempo, ovviamente nei week-end, per andarsi a procurare tutto il
necessario per la festa. Urla di gioia si alzavano dalla sala, mentre le ragazze
già sognavano ad occhi aperti l'abito che avrebbero indossato.
Qualche ora dopo, prima del coprifuoco, Draco aveva portato Rachel nella sala
comune dei serpeverde.
- Ecco... io avrei una cosa da chiederti... -, disse il biondino arrossendo fin
dietro le orecchie.
Rachel lo guardava con tanti punti interrogativi sulla testa, attendendo che il
ragazzo si decidesse a parlare. Ma i due non si accorsero che, in realtà, non
erano affatto soli. Una moretta, per precisare Pansy Parkinson, stava osservando
decisamente irritata i due giovani innamorati. Aveva passato tutta la sera a
cercare Draco, per invitarlo al ballo con lei... e il ragazzo dov'era?! A
divertirsi con quella sgualdrina di una Dickinson! La odiava, la odiava da
morire! Prima che Rachel entrasse in scena, lei era l'unica ragazza a cui Draco
dava retta.
- Beh? Allora...? E' una cosa importante?-, chiese la ragazza confetto (sono un
confettino, trallallero ndRachel) (No, sei una stupida, é diverso... ndSan)
sorridendo dolcemente.
- No! Cioè sì! Oh cielo... -, sospirò portandosi una mano sulla fronte. Stava
facendo la figura del cretino.
- Oh, al diavolo! Rachel, ti piacerebbe venire al ballo con me? -, domandò tutto
d'un fiato.
- Certo che sì!-, rispose lei gentilmente, sorridendogli ancora una volta.
In realtà dentro di sé stava urlando come una forsennata, festeggiando, sparando
i fuochi d'artificio mentalmente. Gli sarebbe saltata addosso..., ma era meglio
evitare altre figuracce e limitarsi a fare la bimba dolce.
Pansy si rigonfiò di rabbia. Quella pazza era entrata nelle grazie di Malfoy,
del suo Dracuccio adorato! Doveva trovare il modo per metterla al tappeto una
volta per tutte.
- Pazza... mhhh... certo, dovrei trovare il modo di confermare questa teoria...
e di quella tizia che non esisteva di cui parlava sempre...
Uscì dalla sala comune senza farsi vedere di due e corse verso la biblioteca, in
cerca di quel grosso librone polveroso che aveva visto la Granger portare in
sala comune serpeverde. Perché mai quelle due sceme delle Dickinson avevano
esultato a tal punto quando l'avevano visto? Doveva scoprirlo!
Cercò per tutta la biblioteca, senza però trovarne traccia. Si era confusa o
semplicemente l'aveva ancora quella so-tutto-io ambulante? Sentì dei rumori di
passi avvicinarsi nella sua direzione e si nascose dietro una pila di libri. CHE
COLPO! La Granger stava rimettendo a posto proprio il libro che le interessava
tanto!
Quando Hermione se ne fu andata, la serpeverde corse subito verso lo scaffale.
Andò da Madama Pince, segnò che aveva preso il libro e se ne andò, a passo
felpato, evitando di farsi notare da qualcuno proprio con QUEL libro.
Arrivò in camera sua e si buttò sul letto, iniziando a sfogliare il librone in
cerca di un possibile segno lasciato dalla Granger. Nulla. Avrebbe dovuto
attenersi solamente alla sua intelligenza... (Perchè Pansy è intelligente?
ndSan)(Ma quando mai? ndRachel) leggendolo tutto avrebbe dovuto andare ad
intuito.
Improvvisamente però si accorse di qualcosa. Aprì il libro a pagina 875, da cui
usciva fuori un foglietto, con degli appunti, in una scrittura elegante sottile
ed affusolata. Tutti avrebbero riconosciuto quella scrittura perfetta. Perfetta
come la proprietaria: Hermione Granger.
Lesse il piccolo pezzo di pergamena...
"Promemoria x Ron ed Harry: Il rito si svolgerà alle 23.00 nell'aula di difesa
contro le arti oscure. Ricordatevi di parlare con il preside per mettere a punto
le norme di sicurezza per le gemelle".
TOMBOLA!
Lesse tutto d'un fiato il rito. Fantasmi... anime turbate... Ora cominciava a
mettere a fuoco le idee. Perchè parlava sempre di un essere che non vedeva
nessuno? Perchè era un'anima! Un sorriso soddisfatto si dipinse sulle sue
labbra, si sentiva realizzata per l'ottimo lavoro svolto. Non sapeva ancora
tutto, ma il più era fatto. Almeno ora sapeva cosa cercare esattamente e sarebbe
stato tutto molto più semplice.
Tentò di ricordare come diavolo si chiamasse quell'essere che vedevano solo
loro.
Rimase così, sdraiata sul letto, a fissare il soffitto fino alle 22.00, quando
improvvisamente un flash le balenò nella mente...
-... ME LO RICORDO!!! Ora devo solo indagare sul come contattarla...-, disse
scattando in aria, compiaciuta di se stessa. Giurò solennemente che quella
piccola troia di Rachel Dickinson l'avrebbe pagata cara per essersi messa tra
lei ed il suo Draco. Oh... sì, decisamente! Ma la vendetta é un piatto che va
gustato freddo, così decise che la sua di vendetta avrebbe colpito la corvonero
lentamente, ma dolorosamente. L'avrebbe distrutta!
Fine capitolo 11
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