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Autore: Alex96_    11/12/2012    5 recensioni
Questa è la "tanto attesa" raccolta di missing moments della mia long-fic Klaroline.
Sarà ordinata in ordine cronologico (dal secondo capitolo in poi) e comprenderà tutte le scene che per ragioni di trama non ho potuto inserire o i pensieri più significativi dei protagonisti. Buona Lettura!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Mikael, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Timeline: Elena e Bonnie all’uscita da scuola vanno alla pensione dei Salvatore dove, entrambe infuriate, si lanciano in insulti su Caroline senza curarsi della presenza dei padroni di casa.
 

Elena sbatte con forza il portone della Pensione preceduta da Bonnie e, a passo di marcia, si dirige impettita in salone dove lancia la sua borsa su una poltrona incurante di Stefan e Damon che guardano le due stralunati.

“Io non capisco cosa le sia preso!”

Bonnie annuisce infastidita e si siede su un divano mentre l’amica, ancora furiosa, cammina avanti e indietro per il salone.

“È..una cosa rivoltante! Come a potuto farci questo! Siamo le sue migliore amiche!”

Bonnie sospira e guarda l’amica accorata, non sapendo veramente cosa pensare della situazione.

“Sarà stata sicuramente una manipolazione, Caroline non avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà una cosa
così..ripugnante”

Ma entrambe le ragazze sanno che, nonostante la capacità di Klaus in quanto Originario di soggiogare i vampiri, la loro amica non era stata ammaliata, si era semplicemente lasciata persuadere dai modi affascinanti dell’Antico.

Damon e Stefan, non capendo di cosa accidenti stiano parlando le due, si scambiano un’occhiata confusa prima di parlare quasi in simultanea.

“Che succede?”

“Dovremmo essere messi al corrente di qualcosa?”

Elena e Bonnie, come se si fossero appena accorte che non sono sole nella stanza, si voltano verso i due vampiri e parlano insieme in modo confusionario con il risultato di confondere ancora di più i due vampiri.

“È per Caroline lei è..ha fatto..”

“Orribile, qualcosa di orribile”

Stefan, l’unico dei fratelli Salvatore a sentirsi un poco legato alla bionda, corruga la fronte e chiede all’ex fidanzata ulteriori spiegazioni.

“A cosa vi riferite Elena? Caroline non avrà per caso ucciso qualcuno?”

E la mora scuote la testa, indignata e disgustata dal solo dire ai vampiri quello che aveva scoperto la mattina stessa.

“È peggio. Molto peggio”

E Damon, stanco dell’indecisione della doppelganger e della strega a parlare, sbuffa e si avvicina ad Elena
posandole entrambe le mani sulle spalle.

“Cos’ha fatto?”

La ragazza arrossisce leggermente e si porta dietro l’orecchio una ciocca di capelli prima di iniziare a parlare cercando di evitare accuratamente lo sguardo del maggiore dei Salvatore che, da sempre, con il suo sguardo tanto cristallino quanto magnetico, era in grado di farla capitolare e farle perdere totalmente il filo del discorso.

“Beh ecco, io e Bonnie questa mattina abbiamo scoperto che Caroline è stata con Klaus..”

Damon e Stefan dilatano gli occhi, totalmente sorpresi ed è solo il minore dei fratelli quello in grado di parlare, mentre il corvino è troppo preso a gestire la rabbia interiore che gli ha provocato la notizia.

“Parliamo della stessa Caroline?”

Elena si distanzia da Damon e annuisce all’ex fidanzato.

“Sì Stefan, è orribile. Noi pensiamo che Klaus possa averla soggiogata, Caroline non l’avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà”

Bonnie sospira e si alza dalla sedia per andare incontro all’amica.

“Andiamo Elena, Caroline non è stata soggiogata! L’ha detto anche lei che ha fatto quello che voleva fare”

Elena abbassa lo sguardo, conscia che quella detta dalla strega sia la verità mentre Damon ride leggermente e si passa una mano tra i capelli prima di avvicinarsi al mobiletto dei liquori.

“C’è da riconoscere alla Barbie che ha parecchio fegato. Non avrei mai pensato che sarebbe stata in grado di passare dalla parte del nemico, mi ha colto di sorpresa”

Bonnie guarda alterata il vampiro mentre Elena sembra troppo presa a rimuginare su se stessa, o su come le labbra di Damon si portino alle labbra il bicchiere di bourbon, per poter anche solo parlare.

“Non è detto che ci abbia tradito, non lo sappiamo”

Damon si apre nel suo classico ghigno e guarda la strega enigmatico.

“No, ma è di sicuro qualcosa da approfondire”
 


***

 

Stefan, dopo che Bonnie e Elena sono andate via dalla Pensione, ritorna in salone dal fratello e lo guarda circospetto.

“Hai intenzione di andare da Caroline?”

Damon sorride leggermente.

“Tu no?”

Stefan allarga le braccia e guarda alterato il maggiore.

“Sei impazzito, vero? Che intendi fare, andare lì e torturarla per scoprire se ha detto qualcosa a Klaus?”

Damon si stringe nelle spalle, noncurante, e finisce l’ennesimo bicchiere della giornata.

“Sono anche disposto ad ucciderla se è per questo”

Stefan, sorpreso, si avvicina rapido al fratello e lo fa voltare verso di sé bloccandolo per una spalla.

“Non possiamo Damon. È Caroline, una delle migliori amiche di Elena. È anche nostra amica”

Damon ghigna e guarda il minore divertito.

“La bionda non è certamente mia amica e se ci ha venduti non è neanche amica di Elena”

Damon fa per allontanarsi ma Stefan lo blocca nuovamente, provocandogli una smorfia infastidita sul volto.

“Non lo sai”

Negli occhi del vampiro corvino passa un lampo di rabbia che si dissolve ancor prima che questo possa iniziare a
parlare ma che è perfettamente percepito da Stefan.

“Non possiamo correre il rischio Stefan. Non sappiamo cosa Elena abbia detto a Caroline, né cosa Klaus le possa
aver suggerito di fare”

Stefan guarda imperterrito il fratello, certo che l’uccisione della vampira bionda non era una buona idea.

“Non sappiamo se..”

Damon, stufo dei tentennamenti del minore lo butta addosso al primo muro che trova e afferra con tutte e due le
mani il colletto della sua camicia, non prima di averlo guardato mortalmente serio in volto.

“È Elena, Stefan. Non possiamo correre rischi

Il vampiro mette enfasi in ogni sillaba che pronuncia e, quando lascia andare il minore, si rende conto che forse la sola motivazione di tener in salvo Elena per lui non avrebbe funzionato, così prova a stuzzicarlo per vedere la sua reazione.

“Forse non è abbastanza per te Stefan?”

L’altro, lo sguardo duro e la fronte corrugata, gli dà una spallata e lo precede all’entrata, la voce lapidaria.

“Andiamo”

Damon sorride vittorioso e afferra la giacca di pelle prima di chiudersi la porta di casa alle spalle, pronto per praticare un po’ di sana tortura.



***



Timeline: Stefan e Damon tornano da casa Forbes, sconfitti.
 

Damon, seguito dal fratello minore, entra alla Pensione come una furia, arrabbiato con se stesso per non essere riuscito a estorcere informazioni di alcun tipo alla bionda e per non essere riuscito nella sua missione.

Stefan, d’altro canto, mentre da una parte prova rabbia e insoddisfazione per non aver adempiuto al compito che si era prefissato: tenere Elena al sicuro ad ogni costo; da un’altra parte si sente sollevato perché doveva ammettere, almeno con se stesso, che Caroline era stata una buona amica per lui e, ucciderla, sarebbe stato qualcosa con cui avrebbe dovuto fare i conti per tutta l’eternità.

Il vampiro troppo preso nei suoi pensieri contrastanti quasi non si rende conto della rabbia cieca che sta assalendo suo fratello, il quale sta buttando all’aria qualsiasi cosa trovi davanti a sé, infuriato.

Damon ringhia fuori di sé, ormai guidato solo dalle sue pulsioni più animalesche, e quando si volta verso il fratello minore che lo guarda impalato in mezzo al salone, non riesce a non svuotagli addosso tutta la sua frustrazione.

“L’avevamo in pugno! L’avremmo ammazzata! Ma quella stupida oca bionda avrà chiamato il suo fidanzatino dall’armatura scintillante prima ancora che arrivassimo. Me la pagherà!”

Stefan, preoccupato che il fratello possa farsi involontariamente del male, gli si avvicina cauto e prova a farlo ragionare.

“Andiamo Damon, troveremo un altro modo e poi Caroline sembrava sincera, forse non ha detto niente a Klaus, forse Elena non è in pericolo e questa non è una sconfitta”

Ma il corvino non si calma, come previsto da Stefan, alle sue parole, anzi, lo sbatte come poche ore prima al muro e lo blocca per la gola.

“Forse fratello era un’imboscata e quella Barbie da strapazzo ha imparato a mentire. Sta con Klaus in fondo, no? Non dovrebbe essere difficile per lei. Dannata!”

Il vampiro dà poi un potente pugno al muro, facendo sprofondare la mano nel cemento e ringhia forte, ancora la furia a dominare il suo corpo.

Stefan, dopo aver fatto un respiro, lo afferra per le spalle e lo fa voltare verso di sé.

“Calmati! Devi essere lucido per pensare e così non lo sei”

Damon, gli occhi fuori dalle orbite e la bocca contratta, sputa veleno sul fratello tanto quanto il timore di aver messo inconsapevolmente in pericolo la sua Elena.

“Non dirmi quello che devo fare Stefan, non tu”

Il più piccolo dei Salvatore però non demorde, forte anche del fatto che suo fratello non l’ha ancora lanciato contro una vetrata.

“Te lo dico io invece. Devi calmarti, devi riprendere il controllo di te stesso. Anche io ti starò vicino e non ti permetterò di precipitare nel burrone ma tu devi permettermi di aiutarti”

Damon, stanco delle parole vuote del fratello, con uno strattone si libera della sua presa e si avvicina al banco degli alcolici.

“Stronzate Stefan, io non ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a gestire la mia fame come te”

Il vampiro annuisce e gli si avvicina, le mani incrociate dietro la schiena, il volto rilassato.

“È vero, sei in grado di controllare la tua fame da solo, ma non la tua rabbia e, per quella, ti aiuterò io fratello”

Damon beve d’un fiato il bicchiere di bourbon e lascia lo sguardo vagare per la stanza pur di non incontrare quello di Stefan che, con le sue parole, aveva abbattuto un’altra volte le mura difensive che aveva costruito intorno al suo cuore.

“Lascia perdere fratello, non ne vale la pena”

Il maggiore dei Salvatore poi afferra una bottiglia di bourbon e si allontana dal salone, pronto a dirigersi nella sua stanza per poter bere in pace ma riesce lo stesso a udire le parole di Stefan quando è ormai arrivato quasi alla fine del corridoio.

“Ne vale invece”




Angolino Autrice:

Saaaalve! Temevate che fossi morta, vero?! E invece no, sono solo sotto stress per la suola ma ci sono >.< Questo missing tutto Salvatore's Brother potrà non essere il massimo ma ritenevo doveroso fare un breve excursus nei pensieri di Stefan e Damon. Allooora, questa raccolta come vi sembra? So che per ora i capitoli possono sembrare noiosi ma stiamo seguendo la timeline e, all'inizio, non si può mai aggiungere troppo! Vi prometto però che diventerà decisamente più interessante.
Vi lascio qualche indizio (magari per invogliarvi anche a seguire): more Klaroline, more Konnie, Rating Rosso, Road Trip, Wedding e ci saranno anche moolte altre cose! Spero di avervi incuriosite abbastanza, ricordare di mettere "mi piace" alla mia pagina facebook: Alex96_EFP Fan Fiction.
Baci, Alex.
   
 
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