I giorni passavano e Rose iniziava ad ambientarsi in quello strano mondo che all’inizio aveva pensato essere frutto della sua fantasia; essere la dama di compagnia di Ginevra aveva i suoi pro e in confronto a Merlino non tornava mai negli appartamenti stanca da non potersi muovere.
Andava tutto per il meglio e non sentiva la mancanza della sua vecchia vita nel futuro, lì si sentiva a casa ed era in ottima sintonia con tutti, aveva instaurato un ottimo rapporto anche con Merlino all’inizio ma ultimamente sembrava che il ragazzo stesse cercando di evitarla, Rose non si spiegava quello strano comportamento.
Galvano sembrava aver colto al volo quell’occasione e ogni volta che ne aveva la possibilità passava del tempo con Rose, un giorno si erano incontrati in una delle stradine di Camelot, Rose doveva comprare dei prodotti per Ginevra e Galvano era in perlustrazione, quest’ultimo fermando una venditrice di fiori prese una margherita e la infilò tra i capelli della ragazza che arrossì e prese una banalissima scusa per dileguarsi.
Quel giorno Rose aveva il pomeriggio a sua disposizione e decise di tornare all’appartamento
-Gaius!- esclamò sorpresa trovando l’anziano signore seduto sulla brandina con un paio di occhiali mentre leggeva un antico libro
-Rose è un piacere vederti qui- rispose Gaius accennando un sorriso senza distogliere lo sguardo dal libro
-E’ successo qualcosa?-
-Ti sei mai chiesta per quale motivo sei qui?- chiese il medico di corte
-Non lo so, però se sono qui c’è un motivo- rispose la ragazza
-Se sei qui vuol dire che un giorno dovrai tornare nel tuo tempo- le fece notare Gaius.
Fu come se una spada avesse trafitto Rose in pieno petto, proprio nel momento in cui si sentiva davvero a casa le stavano accennando la possibilità di un ritorno al futuro
-No! Gaius, no ti prego- fu quasi una supplica, Rose si sentiva in trappola, un senso di impotenza la stava invadendo così come le lacrime
-Ti prometto di fare tutto ciò che è in mio potere per rendere questa situazione più chiara- Gaius si sentiva personalmente coinvolto in quella situazione, si era affezionato alla ragazza e anche se lo addolorava sapeva che Rose doveva tornare a casa.
In quel momento Merlino entrò nella stanza interrompendo quell’atmosfera che si era venuta a creare tra Rose e Gaius, la ragazza vedendo Merlino corse nella stanza iniziando a piangere.
-Cosa è successo?- chiese il giovane ignaro di quello che stava succedendo
-Le passerà- fu l’unica risposata che ricevette.
Merlino sapeva perfettamente cosa stava succedendo, Gaius gli aveva parlato di quella ipotesi pochi giorni prima e concordava con il vecchio amico che la cosa migliore da fare fosse inviare Rose nel suo tempo; ma vedere gli occhi rossi a causa delle lacrime della ragazza lo aveva fatto vacillare.
Non poteva permettersi di essere debole in quel momento, doveva preoccuparsi del destino di Camelot, di Albion, di Mordred e di Artù; ma c’era una parte del suo cuore che si rifiutava di lasciare andare quella ragazza.


La notte era scesa su Camelot e nessun suono era udibile, niente a parte la voce di una ragazza che cantava una strana melodia;
-E’ permesso?- Merlino sapeva che quella voce apparteneva a Rose, era una strana melodia, mai sentita, era malinconica ma allo stesso tempo infondeva coraggio;
-Ti ho svegliato?? Scusami- rispose Rose e si allontanò dalla finestrella
-Ehm…- la ragazza notò l’imbarazzo di Merlino e si infilò sotto le coperte; appena arrivata con il consenso di Gaius aveva preso un pantalone del ragazzo e lo aveva trasformato in pigiama, trovava estremamente scomodo dormire con un vestito.
I minuti passavano e nessuno accennava a voler parlare, gli bastava osservarsi , entrambi sapevano di cosa avrebbero parlato ed entrambi volevano evitare quel momento, per quanto si ostinassero a negarlo si erano affezionati l’uno all’altro; all’improvviso senza nessun cenno di avvertimento Rose abbracciò il ragazzo e per l’ennesima volta quella sera lasciò che le lacrime scorressero sul suo viso.
-Ehy Rose- disse Merlino prendendo il viso della ragazza tra le mani e obbligandola a guardarlo
-Prometto che farò tutto il possibile per aiutarti! Solo che devi tornare nel tuo tempo- continuò cercando di farsi forza.
Dopo aver sentito quell’affermazione Rose si convinse che tornare a casa era la cosa giusta, avrebbe lottato fino alla morte per rimanere lì ma il fatto che Merlino gli avesse chiesto di tornare a casa non gli lasciava scelta.


SickOfLoveSong
eccomi qui:) spero davvero che questa storia vi piaccia anche se non ne sono tanto sicura... Le cose si stanno ancora sistemando ma dal prossimo capitolo ci saranno più avventure, un pò come nelle serie di Merlin che sta per finire... Ecco detto questo vi lascio leggere e al prossimo capitolo :)
Bisous