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Autore: Winry977    11/12/2012    1 recensioni
Incontri inevitabili, quelli scritti dal destino. Io la prima volta che ascoltai Fallen Angel ne rimasi rapita. E cosa ne potevo sapere che il mio primo concerto della mia band preferita mi avrebbe stravolto la vita? Posso solo concludere... che era destino.
Genere: Generale, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è l'ultimo giorno che i BVB restano a casa di Marc. Ed io ho praticamente vinto la scommessa con Kaylah. Era ovvio che non sarebbe successo nulla, per quanto le mie speranze non siano completamente morte. Mi aspettavo che non ci saremmo baciati o cose del genere.

Sospiro, all'idea che da domani non vedrò più quegli splendidi ragazzi. Non che ci fossimo frequentati poi così assiduamente, eh. Abbiamo cenato tutti insieme, ci siamo divertiti, ma mica tutti i giorni: io avevo il mio lavoro, Kaylah il suo, e loro invece se ne stavano in vacanza a casa di Marc o in giro per la città. Che tristezza.

Sospiro per l'ennesima volta, mentre sono stesa sul letto a fissare il soffitto e ascolto l'album “We stitch these wounds”, che riparte per l'ennesima volta. Sarà un pomeriggio che sto a letto a non fare niente, e Kaylah non appena è tornata dal lavoro è stramazzata sul suo letto addormentandosi per via della nottata passata a fare la guardia al ristorante. Dorme da stamattina e non è nemmeno venuta a pranzare quando l'ho chiamata. Ma pazienza... la capisco, oltretutto. E poi è domenica.

Nello stesso momento in cui comincia “Children surrender” sento bussare alla porta dell'entrata.

-Kay!!- la chiamo nella speranza che risponda e che vada ad aprire alla porta. -Vai tu??- niente, il silenzio. Nella mia pigrizia, mi alzo e trascinandomi, mi avvio verso la porta.

Apro e mi trovo davanti Jinxx con dei jeans distesi sulla spalla sinistra. -Ehm... Ciao Rain... ci chiedevamo se ci potevate dare una mano con le valige... sai com'è... è un pomeriggio che cerchiamo di fare entrare le cose in valigia, ma quella scoppia ogni tre secondi. Vi va' di aiutare dei poveri musicisti in difficoltà?- mi fa lo sguardo da cucciolo, e mi fa scoppiare a ridere.

-Ma certo!- mi viene da scompigliargli i capelli di quanto mi sembra infantile e adorabile. -Però mi serve sia il tuo aiuto sia quello di qualcun altro per svegliare il ghiro che dorme di là.- indico la camera di Kaylah. -Non si sveglia da stamattina.- Jinxx ci pensa un po', poi chiama CC, che ci raggiunge subito con una maglietta viola scuro in testa. Rido vedendolo. -Si, avete decisamente bisogno del nostro aiuto.- dico raccogliendo ordinatamente la maglietta che il batterista aveva buttato sulla testa.

-Chris...- comincia il chitarrista ritmico. -Ci serve il tuo aiuto per svegliare Kaylah.- il viso del batterista si illumina.

-Uh, che bello! Adoro svegliare le persone!- e comincia a saltellare verso la camera di Kay seguito da noi.

Arrivati lì, la troviamo a pancia in giù abbracciata ad un cuscino e con un faccino angelico tutto assopito nel sonno. Esattamente come la avevo trovata all'ora di pranzo. -Quasi quasi mi dispiace svegliarla...- dice Jinxx osservandola.

-Fidati, dorme anche da troppo tempo.- rispondo io, mentre mi avvicino al lato destro del letto e CC al sinistro. -CC? Qual'è il tuo piano?

Lui ridacchia. -Guarda, ho imparato questa tecnica da una certa ragazza circa un mese fa... e devo dire che si è pure rivelata utile di recente.- lancia uno sguardo di intesa a Jinxx che sospira come se fosse stato lui la sua vittima. Credo di aver intuito quello che sta per fare il batterista ed indietreggio di due passi. Lui si china su di lei, le scosta i capelli dall'orecchio e ci soffia dentro, allontanandosi immediatamente. Kaylah sobbalza sul materasso e si mette subito a sedere con le mani sopra le orecchie e guardandosi attorno tutta impaurita.

-Ah, però. Hai appreso bene, eh?

-Eh già. Dalla migliore!- esclama lui compiaciuto.

Torno a guardare Kaylah che mi fissa ancora impaurita. -Ma.. ma.. perché lo avete fatto? Stavo sognando J...- si interrompe. Persino io so di chi sta parlando e lei mi guarda come se fosse indifesa e a rischio di vita. Piccola, mi sembra un cucciolo. La abbraccio sul materasso.

-Su, su. Kay. Questi musicisti in crisi hanno bisogno di aiuto per fare le valige. Domani tolgono le tende!- lei ha gli occhi lucidi.

-M... me ne ero completamente dimenticata!- salta giù dal letto, si stiracchia un po' e ci fissa piena di energie. -Forza, allora! Al lavoro! Ma... Jinxx, perché hai dei jeans sulla spalla?

Lui si gira a guardarli. -Oh, me ne ero dimenticato!

 

Entriamo nel loro appartamento e troviamo una situazione peggiore di quella dell'ultima volta: migliaia di vestiti sono sparpagliati per la cucina, sul tavolo su cui si mangia, alcuni formano un sentiero fino al bagno ed altri conducono alle varie stanze.

-Ma che cosa...?- io e Kaylah strabuzziamo gli occhi davanti a quel casino.

Da una stanza si vede volare una T-Shirt nera oltre la porta. -Non c'è verso!- esclama la voce di Ashley da quella stanza. Lo raggiungiamo e troviamo il suo bagaglio tutto sfatto e lui sul letto che cerca di chiuderlo. -Forse se ci facessi sopra un tuffo a bomba riuscirei a chiuderlo, voi che dite?

-Dico che noi ragazze ci portiamo a presso meno roba di voi uomini quando viaggiamo.- nota Kaylah sollevando da per terra la maglietta volata. -Ma quante cose avete??

Alle mie spalle sento dei passi. -Ragazzi spero che abbiate portato con voi le nostre salvatrici, perché non so proprio come mettere la mia roba in valigia!- è Jake. -Oh, ragazze!- esclama appena ci vede. -Allora ci siete! Chi mi aiuta di là?

Io fisso Kay, e rispondo al suo posto, prima che possa dire una qualsiasi cosa. -Viene Kay con te, qui mi sa che prima di chiudere questo malloppo ci vorrà un bel po', e lei è molto svelta in queste cose. Ok, Kay?- la guardo maliziosamente e mentre lei mi scongiura di non lasciarla da sola con il suo chitarrista preferito con lo sguardo. -Oh, vedo che sei d'accordo! Bene. Su, su. Vai!- la spingo verso Jake, e loro si avviano verso l'altra stanza mentre il viso della mia amica si dipinge di un forte rosso.

-Bene. Si comincia!- mi giro io verso il bassista che sta cercando di piegare delle magliette senza riuscirci. Mi sbatto una mano sulla fronte e rimboccandomi le maniche comincio a mettermi all'opera.

Nel giro di un quarto d'ora tutto è risolto, la stanza è pulita, e un quarto di casa è libero dei vestiti del mio bassista preferito, mentre Kaylah è riuscita a sistemare la valigia di Jake con più difficoltà di me. So che quando è nervosa comincia ad andare nel pallone, ma so anche che ha un grande autocontrollo di sé. Quindi potrebbe anche essere riuscita a fare il tutto senza rompere qualcosa o senza destare troppi sospetti.

Passo nella “sezione” Christian Coma, e la situazione non è tanto diversa, solo che i suoi vestiti non ci sono e sono sparsi tutti per la casa, e sono proprio quelli che formano il fatidico sentiero verso il bagno. Sospiro, mentre Kaylah esce dalla stanza di Jake e mi viene incontro, prendendomi un attimo da parte per parlarmi sottovoce.

-Tu! Perché lo hai fatto?? Non sai che imbarazzo! E poi, lui era così gentile e simpatico con me! Diamine! Che faccio? Che faccio?!

Le metto le mani sulle spalle e le faccio cenno con gli occhi di calmarsi se non vuole rischiare di fare sentire tutto quello che dice ai ragazzi. -Kay, rilassati. Va tutto bene. Piuttosto, hai capito cosa provi per lui? E per Marc?

Lei si rabbuia. -Io e Marc abbiamo litigato spesso in questi giorni. È... è irritante, Rain! Ogni cinque minuti mi accusa di non dargli abbastanza attenzioni e mi dice che pensa che io lo tradisca e balle del genere! Oh, Rain. Non credo che riuscirò a sopportarlo ancora a lungo! E poi..- abbassa lo sguardo. -J... Jake è tutto il suo opposto.

La guardo per un po'. E' timida e carina in ogni sua espressione. Riuscirà a conquistare Jake, ne sono più che certa. Ora però ha bisogno di conforto. La abbraccio. -Tranquilla, andrà tutto bene, Kay.- lei mi ricambia, con voce tremula. -Grazie, Rain.

-Ehm...- si intromette una voce. -Non vorrei interrompervi, anche perché sembrate due sorelline in questo momento, ma avrei bisogno dell'aiuto di una di voi, e credo che valga lo stesso per Andy.- ci fa notare Jinxx poco distante da noi.

Ci stacchiamo, e stavolta è lei a guardarmi con sguardo quasi malevolo. -Certo, Jinxx. Scusaci. Ti aiuto io. Rain, tu va da Andy.- “Ecco, sapevo che si sarebbe presa una piccola vendetta!” penso tra me e me. Poi mi viene un dubbio.

-Ma in tutto questo, Marc dov'è?

Kay si rabbuia.

-E' uscito stamattina, e da allora non è più tornato.- risponde Ashley dalla stanza accanto. Guardo di sbieco Kay, ma lei si sta fissando le scarpe. Sospiro.

-Beh, dai. Al lavoro.

Mi avvio verso la camera di Andy seguita dal bassista, che è stato il primo a sbrigare il suo bagaglio. Sul letto del vocalist vedo vestiti e oggetti non identificati di tutti i tipi. Tutto tranne lui. Io ed Ashley squadriamo meglio il letto e notiamo un piede sbucare fuori dalla montagna di vestiti. Scostandoli riusciamo a trovare tutto il corpo di Andy, addormentato tra il calore dei vestiti.

Ashley lo scuote un po', e lui si sveglia tranquillamente, stropicciandosi gli occhi e guardandosi attorno con sguardo spaesato.

-Idiota, ti sei addormentato sotto i vestiti! Ma come hai fatto?- lo richiama l'amico.

-E che ne so! Fatto sta che c'era un bel calduccio! Oh, ciao Rain. Che ci fai qui?- mi sbatto una mano sulla fronte.

-Sono venuta a darvi soccorso, tra tutte queste macerie di abbigliamento. E di là c'è Kay che sta finendo di sistemare la valigia di Jinxx. Dai, alzati, che sistemiamo anche la tua.

È ancora più divertente di quanto lo sia stato con gli altri, perché lui non sa proprio dove mettere mani, fa cadere quasi apposta i vestiti ed è completamente impacciato. Ashley lo richiama in continuazione: persino lui ha imparato a piegare le sue magliette.

 

Alla fine della serata siamo tutti esausti, e per rilassarci ci sediamo al tavolo della cucina, ormai sgombro, a berci delle birre; e quando vediamo che Marc non accenna a tornare e che si è fatto tardi ci avviamo verso il nostro appartamento.

-Ah, Ash!- chiamo io il bassista frugando in tasca ed estraendo un pacchetto di sigarette. -Credo che queste ti faranno comodo!- e gliele lancio.

Lui le prende al volo. -Grazie, Rain! Sai sempre quello di cui ho bisogno!

-Ma domani riusciremo a vedervi prima di partire?- chiede Kay sbirciando il viso pacato di Jake.

-Forse... ma si dai, vi passiamo a chiamare noi, anche se un po' presto.- risponde il vocalist.

-Perfetto! Tanto domani mattina devo andare al lavoro, perciò è ok!- rispondo io.

Andy ci accompagna fino alla porta e quando Kay ci lascia soli, lui mi da la buonanotte solo dopo avermi fissata intensamente per qualche secondo. Mi chiedo se questo fissarci avrà mai fine.

  
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