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Autore: OliviaP_    12/12/2012    3 recensioni
 
Crac.
L'inconfondibile rumore di una smaterializzazione lo fece svegliare di scatto. 
Chi mai poteva essere a quell'ora della notte? 
Fred scese sbadigliando dal divano logoro e per poco non si ruppe una gamba scivolando su una bottiglia vuota di Burrobirra. Imprecando tra i denti, aprì le imposte della finestra cigolante e si affacciò, riconoscendo nell'ombra una familiare figura dai capelli crespi. 
-Ehi Granger, già sentivi la mia mancanza?- urlò, senza curarsi del fatto che fossero le due passate. 
Hermione veniva verso casa con un'andatura barcollante che Fred conosceva fin troppo bene, ma che mai e poi mai si sarebbe sognato di vedere nell'ex Prefetto-Perfetto di Grifondoro, nonché acclamata salvatrice del mondo magico, donna in carriera e sua futura cognata. 
Si precipitò ad aprirle la porta, trovandosi di fronte uno spettacolo a dir poco agghiacciante. 
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Frustrazione. 

Crac.
L'inconfondibile rumore di una smaterializzazione lo fece svegliare di scatto. 
Chi mai poteva essere a quell'ora della notte? 
Fred scese sbadigliando dal divano logoro e per poco non si ruppe una gamba scivolando su una bottiglia vuota di Burrobirra. Imprecando tra i denti, aprì le imposte della finestra cigolante e si affacciò, riconoscendo nell'ombra una familiare figura dai capelli crespi. 
-Ehi Granger, già sentivi la mia mancanza?- urlò, senza curarsi del fatto che fossero le due passate. 
Hermione veniva verso casa con un'andatura barcollante che Fred conosceva fin troppo bene, ma che mai e poi mai si sarebbe sognato di vedere nell'ex Prefetto-Perfetto di Grifondoro, nonché acclamata salvatrice del mondo magico, donna in carriera e sua futura cognata. 
Si precipitò ad aprirle la porta, trovandosi di fronte uno spettacolo a dir poco agghiacciante. 
Hermione Granger era palesemente ubriaca. I suoi occhi erano orribilmente rossi e gonfi e aveva il viso ricoperto da graffi sanguinanti. Il primo pensiero di Fred fu che qualcuno l'avesse stuprata. 
-Hermione! Che cazzo ti è successo?- quasi urlò quando la ragazza si lasciò cadere tra le sue braccia. Hermione mugolò qualcosa di incomprensibile. 
Fred chiuse velocemente la porta e la accompagnò in salotto, facendola sdraiare sul divano. 
-Riesci a parlare?- chiese con voce tremante. Lei annuì debolmente, fissando un punto imprecisato sul soffitto. 
-Cosa...chi ti ha ridotto così?- 
-Ronald- gracchiò la ragazza, e i suoi occhi si riempirono istantaneamente di lacrime. 
Fred era sgomento. 
-Ronald...che cosa ha fatto Hermione? Ti ha picchiata?-. 
Hermione scosse impercettibilmente la testa.
-Lui...se n'è andato- 
-Andato? Che vuol dire andato?- Fred non riusciva a capirci niente. Quella situazione era semplicemente assurda. 
Hermione spostò il peso sui gomiti nel tentativo di mettersi a sedere, ma fallì e ricadde di schianto sul divano, dove qualche secondo dopo vomitò abbondantemente. Iniziò a ridere tra le lacrime, una risata isterica e senza gioia. 
-Guardami Fred...chi l'avrebbe mai detto che sarei caduta così in basso? Mi sono scolata una bottiglia intera di Whisky Incendiario giù al Paiolo Magico...sono patetica- 
-Non dire sciocchezze, Hermione. Adesso ti accompagno di là, ti fai un bel bagno caldo per tirarti su e poi mi racconti cosa è successo, d'accordo?- chiese Fred, e senza aspettare una risposta la tirò su di peso e la portò in bagno, dove con un colpo di bacchetta riempì la vasca di acqua fumante e profumata.
-Vuoi che ti aiuti a spogliarti o preferisci fare da sola?- 
-Non preoccuparti, ce la faccio- rispose Hermione scossa da singhiozzi. Fred infilò la testa nell'armadietto e tirò fuori un telo pulito, che poggiò sul bordo della vasca. Poi, senza guardarla, si chiuse la porta alle spalle e tornò in cucina. 
-Evanesco- borbottò pigramente puntando la bacchetta sul divano. La pozza di vomito sparì.
Si fece strada tra il caos che regnava incontrastato in tutto l'appartamento e si mise alla ricerca di un pentolino che non si trovava da nessuna parte. Alla fine, dopo inutili ricerche, parve ricordarsi di essere un mago e si decise ad appellarlo. Il recipiente gli volò in mano direttamente dalla stanza accanto, sporco e incrostato.
Nel frattempo Hermione si era ricomposta.
Vomitare sembrava aver attenuato gran parte dell'effetto dell'alcool e, nonostante le girasse ancora la testa e si sentisse la mente annebbiata, riusciva a reggersi in piedi senza traballare pericolosamente.
Uscì dalla vasca, si legò il telo intorno al corpo e, dopo essersi sciacquata abbondantemente la bocca con dell'essenza al mentolo trovata sul lavandino, raggiunse Fred coi capelli ancora gocciolanti. 
Lui si voltò e le sorrise. 
-Va meglio?- chiese, prendendo due tazze dalla credenza e versando una generosa quantità di thè in entrambe. 
Hermione annuì. 
-Grazie Fred...e scusami per prima...sai, il divano...- mormorò imbarazzata. 
Lui fece un gesto con la mano come a scacciare un insetto fastidioso. 
-Non fa nulla, ormai ci è abituato...tieni, bevi questo- rispose porgendole una tazza fumante e invitandola a sedere. 
Hermione obbedì e prese posto, le mani strette intorno alla ceramica piacevolmente bollente. 
-Allora...cos'ha combinato quel deficiente di mio fratello?- 
Hermione trasse un lungo sospiro prima di iniziare a raccontare a Fred ciò che era successo quando era tornata a casa. Ogni sillaba le costava una fatica disumana e più parlava e più si rendeva conto di quanto quella situazione fosse orribile e assurda. 
Aveva passato sei anni con una persona che aveva finito per rivelarsi la delusione più grande della sua intera esistenza. Non riusciva a capacitarsi di come Ron avesse potuto farle una cosa del genere, umiliandola e ferendola come mai nessuno aveva osato fare in tutta la sua vita, neppure Draco Malfoy quando ai tempi della scuola la chiamava "sanguesporco" davanti a tutti. 
Cos'aveva fatto per meritarsi questo? Gli aveva dato tutto, prima di ottenere quell’importante carica al Ministero aveva quasi mandato sul lastrico i suoi genitori affinché le acquistassero quella casa che a lui piaceva tanto e in cui Hermione aveva sperato di costruire una famiglia, l'aveva mantenuto per mesi quando era stato licenziato dall'Ufficio Auror per cattiva condotta...si era dovuta fare in quattro per riuscirci, spesso e volentieri lavorando anche di notte. Aveva voltato le spalle alla sua famiglia andando contro ai suoi più radicati principi pur di aiutarlo e stargli accanto, perchè lo amava davvero e voleva diventare sua moglie.
E lui l'aveva ripagata così, tradendola a soli sei mesi dalle loro nozze con una sgualdrina minorenne qualunque, tentando di uccidere il suo gatto per poter avere via libera con lei. 
Quando finì di raccontare, Fred era una maschera di rabbia. Le sue mani erano così serrate intorno alla tazza che Hermione ebbe paura che potesse spaccarsi da un momento all'altro e la sua bocca era distorta in un ringhio furioso. 
-QUEL PICCOLO SUDICIO PEZZO DI MERDA!- tuonò -SAPEVO CHE SAREBBE ARRIVATO IL GIORNO IN CUI MI SAREI PENTITO DI NON AVERLO AMMAZZATO QUAND'ERA ANCORA IN FASCE...- 
-Fred, calmati...-
-Calmarmi? Come potrei? Guardati! Guarda cosa è riuscito a fare della cosa più bella che gli fosse mai capitata in tutta la sua schifosa vita da inetto! Perchè è questo quello che è, Hermione...lui non ha mai meritato un cazzo di tutto quello che ha avuto, meno che mai te! Non ti ha mai apprezzata come avrebbe dovuto, ha dato la tua presenza per scontata dal momento esatto in cui vi siete conosciuti. Tutto quello che gli è stato dato l'ha ottenuto facendo una vita da parassita, vivendo nell'ombra dei successi altrui...pensaci Hermione!- sbraitò con gli occhi fuori dalle orbite. Hermione boccheggiò, senza riuscire ad emettere alcun suono. 
-Ma che...- 
-Pensa a come ti ha sempre trattata quando andavate a scuola, sempre pronto a denigrarti davanti a tutti e ad accusarti di cose che non avevi fatto, solo per invidia...come quella volta che ti definì "un'insopportabile sottuttoio" al primo anno e per poco non ti dette in pasto ad un troll di montagna...o quando ti rovinò la serata al Ballo del Ceppo umiliandoti di fronte a mezza Hogwarts, accusandoti di essere una traditrice che si stava alleando col nemico solo e soltanto per gelosia, perchè tu risplendevi di luce propria mentre lui non se lo filava nessuno! Lui è sempre stato invidioso di te Hermione, lo capisci? E' nella sua natura desiderare quello che non può avere, davvero non ti sei mai chiesta perchè le uniche volte in cui mostrava interesse nei tuoi confronti era quando qualcun altro minacciava di provarci con te o quando doveva dimostrare di essere alla tua altezza? Era abbagliato da te, intimorito...ma allo stesso tempo gli faceva comodo averti al suo fianco, perchè tu sei una ragazza bellissima, intelligente, coraggiosa e di successo, mentre lui è solo un tonto opportunista dall'intelligenza mediocre e senza nessun talento particolare che, se non ci fossi stata tu, a quest'ora probabilmente vivrebbe sotto i ponti e smercerebbe merda insieme a Mundungus Fletcher! Non è un caso che ti abbia chiesto di sposarlo una settimana dopo aver perso il lavoro!- esplose Fred. 
Sembrava che si tenesse dentro quelle parole da una vita, tanta era la foga con cui le aveva sputate fuori. 
-Perchè mi stai dicendo queste cose?- chiese Hermione in lacrime.
Forse quello era solo personale modo di Fred di consolarla, ma non si rendeva conto che spiattellandole in faccia il fatto che Ron l'avesse solo usata per tutto quel tempo non faceva altro che farla sentire ancora peggio. 
-Datti un'occhiata intorno e dimmi cosa vedi- rispose lui con finta calma, allargando le braccia ad indicare la stanza intorno a loro. 
-Cosa...cosa vedo? Non capisco...-
-Cosa vedi, sì. Questa casa, come ti sembra?-. 
Hermione non rispose e abbassò lo sguardo. 
La casa di Fred cadeva letteralmente a pezzi. Le finestre erano scrostate e cigolavano penosamente, come se non venissero oliate da secoli. La cucina, angusta e sporca, era ricolma di piatti e stoviglie incrostate accatastate una sopra l'altra da chissà quanto tempo. Il pavimento brulicava di resti di cibo spazzatura e di bottiglie vuote di alcolici e non c'era un solo quadro o pianta a decorare un po' l'ambiente. Sembrava in tutto e per tutto una casa abbandonata, esattamente il contrario di ciò che la gente si aspetterebbe da uno come Fred Weasley. 
Fred riprese a parlare, stavolta con un tono più rassegnato e malinconico. 
-Sono un fallito, Hermione. Lo vedi coi tuoi occhi...ho il mio negozio, uno stipendio da capogiro, ma poi? Non ho nessuno per cui valga la pena spendere tutti quei soldi o tornare a casa la sera. Prima c'era George con me, ma poi si è sposato con Angelina e di certo non posso stargli appiccicato tutto il santo giorno, soprattutto adesso che stanno per avere un bambino. E'...è come se lui fosse il gemello buono e io quello cattivo. Nostra madre non fa che lodarlo per il suo stile di vita impeccabile, mentre io vengo trattato alla stregua di un barbone. Non c'è amore nella mia vita...tutte le ragazze con cui sono stato mi vedono solo come il famoso, geniale Fred Weasley, il re degli scherzi, il buffone, l'eterno ragazzino che sa solo sparare cazzate...ed è vero, io sono fatto così, ma non sono solo questo. Nessuno ha mai preso in considerazione la possibilità che anche io abbia dei sentimenti, degli ideali o dei progetti che vadano al di là del lancio di una scatola di Caccabombe...nessuno si è mai preso la briga di scavare un po' più a fondo per scoprire cos'altro ci fosse e cos'avessi da dare. E vedere Ronald ottenere tutto ciò che io ho sempre desiderato senza meritarselo affatto...Hermione, tu non hai idea di quanto sia stato frustrante per me vederti accanto a lui per tutti questi anni- concluse, guardandola negli occhi. 
  
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