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Autore: Uchiha29    12/12/2012    6 recensioni
La ragazza sospirò rassegnata, “quello lì non cambierà mai, ne sono più che sicura.” Disse tra sé e sé.
Ripensò al “quasi bacio” di Naruto, che lo facesse apposta ad imbarazzarla?
Sospirò nuovamente e raggiunse lo scaffale dei libri: aveva proprio voglia di leggere qualcosa.
Prese il libro tra le mani, si sistemò sulla sua poltrona, e cominciò a sfogliare le pagine.
Quando cominciò a leggere si udì un frastuono dalla cucina, cosa poteva essere successo?
La kunoichi si alzò di scatto, prese un kunai tra le mani e si mise in posizione di combattimento.
-Chi va’ la?- Domandò minacciosa Sakura. Nessuna risposta.
-Haruno Sakura, ci si rivede…- Rispose un uomo alle sue spalle.
La ragazza si voltò lentamente. Era spaventata, lei conosceva bene quella voce.
-Che bello rivederti…Haruno…-Continuò la voce.
I dubbi di Sakura erano fondati, era lui, ed era venuto a prenderla.
La ragazza fece qualche passo indietro, lei non poteva niente contro di lui.
La kunoichi gridò disperata, peccato che nessuno la sentì.
________________________________
Salve!
Eccomi ritornata con una NaruSaku! La storia sarà ricchissima di colpi di scena e potrebbe contenere spoiler.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno!
Genere: Drammatico, Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke, Naruto/Sakura
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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I raggi del sole illuminavano il suo candido volto.
Sakura, aprì lentamente gli occhi che pizzicavano per la forte luce.
-Ben svegliata- Le disse un’infermiera con una siringa in mano.
-Mi daresti il braccio?- Continuò.
Sakura si scoprì e portò il suo braccio destro vicino al corpo dell’infermiera.
-Sentirai un piccolo bruciore, niente di che non preoccuparti, è come essere morsi da una zanzara!- Disse gentile.
La ragazza annuì, e quando la donna infilò l’ago nella sua pelle, la rosa  fece una piccola smorfia di dolore.
-Ecco! Ora, devi solo fare una firmetta sul foglio delle dimissioni- Disse l’infermiera indicando il foglio.
La kunoichi afferrò la penna e compilò il documento.
-Ora sbrigati! Naruto ti sta’ aspettando fuori, sai, è venuto a prenderti-
-C-cosa? Naruto è giù? Ah, testa quadra… Avevo detto che non avevo bisogno di niente!-
La ragazza sbuffò e borbotto qualcosa di indecifrabile, poi si vestì e scese le scale.
-Grazie di tutto!- Disse Sakura all’infermiera, la quale le sorrise.
La rosa si fermò per un momento davanti alla porta di una camera, quella camera.
Sakura aprì lentamente la porta e si rincuorò sentendo che il macchinario non aveva smesso di emettere quel segnale acustico, quel segnale, che ogni giorno dava la speranza a tutti, quello che diceva che l’amata Hokage, era ancora tra di loro.
La ragazza abbassò lo sgardo, la sua sensei, nonostante fossero passati sei mesi, non era migliorata, anzi, la situazione si era addirittura aggravata.
Sakura afferrò la mano della donna e chiuse gli occhi:
-Sapeste quanto mi mancate Tsunade-sama, sapeste quanto ci mancate…-
La ragazza fece un respiro profondo e cambiò l’acqua dei fiori sul suo comodino, la signorina voleva sempre le cose precise.
-Ora vado- mormorò la ragazza. – si rimetta presto, la prego- Continuò la rosa con gli occhi lucidi.
Lei, ogni volta che veniva a trovarla, le parlava, le parlava come fosse lì davvero, come se potesse sentirla…
Detto questo, si diresse verso la porta della camera e uscì a passo lento.
Una volta uscita dall’edificio, trovò Naruto:
-Sakura-chan!- Disse correndole incontro e Sakura non potè far altro che sorridere.
-Allora, come stai?- Domandò il biondo. –Sei proprio una testa quadra, non c’era bisogno di venirmi a prendere!-  Rispose.
-Ma dai, per gli amici questo ed altro!- Disse il ragazzo col suo solito sorriso.
Sakura sospirò rassegnata.
-Sai, oggi abbiamo deciso di andarci ad allenare tutti insieme al campo di addestramento, te la senti di venire?- Chiese gentilmente.
-Ma certo!- Esclamò entusiasta, forse, ancora non se la sentiva di restare da sola…
I due si diressero verso il campo e lì, trovarono i loro amici.
Tutte le ragazze corsero incontro a Sakura ponendogli milioni di domande.
-C-calma ragazze! Una alla volta, ok?- Indietreggiò Sakura.
Le ragazze non le diedero retta e la trascinarono sotto l’ombra di un albero.
-Ehi! Questo doveva essere un allenamento, non un ritrovo per bere tè e mangiare biscotti ‘ttbayo!- Gridò Naruto dall’altra parte del campo.
-Tanto non ti ascoltano- disse sospirando Shikamaru
-Beh, intanto alleniamoci noi, no?- Propose Lee entusiasmato all’idea.
Naruto annuì e i ragazzi cominciarono a fare esercizi.
Intanto, le ragazze continuavano a fare un sacco di domande alla povera Sakura:
-Ora gli faccio vedere io a quel bastardo!- Gridò Ten Ten infuriata.
-Sei sicura di non voler passare la notte a casa di qualcuna di noi? È pericoloso restare da sola!- La avvertì Hinata.
-Si è fatto vedere altre volte?-
-Grr, Ino!- Ruggì Sakura.
-Che ho fatto?! Mi sembrava giusto avvisare le altre!- Cercò di difendersi la bionda.
La rosa si sbattè una mano in fronte.
-E io che non volevo far preoccupare nessuno…- Disse sconsolata Sakura.
-Non volevi far preoccupare nessuno?!- Risposero in coro le ragazze.
-Ti sei già dimenticata quello che è successo, Sakura?- Domandò Ino

****INIZIO FLASHBACK****

La squadra si era incamminata da più di due ore ormai, tutti erano impazienti di raggiungere il paese del tè.
Quando finalmente giunsero davanti alle porte del villaggio, si diressero verso l’indirizzo che aveva dato Shizune.
-Signor Shimimura?- Domandò uno del suo team. L’uomo annuì.
L’uomo era pittusto anziano, aveva lunghi capelli bianchi, raccolti in una coda bassa. Gli occhi, piccoli e neri, ci scrutavano con diffidenza ed erano contornati da rughe molto marcate.
-Siamo gli shinobi di Konoha, siamo stati convocati per una missione di rango B che consiste nel proteggerla-
-Ah sì, siete voi! Prego, accomodatevi!-
-Nonno, con chi parli?- Domandò una voce dal giardino.
-Oh, mi sono scordato di presentarvi mio nipote! Nobu, sono i ninja di cui ti avevo parlato, vieni pure!-
Da dietro l’angolo della casa, comparve un giovane shinobi sui diciannove anni: alto, snello, con un bel paio di occhi color pece ed i capelli color nocciola.
A Sakura piacque molto quel giovane, sin dal primo istante.
-Quant’è carino- le sussurrò Ino con sguardo sognante. Sakura accennò un “sì” con la testa.
Il ragazzo, aveva l’aria estremamente forte, doveva essere almeno un jounin.
“Ma perché non lo protegge lui suo nonno? Sembra forte…” si chiese Sakura.
Come se l’uomo le avesse letto nel pensiero, subito disse:
-Vedete, mio nipote mi avrebbe difeso, solo che anche lui è in pericolo…-
-Potreste parlarci dei nemici?- Cominciò uno shinobi
-Ora vi racconto…-
Dopo il racconto sui nemici, il signor Shimimura, condusse ognuno nelle proprie camere:
-E questa camera, alle due signorine!- Disse indicando Sakura ed Ino
Le due sorrisero ed entrarono nella camera.
-Senti Ino, io vado a letto,  sono molto stanca… Tu se vuoi puoi guardare la televisione, non mi disturbi…- Mormorò Sakura appena entrarono nel locale.
Dopo un paio di ore, ancora Morfeo non si decideva a prendere Sakura tra le sue braccia, così, la kunoichi si diresse in giardino a prendere un po’ d’aria.
-Ehi, ancora sveglia a quest’ora?- Chiese una voce alle sue spalle.
La ragazza sobbalzò.
-Scusa, non volevo spaventarti!- Si giustificò il ragazzo.
-Figurati…- mormorò la rosa.
Il giovane si avvicinò alla ragazza e la prese per mano:
-Non trovi anche tu che il cielo sia bellissimo la notte?- Domandò.
Sakura alzò lo sguardo imbarazzata e guardò le stelle: e sì, il ragazzo aveva ragione, le stelle erano davvero belle…
-Sai, anche tu sei molto bella…- sussurrò avvicinandosi sempre più alla ragazza.
Sakura indietreggiò.
-Non avere paura… Non mordo, sai?- Sussurrò nuovamente, questa volta però, lo disse con tono minaccioso.
La voce del ragazzo era diventata molto strana, sembrava quasi avesse paura che qualcuno lo sentisse.
La ragazza, invece, tutt’un tratto perse la voce, le parole le morivano in gola, paura?
Sakura poggiò la schiena contro un albero, estrasse un kunai dalla sua sacca e lo parò davanti al suo volto.
-Che c’è? Non ti fidi?- Rise il ragazzo. –Fai bene…- mormorò.
Le saltò addosso, la immobilizzò e poi la guardò negli occhi.
-Non sentirai niente, tranquilla…- cercò di rassicurarla.
-C-che mi vuoi fare? Lasciami!- Gridò la ragazza terrorizzata.
Nobu  cominciò a slacciare i fiocchetti dietro la camicia da notte della ragazza mentre le baciava il collo.
-A-aiuto!- cercò di dimenarsi, ma tutto inutile, era stata completamente paralizzata dalla paura.
In quel momento le tornò in mente la lezione numero quarantacinque di Tsunade: mai farsi sottomettere dalla paura!
Bisogna combattere sempre! Se ti lasci sottomettere, la tua paura si trasformerà in realta, invece, se lasci spazio al buon senso, la tua paura resterà per sempre un’illusione!
Sakura si dimenò ancora e scaraventò il ragazzo dall’altra parte, che, con un balzo sulle mani, tornò subito in piedi.
-Beh, se non vuoi essere mia con le buone- Mormorò il ragazzo. –Lo sarai con le cattive!- Urlò.
Sembrava impossessato, un sigillo, ecco cos’era!
Nobu si stava trasformando lentamente, stava diventando… una specie di… uomo nero alato?
La kunoichi, più confusa che mai, chiamò aiuto.
Dopo ore di combattimento estenuanti, gli shinobi ebbero la meglio, anche se riportarono gravi ferite.
-Ahimè, era da lui che dovevate proteggermi…- Sussurrò il signor Shimimura.
-Avevo paura a dire che mio nipote, in realtà era l’Angelo Nero del paese de tè…- Continuò con le lacrime agli occhi.
-Angelo Nero?- Chiese confusa Ino.
L’uomo annuì: -Esatto, l’Angelo Nero è un demone nativo di questo paese. Lui non viene sigillato, lui sceglie di entrare nel corpo dei giovani ninja più promettenti, e pian piano si impossessa del loro corpo… E’ come una malattia, più si va avanti e più questo stato peggiora…- Disse con le lacrime agli occhi il signor Shimimura
-Avevo paura delle conseguenze, io sono tutto ciò che ha… Gli voglio troppo bene, per questo non ho detto niente a nessuno!- Continuò disperato.
-E ora… Che cosa gli faranno?- Domandò Sakura.
-Gli toglieranno i poteri con un justu segreto del villaggio del tè, poi, temo che anche per me sia finita ormai… Vedete, mi avevano già avvertito: se qualcuno nasconde il demone, allora è come se stesse tramando contro la società, e questo viene pagato con la morte…- Abbassò lo sguardo.
Sakura si sentiva tremendamente in colpa, dopotutto, non era colpa di Nobu…
-Ti ringrazio ragazzina- Disse guardando verso Sakura. –Grazie a te, sono riuscito a trovare il coraggio di dire la verità, poi, io ho già ottant’anni, la mia vita l’ho già vissuta, anche se sono sicuro che lui cercherà vendetta nei tuoi confronti e nei confronti del villaggio, almeno so che per ora il paese del tè è al sicuro!- Disse con voce roca.
-Vi ringrazio di tutto, domani stesso mi consegnerò alle autorità, poi, porterò Nobu dai ninja esperti in sigilli e vedremo cosa succederà… Vedete, le opzioni sono due:
o Nobu, grazie alla sua forza di volontà, riesce a riprendersi la sua vita, oppure l’Angelo Nero si impossessa definitivamente del corpo di mio nipote.-
-M-ma è terribile! Scommetto che se l’Angelo riesce a impossessarsi del corpo, le conseguenze sarebbero catastrofiche- Disse Ino disperata.
-Già… Non ci resta che sperare che Nobu riesca a vincere contro il demone…- Sospirò il vecchio.

**** FINE FALSHBACK ****

Sakura, ormai incapace di trattenere le lacrime, cominciò a singhiozzare.
-Ha ripetuto più volte che ti potrebbe fare del male Sakura! Non puoi cavartela così, era chiaro che a quei tempi non aveva ancora raggiunto la sua massima potenza, altrimenti non avrebbe aspettato così a lungo prima di rifarsi vivo, non credi?- Fece notare Ino. –Per colpa nostra, gli hanno tolto gran parte dei poteri, poi quel demone è già malvagio di suo, immagina cosa potrebbe succedere se scaricasse tutto il suo odio contro un solo villaggio e una sola persona!- Continuò
Le altre ragazze, ancora rimaste di stucco per il racconto dell’amica, cercarono di consolare l’amica:
-Su, sorella Sakura, non piangere, vedrai che fratello Naruto ti proteggerà a costo della sua vita!- La consolò Moegi*
-M-ma è proprio questo quello che non voglio! Shimimura ha detto che i ninja sigillisti avrebbero indebolito i poteri dell’Angelo, i suoi poteri erano tutto quello che aveva! Sicuramente anche lui farà la stessa cosa con me! S-se dovesse uccidere qualcuno di voi?! I-io non so cosa farei! Non a caso ha messo in guardia tutti e non solo me!- Singhiozzò Sakura.
-E poi sicuramente vorrà terminare ciò che ha cominciato!- Pianse più forte.
-Ti riferisci a quella notte?*- Domandò Ino.
Sakura annuì. –H-ho paura anche per quello, lui è uno sconosciuto e io non sono ancora pronta!-
-S-akura, n-noi ti staremo vicino, p-puoi starne certa!- La incoraggiò Hinata.
Ten Ten abbracciò l’amica:
-Dillo a Naruto, fallo per noi, non puoi combattere da sola…- le sussurrò la bruna.
-Ci proverò, è solo che… lui è così impegnato, sta’ per diventare Hokage… non posso arrivare io e rovinargli il lavoro di una vita…- mormorò abbattuta.
-Sakura, sai com’è fatto fratello Naruto, lui non se lo perdonerebbe mai se dovesse succederti qualcosa!- Replicò Moegi.
-M-moegi ha ragione!- Disse Ten Ten
-Sakura, per favore, ci preoccupiamo per te!- Disse Ino. –Stanotte tu dormi a casa mia, ok?- Continuò.
Sakura annuì e si asciugò gli occhi ancora gonfi di lacrime.
-Dai! Ora alzati e vatti a lavare, sai com’è Naruto, no? Beh, perché se non ci muoviamo verrà qui a farci la sua solita ramanzina del tipo: “il nemico non vi fa fare i vostri comodi! L’allenamento è lo specchio di ciò che succede durante la battaglia, e se durante una battaglia vi mettete a parlottare di ragazzi sotto l’ombra di un pino, beh, penso proprio che non durerete a lungo!!”- Ridacchiò Ino.
-Si, hai ragione, andiamo!- Sakura si sforzò di sorridere…
-E poi oggi dobbiamo divertirci! Questa sera ci sarà il Ghost-Festival! Ahh, evviva, evviva!- Disse Ino contenta.
Quando raggiunsero i ragazzi, questi si misero a cantare una specie di “Alleluia” e ricominciarono a combattere.
-Sakura-chan, è tutto ok?- Chiese preoccupato Naruto.
-S-si Naruto, è tutto ok non devi preoccuparti!- Le sorrise la ragazza.
Bugiarda. Sai benissimo che non è così…
 
CONTINUA…..
*Moegi è la compagna di team di Konohamaru.
 
aNGOLO DELL’AUTRICE:
sALVE!!ALLORA, FINALMENTE ABBIAMO SCOPERTO CHI è L’UOMO!
cOME VI è SEMBRATO QUESTO CAPITOLO? 2.025 PAROLE, WOW… HO SUPERATO UN RECORD PERSONALE! *.*
comunque, nel prossimo capitolo narrerò del ghost-festival!
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE SEGUONO LA MIA STORIA, IN PARTICOLARE:
TRA LE SEGUITE:
AlexisSlyterin
Kira4ever
Kushina Namikaze
Loganlerman
Luli97
Metaldolphin
Naru94
RedHair
Silvia the best
Soly Dea
Tra le ricordate:
11 novembre
Naru94
ShoKei89
Tra le preferite:
dinosaurabox
naru94
 
Grazie a tutti quanti! *O*

  
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