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Autore: Yuichan    12/12/2012    2 recensioni
Dopo sette anni di vuoto Makarov è alle prese con una decisione che coinvolgerà tutti i suoi figli e metterà in pericolo le loro vite...la donna in nero su cui nessuno sguardo deve essere posato, la cui voce non può essere ascoltata farà versare lacrime di sangue al Dragon Slayer di fuoco. Una battaglia in cui resistere è l'unica speranza...
Genere: Azione, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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15. Dimostrami che ne vale la pena...

 

- Seere ha già deciso chi incontrare. Il mio compito quindi è di intrattenervi qui.-

- Indra bastardo! Ci hai traditi tutti!- Yama scattò verso di lui, ma non riuscì a colpirlo. Indrà lo scansò senza problema facendolo capitolare sul pavimento del vecchio corridoio.

- Si, è vero. Il mio scopo era prendere Seere non di certo ucciderla, ma dare a voi bestie una motivazione per combattere era ciò di cui avevo bisogno. Dovevo tenervi buone.-

- Chi di noi vuole incontrare?- Prima che Yama potesse scattare di nuovo all'attacco, Erza intervenne tra i due bloccandoli entrambi e cercando di ragionare per qualche secondo. La maga in armatura aveva già previsto una simile evenienza e aveva bisogno di valutarla con calma. - Tre dei nostri sono bloccati fuori con quei mostri. Immagino abbiate pensato che ne avremo lasciati indietro di più.-

- Seere aveva previsto ogni cosa. Varuna agisce d'istinto e per suo fratello Yama farebbe qualsiasi cosa, così come Surya non lascerebbe mai da sola la sorella, che per lui è come una madre, inoltre era sicura che quell'uomo non avrebbe lasciato dei ragazzi indietro da soli ed era certa che si fidasse di voi abbastanza da lasciarvi proseguire.- Indra spostò i capelli dietro l'orecchio e per qualche secondo provò a superare la figura della maga per concentrarsi sui rumori dello scontro fuori dalle mura. Sentì solo un gran baccano e sorrise pensando che, forse, quei tre avevano già perso. - La mia regina vedrà solo tre di voi e ha scelto il suo ultimo guardiano, suo figlio e l'uomo che Carman ha ingannato tanto facilmente.-

- Sei molto sicuro di te vecchio. Scegliere me ed Erza a tenerti compagnia.- Gajeel si fece avanti, era certo che il suo ruolo non era quello di arrivare a Seere, ma tenere caldo il percorso per i compagni e scontrarsi con il fautore di tutto quel disastro era una buona scusa per lasciarli andare senza di lui.

Per qualche minuto scese il silenzio, stavano giocando secondo le regole di Seere senza avere la possibilità di scegliere eppure accettarono. Indra lasciò proseguire i tre ragazzi e sorridendo pose fine al suo compito.

 

Lo avevano percepito subito, l'aria intorno a loro per qualche secondo era divenuta fredda e pungente, tanto che persino il mago del ghiaccio ne fu infastidito. Yama si fermò guardando indietro e cercando di mettere ordine ad una miriade di sensazioni e domande che gli assillavano la mente. Le due fate si erano lasciate indietro i compagni senza obiettare, come doveva lui considerare un tale gesto? Fiducia o mera follia?

E poi per quale motivo ora Seere aveva scelto proprio lui tra le persone da incontrare? Era convinto che quel demone non provasse nulla per i figli umani che aveva generato, che la loro vita fosse stata solo il frutto di esperimenti falliti e nulla di più.

Forse si sarebbe dovuto fermare prima di giungere da Seere, infondo in quel castello c'era ancora una persona che non avevano incontrato, il loro fratello più anziano, Sarasvathi.

- Che hai?- La voce di Natsu gli ferì le orecchie, nonostante ora dovessero cooperare, continuava a considerarlo debole e soprattutto un ostacolo.

- C'è qualcosa che non capisco. Tutto continua ad essere sbagliato e senza senso.-

- Che vuoi dire?- anche il mago del ghiaccio aveva gli stessi dubbi, ma ormai tirarsi indietro non aveva più senso, eppure qualcosa gli suggeriva che quel mezzo demone dai capelli dorati era forse giunto dove lui non era riuscito.

- Dividere il gruppo ha senso, ma perché Indra avrebbe dovuto svelarsi così facilmente. Nel castello c'è ancora Sarasvathi, nostro fratello maggiore e braccio destro di Indra. Perchè non mandare lui?-

- Forse anche questo Sarasvathi ha scoperto il piano di Indra e provato a fermarlo oppure è semplicemente scappato via.-

Perdete tempo a farvi domande, quando potreste benissimo chiederle a me. Vi sto aspettando e non è bello far attendere una signora.”

La voce di Seere risuonò nelle loro menti bloccando ogni pensiero. Quel demone si era insinuato nella loro testa senza che se ne accorgessero e forse era stata proprio lei a manovrare ogni cosa. Per la prima volta furono d'accordo e continuarono senza porsi altre domande.

Yama li condusse su una ripida rampa di scale, salirono un centinaio di gradini per trovarsi infine davanti ad una porta di legno marcio e cadente. Il Dragon Slayer fu il primo a farsi avanti, poggiò la mano contro le assi di legno e spinse la porta facendola cigolare. In pochi secondi la figura di Seere si stampò nelle loro menti. La donna dava loro le spalle e contemplava la foresta che marciva per causa sua.

- Ben giunti miei prediletti. Abbiamo molto di cui discutere.-

- Dov'è Saras?- Yama si fece avanti impavido, nonostante tutto il suo essere gli dicesse di scappare il più lontano possibile da quel mostro che era sua madre.

- E' qui.- rispose voltandosi e poggiandosi una mano sul ventre accarezzandolo dolcemente. - Lui più di tutti ha mostrato l'amore che prova per la propria madre. Ha eseguito fino alla fine il compito che gli avevo assegnato e io gli ho concesso di morire. Ora è nuovamente dentro di me e sarà felice per sempre.-

In quel preciso istante tutto dentro Yama crollò. Essere felici dentro il demone che li aveva generati e condannati al dolore e alla sofferenza. Questo non poteva succedere, come non poteva credere che il fratello maggiore, l'unico a cui si era sempre rivolto e per anni era stato un porto di salvezza per tutti loro se ne fosse andato. Aveva sempre fatto credere di non tenere a nessuno, persino durante la lotta contro il Dragon Slayer, quando aveva percepito che i suoi due fratelli erano stati sconfitti, si era ripromesso di non cedere e continuare nella sua missione, ma tutta quella forza aveva uno scopo. Qualcosa che ora era sparito.

- Siamo qui per distruggerti!- Natsu lo gridò infiammandosi e sperando che Yama riprendesse il controllo di se. Si fece avanti e fronteggiò lo sguardo di quella donna con tutta la sua forza e determinazione, eppure dentro di se il desiderio di toccarla era più forte di qualsiasi altro.

- Voi credete che la magia o la forza possano qualcosa contro di me. Per distruggermi c'è un solo un modo e nessuno di voi lo conosce. Ora però io vi darò una possibilità.-

- Perchè dovresti? Vuoi proporci un accordo che noi non potremo rifiutare, perché è questo che vuoi in realtà.- Tenendo gli occhi bassi e il viso oscurato dai capelli che gli ricadevano in avanti, Gray parlò con voce grave e pesante. Seere sorrise, complimentandosi della sua arguzia. - Tu riesci a leggere nei nostri cuori, lo hai sempre fatto. Non perdiamo tempo che non abbiamo, non accetteremo nessuna delle tue proposte. Ci affronteremo qui e il più forte vincerà questo scontro. Hai distrutto la nostra gilda, ferito i nostri compagni e messo a soqquadro la nostra città. Non ti permetterò di avere oltre.-

Seere li osservò bene, aveva scelto tre uomini completamente diversi tra loro. Tre maghi che nonostante tutto, ora stavano combattendo insieme, ma che presto si sarebbero piegati al suo volere e questo la riempì di orgoglio ed entusiasmo.

- Neanche se ti dessi in cambio questa?- Il demone portò il braccio in avanti e con il pugno chiuso mostrò qualcosa ai ragazzi. Una luce fioca e debole prese a sprigionarsi tra le dita della donna, un piccola scintilla che riuscì ad arrivare al cuore del mago del ghiaccio riempiendogli gli occhi di lacrime amare. - L'anima della tua compagna non vale abbastanza per te? Lei è ancora in quel luogo oscuro, nella mia casa di torture e sofferenze e continua a cercarti. Tu sei qui e sei il responsabile di tutto. Inoltre la vostra amata Lucy sta cercando di separare Juvia e Carman e ora anche lei si trova nel mio mondo. Quindi se io chiedessi a voi tre maghi di donarmi le vostre anime per le persone che amate lo fareste? O la vostra vita vale di più?- Ritirò il braccio e la luce scomparve, lasciando il posto ad una grande sfera scura che prese a levitare dietro le spalle del demone e che iniziò a cambiare colore lentamente, mostrando qualcosa al suo interno. In un mondo oscuro e desolato apparvero le figure di Lucy e Juvia, abbracciate l'una all'altra e in lacrime, coperte di lividi e ferite e in preda al panico. - Oh certo questo non basta. Le ragazze potrebbero trovare una via d'uscita e in quel caso non avrei più nulla da barattare con voi.-

- Immagino che tu non le lascerai uscire?- Yama provò a riprendere il controllo della situazione. Le emozioni dei due maghi dietro di lui erano nel più completo subbuglio, arrabbiati e privi di freni, presto sarebbero esplosi e loro avrebbero perso ogni possibilità di vittoria.

- Lo sforzo di quella maga stellare è encomiabile, ma lei di certo non sa che è tutto inutile. Vedete Carman in realtà non esiste più da molto tempo. Ciò che voi avete conosciuto non è altro che un eco lontano di quello che era, la sua anima l'ho già divorata molto tempo fa. Non c'è nessuna anima nel corpo di quella maga, quindi non c'è ragione per cui voi facciate tutto questo. Non appena l'eco sarà scemato, l'anima di Juvia tornerà nel suo corpo spontaneamente, ma questo non succederà finchè l'avrò io e quindi neanche Lucy uscirà dal mio mondo, perchè lei è lì per salvarla e quindi non l'abbandonerà mai, ma non ho solo queste due anime a disposizione per giocare con voi.- la sfera cambiò forma e l'immagine al suo interno mutò mostrando cinque diverse sagome stese a terra. Lentamente i contorni divennero più accentuati e ognuno di loro riuscì a riconoscerli.

Gli occhi dei tre maghi si spalancarono all'unisono e ogni speranza di poter rivaleggiare con lei svanì in un batter d'occhio. Riconobbero i loro compagni, Gildart, Erza e Gajeel erano stesi fianco a fianco immobili e feriti, così come poco distante anche le figure di Varuna e Surya si fecero ben distinte.

- Maledetta! Che hai fatto?- Natsu gridò con tutto il fiato che aveva nei polmoni, ma di certo non bastò a spaventarla o farla indietreggiare. Neanche quando tutto il suo corpo venne ricoperto dalle fiamme del Dragon Slayer, Seere mosse un passo.

- Siete venuti fin qui e nessuno di voi si è accorto di nulla. I demoni all'entrata e poi Indra, possibile che non vi siate accorti che erano solo illusioni? Indra è morto, l'ho divorato proprio qui e quando siete giunti e non vi siete resi conto delle mie illusioni, ho giocato a farvi arrabbiare. Li avevo già presi lentamente e dolorosamente. Si sono spenti nello stesso istante in cui vi siete materializzati qui, solo che nessuno di voi lo ha notato. Non ci sono stati combattimenti, ne scelte. A giungere qui vivi siete sempre stati solo voi tre.-

- Erza ha bevuto la nostra essenza, non può essere stata sconfitta così facilmente?- Metterla in dubbio e non cedere a quelle che sembravano solo bugie, fu l'unica strada che Yama riuscì a seguire, perchè se davvero era andato tutto secondo il racconto di Seere, lui era il primo responsabile.

- Oh lei ha resistito non posso negarlo, ma nel suo cuore c'è una grande oscurità e per un attimo ho pensato di poterla usare, di potermi nutrire di lei e trovare un buon pasto, ma mi sono dovuta ricredere. Vi siete sempre appoggiati alla sua forza, ma in realtà lei è quella che più di tutti ha sempre avuto bisogno di un'ancora di salvezza, qualcuno a cui aggrapparsi e mi è bastato farle credere che non ne avesse mai avuta una per farla cedere. Quindi, a maggior ragione, se lei ha ceduto è colpa vostra. La mia offerta è questa, uno di voi per tutti loro.-

Lo capirono all'istante, non c'era via d'uscita nella sua proposta. Per quanto si sforzassero, se mai avessero scelto qualcuno o si fossero offerti, gli altri ne avrebbero portato il peso per tutta la vita e così anche tutti quelli che sarebbero tornati. Quella colpa li avrebbe accompagnati e segnati per sempre e complici di Seere, lei li avrebbe comunque corrotti e prima o poi sarebbe tornata a tormentarli. Così rimasero immobili e in silenzio e il demone si crogiolò in quell'indecisione e in quel dolore che tanto amava.

Natsu si sentì vuoto e senza via di scampo, per la prima volta nella sua vita si era ritrovato in una situazione che non poteva affrontare con i pugni e che non aveva fatto altro che logorare il suo cuore. Non sapere cosa fare era la situazione più difficile in cui potesse trovarsi. La sua amata gilda era in rovina e lui, che si era offerto di salvarla, non era stato in grado di fare nulla, come non era riuscito a proteggere Lucy.

Eppure qualcosa dentro di lui si accese, una piccola fiamma di speranza che non credeva di avere. Che fosse stato un ricordo o una semplice sensazione, qualcosa nel suo animo gli diceva di non mollare, di non cedere all'oscurità per nessuna ragione.

Forse lui più di tutti, che era legato a quel mostro da un patto di sangue avrebbe meritato la morte. Lui che la chiamava nel suo profondo ancora come la sua signora, che la sognava e la agognava sopra ogni altra cosa, doveva accettare. Infondo la sua anima era perduta per sempre e vedere i suoi compagni in quello stato era qualcosa che non doveva accettare per nessuna ragione al mondo.

A cosa serviva la sua vita? Qual'era lo scopo di tutto quello che stava succedendo?

Nonostante tutti i dubbi e le indecisioni, quella piccola scintilla gli riportò alla mente ciò che davvero importava. Il viso di Lucy e tutte le sue espressioni strane, il calore del suo corpo e il profondo affetto che li legava, rivisse le liti con Gray e i loro combattimenti fianco a fianco, compagni fino alla fine dei loro giorni. Ritrovò il viso di Erza e l'abbracciò una volta fuori dalla torre del paradiso e quello gli diede la forza di decidere.

Si fece avanti, con un passo deciso e con tutta la sicurezza che aveva, si portò una mano sulla fronte e la graffiò con forza lacerando la carne e facendo in modo che il sangue scivolasse sui suoi occhi e sulle guance come lacrime.

- Natsu che fai?- Preso dalla sua decisione, il Dragon Slayer non si soffermò sul mago del ghiaccio e si fece ancora avanti, guardando negli occhi quella donna feroce, che per qualche secondo, era rimasta stupita.

- Qui c'era il simbolo nel nostro patto, l'ho sentito bruciare dal primo momento che l'ho visto, ma sappi che il mio fuoco brucia ancora più forte. Possa io piangere queste lacrime di sangue per sempre, ma oggi io vivrò per i miei amici e non permetterò a quelli che sono rimasti di abbandonarmi. Io mi batterò contro la più grande oscurità di Fairy Tail e per Fairy Tail io la sconfiggerò! Perchè questo è quello che ognuno di loro vorrebbe, non un sacrificio, ma una decisione e uno scontro che sarà tra i più grandi mai visti da questa gilda.-

 

- Mi dispiace Juvia, io credevo di...- si asciugò le lacrime con il braccio, ma il sangue delle ferite le sporcò il viso ancora di più. Se ne era resa conto non appena giunta in quell'oscurità, non ne sarebbe mai uscita. Ogni forza e la sua magia era scomparse di colpo e quando era giunta dalla compagna, liberandola dalle catene che la imprigionavano aveva perso ogni speranza. Stringere tra le braccia il corpo di Juvia freddo e tremante, però le fece recuperare qualche barlume di coraggio, se avesse ceduto tutto quello che aveva fatto sarebbe stato inutile. Carman le aveva spiegato che una volta entrati sarebbe stato difficile uscire dalla dimensione di Seere, ma aveva creduto che con la sua magia forzare l'apertura della dimensione sarebbe stato possibile, invece non riuscì neanche a concentrarsi. La sua testa si riempì di urla e dolore, sia suo che di tutte le anime che erano imprigionate in quella dimensione e quando, vide comparire Erza, Gildarts e Gajeel, inermi e privi di sensi, aveva perso ogni speranza.

Percepì il respiro sofferente della compagna e quando lei si aggrappò al vestito della maga stellare, Lucy la guardò accarezzandole il viso pallido e smunto e provando a smettere di piangere. La maga dell'acqua non faceva che invocare il nome di Gray, sperando che la salvasse, che la portasse via da tutto quel dolore, cosa che anche Lucy avrebbe voluto, ma che ormai era certa di non poter fare.

- Gray si sta impegnando, sta combattendo per te Juvia. Sai, si comporta sempre in modo freddo e distaccato, ma tiene molto a te. Ha dato tutto se stesso per salvarti e ci sta ancora provando. Se abbiamo fiducia sono sicura che...- Fu bloccata da una possente mano che le afferrò il braccio, si sentì tirare via con forza e allo stesso tempo, percepì che anche Juvia veniva portata via. Iniziò a gridare con tutta se stessa, a piangere e dimenarsi pur di non cedere, ma non riuscì ad impedire che Juvia le venisse strappata dalle mani. Tutto ciò che provò fu solo disperazione, le grida della maga dell'acqua ripresero e si accentuarono, così come il dolore di essere impotente e di venire trascinata via senza poter opporre resistenza.

Resisti!”

Sentì quel grido perforarle i timpani e darle una forza che non sapeva di avere. Continuò a dimenarsi e richiamando tutta se stessa gridò. Il suo corpo venne investito da una luce calda e dorata e per qualche secondo si sentì in pace.

Quando riaprì gli occhi era ancora sola, immersa nell'oscurità del mondo di Seere, ma libera da qualsiasi costrizione. Continuò a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcuno e la scorse, una piccola sagoma accovacciata poco distante da lei, rannicchiata con i lunghi capelli rilasciati in avanti che la schermavano completamente.

Questo è il luogo in cui Seere nasconde tutti i suoi segreti”

- Chi sei? Credo di conoscere questa voce, ma...- Con il fiato corto e gli arti doloranti, la maga provò ad avvicinarsi. Non la vedeva muoversi o parlare, soltanto quella voce continuava a risuonarle nella mente e oramai era certa di aver capito di chi si trattasse.

Non rimane molto tempo, devi trovarlo”

- Sei Carman vero? La voce è la stessa, ma come puoi essere qui se sei nel corpo di Juvia?-

Carman non esiste più, non è mai esistita. Questo è il regno di Seere e qui lei racchiude tutte le anime che divora o che divorerà. E' la sua dimensione ed è il luogo che le da potere. Io non sono altro che il rimorso.”

- Il rimorso di chi?-

Non sentì risposta e quando ormai era a pochi centimetri da quel piccolo essere, fu come venire colpita da un fulmine. Ogni tassello tornò al suo posto senza errori o discrepanze. Tutte quelle cose che non era riuscita a capire e che non avevano senso, in quel preciso istante divennero certezze.

Voglio sentirlo da te, che cosa sono io?”

- Tu sei il bene.- Lo disse riluttante, quasi convinta che quella frase non avesse senso, ma quando vide quella figura muoversi leggermente, decise di continuare. - Seere si nutre delle anime corrotte, divora tutte le sensazioni e i sentimenti brutti, come l'odio o la rabbia, è questo che le piace. Riduce le anime buone in empie, ma l'anima contiene anche molti altri sentimenti, solo che di quelli Seere non se ne fa nulla. Per questo le manda in questa dimensione, le tortura fino a farle sparire e tu non sei altro che ciò che rimane di tutti questi sentimenti.-

Tu che sei giunta in questa dimensione di tua spontanea volontà, cosa credi che sia allora la Carman con cui hai parlato fin ora?”

- Se è vero che non esiste, allora fino ad ora ho parlato con te.-

Seere divorò Carman molti anni fa, dopo averla corrotta e torturata. Quando giunse in questa dimensione le sue sofferenze continuarono, ma Carman era speciale. Era stata scelta per essere il contenitore di Seere e quindi dotata di una magia compatibile con il demone. Il resto di lei, i sentimenti buoni che le erano rimasti resistettero. Sebbene la sua anima non fosse più qui, quel piccolo eco, quella piccola scintilla attirò verso di se tutti i sentimenti delle persone che erano rinchiuse. Anche la più piccola favilla di speranza fu raccolta e io presi una forma. Seere non mi vuole qui, per lei sono un peso, ma non di certo una minaccia. Sebbene in me ci sia ancora speranza, Seere sa che può distruggermi in qualsiasi momento.”

- Non lo fa perchè continuare a torturare anche la più piccola scintilla le da forza.- Lucy completò quella frase ormai consapevole di tutto. Non stava parlando ad una sola persona, bensì a milioni. Dentro quel corpo piccolo e fragile, corroso dal tempo e dal dolore, si celavano le speranze di molti.

Ma ora tu sei qui, non sei stata corrotta da Seere e questo non era mai accaduto. Io non posso fermarla, ma tu puoi fare qualcosa. In questa dimensione è stato portato tutto ciò che Seere vuole tenere per se e quindi anche ciò che vuole nascondere. Noi lo trovammo molto tempo fa, ma non avevamo la forza di distruggerlo, allora lo conservammo.”

- Questo è il suo mondo, lei saprà cosa stiamo facendo.-

Si e proverà a fermarti. Ricordi cosa ti abbiamo detto? Ti abbiamo attirata qui per salvare la tua compagna, ma sapevamo che non saresti stata in grado di uscire dalla dimensione di Seere. Tu credevi di dover scegliere solo tra Juvia e Carman, ma ora sai che siamo molti di più. Distrutta Seere noi non ci saremo più, svaniremo nel nulla. Dimostraci che ne vale la pena, che ha senso svanire nel dolore per salvare il tuo mondo.”

Lentamente la maga stellare si mise in ginocchio e allungando la mano riuscì a sfiorare la pelle delicata della creatura che ora le era di fronte. Non riuscì a vederla in viso o a farla spostare, ma non le importò. Il tocco gentile della maga riuscì però ad avere qualche piccolo effetto. Lucy sentì quella pelle fredda catturarle un po' del suo calore e lei lo trasmise con tutta se stessa. Si rese conto solo in quel momento di cosa stava toccando, la pelle che percepiva tra le dita, anche se non era reale, non era che la trasformazione di tutti i sentimenti buoni che Seere non aveva voluto, erano tutto ciò che di buono una persona potesse avere. Le lacrime le riempirono gli occhi e poi le solcarono le guance, poteva davvero essere degna di decidere la sorte di qualcuno che in vita non aveva potuto scegliere?

- Io non so davvero se ne vale la pena. Il mondo è pieno di gente malvagia, di persone che ne feriscono altre e di sentimenti cattivi, che non dovrebbero esistere. Se dovessi scegliere tra questo e voi, non farei nulla per fermare Seere, ma io non sono di certo adatta a decidere e non dovrei essere qui a farlo, ma...- Si portò una mano al cuore e controllandone il battito, pensò a tutte le cose che la rendevano felice e a tutte quelle a cui mai avrebbe potuto rinunciare e nonostante potesse rivolgersi solo al piccolo mondo che lei conosceva, cercò di continuare. - Io non conosco molte cose, so solo che il mio mondo è piccolo e imperfetto e che quello che vi è successo non è giusto.-

Forse sapere che molte anime che sono state portate qui erano empie da prima che Seere le corrompesse, potrebbe aiutarti. Se pensi che molti di noi erano malvagi, forse sceglieresti prima”

- Questo non ha importanza ormai. Io vedo te e sento ciò che provi e sei buona e gentile e io so che vuoi essere libera da tutto questo dolore. Tu vuoi una ragione per morire, ma io non te la darò. Ti darò invece una ragione per vivere e farò di tutto perchè possa succedere. Guardami.-

Solo allora riuscì a farle alzare il viso. Lucy l'accarezzò dolcemente e finalmente fu in grado di vederla. Lo aveva intuito da un po', ma vederlo era tutt'altra cosa. Fu come guardarsi allo specchio, quel piccolo essere aveva il suo viso, i suoi stessi occhi e lei sorrise.

Abbiamo assunto l'aspetto della persona più buona che sia mai giunta qui. Sei sicura di quello che stai pensando. Sei disposta a tanto?”

- Tutti hanno diritto ad una seconda possibilità.-

Stando attenta a non farle del male, Lucy l'attirò verso di se e la chiuse in un abbraccio dolce e gentile. La piccola creatura si accoccolò tra quelle braccia delicate e chiuse gli occhi. Lentamente la ragazza sentì quel corpo diventare più leggero fino a sparire del tutto. Quando si rialzò davanti a se vide un'enorme portale, robusto e sigillato da forti catene. Dentro di se sapeva già come agire, tutto ciò che doveva fare era aprire quel portale e distruggere ciò che vi era conservato.

Il contatto con quella delicata creatura le aveva trasmesso tutto il sapere di cui aveva bisogno, conosceva la procedura e le parole da pronunciare.

- Seere! Io sono qui! Prova a fermarmi!- Lo gridò con tutto il fiato che aveva in gola e continuò a chiamarla fino a che non ricevette una risposta.

Quel mondo tetro e oscuro si squarciò in due e un lampo di luce ferì gli occhi della ragazza. Quando fu in grado di mettere di nuovo tutto a fuoco, vide il viso di Seere e il suo sguardo fiero e vittorioso. Dietro di lei, bloccati sul muro di pietra da qualche magia oscura, vide Natsu, Gray e Yama feriti a morte e privi di vita.

   
 
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