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Autore: Luce87    13/12/2012    2 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buongiorno a tutti! Rieccomi come ogni giovedì e lunedì ad inserire un nuovo capitolo! Come sempre voglio ringraziare chi ha recensito il capitolo precedente, danybordeba e katherine delena, mi fate sempre molto felice. Ma un grazie va a tutti quelli che la stanno seguendo! Spero che vi piaccia e continui a piacervi! In questo capitolo abbiamo ancora la presenza di Alan, e per chi si è affezionato a lui, sappia che resterà per tutta la storia! ^_^ Ora vi lascio alla lettura, nel prossimo capitolo incontreremo un po' di personaggi nuovi! Cioè, la famiglia di Alan! Un abbraccio forte a tutti!








5

 

 

 

Passarono tre giorni dal famoso invito di Alan. In quei tre giorni non ci riuscimmo ad incontrare a scuola, stranamente non avevamo più avuto lezioni insieme, ma non era solo quello effettivamente il motivo. Già il giorno successivo non venne a scuola, pensai che fosse ammalato, in fin dei conti quella città poteva risultare alquanto fredda per gli umani, la temperatura era piuttosto bassa. Perciò non mi sarei stupita se avesse preso la febbre. Non potei non notare quanto ad Edward facesse piacere la sua assenza da scuola, non avrebbe mai affermato che la sua spensieratezza fosse basata anche sul quel dettaglio, ma non era difficile comunque intuirlo. Ma restò assente solo un paio di giorni, perché il terzo lo vidi a scuola, ma a quel punto non avevamo avuto tempo di parlarci. Certo oggi se ci fosse stato, e se avesse avuto l'occasione, sicuramente mi avrebbe ribadito il suo invito, e forse questa volta avrei accettato, in fin dei conti aspettare qualche giorno in più non avrebbe fatto alcuna differenza. Il giorno stesso dell'invito, con tutta la famiglia ne parlammo, e alla fine risultò che fosse meglio che sarei andata io a casa di Alan e non viceversa. Non tanto per Jasper che si sentiva sempre inquieto alla presenza di esseri umani, e tanto meno per Rose, che si preoccupava di non essere scoperta. Si era arrivati a tale conclusione valutando attentamente la situazione, insomma, risultava più prudente se gli umani non sapessero troppo di noi, perciò condurre uno di loro nella nostra casa, era un passo troppo eccessivo. Vabbè, il problema a quel punto si era risolto, Alan non sarebbe venuto a casa nostra!

Alzai il mio sguardo vedendo spuntare una leggera luce, ormai stava per iniziare un altro giorno...eh. Io ed Edward eravamo abbracciati nel nostro letto a goderci il momento.

 

- Stavo pensando che un giorno di questi potremmo farci una piccola vacanza-

- E hai qualche idea sulla destinazione?-

 

- Mah...pensavo di fare un salto sull'isola Esme, è da parecchio tempo che non ci andiamo-

 

- E' vero, è da parecchio tempo. Una vacanza ci farebbe davvero bene. Potremmo andare per il fine settimana, che dici? Torneremo in tempo per la scuola-

 

A quel punto sospirai appena..la scuola. Era assurdo che fossimo così legati a quella bugia. Eravamo sposati da undici anni e non eravamo certo dei ragazzini, ma non eravamo liberi di viverci la vita. Certo, avevamo l'intera esistenza, ormai lo avevo capito! Però cosa me ne facevo di un'intera esistenza se non ero libera neppure di fare certe piccole cose? Edward percepì probabilmente il mio malumore

 

- Cosa c'è amore?-

 

- Nulla...è che avevo pensato a qualcosa che poteva essere più lungo di due giorni...-

 

Lo sentì sospirare senza rispondermi immediatamente, così gli lanciai i miei pensieri senza usare la voce

 

E' che a volte desidererei staccare un po' la spina, fare qualcosa di nuovo...insomma, viverci certi momenti. Sembra che siamo incatenati!

 

- Sai che non è quella la questione, ma di certo non possiamo sparire da un momento all'altro, lo capisci? Ma se tu mi dicessi che vuoi andare via per un po', lo potremmo sempre fare! Non siamo di certo incatenati Bella, siamo liberi di viverci la vita come più desideriamo. Potremmo anche andare via per qualche anno...-

 

- Cosa??-

- Non ci saranno discussioni, cosa credi? Basterà dire a questa scuola che Carlisle ha deciso di mandarci a studiare all'estero ed il gioco è fatto. E sai che gli anni volano, e quando vorremo tornare lo potremmo sempre fare. Non voglio che tu ti senta oppressa...-

 

Andare via per qualche anno...l'idea mi allettava più di quanto pensassi. Certo mi sarebbe mancata la famiglia, ma nell'ultimo periodo mi sentivo così oppressa...avevo davvero bisogno di staccare la spina, da tutto e da tutti, naturalmente eccetto Edward. Ma poi si parlava di qualche anno, il tempo ormai era divenuto così relativo...Ma era vero, mi serviva sul serio, forse avrebbe aiutato la mia momentanea instabilità mentale! Sentì Edward sbuffare, e capì che Alice ci stava intimando di alzarci, ormai era una routine.

 

- Reputo che sia davvero scocciante a volte tua sorella sai?-

 

- Anche la tua!-

 

Sorrisi e quel punto ci alzammo senza voglia dal letto. Ci vestimmo tranquillamente, Edward si mise un jeans blu ed una maglietta a maniche corte grigia, si delineavano perfettamente i suoi muscoli...cavolo quant'era figo! Io stavo ancora decidendo, così Edward mi diede un bacio per poi lasciarmi sola e scendere dagli altri. Alla fine optai per un jeans attillato blu scuro, ed una maglietta grigia che mi lasciava scoperte le spalle, e dove c'erano le spalline e attorno al polso c'era un piccolo fiocchetto blu scuro anch'esso...era una maglietta davvero graziosa, mi misi delle scarpe con un piccolo tacco ed ora ero pronta anch'io. Sorrisi del mio abbigliamento, scelsi apposta gli stessi colori che aveva indossato anche Edward. Improvvisamente mi sentii chiamare, così andai direttamente in soggiorno, dove c'erano tutti.

 

- Buongiorno Bella, sei davvero carina stamattina!-

 

- Grazie Alice!-

 

- Sì Bellina, sembra che tu ti sia messa d'accordo con Edward per vestirvi alla stessa maniera!-

 

Di risposta gli feci una linguaccia ed andai da mio marito, che mi guardava con sguardo ammirato, così sorrisi.

 

- Allora andiamo?-

 

Interruppe Rose, così tutti andammo in garage per prendere le macchine. Come il resto dei giorni Jasper ed Alice vennero con noi, lasciando soli Emmett e Rosalie. Arrivammo a scuola in breve tempo, naturalmente grazie alla guida sportiva di Edward! Spesso mi chiedevo come sarebbe stato vederlo guidare in formula uno! Parcheggiammo al solito posto, e come sempre quando scendemmo dall'auto tutti gli studenti abbassarono lo sguardo...era davvero bizzarra come cosa, si notava quanto facessero finta di non guardare, ed invece erano lì a spiare ogni nostro più piccolo movimento. Naturalmente si poteva anche percepire chiaramente come alcuni incominciavano ad avere il cuore che accelerava. Sorrisi fra me ricordando vagamente di quando anch'io avevo lo stesso effetto quando guardavo Edward all'inizio...Improvvisamente Edward mi risvegliò dai miei ricordi

 

- Oggi sembra che tu stia facendo una strage, la cosa mi sta alquanto irritando...-

 

Lo guardai perplessa senza capire, e di risposta lui alzò gli occhi al soffitto

 

- Lasciamo stare, è sicuramente meglio! Oggi finalmente abbiamo lezione insieme!-

 

- Sul serio? Cosa di bello?-

 

- Biologia! Alle prime due, poi però io ho sociologia e tu matematica analitica-

- Bé, almeno le prime due ore le passiamo insieme! Dopo pranzo invece?-

- Io avrò due ore di spagnolo, mentre tu hai due ore di letteratura...-

 

Sentì perfettamente il suo cambio di voce nel dire letteratura, e sapevo bene la ragione qual era. Arrivammo davanti all'aula, e lui con un sorriso si scostò per farmi entrare per prima, come un cavaliere. Sorrisi ed entrai tranquilla, mentre lui mi seguì sereno, e non potei non notare gli sguardi degli altri studenti della classe, alcuni potei vedere che divennero persino rossi per l'imbarazzo, quando per sbaglio si fecero scoprire mentre fissavano. Eh...quell'affluire di sangue non era di certo un bello spettacolo! Oltretutto era da un po' che non andavo a caccia. Naturalmente io ed Edward ci sedemmo uno accanto all'altra, e poco dopo arrivò anche l'insegnante. Per fortuna ci diede un piccolo compito da fare a coppie, era davvero una giornata fortunata! In quella maniera non ci sarebbe stato problema se io mi avvicinavo un po' di più ad Edward, e poi non ci sarebbe stato nessun problema se ci fossimo messi un po' a parlare. Iniziammo insieme il piccolo test al microscopio, con il sorriso sulle labbra per ogni volta che ci sfioravamo.

 

- Che dici se stasera andiamo a caccia?-

 

Lo vidi alzare i suoi meravigliosi occhi su di me

 

- Certo! Te lo avrei chiesto io!-

 

- Perfetto, allora è deciso!-

 

- Sì, appena tornerai dalla casa di Alan...-

Ecco che stava tornando a galla la sua gelosia, ma non volevo che ci rovinassimo la giornata

 

- Sai, stavo valutando seriamente la tua proposta di stamani...-

 

Lo vidi guardarmi stupito, forse non pensava che dicessi sul serio, oppure non si aspettava che avrei pensato seriamente alle sue parole. Aspettai ancora qualche istante, poi presi il microscopio dalle sue mani

 

- Vorrei che andassimo via per vivere da soli per un po'. Non fraintendere comunque le mie parole, mi trovo bene con la nostra famiglia, ma da quando stiamo insieme non lo abbiamo mai fatto, da quando siamo sposati non abbiamo mai vissuto per molto tempo in intimità....insomma...-

 

- Non c'è bisogno che giustifichi la tua scelta con me amore, se non avessi voluto farlo, non te lo avrei neppure proposto. Non immagini come io mi senta entusiasta all'idea che finalmente avremmo un po' di tempo ed un po' di spazio tutto per noi. Pensavo che tu non volessi, per questo non te l'ho mai proposto in questi anni. Comunque ne parlerò con gli altri, e stai tranquilla che comprenderanno la nostra decisione. Anche gli altri lo hanno fatto...-

 

- Dici sul serio?-

 

- Sì, anche Rose ed Emmett ad esempio hanno trascorso un po' di tempo staccati da resto della famiglia, e lo stesso vale per Alice e Jasper-

 

- Forse dovevo proportelo prima, e non a questo punto...-

 

Lo vidi guardarmi senza capire a cosa mi riferissi, ed era pronto per chiedermi sicuramente spiegazioni, ma il professore disse che il tempo a nostra disposizione per l'esercizio era concluso. Così dovemmo smettere di parlare per riconsegnare il foglio con le risposte, e poco dopo puntuale suonò la campanella. Erano passate due ore senza nemmeno che me ne rendessi conto. Ci alzammo raccogliendo le nostre cose ed uscire dall'aula. Vidi perfettamente Edward pensieroso, ma non volli approfondire. Ci dovemmo dividere per seguire la prossima lezione, e stranamente mi sentii un po' più tranquilla, certo non perché non mi piacesse stare con Edward, avevo desiderato tanto passare qualche lezione con lui, ma non volevo di certo spiegargli, ora, tutte le mie paranoie, insomma, tutte quelle paranoie nate nell'ultimo periodo!

La lezione passò più velocemente del previsto, così mi avviai verso la mensa, per incontrare tutti gli altri. Naturalmente Edward aveva già pensato al mio vassoio per copertura, così non dovetti farlo io.

 

- Ciao a tutti!-

 

- Ciao Bellina, ti stavamo aspettando, ci stavamo chiedendo se ti fossi persa!-

 

- Spiritoso Emmett!-

 

- Allora oggi andrai da Alan a studiare?-

 

- Non lo so con certezza Jasper, dopo lo vedo a lezione e magari ne parliamo-

 

- Stranamente non ti vedo con lui, ma non ti vedo neppure a casa, perciò reputo che comunque sia, tu oggi non resterai a casa-

 

- A volte sei leggermente inquietante Alice...-

 

- L'importante è che non vieni a casa con lui! A volte mi chiedo cosa tu ci trovi di così interessante a stare a contatto con certi elementi...-

- Rose, guarda che Alan non è Jacob, che inquina con il suo odore ogni volta che ci viene a fare visita!-

 

- Questo è certo, e per fortuna direi anche!-

 

Sorridemmo alle parole di Rose

 

- Di certo a me fa più piacere l'odore di un umano rispetto a quello dei lupi-

- Su questo non avevamo dubbi Jasper! Anzi, a proposito dei lupacchiotti...è da qualche giorno che non sento la Lofo, domani è sabato potrei andarla a trovare!-

 

- Bellina, parlando dei cani ti viene in mente la tua migliore amica? Di certo non è normale!-

 

- Spiritoso, mi viene in mente Lofo, perché li sente spesso e volentieri-

 

- Comunque mi sembra un'ottima idea la decisione che tu vada a trovarla, avrai molte cose da raccontargli...-

 

L'affermazione di Alice mi sorprese, ma neppure più di tanto, la vidi sorridermi e ricambiai. Probabilmente aveva visto la decisione che avevamo preso io ed Edward ancora prima che avvenisse, non mi avrebbe di certo sorpresa. Però ero contenta di constatare che non sembrava delusa o triste, era una cara amica, una cara sorella, e forse aveva compreso il mio bisogno, in fin dei conti poi anche lei amava, e poteva di certo capire. L'ora di pranzo passò tranquilla, ogni tanto scambiavo qualche sguardo con Edward che parlava con Emmett nel frattempo, ed ogni volta sorrideva per il mio gesto. Come sempre al suono della campanella, aspettammo che abbastanza umani se ne andassero, per poi buttare nella spazzatura, sempre con mio rammarico, il pranzo. Ci scambiammo poi tutti un veloce saluto prima di dirigerci alle nostre lezioni. L'aula di letteratura era ancora mezza vuota, ed io mi sedetti al mio posto per aspettare e pensare. Avevo una miriade di pensieri che mi vorticavano nella testa, il pensiero che io ed Edward ci stessimo per trasferire tutti soli da qualche parte mi allettava non poco, e senza rendermi conto sorrisi fra me felice. Però c'era da valutare anche il luogo, all'inizio avevamo parlato dell'isola Esme, ma si trattava di una idea per una vacanza, e questa non lo sarebbe stata. Anche se non era male l'idea di stare per qualche anno da soli su un'isola deserta, certo però quello non avrebbe migliorato le cose al nostro rientro nel mondo civile! Avremmo preso l'abitudine di comportarci come vampiri accantonando totalmente la nostra parte d'umanità, almeno per me sarebbe stato complicato poi riabituarmi. Per Edward sicuramente sarebbe stato diverso, lui era da molto più tempo di me che si esercitava. Alzai improvvisamente lo sguardo e notai che la lezione era già iniziata, incrociai il mio sguardo stupito con quello azzurro di Alan che mi sorrise...ero contenta di rivederlo, così gli sorrisi di rimando. Stranamente oggi il professore aveva deciso di spiegare senza interpellarci, ma era anche meglio così in effetti, oggi non avevo nessuna voglia di citazioni di alcun tipo. La prima ora passò in quel modo, mentre la seconda ci fece fare un esercizio, che reputai abbastanza banale in effetti, o per lo meno lo era dal mio punto di vista. Era incredibile, avevo ventotto anni, e avevo vissuto quasi l'intera mia vita rinchiusa dentro una scuola, certo l'asilo non poteva definirsi proprio scuola...però il punto era quello! Sentii la campanella suonare la fine delle lezioni, così il professore passò da ognuno di noi per ritirare l'esercizio e lasciarci liberi d'andare via. Raccolsi la mia roba con calma, ed alzai lo sguardo sentendo la presenza di qualcuno dietro di me

 

- Ciao Bella!-

 

- Ehy, ciao Alan! Non ti ho visto in questi giorni...-

 

- Sì, non mi sono sentito tanto bene in effetti-

Uscimmo dall'aula per incamminarci verso l'uscita

 

- Mi stavo chiedendo se ti andasse ancora di studiare insieme, perché oggi sarei libero-

 

- Certo che mi va, non ho cambiato idea, poi ti ho dato la mia parola!-

 

- Giusto! Allora dove preferisci andare? A casa mia o a casa tua?-

 

- Non volevi farmi conoscere i componenti della tua famiglia?-

 

- Speravo che me lo dicessi, infatti ho proprio avvisato che oggi avrei avuto compagnia, che una mia compagna amante della storia sarebbe venuta a farci visita-

 

- Allora sono preparati-

 

- La tua famiglia sa che vieni da me?-

 

- Sì, certo che lo sanno-

 

Arrivammo fuori ed io percepì che la mia famiglia stava attendendo di sapere il da farsi...sì, perché Alice stranamente non lo aveva visto, e certo era strano, ed era anche assurdo che ogni volta che serviva lei diceva di non vedere nulla! Ma sapevo anche che potevano sentire il mio dialogo con Alan, non gli sarebbe stato a quel punto difficile capire che potevano andare tranquilli a casa senza aspettarmi, che ci saremmo visti più tardi.

 

- Allora dove hai l'auto?-

 

- Oh, mi spiace oggi niente auto, volevo farmi una camminata stamattina, così l'ho lasciata a casa. Spero che non ti dispiaccia fare due passi-

Fare due passi? Certo che non mi dispiaceva, ma non era tanto per quello che la mia espressione era alquanto perplessa, ma perché non ricordavo quand'era stata l'ultima volta che avevo fatto una passeggiata, camminando normalmente insomma. Vedevo che mi osservava in attesa

 

- Basta che la tua casa non sia collocata dall'altra parte del continente, per il resto non credo ci sia problema-

 

Vidi che mi sorrise prima di rispondermi

 

- Tranquilla, si trova a dieci minuti da qua-

- Ok, allora direi che possiamo metterci in viaggio!-

 

A quel punto cercai velocemente la mente di Edward, ed ecco che la localizzai facilmente

 

Amore ci vediamo dopo a casa

 

Lanciai il mio pensiero direttamente a lui, e a quel punto riuscì a sentire la sua auto accendersi, e poco dopo arrivare la sua risposta

 

Va bene, ricordati che poi dobbiamo andare a caccia insieme! Io incomincerò a dire agli altri la nostra idea sul trasferirci per un po'...

 

D'accordo, incomincia a parlargliene, poi domani, dopo che ho parlato anche con la Lofo ne riparleremo meglio tutti insieme...e non mi ero dimenticata del nostro appuntamento

 

Per caso preferisci che ne parlo quando ci sei anche tu? 

 

Ci pensai per un momento, forse sarebbe stato meglio

 

Sì forse lo preferisco

 

Ok, allora ci vediamo stasera, e mi raccomando

 

Eh, tranquillo, la cosa peggiore che potrebbe capitarmi è che io muoia...aspè un momento, lo sono già!

 

Sei sempre la solita...

 

Stai tranquillo, va bene? Ci vediamo dopo

 

Ti amo

 

Anch'io

 

A quel punto sentì che la sua macchina si stava allontanando così ripresi ad osservare Alan, che mi fissava perplesso, cavolo...

 

- Ehm...andiamo?-

 

- Certo, ti vedevo pensierosa, ed ho voluto lasciarti un momento vagare tranquilla fra i tuoi pensieri-

 

- Ti stai convincendo che sono pazza?-

 

Non mi rispose per mettersi a ridere allegramente, mentre io sorrisi pensando all'idea assurda che si stava probabilmente facendo su di me.

Incominciammo ad incamminarci tranquillamente, ed io dovetti calibrare parecchio ogni mio movimento, non mi ero resa per niente conto di quanto non fossi più abituata a farmi una passeggiata. Era vero che a scuola dovevo sempre stare molto attenta, ma di certo anche in quel caso non camminavo per un lungo periodo, solo da un'aula all'altra. Mi guardai un po' in giro, era anche la prima volta che visitavo quella cittadina, ero da un anno in quel posto eppure non ero mai andata in giro, ero vergognosa! Comunque, guardandomi bene in giro, non era così male come avevo pensato...

- Non hai fatto tanti giri in questa zona vero?-

 

Mi girai ad osservare Alan, che mi osservava sorridendo

 

- No, in effetti da quando ci siamo trasferiti, non ho mai visitato il posto-

 

- E' un vero peccato, ma potrai sempre rifarti no? Oggi si può dire che è un punto di partenza!-

 

Spostai lo sguardo per osservare davanti a me, lo vedevo davvero esaltato per avermi fatto vedere qualcosa di nuovo..certo non potevo rovinargli la giornata dicendogli che non ci sarebbe stata un'altra opportunità perchè da li a breve tempo mi sarei trasferita...no, non era proprio il caso di dirglielo.

 

- Qualcosa non va?-

 

lo guardai sorpresa per la sua domanda

 

- No, figurati!-

 

- Comunque siamo quasi arrivati-

 

Improvvisamente attraversammo la strada per raggiungere l'inizio del piccolo bosco che circondava la cittadina. Camminammo per qualche altro minuto, finché non arrivammo ad una strada non asfaltata che entrava proprio dentro il bosco, ma dove abitava? In effetti però anch'io e la mia famiglia avevamo scelto d'abitare non troppo in centro, ma per noi era in fin dei conti indispensabile. Non trovai nessuna difficoltà a camminare sulla ghiaia, non avevo neppure bisogno di guardare il suolo per stare attenta a non inciampare, non sarebbe mai potuto accadere. Finalmente gli alberi incominciarono a diminuire, così capì che ormai eravamo arrivati. Ed ecco che improvvisamente davanti a me iniziò un magnifico prato tagliato all'inglese, dove in mezzo c'era una piccola piscina, era davvero molto graziosa, proprio come la villetta alle sue spalle. Era una villa fatta all'esterno tutta in pietra chiara, fatta di due piani. L'ingresso era collocato sotto un lungo porticato dove si trovavano un paio di tavoli abbastanza lunghi, uno in legno e l'altro in ferro battuto, era davvero una bellissima villetta.

 

- Eccoci arrivati a casa! Ti va d'entrare?-

 

- Certamente!-

 

Mi superò di qualche passo per farmi strada, aprì la porta e notai che era aperta, ciò significava che non eravamo soli in casa...bè mi aveva avvertita in effetti. Entrò in casa e mi sorrise invitandomi ad entrare.

 

   
 
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