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Autore: SmartieMiz    13/12/2012    1 recensioni
(Spoiler! 4x07)
Cosa c'è di peggio che rivolgersi ai Niff quando si ha un problema?
L'impavido Sebastian Smythe non avrebbe mai pensato che sarebbe stato così difficile conquistare l'attraente capo-consiglio Thad Harwood.
Farà di tutto per conquistarlo: piani malefici, idee pazze, cose assurde. Si metterà in ridicolo per lui.
Riuscirà infine a conquistare il suo cuore? O diventerà lo zimbello della Dalton?
Duval mi riserva un’occhiataccia. Wes batte il martelletto.
È deciso: Harwood sarà mio.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Come conquistare il CUORE di Thad Harwood



Protagonista: l’impavido Sebastian Smythe
Co-protagonisti: Nick Duval, Jeff Sterling
Povera vittima: l'attraente capo-consiglio Thad Harwood

Special guest star: assente in questo capitolo



Halloween in camera

 

Harwood non si è fatto vedere per tutto il resto della serata. Che codardo.
Sono le dieci e prima o poi dovrà aprire quella fottutissima porta ed entrare in camera.
«È maleducazione lasciare l’aula canto nel bel mezzo di un’esibizione, signor Harwood!», gli rinfaccio non appena entra in stanza.
«Che cosa avrei dovuto fare?! Mi metti a disagio, lo vuoi capire? O meglio, la vuoi smettere una volta e per tutte?!», si sfoga Harwood sostenendo il mio sguardo.
Bella mossa, Harwood: mi hai appena rivelato che ti metto a disagio.
«Tesoro, con quale presunzione credi di essere tu il ragazzo a cui era dedicata la mia serenata?», lo sfido.
«Sebastian, è stato così palese: tutti quegli ammiccamenti, quegli scopa-sguardi, quei sorrisetti... erano tutti rivolti verso la mia direzione!», risponde l’ispanico adirato.
Scopa-sguardi. E bravo Harwood che conosce pure questi termini!
«Sai, la parete dietro di te era così interessante», asserisco sarcastico.
«Allora ammetti che la serenata era dedicata a me!», si illumina Harwood.
«Sì, okay, lo ammetto: umiliare gli altri è uno dei miei passatempi preferiti, okay?».
«Me ne sono accorto».
«Ora rispondi alla mia domanda», gli intimo avvicinandomi pericolosamente a lui: «Perché arrossisci sempre in mia presenza?».
E, come non detto, Harwood arrossisce violentemente.
«Io… no… cioè, non è vero», si ostina a dire Harwood arrossendo ancora di più.
«Ti piaccio, ammettilo», gli sussurro all’orecchio provocandogli un brivido lungo la schiena: «e anche tanto».
«No, ora smettila che vorrei dormire. Buonanotte!», conclude Harwood scocciato buttandosi sul proprio letto.
Sorrido compiaciuto: Harwood è pazzamente cotto di me e non lo vuole ammettere.
Tipico.

Siamo al 30 ottobre: il mese è passato velocemente tra frecciatine, battutine e altre serenate imbarazzanti e ancora non sono riuscito a farmi quell’Harwood.
Domani è Halloween e Wes e David organizzeranno un party in aula canto.
Cammino spensierato per i corridoi della Dalton quando ad un certo punto intravedo Harwood, Duval e Sterling che confabulano qualcosa: hanno l’aria di chi non vuole farsi vedere. Lo sento: si stanno nascondendo da qualcosa, o meglio, da qualcuno, e credo anche di sapere chi è quel qualcuno.
Li spio e origlio la loro conversazione.
«Per Halloween io e Jeff avevamo pensato ad un film in camera, quindi se proprio non vuoi andare alla festa di Wes e David puoi sempre venire da noi», gli dice Duval con un ampio sorriso.
«Ma no, non voglio disturb…».
«Ma quale disturbo! A noi fa piacere», asserisce Jeff con un sorriso ancora più grande.
«Non preocc…».
«Non preoccuparti tu», lo interrompe Duval.
«Va bene, se proprio insistete… grazie mille, ragazzi!».
«E di che? Sei nostro amico», conclude Jeff.
Harwood li saluta e va via. Esco dal mio nascondiglio e mi avvicino lentamente ai Niff che mi guardano quasi con aria spaventata.
«E così io non sono stato invitato alla vostra seratina dell’orrore», asserisco serio.
«Questi sono affari che non ti riguardano, Smythe!», sbotta Duval irritato.
«Caro Duval, tu e il tuo amato biondino siete i miei schiavetti e quindi non potete fare niente senza il mio consenso», rispondo accigliato: «Beh, oggi mi sento buono e generoso, perciò domani sera vi do il permesso di vedervi un film in camera, ma ovviamente saremo di nuovo in quattro. E non si discute!».
«Sapevo dove volevi arrivare», mormora Duval con disprezzo.
«Oh, Duval, ma come scotti!», esclamo appoggiando teatralmente una mano sulla sua fronte: «Forse la sconfitta brucia?».
«Questa era squallida», commenta Duval inorridito.
«Cosa? Il mio Nicky ha la febbre?!», domanda Sterling allarmato.
Ma perché quel ragazzo non capisce mai il mio ottimo senso dell’umorismo? Mi dà sui nervi, mi stizza in una maniera assurda!
«No, Sterling», mi limito a dire, poi asserisco: «Allora a domani sera».
«Okay, dobbiamo soltanto avvisare Tha…».
«NO», fermo Sterling per un braccio: «Harwood non deve sapere assolutamente niente. Sarà di nuovo una piacevole sorpresa».
 
È la sera del 31 ottobre.
Ho in mente il mio nuovo piano malefico che è piuttosto semplice: irromperò all’improvviso nella camera dei Niff fingendo di non sapere niente dei loro programmi serali e mi unisco a loro. Mi siederò al fianco di Harwood e, quando ci sarà un punto cruciale nel film, sarò lì pronto a tendergli la mano o a farmi abbracciare quando avrà paura. Ovviamente tutto questo soltanto per portarmelo prima a letto.
Sì, lo so, ogni giorno divento sempre più un fottuto genio: i miei piani sono sempre perfetti e studiati in ogni minimo dettaglio.
Con i popcorn in mano, spalanco la porta della camera dei Niff.
«Salve, ragazzi! Oh, ciao anche a te, Harwood. Non eri in camera e stavo incominciando seriamente a preoccuparmi per te», recito con un sorriso irresistibile.
Duval mi guarda disgustato, ma non dice niente.
«Oh, non ce n’era bisogno, Smythe», risponde Harwood arrossendo leggermente.
L’ho mai detto che sono un fottuto genio?!
«Bene, che fate?», domando fintamente incuriosito.
«Guardiamo un film dell’orrore», risponde semplicemente Sterling.
«Oh, ma che bel diversivo! Quasi quasi mi unisco a voi», continuo a recitare spegnendo la luce.
«P-perché hai spento la luce?», farfuglia Harwood quasi impaurito.
«Così si crea l’atmosfera», rispondo semplicemente: «Non ho mai guardato un film dell’orrore con la luce accesa».
Pfff, ma quando mai. Io spengo la luce così nessuno può vedere cosa faccio nel buio, piccolo Harwood.
Mi siedo sul letto insieme agli altri e circondo Harwood con il braccio. Lui sobbalza leggermente per poi arrossire ancora di più: il mio piano sta funzionando.
«Oh, io l’ho già visto questo film», mento: «È troppo pauroso per i debolucci come Sterling».
«Scherzi, Sebastian? Io amo i film del terrore! Più sono paurosi e meglio è», ribatte Sterling seguendo il film con due occhi vispi e attenti.
Se seguisse in questo modo così attento anche le lezioni, sarebbe davvero un asso a scuola.
«Ah, davvero l’hai già visto? Allora dimmi cosa succede dopo», mi sfida Duval con un sorriso sadico in volto.
Bene, Duval vuole rovinarmi la serata. Beh, non c’è problema, io ho sempre una battuta pronta a tutto.
«Non me lo ricordo bene, l’ho visto tre anni fa», rispondo accigliato.
«Come hai fatto a vederlo tre anni fa se il film è nuovo ed è uscito quest’anno?», continua Duval con un sorriso sempre più ampio.
E così Duval vuole mettermi in difficoltà. Che bastardo.
Forse non sa chi ha di fronte. Non si scherza con il fuoco. MAI.
«Un anno, tre anni… uff, ma che precisino che sei! È la stessa cosa», concludo sarcastico.
«Si, certo», mormora Duval con una faccia da schiaffi.
Mi trattengo dallo sferrargli un pugno solo perché devo fare bella figura con Harwood.
Do uno sguardo al film proiettato sullo schermo del computer e noto che una signora è appena entrata in una stanza tutta buia. La signora si avvicina lentamente all’unico oggetto presente nella stanza che è uno strano baule.
Cosa può esserci di così misterioso dentro quel baule?
Niente di che, ma ovviamente ci sarà qualcosa di così terribile che spaventerà a morte Harwood che, senza volerlo, si ritroverà tra le mie braccia. Io lo consolerò dicendogli che è tutto okay, che non è successo niente, che siamo ancora tutti vivi, e lui incomincerà a capire di essere sempre stato un cretino nei miei confronti e che…
«… no, non aprire quel baule, non aprire quel baule, non aprire quel baule… ho detto no… NON APRIRE QUEL BAULE!!!», urlo spaventato rifugiandomi tra le braccia di Harwood.
Il panico e l’angoscia mi attorcigliano lo stomaco.
Giuro che non l’ho fatto apposta a buttarmi tra le braccia di Harwood.
«E così il coraggioso Smythe ha paura dei film dell’orrore!», sentenzia Duval con un sorriso sadico in volto.
«Paura?! Questo film fa ridere!», replica il biondino profondamente divertito.
E io che pensavo che Harwood, Duval e Sterling avessero paura dei film horror: forse li sottovaluto troppo.
Che pessima figura che ho fatto. Devo rimediare.
Sono ancora tra le braccia di Harwood e ancora non sento sussurri di frasi consolatorie.
«Smythe, levati di dosso!», asserisce ad un certo punto il capo-consiglio con la sua solita simpatia.
«Ma che dolce che sei!», mormoro sprezzante per poi ricompormi.
Duval sogghigna e io gli fulmino lo sguardo. Gliela farò pagare prima o poi.
Eccetto per la spaventosa scena del baule, il film sembra essere davvero noioso, perciò decido di trasformare la visione del film in qualcosa di più piacevole e vivace.
«Scusatemi, dov’è il telecomando? Non si sente bene, devo alzare il volume...», asserisco improvvisamente fingendo di cercare il telecomando.
La mia mano va qua e là, alla ricerca di un telecomando che in realtà non mi serve, finché non si posa sulla coscia di Harwood. La mia mano va sempre più sopra e sento Harwood gemere al mio tocco. Sorrido compiaciuto.
«Sebastian, è un computer, per alzare il volume non ci vuole il telecoma… AH!».
Duval e Sterling, che non si erano accorti di niente, si girano di scatto all’urletto strozzato di Harwood.
«Che succede ora?!», domanda Duval spazientito.
«Wow, solo io e Nick non abbiamo paura dei film horror?!», parla Sterling che, come al solito, non ha capito un tubo.
«Oh, scusami, Harwood, credevo davvero fosse un tel…».
«CREDEVO FOSSE UN BEL NIENTE!», mi urla contro Harwood alzandosi immediatamente dal letto: «Sei un pervertito del cazzo, non mi stancherò mai di dirtelo! Basta, mi sono rotto di te, mi sono stancato dei tuoi stupidi giochetti! E con questo ciao!».
Harwood improvvisa un’altra delle sue squallide uscite drammatiche e va via.
«Sebastian, sei incredibile!», mi rimprovera Duval sprezzante accendendo la luce.
«La dovresti smettere», asserisce Sterling.
«Oh, io sarei incredibile. Dolci innocenti Niff, ancora non avete visto niente di me», concludo.

 


Angolo della pazza che scrive queste cose Autrice

Ciao a tutti! Ed ecco il quinto capitolo di "Come conquistare il CUORE di Thad Harwood"! ;)
La scusa del telecomando xD Ahahahah, questo è troppo, Bas u.u xD
Riuscirà mai l'impavido Sebastian Smythe (che poi ha paura dei film horror LOL xD) nel suo piano? u.u D:
Ringrazio tutti coloro che leggono e in particolare Diana924, JustAWarbler e Klaine 4ever che hanno recensito! :D
Al prossimo capitolo! :D

   
 
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