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Autore: _Lally_chan_    30/06/2007    5 recensioni
continuano le avventure di Roy ed Edward...nel bene e nel male....Roy x Ed (continua da le difficoltà della vita)
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric, Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4- coma

Roy ed Alphonse erano seduti nella sala d' aspetto del pronto soccorso dell' ospedale di East-city.

Contro ogni richiesta, si erano rifiutati di ricevere le dovute cure per le loro ferite, esi erano messi ad aspettare il responso del medico.

La porta della sala si aprì.

< Buona sera, sono John Filmor, primario di terapia intensiva... >

I due alchimisti guardarono sfiniti l'uomo, bramosi di sapere qualcosa.

< ...il vostro compagno non è in pericolo di vita, ma...è come se fosse in uno stato comatoso. >

< ... >

< Il suo stato fisico è ottimo, le sue funzioni vitali eccellenti; ma è come se fosse bloccato, come se il suo cervello non ricevesse comandi. >

< ... >

< Da quello che miavete detto, posso presumere che il vostro amico sia stato controllato mentalmente da qualcuno. Questo manipolatore riusciva a controllarlo con delle parole chiave; diciamo che lo "attivava" e lo "disattivava" quando più gli piaceva, così nei momenti "morti" il vostro amico appariva normale, perché non sotto l'influsso del manipolatore. >

< ... >

< Penso quindi che, quando l' alchimista delle gemme è morto, il contatto tra i due si è rotto e questo ha fatto si che l' alchimista d' acciaio cadesse in uno stato catatonico. Il problema è che solo chi controlla la mente di una persona può farlo uscire dallo stato di assoggettamento. >

< Quindi cosa possiamo fare dottore?! > disse Roy serio.

< Non molto; però forse se trovaste qualcosa...qualche scritto dell' alchimista delle gemme...so che ha studiato per molti anni la manipolazione mentale. Forse tra le sue carte è scritto un modo per risolvere questa situazione. >

< Si; ha ragione. >

< Un' altra cosa...il mio consiglio, per adesso, è che finchè non trovate un' altra soluzione , stiate vicino al ragazzo; parlategli, il più possibile. Nei casi di coma aiuta molto spesso il paziente. >

< Si dottore, lo faremo di certo. >

*********************

Roy era seduto nella cucina di casa sua intento a bere il 13° caffé della mattinata.

Al entrò in quel momento e prese anche lui una tazza.

< Salve colonnello...neanche lei riesce a dormire?! >

< Sono appena stato da lui e gli ho parlato un po'...tra poco arriverà Winry, le ho chiesto di stargli accanto; così noi potremo metterci all' opera. >

< Perfetto; allora vado a lavarmi il viso e poi andiamo. >

*********************

Quella mattina una squadra di militari scelt, mise a socquadro la zona dei capannoni militari, riuscendo così a trovare il covo dell' alchimista delle gemme.

Tutti i documenti trovati furono portati nell' ufficio del colonnello che iniziò, insieme ad Al, la ricerca di una soluzione. Vagliarono più di mille pagine, cercando di appuntare ogni minimo indizio che potesse aiutarli nel loro scopo.

Si fece così notte fonda; i due alchimisti erano ormai allo stremo delle forze.

TOC-TOC

< Avanti... > disse esausto Roy, mentre iniziava a leggere l' ennesimo foglio.

< Buona sera colonnello Mustang, volevo solo dirle che è molto tardi ed è meglio che lei ed Alphonse vi riposiate un po'; immagino non abbiate dormito e ormai sono più di 24 ore che lavorate senza sosta...penso che se aveste la mente più lucida fareste meglio il vostro lavoro. >

disse preoccupata il tenente Hawkeye.

< Si, hai ragione; adesso andiamo a casa...grazie per esserti preoccupata per noi...adesso puoi andare. >

**************

Roy stava camminando per una via buia e stretta. Vagava in quel nulla da minuti; no, forse da ore.

Ad un certo punto vide in lontananza un lampione che creava sull' asfalto un cerchio di luce fioca. Al centro di quella luce c' era un ragazzo; Roy non riusciva a distinguerlo bene. Si avvicinò di più Riconoscendo così il suo amato Edward.

Il giovane alchimista era seduto in ginocchio, la testa bassa e le mani sulle ginocchia.

< ...Edward... > lo chiamò Roy avvicinandosi.

Il ragazzo alzò il capo, portandosi le mani al petto;dalla candida maglia bianca iniziò a crearsi una larga macchia di sangue, che sporcò le mani di Edward.

Il colonnello guardò attonito la scena, mentre Ed alzava le mani insanguinate nel tentativo di toccarlo.

< ...aiutami... >

*************

Roy si svegliò di soprassalto, la fronte sudata e in mente ancora l' incubo. Guardò davanti a se l' alchimista d' acciaio che dormiva tranquillo nel suo letto.

< Perché?! > disse portandosi le mani agli occhi < ...perché tutto questo?! >

Una lacrima solcò il suo viso. Alzò lo sguardo e dolcemente baciò l' amato.

< Ti salverò Edward! Fosse l' ultima cosa che faccio! > disse risoluto dirigendosi in salotto.

Li su un divano dormiva Al; che come il colonnello appariva sciupato e logorato dall' apprensione.

< Alphonse... > iniziò a dire Roy scuotendo il giovane alchimista < ...svegliati, dobbiamo continuare le ricerche! >

< Uhm...ancora un minuto... >

< Armour; alzati subito! Non è questo il momento di dormire. > disse il colonnello allo stremo della frustrazione.< Io vado in ufficio a prendere le carte; tu veglia su Edward finché non torno. >

< Si > disse Al stropicciandosi gli occhi. < Fa in fretta; e visto che ci sei compra un po' di caffé caldo! >

*************

Ormai erano passate ore e Roy ed Alphonse stavano leggendo le ultime carte porte dal colonnello.

< Facciamo il punto della situazione... > disse allo stremo delle forze Roy < ...l' alchinista delle gemme controlla le menti delle sue cavie attraverso delle pietre da lui stesso forgiate e impregnate di alchimia...alchimia molto antica.

Le pietre vengono poi inserite nel corpo del malcapitato tramite attivazione di un cerchio alchemico;così facendo vengono assorbite dall' organismo, monopolizzando e assoggettando il soggetto. > Roy prese una pausa. < Il problema è che dopo l' entrata in circolo, solo chi ha trasmutato la pietra può decidere della vita o della morte della persona infettata; e solo lui può togliere la pietra dall' organismo. Oltretutto il "come liberare il soggetto" non è specificato nei suoi scritti; o se è scritto, è nascosto bene... >

< Allora cosa possiamo fare?! >

< Non possiamo andare alla ceca; così rischieremmo di ucciderlo! >

< Ma dobbiamo fare qualcosa! Edward non può restare così per sempre! > disse Al urlando.

< Perchéper te io mi sto divertendo, no?! >

Per tutta risposta Roy ricevette un pugno in faccia che lo fece cadere a terra; tutta la rabbia e la frustrazione di Alphonse erano fuoriuscite a quelle parole.

< Adesso ti senti meglio? > disse Roy massaggiandosi la guancia.

< Io...io... > cercò di dire Al tra le lacrime < ...mi dispiace! > aggiunse iniziando a piangere sulla spalla del colonnello.

*************

Roy camminava per la via principale di East-city; intorno a lui le persone parlavano animatamente camminando incontro al colonnello. L'alchimista di fuoco alzò gli occhi per ammirare le stelle che brillavano in cielo, e vide piccoli fiocchi che preannunciavano l' inizio di una nevicata.

< ...Roy... >

Qualcuno lo stava chiamando.

< ...da questa parte. >

Mustang si voltò e vide davanti a se Edward che gli faceva segno di seguirlo. Si mise a correre nel tentativo di raggiungerlo, così si addentrò in un vicolo laterale. Una fioca luce proveniva dal fondo. Roy gli si avvicinò e vide Ed girato di spalle.

< Edward...sei davvero tu? > disse mentre con la mano cercava di toccargli la spalla.

< Sei vicino alla soluzione...non devi fermarti... > disse Ed voltandosi < ...se lo farai io sarò triste Roy...molto triste... >aggiunse con tono malinconico.

Mustang lo guardò un istante poi indietreggiò colpito da ciò che stava succedendo.

Edward stava piangendo; lacrime color vermigliio gli solcavano le candide gote.

< Non...non lasciarmi Roy... >

**************

< Colonnello...colonnello Mustang si svegli!!! >

Roy aprì lentamente gli occhi, alzando poi la testa. Si guardò intorno spaesato, poi riconobbe Al e ricordò cosa stava facendo.

< Scusa Alphonse...ho appoggiato un momento la testa sul tavolo e...devo essermi addormentato. >

< Non si preoccupi; volevo solo dirle che è arrivata Winry.Ora sta vegliando su Edward,quindi noi possiamo riposarci un po' sul divano...meglio riprendere un po' le forze... >

Alphonse non riuscì a finire la frase che la porta della stanza da letto si spalancò.

< Al vieni subito! Ed sta male!Respira a fatica...non capisco cos' abbia! >

Roy e Alphonse si alzarono e in un batter d' occhio si fiondarono nella stanza.

Disteso sul letto, Edward respiravaaffannosamente; il suo viso era rosso e sudato e le sue mani, constatò Roy, erano bollenti.

< Winry; va subito a chiamare il dottor Filmor...sbrigati! > disse alterato Roy.

< Si > rispose lei correndo in salotto.

< Alphonse, tu va a prendare un catino d' acqua fredda! >

< Si > disse uscendo anche lui.

Roy si avvicinò ad Edward, toccandogli la fronte imperlata di sudore; era caldo come un tizzone ardente. Iniziò a sbottonargli il pigiama per farlo respirare meglio; poi arrivato Al, iniziò a poggiargli il panno freddo sul corpo.

Winry rientrò proprio in quel momento.

< Il dottore arriverà a momenti. >

< Bene, tu intanto va di la ad aspettarlo; qui ci pensiamo noi... >

< Ma... >

< Per favore vai di la! > disse Al quasi pregandola; sapeva bene che lo stare li l'avrebbe fatta solo soffrire inutilmente.

< Roy... >disse Alphonse.< Guarda; sembra che si sia calmato... >

Mustang guardò Edward; il suo respiro si era via via normalizzato ma qualcosa non andava. Si avvicinò per controllarlo, e così si accorse del dramma.

Ed non respirava più.

Senza perdere tempo Roy salì sul letto iniziando a fargli la respirazione bocca a bocca. Passarono i minuti; minuti di angoscia e terrore; poi il miracolo.

Edward ricominciò a respirare.

< Ragazzi... >

I due si voltarono.

<...è arrivato il dottore. > disse Winry guardandoli con aria perplessa.

< Fallo entrare... >

Il dottore visitò Edward, facendo uscire tutti dalla stanza; poi tornò in salotto per il responso.

< Allora dottore...cosa può dirci?! > disse preoccupato Al.

< Adesso è tranquillo; ha qualche linea di febbre, ma dovrebbe scendere tra qualche giorno. La cosa che mi preoccupa di più è il suo stato mentale...il suo blocco celebrale sta logorando il suo corpo! Se non si riesce a fare qualcosa, in poco tempo...morirà. >

Il trio guardò il medico con aria triste e rassegnata

< Ormai la sua vita ènelle mani di dio >

****************

Al era seduto su una poltrona accanto al letto in cui dormiva Edward; in mano l' ennesima tazza di caffé della giornata.

< ...sai Ed, oggi Winry mi ha dato una bellissima notizia... >

Piangeva.

< ...lei...io...presto sarò papà! Winry aspetta un bimbo!...io non posso ancora crederci! Non è una notizia stupenda?! >

Nessuna risposta.

< ... tu...diventerai zio...Non sei felice?!...io farò il tutto il possibile perché tu riesca a vederlo; te lo prometto! >

Al finì di parlare, poi uscì dalla stanza.

Senza che nessuno potese vederlo Edward mosse le dita della mano.

***************

< Mi ha mandato a chiamare colonnello? > chiese Al entrando nell' ufficio.

< Si; sono arrivato ad una conclusione...dopo aver letto e riletto queste stramaledette carte penso di aver trovato un modo per salvare Edward! >

Roy fece una breve pausa tirando fuori dal cassetto un foglio.

< Il nostro problema principale è che dobbiamo capire quale pietra è stata usata dall' alchimista delle gemme per manipolare Ed; perché ogni pietra ha particolari caratteristiche e funzionalità, sfruttabili appieno solo su particolari soggetti. Dopo studi e ricerche sono arrivato ad escludere più di 50 pietre; le rimanenti sono: quarzo, agata e ametista. Adesso dobbiamo trovare quella giusta delle tre e così creare il cerchio alchemico adatto ad espellerla. >

****************

Al, Roy e Winry erano posizionati intorno al letto di Edward.

< Siete sicuri di quello che state per fare?! > chiese Winry visibilmente preoccupata .

< No; ma se non facciamo qualcosa lui morirà comunque! > disse Roy in tono grave; poi si rivolse ad Al.< Puoi procedere Alphonse. >

Al prese un penna e iniziò a disegnare un cerchio alchemico sul torace del fratello.

< Bene... > disse tracciando l' ultimo segno < ...siamo pronti...quando vuole colonnello. >

I due alchimisti appoggiarono contemporaneamente le mani sul cerchio alchemico, attivandolo. Un gran bagliore inondò la stanza, poi calo di nuovo il buio.

I minuti passarono ma non successe niente.

< Non ce l' abbiamo fatta! > disse Al iniziando a battere i pugni sulla sponda del letto.

< ...mi dispiace... > cercò di dire Winry per consolare il marito, ma si dovette fermare per lo stupore.

Edward aveva aperto gli occhi e lentamente si era messo a sedere;iniziò a tossire fortemente finché non riuscì a sputare fuori una pietra violacea.

Si guardò intorno vedendo Roy e gli altri.

< Cosa ci fate tutti qui? > chiesse innocentemente< ...che brutte faccie che avete! Sembra siate appena scampati alla morte...! >

Roy non resistette; sentimenti di rabbia e gioia immensa lo pervadevano.

< TU...IO TI AMMAZZO MALEDETTO RAGAZZINO! NON MERITI DI VIVERE DOPO QUESTO!!! > disse Iniziando a piangere e abbracciando il giovane alchimista.

< Ma cosa vi prende a tutti?!>

< Niente! > disse Al abbracciando anche lui il fratello.

***********

Una nuova mattina iniziava ad illuminare la ridente città di East-city.

Roy ed Al dormivano profondamente nei loro letti, mentre Edward era seduto in salotto; il suo sguardo vagava da una parte all' altra della stanza.

< Tieni > disse avvicinandosi Winry e porgendogli una tazza di té.

< Grazie Winry, sei molto gentile...sai, io riuscivo a sentirvi, mentre ero li disteso nel letto; ma non riuscivo a muovermi o parlare...mi dispiace di avervi fatto preoccupare... >

Winry guardò Edward con sguardo carico d' amore, poi lo abbracciò.

< Questo non ha più importanza adesso! L' unica cosa che conta è che tu stia bene... >

< Ah, ho saputo che tra poco sarò zio... >

< Si, è così > disse Winry con un po' di imbaranzzo.

< Sono tanto felice per voi; non vedo l' ora che nasca! >

Edward si fermò un attimo poi continuò in tono più serio.

< Winry...voglio che tu sappia una cosa. Tu sei una mia cara amica ed è giusto che lo sappia.

Io amo una persona; il nostro amore è molto profondo e presto vorremmo andare a vivere assieme. Lui...mi ha sempre protetto ed aiutato e io non potrei mai vivere senza di lui...ora io voglio che anche tu lo sappia; per me è molto importante che tu ne venga a conoscenza... >

< ...stai parlando del colonnello Mustang? >

< E tu come... >

< Ed, ti conosco da sempre, non puoi nascondermi una cosa del genere...comunque sono felice per voi! Sono sicura che lui è la persona giusta per te...dopo quello che ha fatto per salvarti non ho più dubbi! >

Edward sorrise a Winry, poi l' abbracciò.

< Grazie! >

< E di che?!...adesso invece vieni in cucina a mangiare qualcosa o diventerai uno scheletro! >

***************

Era passata ormai una settimana e Roy ed Edward erano seduti, l' uno nelle braccia dell' altro, sul balcone dell' appartamento del colonnello. La brezza invernale solcava i loro visi arrossati.

< ...sai Roy, quando ero in coma mi è capitato spesso di sognarti; ogni volta cercavo di parlarti, di toccarti ma non ci riuscivo; avevo paura di perderti, di non vederti più... >

<...è successo anche a me...ti ho sognato tutte le volte che riuscivo a dormire... >

Roy finì la frase poi prese il viso di Edward tra le mani e lo baciò con passione.

< Roy...ti va di rientrare; inizio ad avere freddo. >

Mustang assentì alzandosi in piedi e prenndendo Ed per la mano. I due rientrarono in casa, dirigendosi in camera da letto.

Roy fece sedere Ed sulla sponda del letto iniziando a baciarlo con passione sempre maggiore.

< ...che intenzioni hai...Roy... >

Per tutta risposta il colonnello si chinò e prese la mano sinistra di Ed.

< Edward Elric, mi vuoi sposare? >

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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