Veloce! Più veloce!
Flesse le gambe, balzando oltre una pila di bagagli.
Il cuore in gola.
Il respiro pesante.
Uno dei treni fischiò, avanzando pigramente sui binari.
Si gettò in quella direzione.
«...aspetta... ASPETTA!»
Nel sentire una voce familiare, Jensen si affacciò al finestrino del vagone.
Lo guardò stupito, non credeva avrebbe fatto in tempo ad arrivare.
«Jared, che diavolo fai?»
«Dovevo...» ansimò, mantenendo a fatica il passo «Dovevo salutarti!»
«Starò via solo una settimana, stupido.»
«Non significa che non mi mancherai!»
Il treno prese velocità, lasciandolo indietro.
Non seppe neppure se Jensen l'avesse sentito, ma quando il cellulare annunciò l'arrivo di un sms, sorrise leggendolo.
I luv ya, dumbass.
J.