Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    01/07/2007    2 recensioni
Dopo la fine della seconda serie Shaoran è tornato ad Hon Kong, da allora Sakura non si da pace; nel momento stesso in cui lui rimette piede in giappone le carte si ribellano attentando alla vita dei due innamorati, mirando a separarli per evitare altre sofferenze alla loro padrona. Riusciranno a fare si che si lascino o sarà Shaoran stesso a ripartire per la Cina dopo aver sistemato le cose?
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sabato pomeriggio. Sakura tornava a casa da scuola quando passò sul ponte del lago nel parco. Rimase incantata a guardare i pesciolini che nuotavano tra le ninfee, qualche secondo dopo essersi appoggiata al corrimano si sentì chiamare.
-Ciao Sakura.-
-Ciao Shaoran! -
-A che stai pensando?-
Si voltò ancora verso le ninfee.
-A un ragazzo che mi piace.-
Lo sguardo di Shaoran si rattristò anche se Sakura non lo vide.
-E chi ti piace?-
-Forse te lo dirò un’altra volta.-
Non aveva il coraggio di dirglielo.
-Se tiro ad indovinare mi dici quando indovino?-
Annuì con la testa.
-Tanto non indovineresti mai. Che ci fai da queste parti?-
-Passavo per caso, poi dovevo dirti una cosa.-
-Cosa?-
-Non importa, hai detto che posso tirare ad indovinare, vero?-
-Vero! Ma tanto non indovini.-
-Yuki?-
-No.-
-Erol?-
-No. Tanto non indovini.-
-Yamazaki?-
-Ma quando mai! Ora devo andare mi spiace, ma tu non scervellarti troppo, ok? Ti dirò chi mi piace la prossima volta che ci incontriamo. -
-Ok.-
Si voltò e pattinò via, mentre Shaoran pensava “Come faccio a non pensarci Sakuretta” , poi tornò a casa anche lui.
Qualche minuto dopo Sakura era a casa e pensava anche lei a quel pomeriggio “Sono una stupida, un’idiota, una scema, un’imbecille! Dovevo dirglielo, lo so, ma non è così facile come sembra, lui per riuscire a dichiararsi ci ha messo quasi due anni, e se ci mettessi anch’io così tanto” cominciò a salire le scale “E magari quando riuscirò a dirglielo a lui piacerà un’altra ragazza, forse se glielo scrivo in una lettera… però non sarebbe giusto, lui , è riuscito a dirmelo di persona, devo riuscirci anche io”.
Si chiuse alle spalle la porta della cameretta e vi si appoggiò guardando il soffitto, poi le gambe cominciarono a tremare, tremavano tanto da non permetterle più di stare in piedi, così tanto da costringerla ad inginocchiarsi sul pavimento. Rimase inginocchiata a tremare per qualche minuto poi suo fratello tornò a casa e lei trovò la forza di rialzarsi, passò un paio d’ore a fare i compiti, poi Toy entrò in camera sua e le disse:
-Sorellina, io vado a lavorare, papà torna tardi, va bene?- -Si non preoccuparti.-
Forse invece avrebbe dovuto preoccuparsi, quando si chiuse le porta di casa alle spalle Sakura ricominciò a tremare, sentiva freddo e aveva delle fitte fortissime al cuore, Kerochan se ne accorse e le si avvicinò.
-Forse dovresti lavarti la faccia, sai?-
-Vado.-
Prese un maglione che si infilò mentre andava in bagno seguita da Kerochan, entrò, apri il rubinetto e chiese: -Calda o fredda?-
-Meglio calda.-
Sakura sentì un brivido scenderle giù per la schiena e si voltò di scatto, ma non c’era nessuno. Si rigirò e le venne un colpo quando le parve di vedere un’immagine umana riflessa nello specchio, tentò di ignorarla.
Si fece coraggio ed infilò le mani sotto l’acqua, ma quando l’acqua passava sulle mani di Sakura diventava rossa, Kerochan si avvicinò velocemente.
-SAKURA GIRA LE MANI PRESTO!!-
Fece come gli era stato ordinato, sulle mani aveva dei tagli sanguinanti lunghi dai tre ai quattro centimetri; le venne un’altra fitta al cuore che la fece lacrimare, Kerochan era allarmato.
-Aspetta qui! Qualunque cosa succeda non muoverti di qui!-
Volò fuori e tornò in camera di Sakura, la scena era raccapricciante, un’ombra nera era al centro della stanza e attorno le volavano le carte che lanciavano delle saette luminose. Intanto Sakura in bagno sentì un altro brivido scenderle giù per la schiena, si voltò lentamente, dal soffitto pendeva il cadavere di una donna impiccata, con un paletto conficcato nel cuore e dei tagli sulle mani identici a quelli che aveva Sakura che si sforzava di non gridare e di non scappare via “Aspetta qui! Aspetta qui! Qualunque cosa succeda non muoverti di qui!” Si guardò le mani e vide che i tagli erano spariti e Kerochan le era apparso alle spalle con le sembianze della tigre alata con uno zainetto in bocca che lasciò cadere e gridò a Sakura: -Sali su di me svelta!!-
Non se lo fece ripetere due volte, salì Su Kerochan e volarono via.
Appena fuori di casa, diluviava, Sakura chiese a Kerochan: -Che cosa erano quelli?-
-Non lo so.-
-Dove andiamo?-
-Apri lo zainetto e prendi il telefono!-
Ubbidì.
-Chiama il cinesino svelta!-
-Come?!? E’ tardi, sarebbe da maleducati chiamare a quest’ora!-
-TELEFONAGLI O ANDREMO A CASA SUA SENZA AVVISARLO!!!!!!!!!-
Si voltò indietro e vide delle scie luminose che stavano per raggiungerli.
A casa sua Shaoran pensava a ciò che gli aveva detto Sakura il pomeriggio quando sentì squillare il telefono.
-Pronto?-
-Ciao, sono Sakura.-
-Ciao ti serve qualcosa?-
-Io, veramente, posso venire a casa tua?-
-Si certo, quando arrivi?-
-Presto.-
Suonò il campanello e Shaoran corse ad aprire.
-Chi e?-
-Sono Sakura, apri ti prego! -
Aprì di colpo il portone e Sakura si precipitò su per le scale con le lacrime agli occhi, quando vide Shaoran corse verso di lui e lo abbracciò.
-Sakura, che hai?-
La abbracciò anche lui.
-Ho…ho paura.-
Disse mentre continuava a piangere tra le braccia di Shaoran. Kerochan si avvicinò ai due ragazzi poggiando lo zainetto per terra.
-Cosa è successo Kerochan?-
-Te lo spiegherà Sakura, può dormire qui?-
-Ma… Kerochan…-
-Hai visto che è successo prima! Allora?-
Si rivolse verso Shaoran.
-Si certo.-
-Mi raccomando, non perderla di vista neanche per un istante o te la vedrai con me!-
-Non c’è problema!-
Volò giù per le scale e sene andò. Shaoran alzò la faccia di Sakura e la guardò negli occhi.
-Si può sapere che è successo?-
Sakura si chinò a raccogliere lo zainetto e si rivolse a Shaoran singhiozzando:
-Preferirei non parlarne, tanto non mi crederesti.-
-Come vuoi, vieni dentro però che sei fradicia, vuoi dormire nella stanza degli ospiti?-
Annuì a testa bassa, mentre camminavano Shaoran la guardava preoccupato. Aprì la porta della camera degli ospiti.
-Entra e cambiati, io ti prendo un asciugamano.-
-Si.-
Sakura si cambiò e si sedette sul letto, Shaoran bussò alla porta qualche minuto dopo.
-Avanti.-
Entrò e si sedette accanto a Sakura poggiandole un asciugamano sui capelli e asciugandoglieli delicatamente, Sakura si giro verso di lui, ora si sentiva più tranquilla e gli disse:
-Vuoi sapere cosa è successo?-
-Si, ti ascolto.-
-ero andata in bagno a lavarmi la faccia, quando passava sulle mie mani l’acqua diventava rossa, allora ho girato le mani e ho visto che sanguinavano, poi ho visto il corpo di una donna impiccata.
-E ti sanguinano ancora le mani?-
Sakura le sollevò.
-No, le ferite sono scomparse subito dopo.-
-Sei sicura?-
-Si ma io te l’avevo detto che non mi avresti creduto.-
-Ma io ti credo! Comunque dovresti telefonare a casa e dire che dormi qui.-
Le diede il telefono, Sakura compose il numero e aspettò -…Sono Sakura…volevo dirti che dormo fuori… a casa di Shaoran …si…buona notte Touya.-
Riattaccò e restituì il telefono a Shaoran che si alzò e si diresse verso la porta.
-ASPETTA!-
-Si?-
-Se tornano che faccio?-
-Se tornano vieni a dormire con me, va bene?-
-Si.-
Chiuse la porta e sene andò, Sakura si infilò sotto le coperte e dopo due minuti stava già dormendo.


Solo una cosa: VOGLIO QUALCHE RECENSIONE IN PIù!!

   
 
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