Chapter 2.
I really love her?
'Buongiorno amore.'
Ecco qua, un'altra giornata, monotona, senza lavoro, con lei, a casa, sul letto, noiosa.
Era davvero frustrante. Avrei preferito vivere per la strada, piuttosto.
Rachel si girò verso di me, e mi baciò la guancia per poi andarsene in giardino per prendere la posta. Nel frattempo allungai segretamente le maniche del mio pigiama e le strofinai sulla faccia per pulirmi. Mi sentivo un emerito idiota.
'Oddio, Blaine, è arrivata la rivista di spose che avevamo ordinato! Finalmente posso scegliere il mio abito! I miei papà mi daranno una mano, tu intanto va da Mercedes, dobbiamo sempre scegliere i colori dei fiori da mettere sui tavoli! Oddio, corri!' Lo diceva come se un treno mi stesse per investire. Adesso poteva scegliersi quel dannato abito in pace senza rompermi più le scatole. Il luccichio che aveva negli occhi e quel meraviglioso sorriso erano quasi più irritanti della sua stessa voce. E io ero lì, come un cretino, a sorridere e annuire con uno sguardo talmente falso che non capivo come lei non lo notasse. Mi sentivo davvero stupido. Stavo per sposare una donna che ero convinto di amare fino a qualche mese prima, e nemmeno avevo un lavoro. Il vero problema era che quello che lei provava per me era amore reale, e non si meritava qualcuno che fingesse di amarla e che l'avrebbe sposata solo perché non sapeva di che farsene della sua vita.
Per l'amor del cielo, non ero pronto a sposarla. Ma come diavolo avrei potuto dirglielo? Le volevo davvero bene, anche se avevo smesso di amarla ormai da tempo, e non volevo ferirle i sentimenti. E io so bene cosa succede a Rachel Berry se le si spezza il cuore. Purtroppo lo so bene.
'Amore io vado, ci vediamo dopo, ok?' Mi abbracciò e uscì di casa, lasciandomi solo con il mio caffè in mano e immerso nei miei pensieri.
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'Porca miseria Mercedes, non posso dirglielo in questo modo! Conosci Rachel anche meglio di me, e se le dicessi che sto fingendo di amarla solo perché non ho altro da fare non mi sembra il modo giusto per non ferirla.'
'O mio Dio, Blaine, non devi necessariamente dirglielo in questo modo! Magari un po' più di tatto sarebbe utile. Hai ventiquattro anni, stai sprecando l'occasione di liberarti di Rachel solo perché non sai cos'altro fare? Il mondo è pieno di occasioni, come fai a sapere che, appena tu l'avrai lasciata, non ti si presenteranno un sacco di possibilità?'
Mercedes aveva ragione. Stavo sprecando la mia vita, e pur accorgendomene, non facevo nulla che potesse cambiare quella situazione di merda.
'Non è così facile. Vorrei trovare il momento e il modo giusto per dirglielo.' Mi limitai a dire questo, anche se nella mia mente c'erano tante idee che avrei dovuto condividere.
'Magari non aspettare il giorno del matrimonio, eh?'
Rise. La mia risata falsa la seguì a ruota.
Passammo la mattinata a scegliere i colori dei fiori, nonostante la chiacchierata precedente. Ero contento di avere qualcuno a cui potessi raccontare le mie insicurezze, Mercedes era l'unica che veramente capiva quanto fossi nella merda più totale.
Sentivo che ci sarebbe stato un modo per dire a Rachel che in effetti, ormai per me non era più la persona più importante della mia vita, e che finalmente avevo capito di non amarla più. Avevo solo un enorme bisogno di andarmene da quella casa, e sentirmi finalmente libero.