Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Hilarie Winfort    15/12/2012    1 recensioni
Presi la mia valigia con le note che continuavano a rimbombare nella mia testa.
Ero giunta a destinazione. Londra.
Trascinai la valigia verso la mia nuova vita.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2


Cercai con lo sguardo mia zia Milly.
Non la ricordavo, l'ultima volta che era venuta a trovarci ero molto piccola.
Trasalii, già, a
trovarci. Lo stesso valeva per lo zio John.
"Annie!",esclamò ad un tratto una voce.
Mi voltai verso quel suono e incontrai gli occhi scuri di un uomo sulla cinquantina.
"Sono lo zio John",disse con un tono di voce molto dolce.
Mi avvicinai cauta a lui. Non me lo ricordavo per niente.
"Lo so, non puoi ricordarti di me. Avevi solo cinque anni quando siamo venuti l'ultima volta!"
Mi sorrise comprensivo.

Annuii con la testa, senza sapere cosa dire.
Mi prese la valigia dalle mani e mi scortò fuori dall'aeroporto.
Mi guardai intorno, era la prima volta che andavo a Londra.
E ci sarei dovuta rimanere per molto tempo.
"Andiamo, la zia non vede l'ora di rivederti"
Salimmo su una piccola auto grigia, che mi avrebbe condotta nella mia nuova vita.
Sporsi la testa fuori dal finestrino, con un sorriso mi resi conto che stava nevicando.
Era il 22 Settembre e già cominciava a nevicare, era piccolissima ma c'era la neve.

Londra mi sembrava meravigliosa, aveva qualcosa di magico.
"La casa ti piacerà, vedrai. E' modesta ma sono sicuro che la tua stanza la troverai incantevole"
Mi voltai verso di lui, sul sedile del guidatore, e gli sorrisi.
Un sorriso sincero, che non facevo da molto tempo.

"Spero tu abbia fame. Milly avrà cucinato tutto quello che c'è nel frigo"
Mi abbandonai ad una risata e dissi:"Fortunatamente ho molta fame"
Non parlammo più per il resto del viaggio.
Dopo una ventina di minuti ci fermammo.
Scesi dall'auto con cautela.
"E' quella",disse lo zio John indicando una casetta bianca che sembrava immersa in una fiaba.
Era quasi completamente coperta di neve.

Strinsi la maniglia della valigia, cercando di calmarmi. Non capii perché fossi agitata.
Presi un respiro profondo e mi avvicinai alla porta di ingresso.
Non feci in tempo a suonare il campanello che la porta si spalancò.

"Ciao tesoro",esclamò stringendomi in un abbraccio.
La zia Milly aveva un viso dolcissimo. Aveva i capelli di un biondo che tendeva a
un carota simile al colore dei miei capelli.
Due splendidi occhi verdi erano coperti dalle lenti di un paio di occhiali dello stesso colore degli occhi.

"Come sei cresciuta!"
Aveva le lacrime agli occhi e continuava a guardarmi.
"Spero tu abbia fatto buon viaggio"
"S-si",sussurrai in imbarazzo.
Mi prese dolcemente per mano e mi trascinò fuori dal salotto.
"Vieni, ti mostro la sua stanza"
Mi condusse al piano di sopra trascinandomi davanti ad una porta bianca come i muri.
La aprì e mi guardo con un sorriso incoraggiante.

Entrai e rimasi sbalordita. Sembrava fosse staccata da tutto il resto della casa.
L'arredamento essenziale presente nel resto della casa sembrava scomparso.
"E' bellissima",sussurrai sbalordita.
I muri erano dipinti di un celeste intenso, il soffitto era bianco
con un lampadario della stessa identica tonalità delle pareti.
Il letto era bianco con un baldacchino, le lenzuola azzurre, ed era cosparso di cuscini meravigliosi.

Osservai meravigliata la finestra che dava proprio sulla strada,
dove potevo intravedere i fiocchi di neve che scendevano lenti.

"Spero... spero che l'azzurro ti piaccia. L'ultima... l'ultima volta che ci siamo sentite al telefono
avevi accennato che era il tuo colore preferito e così..."

Avevo le lacrime agli occhi.
"Grazie zia! E' perfetta",le dissi stringendola in un abbraccio.
Mi sorrise, con gli occhi pieni di amore. Erano così simili a quelli di mia madre!
"Bene. Hai anche un piccolo bagnetto tutto per te, se hai voglia di farti una doccia.
Beh... sistemati e poi scendi, la cena è quasi pronta"

Sorrisi e mi voltai, c'era un bagno all'interno della mia camera.
Quando la zia fu uscita dalla stanza sorrisi lasciandomi sfuggire una lacrima.
La zia Milly era proprio come la mamma,
stessi occhi verdi, stesso sorriso dolce. Mia mamma mi mancava terribilmente,
da quando quell'incidente me l' aveva portata via.
Misi la valigia sul letto e iniziai a tirarne fuori il contenuto.

Era un nuovo
inizio.
L'inizio della mia
nuova vita. 

 

  
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