Heaven And Earth *Non mi interessa se protestate
dando calci alla scrivania o mandandomi delle bombe per posta! <3! Ho deciso che
aggiornerò H&E in attesa di This Ain't A Love Song... non perchè quest'ultima
non sia finita ma perchè mi sono auto-imposta di aggiornarla martedì... e ho una
voglia pazza di aggiornare oggi! <3! Così, per ingannare il tempo, aggiorno
Heaven And Earth!* «Io penso» aveva detto «di
essermi innamorata di te…» *Stanno venendo fuori un po' di
cose, vero? Ricapitolando Hinoko non è affatto la figlia del professor Chishio
Nomizu, come ho fatto credere all'inizio della storia. Ancora non mi pare di
aver svelato completamente chi sia... eheh, mi odierete per questo (solo a chi
sta simpatica Hinoko-chan, ovvio). Secondo, lo strano potere di cui Gorebyss
aveva paura sembra essere la sfera Rossa. Fico! <3!! Ho rivoluzionato come
piaceva a me la storia che ci è stata mandata dalla TVTokyo in Italia... già...
e poi, bhe, sto modificando tantissimo la leggenda!!*
*Ringrazio Mana_chan dal profondo del cuore =**! Avevo
perso la speranza che qualcuno la commentasse!! Sono per l'happy ending ma in
questo caso non so se sarà così... Qualcuno dirà, in questa fanfic, "Hinoko non
merita di vivere"... che tristezza... GRAZIE MILLE!! =*** *
Capitolo 6:
Non Voltarti Indietro
Yuuki rimase qualche secondo
a guardare la cara amica, con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati.
Prese fiato per dire
qualcosa, ma si fermò.
Inutile negare che a lui
piacesse lei.
Però non era di certo il suo
primo pensiero!
Aveva una missione, e l’aveva
presa sul serio! Quindi non poteva permettersi di lasciarsi travolgere dai
sentimenti.
Abbassò il capo, dispiaciuto.
Salivano le sue
preoccupazioni. Lei teneva a lui. E lui rischiava la vita.
Non doveva pensare a se
stesso.
Sì, le voleva bene, e molto!
Comunque si muovesse,
qualunque cosa facesse era sempre allegra, sempre più carina.
E la conosceva da appena un
giorno e mezzo… (°_° 6 Capitoli per un giorno e mezzo? N.D.A.)
-Hinoko…- per lui era
difficile parlare, aveva paura.
Lei come l’avrebbe presa? In
quel momento aveva un’espressione così vulnerabile…
Non voleva darle un
dispiacere.
Ma di certo, non poteva dirle
che ricambiava i suoi sentimenti.
-Io…-
Non voleva.
Non voleva nasconderle la
verità, ma non poteva fare altro.
Sospirò, guardandola
negl’occhi, deciso.
-Per me questo sentimento… è
un peso-
Bhe, in effetti era vero.
Ma di certo non nel senso che
intendeva lei.
Era un peso sapere che la
vita della persona che ricambiava il suo amore era in pericolo.
Avere sempre paura di tutto
quello che gli era attorno.
Paura che qualcosa o qualcuno
le facesse del male.
Questa volta fu Hinoko ad
abbassare lo sguardo.
-Ho capito- era triste.
-Scusa, sono stata una stupida- si voltò di scatto.
-…- il ragazzo rimase
impassibile.
Avrebbe voluto trattenerla e
stringerla forte tra le sue braccia.
Amarla, tanto.
Non poteva…
E forse, quando lui avrebbe
potuto amarla sarebbe stata lei a rivolgergli quelle stesse parole.
Hinoko se ne andò nella sua
stanza, mentre Yuuki restò a guardare per un po’ lo stipite della porta.
“Perdonami” pensò “Non avevo
altra scelta…”
Hinoko si sedette sul letto,
guardando la parete opposta.
Al di là c’era Yuuki.
La sua espressione seria
incuteva un certo timore.
Non faceva trasparire alcun
sentimento, come se lei, all’interno, fosse vuota.
Un involucro vuoto che si
muoveva per conto di un'altra persona.
Una vita così era decisamente
squallida.
Era arrivata a non provare
nessun sentimento.
Però, per qualche strano
motivo, Yuuki la faceva sentire “umana”.
Se suo padre l’avesse saputo,
sorrise amaramente, si sarebbe arrabbiato molto.
Però non poteva comandare i
suoi sentimenti. Sentiva di essere dispiaciuta di essere stata rifiutata.
«Per me questo sentimento… è
un peso»
Non si sarebbe scordata un
affronto del genere.
Un affronto che la faceva
arrabbiare… ma anche soffrire.
Stava sorgendo il sole.
Quel sole splendente che si
affacciava su un cielo azzurro, tingendolo di rosa.
L’aria fresca del mattino lo
investiva dolcemente.
Più guardava l’orizzonte più
si pentiva di ogni scelta che aveva fatto negli ultimi anni.
In fondo che cosa aveva
combinato?
Era arrancato su un monte di
una cittadina che viveva sugl’alberi, a guardare il cielo.
Stranamente, quello che era
sempre stato il suo sogno era diventato banale ed insignificante.
Il suo sogno era inutile.
Quindi era lui stesso ad
essere inutile… giusto?
Sì, era così.
Capace solo di procurare
problemi ad un ragazzino.
Capace solo di farsi
sottomettere.
Quante volte aveva guardato
indietro, rimpiangendo le sue scelte.
Forse era ora di smetterla.
Oramai non poteva più
“risolvere tutto” perché niente “si sarebbe risolto”.
Già… anzi… sarebbe peggiorato
di giorno in giorno.
Kyogre e Groudon non si erano
incontrati, ma solo perché quei due ragazzini ce l’avevano messa tutta.
Yuuki gli aveva raccontato
che era stato tutto merito di Castform che aveva resistito agli attacchi del
Creatore.
E Hinoko… già, Hinoko… aveva
solo accennato al fatto che le era sfuggito, nulla di più.
Era preoccupato per lei.
Nonostante non avesse niente
a che fare con quella ragazza, se ne preoccupava ugualmente.
Il Professor Nomizu sospirò.
Se si voltava indietro vedeva
una vita piena di sogni e di speranze.
Ma poi? Che gli era rimasto?
Il nulla.
-Ti stai commiserando?- si
voltò, vedendo Hitomi pronta per partire, con la sua espressione più tetra, e la
voce più inespressiva e pungente che avesse mai sentito.
-…- chinò il capo,
spaventato. -Se solo io… avessi rinunciato a…-
-E’ troppo tardi- lo sguardo
della ragazza divenne furente. -Con i se e con i ma non si torna indietro!-
L’uomo rimase impietrito davanti a quella affermazione.
C’era qualcosa di diverso…
-Hinoko… tu…- forse non
doveva pronunciare quelle parole, ma non poteva farne a meno. Era come se tutto
ad un tratto quella ragazza fosse diventata più umana. -…stai bene?- Questa
sgranò gli occhi, stupita.
-Certo che YES!- eccola che
ritornava con il sorriso sulle labbra e la gioia negl’occhi —ma come caspita
faceva a sapere che c’era Yuuki dietro di se? Come?—
-Non ti sarai mica
ammalata?!- il ragazzo, appena arrivato per prendere una boccata d’aria, poggiò
d’istinto il dorso della mano sulla sua fronte.
-Sono resistente- fu schietta
a dire.
-E gelata.- terminò lui,
sorridendo.
-Partite già?- il professore
guardò stupito il ragazzo che scosse la testa.
-No… mi piacerebbe fare una
colazione come si deve, prima…-
«Io penso di essermi
innamorata di te…»
Oramai non pensava ad altro.
Affrontare qualunque
argomento di discussione con lei sembrava difficoltoso.
Cercava di fare del suo
meglio… non ci riusciva…
Lei faceva finta di niente,
come se tutto fosse passato, come se niente fosse accaduto.
La invidiava… riusciva a
comportarsi con la solita disinvoltura di sempre… come ci riusciva?
Sospirò, doveva prendere
esempio da lei.
Ma come poteva non avere
rimorsi?
Ci aveva pensato tutta la
notte.
Lui la amava!
E si voltava indietro,
chiedendosi se aveva fatto la cosa giusta.
Sì… sì, l’aveva fatta.
«Non voltarti indietro, mai.»
suo padre glielo aveva ripetuto milioni di volte…!
«Perché, papa?»
«Devi guardare al presente e
al futuro. Non c’è tempo per piangersi addosso, ricordatelo…»
Non c’era tempo…
-Vediamo…- Hinoko guardò il
suo orologio, incuriosita. Yuuki non poté vedere bene, ma probabilmente era
arrabbiata perché l’oggetto non seguiva il suo volere.
-Non ti funziona l’ora?-
sbatté le palpebre, stupito, mentre la ragazza si era girata di scatto,
fulminandolo.
-Non stavo cercando l’ora…-
-E’ un orologio- puntualizzò
l’allenatore. -e serve a segnare l’ora. O mi sbaglio?-
-Sì, ti sbagli!- lei batté un
piede a terra, arrabbiata. -Questo ci dirà la posizione di Kyogre e Groudon- Lui
rimase un po’ scioccato.
-Wow…-
-Già!- sorrise orgogliosa.
-Secondo i miei calcoli Kyogre si sta dirigendo a Ceneride…-
-Ma… a Ceneride…- Yuuki per
un attimo fu indeciso nel parlare. Riprese. -…è custodita la leggenda, no?-
La ragazza rimase un attimo
sorpresa.
-Sì- disse. -Lì è custodita
però… è lontano dal suo compimento, giusto?-
-…- lui era preoccupato.
-Forse hai ragione…-
«Kyogre»
Hinoko ricordò quando lo
aveva incontrato, solo il giorno prima, il Creatore del mondo marino.
«Tu sarai mio»
Lo aveva trovato in poco
tempo, ed era davanti a lei, finalmente.
Aspettava da una vita quel
momento, e sorrise euforica.
Prese al volo una Master Ball
dalla tasca e si avvicinò lentamente a colui che aveva davanti.
«Sarai mio…» le veniva da
ridere dalla gioia. «TU SARAI MIO!»
All’improvviso i suoi occhi
diventarono di un rosso accesso, i suoi capelli cominciarono a volteggiare,
nonostante l’assenza di vento, come se fosse posseduta.
Strani segni rossi comparvero
sulla sua pelle, emanando luce propria.
Kyogre rimase spiazzato, non
si aspettava di trovare davanti a se una ragazza con quel potere.
Dentro di se sentì la voglia
e il dovere di obbedirle, ma nello stesso tempo, aveva paura.
Il suo potere era anormale.
Non che fosse troppo forte,
ma era strano…
Emanava una strana
sensazione.
In ogni caso era chiaro che
quella ragazza aveva dentro di se la Sfera Rossa, che poteva comandarlo.
Ma…
Il pokémon spalancò la bocca
e cominciò ad urlare con tutte le sue forze, ma smise quasi subito.
«NO!» l’ordine della ragazza
era stato chiaro.
Hinoko sollevò quella sfera
viola sopra il capo e la lanciò contro di lui. Kyogre tentò di scansarla, va
venne catturato ugualmente.
Lei ghignò, felice,
soddisfatta, vedendo la sfera immobile.
Fece per avvicinarsi, ma si
schiuse senza preavviso.
«Cosa…?»
Lui, il Creatore, era per un
attimo riuscito a sfuggire dal controllo della ragazza, cominciò a gridare,
approfittando dello stupore di lei, e quando la nebbia creatasi si diradò, era
già scomparso…
-Stai pensando a Kyogre?- la
domanda di Yuuki venne spontanea, vedendo la compare un po’ assorta.
Voleva scartare —di proposito
anche!— l’ipotesi che fosse triste per ciò che era successo la sera prima, per
la sua “confessione”.
-…- lei si grattò la testa.
-Uhm… in verità sì…- sorrise amaramente. -Non capisco come posso essermelo fatto
scappare… forse avrei dovuto…-
-Shh- il ragazzo le mise un
dito davanti alla bocca. -Non voltarti indietro- lei dapprima rimase sorpresa,
poi annuì, felice.
-Okey!-
Fine capitolo 6