Qualcosa andò storto.
Alejandro aveva la vista annebbiata, e la testa gli doleva
tantissimo, mentre si alzava barcollando da terra.
Riuscì a riconoscere tre figure davanti a lui, due di loro
erano molto grossi.
Appena la sua vista ritornò lucida, poté identificare meglio
le tre figure:
Josè e Fernando erano davanti a lui, tenevano bloccate Courtney
e Dawn, mentre Carlos era dietro di loro, le mani strette alla valigetta.
- Alla fine ci sei riuscito, a tradirmi eh? –
Josè sfoggiò un inquietante ghigno, mentre la sua risata si
diffuse nell’aria.
- Credevi veramente che avrei diviso i soldi con te, Al? Tu
mi conosci bene fratellino, sai che non faccio affari con nessuno, specialmente
con te. –
Scott fece un passo in avanti, ma Fernando fu più veloce di
lui.
Impugnò la pistola, e appoggiò la fredda canna sulla tempia
della bionda, che sussultò al freddo contatto del metallo sulla sua pelle.
- Io non lo farei se fossi in te. – Disse Josè, puntando la
sua pistola sulla tempia della mora.
- Perché lo fai? –
- Perché?!? – Stavolta fu Fernando a parlare.
- Per colpa di quella asiatica del cazzo ti sei ridotto
così, come un verme. Così avevamo deciso da tempo di piantarti in asso, e oggi
abbiamo avuto l’occasione giusta. -
- Lasciale andare. Ti abbiamo dato i soldi no? Che altro
vuoi? – Sibilò il rosso.
- Sai dovrò anche divertirmi io… - Il ragazzo ghignò ancora
di più mentre stringeva a sé la ragazza, e le morsicchiava il lobo
dell’orecchio.
Quel gesto, raggelò il sangue della mora.
Fernando cominciò a divertirsi anche lui: appoggiò il palmo
della mano sul seno della bionda e cominciò a stringere prepotentemente, mentre
il viso di Raggio di luna si riempiva di lacrime.
Scott digrignò i denti, e si conficcò le unghie nei palmi
delle mani, per non correre verso i due uomini, e rischiare di trovarsi a terra
le cervella delle ragazze.
Nessuno la doveva toccare.
Dawn era SOLO sua.
- Josè, smettila! – La vocina di Carlos, attirò l’attenzione
di tutti.
- Che cosa hai detto? – Sputò l’uomo, lasciando in pace il
lobo di Courtney, ormai rosso e gonfio.
Il ragazzino fece un passo avanti, gonfiando il petto per
sembrare più grande.
- Scappare con i soldi mi va bene, ma usare queste ragazze…
Mamma ci ha insegnato a rispettare le donne, se sapesse quello che hai
intenzione di fare… -
Il piccolo abbassò lo sguardo, i riccioli color ebano gli
ricaddero sul volto.
- Non azzardarti più a nominare nostra madre. – La voce
ferma del fratello maggiore, fece paura al Carlos, che alzò il capo, giusto in
tempo per vedere la pallottola che sfrecciava verso la sua testa.
- CARLOS! – Alejandro non poteva crederci.
Il suo fratellino, di soli quattordici anni, era riverso a
terra, con un buco nel cranio, da cui usciva copioso il sangue.
A quella orribile vista, il latino non ci vide più dalla
rabbia.
Balzò addosso al fratello, facendogli cadere la pistola e
liberando Courtney. Fernando aveva già buttato a terra Dawn, ed aveva tirato
fuori un grosso coltello, con l’intento di aiutare il suo complice. Ma la mora
fu più veloce. Gli assestò subito un calcio nelle parti basse, che lo fece
inginocchiare dal dolore. Lei approfittò di quella posizione, per prendere la
testa del rapitore tra le mani, e la vece scontrare con il suo ginocchio.
L’uomo, con una mano su cavallo dei pantaloni, e una sul
naso, ormai rotto, si accasciò a terra.
- Non potevi farlo prima scusa? – La risposta acida della
Iena, fece voltare la ragazza.
- Prima avevo una pistola puntata alla testa, e un maniaco
sessuale dietro di me. – Si limitò a rispondere, mentre aiutava Raggio di luna
ad alzarsi.
I due fratelli Burromuerto stavano ancora combattendo, e
sembrava che il più grande stesse vincendo. Con una sola mossa, riuscì ad
atterrare Alejandro, e a bloccargli le braccia.
Josè ghignò, mentre recuperava il coltello di Fernando
dall’asfalto.
Il latino era già pronto a sentire la lama metallica
perforargli la carne.
Fu questione di attimi.
Si ritrovò il corpo privo di sensi del fratello addosso, lo
buttò di lato e si alzò immediatamente, vedendo chi era riuscito a
neutralizzare l’uomo.
Un grande sorriso comparve sul suo volto non appena vide la
sua salvatrice.
Heather, che stringeva una mazza, presa chissà da dove.
C’era silenzio, anche troppo.
Ma venne subito distrutto dal rumore delle sirene della
polizia.
- Adesso passero un bel po’ d’anni in prigione vero? –
Chiese il latino, con un sorriso amaro sul volto.
- Miguel è a casa, verrò non appena sarà tutto passato. –
Mormorò l’asiatica, in modo che solo il moro potesse sentirlo.
Alejandro si avvicinò a lei, le diede un veloce bacio sulla
fronte, prima di sussurrarle:
- Grazie chica. Eu te amo*. – E corse via.
La ragazza sbuffò, mentre lanciava maledizioni contro il
ragazzo che correva da suo figlio. Fece un respiro profondo, prima di
cominciare la sua piccola recita.
- Alejandro è scappato! È scappato! –
Heather era una grande attrice.
***
Scott era davanti al gigantesco tabellone dell’aeroporto, che segnava l’arrivo di due aeri.
Uno diretto a Ottawa.
Uno diretto a Toronto.
Doveva prendere uno dei due, ma questo significava fare una
scelta:
Cominciare una nuova vita con o senza Courtney?
Una piccola manina si strinse alla sua, mentre la figura di
Dawn si affiancò a lui.
- Sei molto indeciso, sai potresti venire con noi. Courtney
ha una casa molto grande… -
Il rosso era diviso a metà; una parte di lui voleva andare
via, un’altra voleva restare solo con Raggio di luna…
- Deciderò io se sprecare o no la mia vita appresso a mia
sorella. – Rispose acido la Iena, senza staccare lo sguardo dal tabellone.
- Qualsiasi cosa tu decida, so che farai la scelta giusta. –
La bionda gli diede un lungo e dolce bacio sulle labbra, prima di ritornare
dalle altre.
Doveva fare quella scelta, era il momento. Però non riusciva
a decidersi e quelle due città gli ronzavano nella testa, fino a fargli venire
il mal di testa.
La fastidiosa voce della sorella, lo risvegliò dai suoi
pensieri.
- Allora, che intendi fare? -
*Ti amo in portoghese
Angolo dell'Autrice:
BUONA NOTTE A TUTTI!
Scott cosa avrà deciso?
e soprattutto, Alejandro e Heather dove sono?
Tutte queste domande, troveranno risposta nell'epilogo.
Si, miei cari, questa storia sta volgendo al termine.
Ma non preoccupatevi:
Ricomincerò subito le altre due ff che ho sospeso per questa!
Un bacione:^.^:
Samantha detta Sam