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Autore: Neuilly    16/12/2012    2 recensioni
Catherine dopo una lunga permanenza in un collegio di suore torna a casa da suo padre. Desiderosa di dimenticarsi del suo solitario passato e pronta a conoscere il mondo con occhi diversi. La sua vita è destinata a una svolta, una giovane donna che non vede l'ora di crescere, scoprendo, a sue spese, che le tentazioni posso rivelarsi pericolose!
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Seduta a tavola, in attesa della colazione, ancora piú irrigidita del mio solito per il brusco risveglio e perchè il colletto del mio antiquato abito nero mi sembrava ancora piú opprimente.
Avrei voluto uscire in giardino per prendere un po' d'aria, cercando di scordare quello che era successo stamani.
Non mi importava niente del successivo rimprovero di mio padre, una signorina ben educata non si deve infilare nel primo letto che trova a sua disposizione e la stanchezza non è un valida giustificazione!
La ramanzina mi faceva sorridere, chissà cosa avrebbe pensato quella bigotta della Madre Superiora?! 
No, non ero turbata da tutto questo. Stavo semplicemente ripensando al sorriso beffardo del giovane che mi aveva trovato nel suo letto..

James era appena arrivato a casa della madre e si era ritrovato nella sua stanza una donna! 
Beh non esageriamo, nel pensarci le mie guance si arrossavano, non mi ero mai sentita una donna, una che avrebbe potuto spingere un uomo a saltarle addosso.

Fui persa nei miei pensieri, finché non scese anche mio padre per la colazione con la sua consorte. 
Ovviamente, mi presentó quella, che da quel momento sarebbe diventata la mia matrigna, senza troppe cerimonie.
Era una donna magra e con il viso severo, come nella migliore tradizione delle favole, peró non mi sembrò che mi guardasse in modo ostile, forse sapeva bene che non le avrei mai portato via l'affetto di mio padre, perché, in effetti lui per me non ne provava affatto.
Il giovane, che avevo conosciuto al mio risveglio, era suo figlio,  come capì subito quando la salutò e si sedette accanto a lei.
Il pasto proseguì in silenzio, interrotto, ogni tanto dalle domande di mio padre a James, sul suo lavoro.
Nessuno mi rivolse la parola, nessuno mi chiese come era andato il viaggio, nessuno si chiese dove ero stata fino a quel momento, visto ero comparsa così all'improvviso.
Evidentemente, pensai con una certa malizia, la curiosità, di certo, non era un difetto della mia famiglia, e già ero abituata alla solitudine e a rifugiarmi nella lettura, per passare il tempo più piacevolmente.
James non rivolse mai lo sguardo su di me, il che era veramente un peccato.

Quando mio padre si congedò, iniziai un solitario giro della casa, che era veramente enorme e piena di stanze, con una biblioteca grandissima e ben fornita, ma molto polverosa, probabilmente il luogo meno frequentato della casa.
Stanca del mio girovagare senza meta, decisi di avventurarmi nella ricerca della mia vera camera, confidando che con la luce del sole, l'avrei trovata senza problemi.
All'improvviso, mentre attraversavo un corridoio, mi sentí afferrare con una stretta forte e decisa.
Era James, che con il suo sorriso beffardo mi guardava dall'alto in basso.
"Dove stai andando? Camera mia é la porta a destra? Non ti piacerebbe venire a farmi compagnia?"
"Signore, sono dispiaciuta per stanotte.. Il buio..la stanchezza.."
"Tesoro non devi scusarti, anzi é stata una piacevole sorpresa trovarti avvolta nelle mie coperte, peccato solo che tuo padre é arrivato proprio nel momento piú sbagliato, non trovi ?"
E dicendo questo, mi strinse più vicina a lui.
Io non sapevo cosa rispondere, non ero abituata a simili confidenze e non ero avvezza a saper tener testa a un uomo, soprattutto a un uomo, che quando si avvicinava, mi faceva mancare l'aria.
Mi guardò ancora, come se volesse aggiungere qualcos'altro, ma se ne andó sogghignando, lasciandomi lì impalata come una scema.

Raggiunta la mia camera, mi gettai sul letto, con il cuore che mi batteva nel petto e lo sguardo perso nel soffitto.
Che sciocca ragazzina, farsi zittire da uno sconosciuto e chissà con quali occhi da pesce lesso l'avevo guardato.
Onestamente, ero molto affascinata da James, non avevo mai incontrato molti uomini, ma lui mi sembrava di una bellezza decisamente superiore alla media, però ero terribilmente delusa da me stessa, non avevo saputo tenergli testa ed era bastato solo un suo sguardo, per farmi sciogliere come neve.









    
  
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