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Autore: XxWallflowerxX    16/12/2012    1 recensioni
A me NON piace Scorpius Malfoy. Non importa cosa dice Al. Non importa cosa è successo al termine della festa di fine anno dell’anno scorso.
Traduzione di "The Theory of Hate and Sexual Tension".
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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NdA - Disclaimer: Solo nei miei sogni possiedo Harry Potter, che invece appartiene a una donna veramente saggia chiamata JKR.

NdT Eldur - Questa storia mi ha incantato fin dal primo momento in cui l'ho letta. Lascia un sorriso ogni volta che si finisce di leggere un capitolo. E' per questo che ho deciso di tradurla. L'autrice, gentilissima, mi ha dato il suo permesso, così anche voi potrete leggerla. La storia originale è su FanFiction.net, qui. Spero che vi piaccia come piace a me :)
Inoltre, questa fanfiction parla di una delle mie coppie preferite, Rose e Scorpius :) All'inizio, ovviamente, si odiano, ma è questo che si cerca nelle storie oggigiorno, perchè sono molto più emozionanti u.u
Lasciate qualche commento così che possa dire all'autrice cosa vi piace e non della sua storia :)
Buona lettura!



 
Capitolo 1
 
Rose Weasley

Se gli sguardi potessero uccidere, Scorpius Malfoy sarebbe già morto da tempo.

Non c’è modo di descrivere quanto lo detesto. Lo odio perchè è Caposcuola. Lo odio perché è un completo idiota. Lo odio perfino perché esiste. Lo odio perchè è così dannatamente attraen—


Mi colpii la testa con un pugno. Come può la mia mente tradirmi in questo modo? Come posso solo pensare una cosa del genere? Lui non è attraente. Non per me, comunque. Non sono una di quelle ragazzine che lo guardano con aria trasognata giorno e notte, no. Solo perché è piuttosto bello, non significa che lui può essere anche solo lontanamente attraente per me. Non del tutto. Voglio dire, i Vermicoli sono molto più attraenti di lui. Inoltre, è la meschinità in persona. È la persona più disgustosa che abbia mai avuto la sfortuna di incontrare. Non importa cosa è successo al termine della festa di fine anno nella Sala Comune dei Grifondoro lo scorso anno.

Scossi la testa, cercando di liberare la mia mente da quei pensieri.

Non ero pronta per salire sul treno, perché salire sul treno avrebbe significato andare a Hogwarts e andare a Hogwarts avrebbe significato dividere una Sala Comune con Scorpius Malfoy. Rabbrividii.

Mi tirai finalmente fuori dal letto e infilai un paio di jeans stretti e una maglietta grigia. Le mie vecchie Converse completarono il mio semplice look. Misi giusto un filo di trucco e pettinai velocemente i miei spessi, mossi capelli rosso fuoco che odiavo.

Saltai la colazione quella mattina, e finii di sistemare le mie cose in valigia all’ultimo minuto.

La testa di Hugo fece capolino dalla porta della mia stanza. "Partiamo tra dieci minuti." Disse, e se ne stava quasi andando quando notò qualcosa e con una smorfia divertita entrò nella stanza. "E quello cos’è?" indicò.

Seguii il suo sguardo fino al blocco per appunti che spuntava da sotto il mio materasso. Lo nascosi sotto il letto.
"Niente. Solo vecchi appunti."

Lui sogghignò. "Sotto il tuo materasso?"

Dannazione. Mi conosce troppo bene.

"Fuori." Agitai la mano, e il fastidioso quindicenne fece marcia indietro, fischiettando allegramente.

"Piccolo seccatore." Farfugliai ad alta voce.

"Vaffanculo." Disse Hugo allegramente.

Trascinai il mio baule giù dalle scale, facendo un sacco di rumore. Mettemmo i nostri bauli nella macchina che mio padre guidò veramente male, imprecando ad alta voce, ricordandomi da chi avevo preso il mio modo di parlare da scaricatore di porto. Mia madre lo rimproverò dal sedile del passeggero, ma la vidi sorridere affettuosamente nello specchietto retrovisore.
I miei genitori erano quel tipo di adulti talmente innamorati che anche a un’età completamente inappropriata pomiciavano ancora in pubblico. Era abbastanza ripugnante e allo stesso tempo piuttosto invidiabile.

Dopo il tradizionale, anche se più lacrimoso del solito, saluto da parte di mamma e papa, e l’incontro di un milione di Potter/Weasley, salii sul treno insieme ad Albus. Hugo sparì per sedersi in uno scompartimento con i suoi compagni Tassorosso, e io e Al ne trovammo uno vuoto verso la fine del treno.

"Quindi quest’anno farai di tutto per diventare Portiere, giusto?” mi chiese Al.

"Neanche per sogno." Risi.

Lui sistemò il suo baule e ci mise sopra la gabbia con il suo gufo, lasciandosi poi cadere sul suo sedile. Io mi sedetti di fronte a lui.

"Perchè no?" Chiese Al, facendomi una smorfia.

Gliene feci una anche io, "Perchè non voglio."

"Ma tu spacchi sempre i culi a tutti alle nostre riunioni Potter/Weasley. Hai il talento di tuo padre." Condivise con me, come se non sapessi già di essere un eccezionale Portiere.

Feci spallucce, "Sono troppo impegnata."

Lui gemette, "La tua è una stupida scusa."

Gli risi in faccia, “Per quale motivo vuoi un magnifico Portiere nella squadra che vuoi disperatamente battere per vincere la Coppa?"

Al considerò la mia domanda, "Giusta osservazione."

Passò il solito carrello pieno di cibo spinto da una donna gentile e prendemmo un bel po’ di Cioccorane, così ci scambiammo la figurine di Streghe e Maghi Famosi per più o meno un ora. Al, dopo un po’, si annoiò e allora iniziai a leggere il mio libro.

Più tardi la rovina della mia esistenza fece irruzione improvvisamente nel nostro scompartimento, e si lasciò cadere sul sedile vicino a me. "Salve Weasley." Disse l’idiota, con un sorrisetto falso.

"Ciao Malfoy." Dissi, chiudendo il mio libro.

Quello stupido aveva appoggiato il suo lungo braccio sulle mie spalle. Mi spostai rapidamente e il suo braccio ricadde sul sedile. Lo ignorai: era diventato abbastanza facile dopo sette anni, anche se lo vedevo a ogni riunione di famiglia e per la maggior parte delle vacanze estive. Lui e Al erano fottutamente attaccati l’uno all’altro come se fossero stati gemelli siamesi, lo giuro su Merlino.

"Hei Al." Scorpius sorrise al suo migliore amico.

"Ciao" lo salutò Al, con la bocca piena di cioccolato.

"Al,", disse Scorpius con un tono condiscendente, "Non parlare con la bocca piena vicino a una signora." Mi guardò dall’alto in basso, “Anche se non considererei esattamente la Weasley qui presente come una signora.”

Stronzo. Vidi perfettamente i suoi occhi indugiare sulle mie tette. Non una signora ‘sto cazzo. Ripresi il mio libro e colpii Scorpius. Poi mi allontanai di un metro e lui rise.

"Qualcuno è un po’ aggressivo oggi, non è vero?" Chiese Scorpius, distendendo le sue lunghe gambe sul sedile davanti a lui. Al scosse la testa in nostra direzione, abituato ormai a vederci battibeccare.

"Qualcuno è un po’ coglione oggi, non è vero?" Risposi con rabbia.

Al ridacchiò e Scorpius gli lanciò un’occhiataccia. Al fece quindi finta di tossire per coprire la sua risata. "Dovreste andare d’accordo, voi due." Disse stancamente. Queste parole non avevano ormai nessun effetto dopo tutte le volte che mio cugino le aveva dette. Era qualcosa che non sarebbe mai successo.

Lo stronzo si alzò, “Beh, noi abbiamo un incontro con i Prefetti da sopportare." Si diresse verso la porta e si girò per salutare, "A dopo, Al." Al non era mai stato selezionato per l’incarico di Prefetto, Scorpius era stato scelto al posto suo e ora era anche Caposcuola. Mi alzai anche io e mossi qualche passi dietro Malfoy, tenendo comunque la mia distanza da lui.

"Quindi,", iniziò, guardando verso di me, con i suoi occhi grigi fissi nei miei, "parlerai davvero con me adesso?"

"No." Risposi, e tenni i miei occhi fissi sulla sua spalla, in modo che non dovessi guardarlo in faccia.

Scorpius sogghignò e un sorriso obliquo apparve sul suo viso. "Andiamo. Di solito hai sempre parlato con me."

"Ti sto parlando proprio adesso." Replicai.

"Non è quello che intendo." Mi guardò ancora e il mio dannato cuore traditore cominciò a battere un po’ più forte.

Lui affrettò il suo passo ma poi si fermò improvvisamente e io sbattei contro la sua dura schiena. "Ahia!" Inciampai e colpii la sua spalla ancora più dura. Ora le mani mi facevano male. Fantastico. "Perchè l’hai fatto?"

"La carrozza dei Prefetti." Indicò la porta davanti a noi, alzando le sopracciglia.

Lo colpii di nuovo e Scorpius fece un sorrisetto al mio debole tentativo. Afferrò il mio polso quando cercai di colpirlo ancora. Non lo prese abbastanza fermamente da farmi male e neanche io abbastanza da rompere la sua presa. Rimanemmo lì ancora per un momento; lui mi guardava negli occhi con un sorriso compiaciuto sulle labbra.

Qualcuno scivolò oltre di noi e ruppi finalmente il contatto visivo. Scorpius lasciò il mio polso e aprì la porta della carrozza dei Prefetti senza un’altra parola. Lo seguii, chiudendo la porta dietro di me.

Mi sedetti sul sedile, il più possibile lontano da Scorpius, anche se c’era meno di un metro di distanza tra di noi. Lui sorrise furbamente quando lo guardai, così spostai velocemente il mio sguardo verso il viso del Prefetto di Tassorosso davanti a me.

Dannata tensione sessuale.
 
  
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