Capitolo 13 - Buio totale
- ... allora, Dickinson, pronta al ritorno della terza gemella?
Il tempo sembrava essersi fermato per Draco, Rachel, Ares e San. Erano
completamente sbiancati e guardavano con terrore Pansy. Lei sapeva di Allie?!
Lei... lei aveva intenzione di farla tornare?! No, non era possibile, non doveva
farlo! Draco si avvicinò a Pansy e la strattonò, poco delicatamente.
- CHE CAVOLO STAI DICENDO PARKINSON?! SEI COMPLETAMENTE PAZZA?! Stai mentendo,
tu non sai come...
Un ghigno divertito si dipinse sulle labbra della ragazza, no, lei non era
affatto pazza, voleva solo vendetta.
- No amoruccio... non sono mai stata così sincera in vita mia... quella troietta
dovrà pagarla per essersi messa fra me e te! Io la odio!
Uno spiffero di vento gelido colpì stranamente le spalle delle due gemelle.
Eppure... eppure erano più sicure che tutte le finestre erano chiuse, perché
fuori nevicava.
Si avvicinarono alle finestre che davano sul lato Nord del cortile di Hogwarts,
dove c'era il grande lago.
Uno strato di neve di almeno mezzo metro, era posato al suolo, mentre il lago
era ghiacciato.
Improvvisamente si sciolse, ed una fitta nebbiolina derivante probabilmente da
quello strano disgelo improvviso, si formò sulla sua superficie, coprendolo un
po'. Era buio, e solo le luci provenienti dalla sala e dalla Luna Piena, non
sarebbero bastate a vedere qualcosa fuori. Eppure, loro la videro.
Lì, mentre pian, piano, camminando, uscì prima la testa, ed infine il resto del
corpo, lentamente, dando loro tempo di realizzare cosa stesse succedendo. Uscì
dal lago intatta, per nulla bagnata, come sempre insanguinata, e contornata da
una terrificante aura malefica, e da un bagliore perlaceo tipico dei fantasmi.
Allie era al centro del lago, sulla sua superficie, fluttuava beatamente, mentre
sorrideva loro e le salutava.
Le due lanciarono contemporaneamente un urlo, che riecheggiò per tutta la sala.
La musica si fermò bruscamente, mentre tanti sguardi si posarono sulle due.
Rachel, se solo non fosse stato per Draco, che l'aveva sorretta e fatta
riprendere, sarebbe svenuta, aveva avuto un forte capogiro. Stava vivendo
finalmente una nuova vita, felice, finalmente felice! Perchè Allie era tornata?
Perchè doveva rovinarle la vita in quella maniera? PERCHÈ?! San, invece, stava
tremando come una foglia.
Il professor Silente si alzò dal suo tavolo, a cui stava chiacchierando con
Piton e la McGranitt, e si avvicinò alle due. San, tremando, gli indicò la
finestra. L'anziano preside, deciso, guardò oltre il vetro, verso il lago, e fu
lì che vide il fantasma, che giocherellava con una delle sue trecce, e gli
sorrideva maliziosamente, salutandolo con la mano.
- Venite... subito nel mio studio...-, disse tentando di nascondere l'orrore. Si
avviò verso l'uscita della sala, aprendosi senza problemi un corridoio nella
folla, seguito a ruota da San, Rachel, Draco ed Ares. Silente, nel passare per
la sala, chiamò tutti coloro che avevano partecipato al rito: Bill e Fleur, i
professori Vitious, Piton e McGranitt, e i quattro grifondoro Potter, Granger e
i due Weasley.
Così, il gruppo, uscì dalla sala, seguendo Silente, sotto gli sguardi
inquisitori di tutta Hogwarts.
L'anziano preside si sedette cautamente sulla sua poltrona, per evitare di
cadere. Si vedeva lontano un chilometro che era preoccupato, anzi
preoccupatissimo. Non avrebbe mai creduto potesse accadere una cosa simile,
aveva dato per scontato che la perfida nipote fosse ormai sparita per sempre.
- Ora cosa faremo? Ripeteremo il rito? -, domandò Hermione, dopo che uno dei
presenti le rivelò il problema.
- Non credo sia possibile, signorina Granger... Lei non è stupida, non ci
cascherebbe una seconda volta e ... ora... non è più sola...
Harry batté violentemente una mano sulla scrivania, richiamando l'attenzione.
- PRETENDO L'ESPULSIONE DI PANSY PARKINSON ED IL RITIRO DELLA BACCHETTA A
VITA!!!-, disse al preside senza troppi problemi. Ormai era abituato ad urlargli
contro... basti pensare al loro ultimo discorso dell'anno precedente, quando
Harry in preda alla rabbia gi sfasciò mezzo ufficio.
- Questo, Harry, non é possibile, temo...
- PERCHÈ NO?! PERCHÈ NON È POSSIBILE?! LA PARKINSON È UN PERICOLO NON SOLO PER
NOI, MA ANCHE PER L'INTERA HOGWARTS! GUARDATE COS'HA FATTO!
Ginny abbracciò Harry, nel tentativo di calmarlo almeno un poco.
- Harry... se il preside ha detto che ciò non è possibile, avrà le sue buone
ragioni, no?
- Le ho, mi creda signorina Weasley... purtroppo le decisioni riguardo
situazioni così delicate, qui ad Hogwarts, non le posso prendere da solo...
- Allora... -, provò Ares, che intanto stava tranquillizzando San tra le sue
braccia,-... parlatene con chi si occupa della restrizione della magia tra i
maghi minorenni... ci sarà pure qualche deficiente a quel cavolo di ministero
che possa spezzarle la bacchetta, accidenti!-, disse cominciando ad agitarsi.
Quando sentì San tra le sue braccia sussultare un po', la strinse di nuovo, con
più forza, calmandosi nuovamente e sussurrandole dolci parole per tirarla un po'
su, anche se ciò era praticamente impossibile.
Rachel dal canto suo era appallottolata su una sedia, con la testa sulle
ginocchia, e non aveva la minima intenzione di muoversi. Se ogni tanto non si
fossero i sentiti i suoi singhiozzi, qualcuno avrebbe potuto pensare forse
morta.
Draco le teneva la mano, stringendogliela forte, per farle ricordare che lui
c'era, era lì pronto ad aiutarla.
- Sono d'accordo con mio cugino, un qualche modo per fare sparire quella stupida
ci sarà di sicuro!
Silente emise un colpetto di tosse, per l'inadeguato soprannome dato alla
Parkinson, anche se in fondo, in fondo, pensava qualcosa di simile.
- Proverò a fare tutto ciò che è in mio potere, ma nel frattempo voi dovrete
stare molto attenti, Allie cercherà sicuramente la vendette, e sarà più
agguerrita di prima.
Silente si tolse gli occhialini a mezzaluna e portò due dita al setto nasale,
chiudendo gli occhi, cominciando a rimuginare. Dopo poco riprese a parlare.
- Dunque... professori, signorina Delacour, Malfoy, Lestrange, e voi quattro
Grifondoro, ascoltatemi bene!
Tutti si misero sull'attenti, pronti a non perdersi nemmeno una parola.
- San e Rachel non devono essere lasciate sole nemmeno un istante... Se vanno in
bagno, beh... andateci in gruppo. In biblioteca chiederà il permesso a Madama
Pince di farvi stare tutti insieme, promettendole che non farete confusione. E,
professori, possibilmente tra una lezione e l'altra, scortate le due ragazze nei
corridoi. Questo é quanto... ah, sì... i dormitori non sono più sicuri, per cui
usufruiremo della stanza delle necessità, trasformandola in un dormitorio per le
due gemelle e tutti voi. Bill e Fleur, si proprio voi, starete con i ragazzi. Mi
fido del loro buon senso, ma avere un insegnante di difesa ed una guaritrice
sempre con loro, sarà meglio. Avete capito tutti?
Tutti i presenti annuirono, decisi.
***
Il gruppetto uscì dallo studio di Silente, lasciandolo discutere con i
professori. Dovevano decidere come affrontare il caso Parkinson. Arrivarono in
un corridoio dell'ottavo piano, dove si fermarono. Da una parte stava una parete
vuota con un vaso grande come una persona, dall'altro capo, invece un grande
arazzo raffigurante Barnaba il Babbeo. Bill fece avanti e indietro tre volte,
sfruttando tutta la larghezza del luogo. Pensava alla stanza, un posto dove
avrebbero potuto proteggere le due gemelle, quando la lucidissima porta
comparve. Stando a capo del gruppo l'aprì, rivelando un luogo piuttosto
confortevole, addobbato nel migliore dei modi. Dava una sensazione di grande
calore, un senso di protezione che sarebbe stato sicuramente utile, nelle
condizioni in cui si trovavano. C'erano cinque letti a castello, disposti uno in
fila all'altro. Di fianco ad essi c'era un piccolo comodino di legno, finemente
lavorato. Al centro della stanza c'era un grande tappeto rosso, rotondo,
all'apparenza soffice soffice. Dalla parte destra, invece, c'era un piccolo
salottino, arredato con un tavolo basso, tre divani e quattro poltrone. Di
fianco ad esso, nella parete, c'era un enorme camino, con il fuoco acceso, che
riscaldava l'ambiente. Sembrava non mancare proprio nulla. Infine, come ultima
cosa, c'era un gigantesco armadio a muro, diviso in dieci ante , uno a testa.
Entrarono in quel piccolo nido, dove avrebbero passato sicuramente molto, molto
tempo. Avrebbero dovuto farci l'abitudine, a vivere lì. Sicuramente non sarebbe
stata una brutta esperienza, il luogo era accogliente e la compagnia non era da
meno. Dimenticandosi il vero motivo per cui si trovavano in quella situazione,
sarebbe stato anche divertente, sembrava di fare un gigantesco pigiama party
ogni sera!
Rachel si buttò sul primo letto che incontrò, dove finalmente poté sfogarsi, con
la testa sotto il cuscino.
Ares si sedette su una poltrona, San sulle sue gambe, e la stringeva forte,
cullandola e coccolandola. Draco, Harry, Ron e Bill uscirono dalla stanza per
andare a fare un giro di pattugliamento, ed assicurarsi che Allie non li avesse
seguiti, scoprendo così dove si sarebbero nascosti. Bill, infatti, era il
custode segreto del gruppo, e solo se Allie fosse riuscita ad estorcere
informazioni da lui, sarebbe riuscita a trovare la stanza delle necessità. e
siccome Bill non era uno sprovveduto, le sarebbe stato molto difficile. Per
quanto riguardava il pericolo Parkinson, valeva la stessa cosa. Non avrebbe
visto la stanza delle necessità neanche camminandoci dentro.
Hermione e Ginny si lasciarono cadere stancamente su un divano, mentre Fleur si
sedette accanto a Rachel, sperando di riuscire a risollevarla, almeno un po'.
Fleur maledì mentalmente Draco per essere uscito a controllare la situazione.
Avrebbe fatto meglio a rimanere con Rachel, sicuramente lui sarebbe stato il più
adatto a starle vicino, in quel momento. Le mise qualche ciocca di capelli
dietro le orecchie, dopo averle fatto alzare il viso dal cuscino. Aveva lo
sguardo spento... così come aveva anche San. Le fece male vederlo... la luce
negli occhi che tanto le rendeva uniche, per la loro gioia di vivere, si era
spenta. L'abbracciò forte, forte. Il suo modo di fare sembrava molto quello di
una mamma, sì, Fleur aveva quella caratteristica capacità che solo le mamme
riuscivano ad avere. La dolcezza nel sapere come trattare i propri figli. Non
che considerasse Rachel come tale, ma sicuramente le voleva bene come ad una di
famiglia. Non le disse nulla di particolare, sapeva che non sarebbero servite a
niente, le solite frasi di conforto, ma la lasciò sfogare. Hermione e Ginny si
erano addormentate sul divano, anche loro erano rimaste assai scosse.
Improvvisamente, Ginny, che era lì lì per addormentarsi, scattò in aria. BASTA
ABBATTERSI! Pensò ad una cosa che serviva in quel momento, e subito apparve.
In mezzo alla stanza, sul tappeto rosso, un grande tavolo di legno di noce,
rotondo e lucido, con su piatti, bicchieri, tovaglioli, posate e brocche di
succo di zucca. In mezzo al tavolo due vassoi, uno con dolcetti di zucchero,
pasta frolla e crema al cioccolato, mentre l'altro con dei piccoli rustici dal
profumo invitante. A dividere i due vassoi, un vassoio un po' più piccolo con
una torta al cioccolato, con su scritto: Buon Natale a tutti!
Tutti la guardarono accigliati, Hermione si svegliò di scatto e si prese a
schiaffi mentalmente. Era quasi mezzanotte, ed al ballo non erano stati molto,
così che nessuno aveva mangiato nulla. Forse in quella situazione tragica
nessuno di loro aveva davvero fame, ma tutto sommato l'idea di Ginny era ottima!
Quando i quattro ragazzi tornarono, videro una buffa scenetta di Ginny, Hermione
e Fleur che provavano ad imboccare una Rachel decisamente contrariata.
- Ma che diavolo succede qui?-, chiese Ron, molto attratto dalle leccornie sul
tavolo.
Nessuno gli diede retta.
- DAAAI RACHY, MANGIA QUALCOSAAA! Guarda, anche San sta mangiando!!!-, tentò di
convincerla Fleur, con pochi risultati.
Rachel riaffondò la testa nel morbido cuscino di piume d'oca. Sua sorella
mangiava sempre... anche se in quel momento lo stava facendo perchè era
praticamente imboccata. Lei non aveva fame. Sentiva lo stomaco chiuso, che si
rigirava. Se solo avesse toccato qualcosa di commestibile, o non, era sicura che
avrebbe rimesso nel giro di un istante. Le tre ragazze non si arresero, però.
Hermione le porse uno dei lucenti e regali calici che si trovavano sulla
tavolata.
- Bevi questo, se non vuoi mangiare al momento non importa, basta che non
diventi un'abitudine... Ti farà tornare un poco le forze -, disse sorridendole
dolcemente.
La ragazza mugolò qualcosa di strano, che molto somigliava ad un ringraziamento.
Si alzò a sedere, bevendo avidamente dal calice. Effettivamente, pensò , la sua
gola era prosciugata. E, tutto sommato, ora che aveva sentito il gustoso sapore
del succo di zucca, si era anche accorta di avere un certo appetito. Scoccò uno
sguardo omicida ad Hermione...
- Lo sapevi, che mi sarebbe venuta fame...
- Ovvio!-, disse riprendendo il suo atteggiamento da so-tutto-io, come la
chiamava sempre Malfoy. Ormai Hermione si era abituata a quel nomignolo, e lo
prendeva quasi come un complimento. L'umore generale cominciò a risollevarsi, e
quando tutti si sedettero attorno al tavolo per mangiare, Draco prese posto sul
letto accanto a Rachel, che non aveva comunque alcuna intenzione di alzarsi.
- ...ehilà...-, disse lei, arrossendo. Doveva sembrare proprio una stupida
frignona lamentosa in quel momento.
Draco le sorrise, accarezzandole dolcemente una guancia.
- Ho qualcosina per te...
Il ragazzo le porse dei biscotti al cioccolato, che aveva portato via dalla
tavola. Sapeva che Rachel adorava, quel tipo di dolci. La ragazza inizialmente
non sembrava intenzionata a prenderli, poi allungò timidamente una mano, ne
prese uno prese e iniziò a sgranocchiarlo, rivolgendo lo sguardo davanti a se.
Draco ridacchiò, dandole un bacio sulla fronte. Prese anche lui un biscotto e lo
mangiucchiò insieme a Rachel.
- Certo che sono davvero buoni... gnam gnam... -, fece in tono buffo, sperando
di strapparle anche un misero sorriso.
Ed infatti, la ragazza lo guardò dapprima titubante e un po' perplessa, poi
scoppiò in una risata cristallina.
- Santo cielo... quanto sei buffo!!!-, disse attirando l'attenzione degli altri,
che videro Draco con metà biscotto in bocca e l'alta fuori, e presero a ridere
dietro una delle due gemelle. Facendo l'offeso, il ragazzo si ficcò tutto il
biscotto al cioccolato in bocca e mise il broncio.
Rachel rise ancora più di gusto, era troppo carino quando faceva l'offeso in
quella maniera. Prese un altro dei biscotti, emise degli "aaaahhhmmmm" e tentò
di imboccare il ragazzo, che la guardava scioccato.
- Rachel, cos...
Non fece in tempo a finire la frase che la ragazza gli aveva infilato il
biscotto in bocca, continuando a sghignazzare.
Draco tossicchiò un paio di volte. Si girò stizzito verso la ragazza, fece per
sgridarla, ma lei gli posò un dito sulle labbra, facendogli la linguaccia, Lo
prese per mano e lo condusse al tavolo, dove si sedettero nei due posti liberi
tra Fleur ed Hermione.
Le ragazze si sorrisero e Rachel riprese a chiacchierare allegramente con tutti.
Si divertì soprattutto a continuare la scena di poco prima, tentando di
imboccare Draco che indietreggiava sempre di più con la sedia.
I presenti risero di gusto, nel vedere quella buffa scenetta. Si gustarono quel
momento come uno dei più belli mai vissuti... probabilmente i momenti in cui
avrebbero potuto stare ancora così tranquilli e felici, senza troppe
preoccupazioni, non sarebbero stati molti. Allie, purtroppo, era in agguato...
E ogni tanto, tra una battuta ed una risata, San e Rachel si guardavano di
sottecchi. Avevano entrambe la stessa, identica, stramaledettissima sensazione
che, pian piano, il buio più totale stava calando sulle loro vite e su quelle
dei loro amici.
Un buio totale da cui difficilmente sarebbero riuscite ad uscire, per ritrovare
finalmente la luce.
Fine Capitolo 13
San:Buuuuuh... ç.ç che brutta cosa...
sniff... quella stramaledetta gemella è di nuovo fra noi... È COLPA SUA SE IL
MONDO CADE A PEZZI!
Rachel:No, scusa, quella era di Pansy!
San:No, è soprattutto di Allie!
Rachel:Pansy!
San:Allie!
Rachel:Pansy!
San:Allie!
Rachel:Pansy!
San:Allie!
Draco&Ares:VOLETE FINIRLA!?!?! È COLPA DI ENTRAMBE, OK?! MA BASTA!
Rachel&San: ç.ç
Ehm, ehm... vorremmo ringraziare tutte le persone che continuano a seguirci! Sia
chi recensisce e chi preferisce solo leggere!
Janice: Vero? Vero? È tanto, tanto dolce, ma
ricordati che è mio! *SBOM* Ahia... ç.ç (Cretina! Ti pare il caso di metterti a
sbavare in questo modo e a dire che è tuo?! Ti ricordo che sei stata insicura
fino ad adesso, sempre che non lo sei ancora e non puoi dire così ad una povera
e gentilissima ragazza che ci fa anche i complimenti! Lasciagliene un pezzetto!
ndRachel)(Fossi matta... ndSan)*SBOM*(Prova a ridirlo e ti becchi di nuovo la
scopa in testa, ora prendo io in mano i ringraziamenti, sorella degenere!
ndRachel) Ti prego di scusarci ^.^' Grazie per continuare a seguirci e grazie
anche per i complimenti! *ç* Continua a seguirci mi raccomando, le gemelle
Dickinson non spariranno tanto in fretta dalla scena!
Mary1986: Continuata abbastanza in fretta?
Speriamo tanto di sì, in modo da non deludere le tue aspettative! Grazie mille
per i complimenti!!! ^o^
shin_88: Anche io odio quella brutta vacca
di Pansy! (Non si era capito... sgrunf... ndSan)(Taci tu! ndRachel) Mi aggrego a
te per il super omicidio di Pansy! Ghghghgh... finalmente mi vendico io! Facendo
una parentesi, grazie mille anche a te per i complimenti! ^o^o^o^ Sono sempre
molto graditi!
jessy92: Siamo felicissime ti sia piaciuta
già dal primo capitolo! Purtroppo noi avevamo paura fosse troppo frivolo e
superficiale, e che di conseguenza non attirasse i lettori... ç.ç fortunatamente
alla fine è piaciuto lo stesso, grazie anche a te per i complimenti e perchè
continui a seguirci!
Al prossimo chap gente, sperando che prima non sia passata Allie a prelevarci!
Tao, tao!
Rachel e San Dickinson
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