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Autore: MegJung    16/12/2012    3 recensioni
Come reagireste alla sola idea di scoprire che la vostra migliore amica, in realtà è un extraterrestre, inconsapevole di esserlo? Sophie, una liceale qualunque, avrà a che fare con una ragazza particolare e insieme a lei e alle persone vicine dovranno affrontare un'impresa immensa, scopriranno segreti inconfessabili e entità misteriose, il tutto con avventura e, ogni tanto, anche a suon di risate!
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Trovare Esther immersa in quella pozza fu davvero incredibile, la trovammo li per caso. Stava calando sera e la bionda non si era fatta vedere per niente, cominciammo a pensare che le fosse successo qualcosa e andammo a controllare nel posto che frequentavamo di più: il cimitero. Trovammo sul prato la sua giacca e iniziammo a preoccuparci che le fosse accaduto qualcosa di grave. Seguimmo la scia di vestiti e ci ritrovammo la ragazza nuda nell’acqua cristallina. Uno spettacolo fantastico, avevo visto raramente Esther senza vestiti, ma quelle poche volte che la vidi era fantastica. Aveva un fisico perfetto, in quel momento ero quasi tentata di copularci, anche se ero una ragazza. L’attrazione sessuale se ne importa ben poco di che sesso è l’oggetto desiderato. Tuttavia contenni i miei spiriti bollenti, non potevo rovinare l’amicizia che c’era tra noi per le mie pulsioni.
Finalmente toccò anche a lei, era riuscita ad elevarsi e si vedeva la sfumatura intensa della sua aura: era azzurra. Mi avevano detto che quei colori avevano dei significati e che rappresentavano la natura di ogni creatura.
La ragazza si rivestì e ritornammo tutti insieme a casa, la biondina sembrava stranamente felice. Tuttavia c’era ancora un’ultima cosa che chiedeva: cercare i suoi veri genitori. Venimmo a sapere che Esther proveniva da un minuscolo villaggio sul mare chiamato Merope. Eravamo andati in quel posto, la bionda sperava che i suoi genitori fossero riusciti a sfuggire dalle grinfie dei Grigi, purtroppo scoprì che non fu così. Trovò la sua vecchia casa e da li si prese una foto di famiglia che nascose in una tasca segreta del suo zaino.
Tre mesi terrestri erano passati e noi dovevamo assolutamente tornare sulla Terra. Avevamo detto ai nostri genitori che saremo state fuori per tre mesi, non potevamo rimanere di più su Antea o avrebbero pensato davvero che gli alieni ci avevano rapito. Tornammo a Vergilie e prendemmo una nave spaziale, nel giro di sette ore, come all’andata eravamo arrivati. Mi ero quasi dimenticata com’era la Terra, quando entrammo nel sistema solare vidi in lontananza quella piccola sfera blu sfumata di verde.
Atterrammo nella stessa campagna, nello stesso preciso punto dove eravamo partiti. Quando scendemmo dalla navicella notai che a Margate stava sorgendo l’alba e si vedevano le diverse sfumature che faceva il sole. Mi resi conto che eravamo atterrati alla stessa ora in cui eravamo partiti, erano passati esattamente tre mesi. In fatto di precisione gli svizzeri facevano un baffo ai pleiadiani.
Tornammo tutte alle nostre relative case, Aster e Sidus tornarono nel loro nascondiglio terrestre, ovvero il garage di casa mia. Quando salì a casa, Christofer si accorse che ero tornata e venne correndo ad abbracciarmi.
-         Mamma, papà! Sophie è tornata! – esultò.
Entrai in cucina i miei stavano preparando la colazione, mia madre aveva preparato le cialde calde. Mangiammo tutti insieme, mi chiesero com’era l’America (loro pensavano che ero andata li) e io cercai di dare risposte evasive, mentendo spudoratamente. Fortunatamente non mi chiesero di non portar alcun souvenir!
Dopo pranzo su facebook chattai con Nathalie ed Esther e decidemmo di vederci in una piccola piazza nel pomeriggio. Era settembre ed erano le ultime due settimane di vacanze, dopodiché sarebbe iniziata la scuola e non ci saremo più viste. Esther veniva nella mia classe, ma a causa dei compiti non ci vedevamo mai. Ossia, io facevo i compiti e studiavo, Esther sfogliava i libri e faceva giusto gli esercizi scritti e nonostante ciò prendeva voti migliori dei miei! Nathalie quando sarebbe iniziata la scuola si sarebbe eclissata dalla faccia della Terra, si rinchiudeva in casa e sgobbava le ore, ci teneva tantissimo a prendere il massimo.
Arrivarono le cinque e andai nel luogo di incontro, trovai Esther seduta alla panchina con espressione mogia, doveva sicuramente esserle successo qualcosa: o aveva litigato con i suoi oppure un battibecco con Josh. Mi sedetti accanto a lei e cercai di comprendere cosa la rattristava.
-         Cosa è successo? – le chiesi.
-         Niente – sbottò evasiva.
-         Si certo e allora perché sembri appena uscita un funerale? -.
-         Josh, credo che mi voglia lasciare – rispose.
Mi venne un colpo, Esther e Josh non si erano mai lasciati, avevano litigato tante volte, ma non al punto di lasciarsi. Si amavano troppo per farlo. Non potevo lasciare che una storia così bella andasse in frantumi.
-         Cosa te lo fa pensare? – chiesi.
Esther non rispose, ma prese dalla borsa il cellulare e mi fece vedere i messaggi che si erano mandati lei e Josh poche ore fa. Avevano litigato, Josh le rispondeva che era stufo di stare con una ragazza che quasi non esisteva e che quando lo vedeva lo trattava male. Mi colpirono un paio di messaggi.
Esther: “Ma noi stiamo ancora insieme?”
Josh: ”Non lo so”.
Rimasi sconcertata da quella risposta, davvero Josh dubitava di stare ancora con Esther? Davvero non l’avrebbe più voluta rivedere? Ero sicura che in Josh c’era ancora una briciola d’amore per quella ragazza.
-         Io credo che voglia vedermi solo per una ragione – affermò triste la bionda.
-         Quale? – chiesi, Esther voleva che facessi quella domanda.
-         Penso che voglia vedermi solo per dirmi in faccia che mi lascerà -.
-         Non pensare mai più una cosa del genere! Josh ti ama e non permetterò che quel idiota mandi all’aria questa storia! -.
Esther mi sorrise ma non disse e non fece nient’altro. S’intravedeva in lontananza nella strada Nathalie che stava arrivando. Stava tutta sorridente, lei stava benissimo col suo Aster.
-         Ciao ragazze – ci salutò – e i pleiadiani dove sono? -.
-         Sono rimasti al garage, non gli ho chiesto di venire con me – risposi – pensavo che volevano rimanere per i fatti loro -.
-         Andiamo da loro? – chiese la castana, era impaziente di stare col suo ragazzo.
-         Non c’è bisogno – affermò Esther – saranno loro a venire da noi -.
-         Come? – dicemmo Nathalie ed io all’unisono.
-         Li chiamerò telepaticamente – rispose placidamente – sono una pleiadiana e ho questo potere, perché non usarlo? -.
Strano, Esther non ricorreva molto spesso ai suoi poteri di pleiadiana, nonostante potesse comunicare telepaticamente, portava con sé comunque il suo fido cellulare, come se non si fidasse mai abbastanza dei suoi poteri.
Si rilassò sulla panchina e stette immobile con lo sguardo che fissava il vuoto. Dopo dieci minuti arrivarono Sidus e Aster vestiti perfettamente da terrestri.
Nathalie corse verso l’amore suo che l’abbracciò affettuosamente. Esther di nascosto la stava guardando male, come le sarebbe piaciuto che le fosse successo lo stesso con Josh! Purtroppo la sua storia stava andando in bilico e dipendeva solo da lei in che modo sarebbe finita: se sarebbe cambiata, allora sarebbe stato di nuovo amore, altrimenti avrebbe rovinato tutto.
La bionda fissava la ragazza dai riccioli castani in cagnesco, se avesse avuto il potere della vista laser l’avrebbe probabilmente già incenerita, ma essendo una sua amica cercò di contenersi.
Decidemmo di andare a prendere un gelato ad un bar e di chiacchierare un po’, magari era la volta buona che Esther si distraeva dai suoi problemi sentimentali. Tuttavia la vista di Aster e Nathalie che si scambiavano effusioni, non faceva che girarle il coltello nella piaga.
In un certo senso anch’io provavo una certa invidia nei loro confronti, anch’io avrei voluto Aaron al mio fianco. Esther non era poi da biasimare così tanto in fin dei conti. Quanto mi mancava quel ragazzo, quanto tempo era passato dall’ultima volta che l’avevo visto! Fu circa un anno fa, lui era il figlio di amici dei miei genitori ed eravamo ospiti e stavamo a casa sua per qualche giorno. Era mattina,non c’era nessuno nella casa, io mi stavo togliendo il pigiama e stavo scegliendo cosa mettermi quel giorno. Improvvisamente sentii la porta aprirsi alle mie spalle, era lui. Mi prese un colpo e lui mi sorrise, amavo il suo sorriso sensuale e si sedette sul letto. Andai a sedermi accanto a lui, avevo addosso solo la biancheria intima. Iniziò a sfiorarmi i seni, purtroppo prosperosi e ingombranti. Non so perché ma io stetti al gioco e cominciai a stuzzicargli l’interno coscia, facendolo eccitare. Quello fu l’inizio di una serie di sollecitazioni fra le lenzuola bianche, che ci faceva godere fino alle stelle. Quando stavamo per arrivare al punto decisivo, qualcosa mi fermò e mi bloccai, come se una forza oscura mi stava controllando. Lui mi guardò male e se ne andò via insoddisfatto. Era il mio buon senso ad avermi fermato, ne avevo ben poco, ma comunque era riuscito a farmi rovinare tutto. Esther diceva che lui era solo uno sfruttatore e che non avrei dovuto continuato ad andargli dietro, ma io l’amavo! L’amore che provavo per lui bruciava il mio animo, amavo il suo viso, le sue morbide labbra da baciare, il suo corpo da toccare. Forse un giorno si sarebbe accorto dei sentimenti che provavo per lui. Esther aveva ragione: a chi volevo prendere in giro? Lui non mi amava, gli interessava solo divertirsi e anche se avesse mai scoperto ciò che provavo per lui, non gliene sarebbe fregato assolutamente nulla. Ma perché ero così stupida? Provavo amore sempre per le persone sbagliate. Ecco perché stavo attenta a Nathalie, non volevo che lei facesse la mia stessa fine, volevo solo che fosse felice.
Mentre stavo facendo le mie deprimenti riflessioni mi resi conto che qualcosa intorno a me non andava. Ero seduta a un tavolo al bar, di fronte a me c’era Esther che si stava consolando con un frappé al cioccolato, accanto a lei c’era Sidus che stava mangiando un bombolone alla crema. Mi accorsi che mancava qualcuno e chiesi a Esther:
-         Che fine hanno fatto Aster e Nathalie? -.
   
 
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