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Autore: appver    16/12/2012    1 recensioni
All'inizio dopo essermi trasferita a New York, ci sentivamo spesso.. ma dopo un po nient' altro che poche e-mail ogni mese, dopo di che più nulla. Io e lei ci conoscevamo da ben 13 anni, praticamente eravamo cresciute insieme, stessa scuola media, stessa classe allo stesso liceo, eravamo buone amiche. E ritrovarmela la d'avanti senza poterla abbracciarla forte a me mi metteva un enorme malinconia.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mentre mi avvicinavo a lei, mi passarono per la mente tutte le cose che avevamo fatto insieme prima di separarci. Scuole diverse, amici diversi e rivederla li mi fece venire una malinconia..Era cambiata dall'ultima volta che l'avevo vista, si era fatta più alta e stentavo a credere che la ragazza che stavo andando a salutare fosse davvero Isabella. Anche Mario aveva una faccia un pò scioccata nel vedere proprio lei che saliva sul palco, non credo di averlo mai visto cosi, e non avevo capito il motivo..

-Guarda, guarda chi è venuta della nostra scuola-esordi Mario avviandosi per primo

-Non ci posso credere, tu qui, che diavolo ci fai?!--Ci studio, come lei..te la ricordi-rise indicandomi. Isa si spostò da dove era e mi fisso per poi esclamare un sonoro-OH MY GOD!- e corrermi incontro.

-Non ci vediamo da una vita, non dirmi che la scuola di arti sceniche dove fai solo ballo è questa-rise guardandosi intorno

-Beh diciamo che non facciamo solo danza-risi stringendola di nuovo a me.rise e quando si stacco da me stambandomi un bacio sulla guancia, mi accorsi che era davvero diversa da come la ricordavo. L'osservai attentamente mentre lei si presentava ai miei amici. Oltre ad essere più alta non mi sembrava diversa. Portava i suoi capelli neri raccolti in una coda di cavallo, i suoi ricci si estendevano per tutta la lunghezza ed ero bellissimi. Portava al collo la stessa collanina, che forse non si toglieva mai, dei Linkin Park..era davvero loro fan.Mi ricordo della volta in cui per tutta la serata non facemmò altro che parlare di loro. Avevamo progettato qualsiasi cosa, dal regalo per i nostri 18 anni, il concerto, il viaggio, davvero tutto. Vederla li mi faceva venire in mente i bei momenti passati alle medie, con quei compagni che ormai non vedevo da almeno 4 anni.sentimmo suonare la campanella di nuovo e ci guardammo tutti in faccia, speravamo di rimanere li con lei e non dover fare le prove.

-Cosa succede?-mi chiese Isa guardandomi negl'occhi.

-Niente è sola ora di andare a fare le prove per il saggio-

-A cui spero tu parteciperai-intervenne Mario mettendogli una mano sulla testa. Isa rise guardando Mario e cercando in tutti i modi di dargli uno schiaffo, lei era fatta cosi, molto piccola ma con una determinazione eccezionale.

-Allora i ragazzi che devono provare classico o moderno per piacere si potrebbero andare a cambiare?!-sentimmo la nostra insegnante invitarci ad andare subito negli spogliatoi. Accompagnai Isa da lei, e corsi subito a cambiarmi. Quando uscii dagli spogliatoi con la tuta della scuola, inizia a cercarla ma non la vidi, fino a quando non la vidi volteggiare sul quel palco che fino a ieri era soltanto mio.

-Padebure..si cosi, la mano..okeei perfetto-sentivo la mia insegnante spiegarle i passi per la nostra coreografia mentre tutti i miei compagni di corso erano li, seduti su quelle poltrone ad osservare ogni minimo movimento di quella splendita ballerina. E guardandoli mi sentii fiera di conoscerla. Chiesi a Miss Sofi se potevo aiutare io Isa e dopo aver ottenuto il suo permesso, la trascinai nella sala prove.-Adoro questa scuola..-mi ripeteva mentre camminavamo per immensi corridoi pieni di fotografie di passi e pose di danza, di qualsiasi stile, dalla classica fino all'hip hop.Entrate nella sala prova gli spiegai tutti i passi e lei con molta semplicità riusciva a starmi dietro come io non ero mai stata in grado di fare..dopo molto tempo ci sedemmo a terra e mentre stavamo parlando sentii bussare alla porta. Andando ad aprire, mi girai verso di lei per guardarla e quando aprii la porta mi vidi saltare addosso un'enorme ragazza bionda che mi iniziò a stringere forte.

-Tu sei solo una stronza..oh. Perchè non mi hai detto chi eri, io..-rise.la staccai da me per vedere chi fosse, anche da quella semplice frase non avevo capito nella, spostai i suoi lunghi capelli biondi dalla sua faccia e dopo essermi messa a ridere la strinsi forte a me. Beh, avevo aspettato quel momento per tutta una vita e speravo che non finisse mai.

Dopo essermi staccata da lei e spigandole tutto, lei iniziò a ridere e ad abbracciarmi come se tutte le mie paure non ci dovevano essere.

-beh io l'ho sempre detto che tu non stavi bene con la testa-rise e noi insieme a lei.Mipiaceva stare di nouvo con loro due, finalmente i tre moschettieri di nuovo insieme..

Iniziammo a parlare di tutto quello che fosse successo in questi anni, e quando arrivò il mio turno, mi chiusi in me stessa e non dissi nulla. Non perchè fossi timida o altro, solo che non volevo far sapere tutte le cose brutte che mi erano successe in quei due anni.

-Dai, non ti proccupare, noi siamo qui per te.-mi disse Serena appoggiandomi una mano sulla spalla. Quardai le ragazze negl'occhi e dopo un sonoro respiro iniziai.

  
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