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Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    16/12/2012    3 recensioni
Salve ^^ Questa è la mia Prima Storia sono nuova qui.. siate comprensivi perciò. :)
Dal Capitolo 4:
Paul prende un respiro profondo si avvicina a me e dice “Non ha importanza. Quel che è stato è stato. Forse è stato meglio che tu sia stata a Parigi..ti serviva una pausa dal mondo.. stavi peggio di me. Ammetto che mi sei mancata moltissimo ma non potevo certo calare dal nulla e pregarti di tornare qui. Sarei stato solo un problema.”
Io lo guardo negli occhi (un po’ lucidi) e dico “Credimi, non lo saresti stato affatto…” poi aggiusto con la mano i suoi capelli un po’ spettinati e dico “..forse mi è servita quella pausa. Ma l’avrei potuta avere anche a Liverpool e allo stesso tempo sarei rimasta con te, sii obbiettivo Paulie sono stata egoista…”lui dice “Ma perché stiamo parlando di questo?” io dico “Ieri sera mentre prendevo la coperta, ho trovato un biglietto scritto da te..” lui mi blocca mettendo la sua mano sulla mia bocca e dice “Non era nei miei piani che tu lo leggessi ma va bene così.. ora sai che se vuoi uccidermi basta che tu vada via. E’ l’arma peggiore che tu possa mai usare…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!! Scusatemi per il ritardo ma ho avuto davvero molto da fare in questo periodo…Non voglio annoiarvi con le mie storia infinite che non centrano assolutamente con la mia storia quindi… BUONA LETTURA A TUTTI e spero vi piaccia!


Abbiamo passato un Natale stupendo, Paul mi aveva regalato la bambola di pezza che tanto mi piaceva… che dolce che è quel ragazzo! Avevamo festeggiato il Natale e casa mia e di Paul, mentre il capodanno da John. Avevo anche conosciuto Stuart (Stu) Sutcliffe (il bassista) è simpatico e devo dire anche molto carino!
Tornando al presente…è il 5 gennaio 1959 e noi siamo andati al Cavern per assistere al concerto dei ragazzi. Sono favolosi! Finito il concerto loro scendono dal palco e ci raggiungono al tavolo. Paul si siede accanto a me e parliamo un po’ finchè un ragazzo di statura media, magro, biondo e con gli occhi color ghiaccio non attira la mia attenzione.
Paul si accorge che sto guardando da quella parte ma non dice nulla, così io chiedo con aria sognante “Paul, sai per caso come si chiama quel ragazzo biondo, con gli occhi color ghiaccio lì dietro?” Paul sospira –Non so perché- e dice “Si, lo conosco..si chiama Chuck John Martin…ma…” non gli lascio finire la frase e dico “Me lo presenti? Ti prego..” ma lui risponde “No, non voglio…Abbey io…” si blocca ed io dico “Tu cosa?” “No, no…niente..” io rimango un po’ perplessa ma non insisto con la richiesta.
Il sorriso che prima Paul aveva si trasforma in un faccino triste …come se fosse sul puto di piangere… John, Cynthia (fidanzata di John), George, Amy e Stu mi guardano con aria di disapprovazione e non so il motivo. C’è qualcosa che non so…

*RACCONTA PAUL*

Abbey mi chiede di farle conoscere Chuck ma io non voglio! Prima di tutto non è un bravo ragazzo, le spezzerebbe il cuore e sarebbe tutta colpa mia e poi..io l’amo e….speravo lo stesso visti i suoi comportamenti affettuosi, lo so che è sempre stata così, ma l’amore mi sta facendo diventare cieco.
Questa sera tutte le mi speranze sono crollate come castelli di sabbia in riva al mare..lei ama Chuck NON ME! Io come uno stupido ho costruito castelli in aria sono davvero un illuso…ma come diamine ho potuto pensare di stare con lei? Non la merito…stavo per rivelarle i miei sentimenti ma non l’ho fatto, forse è stato meglio.
Non riesco a parlare, le lacrime tentano di scendere ma, per ora, sono più forte io.
L’unica cosa che voglio fare è sparire…meglio che me ne vada prima di fare scenate di piagnistei davanti a tutti.
Guardo nel vuoto, poi vedo la mano destra di Abbey davanti a me e sento la sua mano sinistra sulla mia fronte (probabilmente crede che stia male..(per quanto sto andando in ebollizione dovrei essere già morto!) un po’ preoccupata mi dice “Paul, Paul! Stai bene? Se vuoi andiamo a casa.” Io replico “No, vado a casa da solo, non preoccupatevi..rimanete qui a divertirvi …C-ciao.” Prendo il mio giubbotto di pelle ed esco dal Cavern a passo svelto per poi avviarmi a casa… MA CHE BELLA GIORNATA! Voglio solo sparire dalla faccia della terra…dopo tutto Jane aveva ragione, non troverò nessuno che mi ama davvero…Non lo faceva neppure lei! FALSI, FALSI E OVUNQUE FALSI!

*RACCONTA ABBEY*

Paul và via…non capisco cosa gli sia preso, insomma non credo di aver detto nulla di male.
Decido di seguire Paul.
Lui è già lontano così corro per raggiungerlo ed urlo “Paul! Aspettami…ti prego!!” lui si ferma ma non si volta… stringe i pugni. Io lo raggiungo e chiedo con l’affanno “Paul…che….Uffaaa!” lui dice “Prendi fiato.” Io dico “Fatto… Paul cosa ti succede? Che hai? Ma…ho detto o fatto qualcosa di male?” Lui prende un respiro profondo e, tentando di sorridere, dice “Tranquilla non è successo nulla, voglio solo andare a casa …. Tu torna al Cavern.” Io dico “ Io non ci torno senza di te! Se torni a casa vengo con te.. non voglio lasciarti solo.” Lui dice “Grazie…senti Abbey…non volevo presentarti Chuck perché non è un bravo ragazzo, l’unica cosa che sa fare è fingere…si prende gioco delle ragazze dicendo loro che le ama per poi andarsene e spezzare il loro cuore! Io non voglio che succeda a te sei la mia migliore amica e sei anche una sorella, non so se ti è chiaro cosa significhi per me…” stavamo camminando ed io a quelle parole mi fermo, lo abbraccio e lo tengo stretto, lui ricambia subito l’abbraccio ed io gli dico “Ti capisco, anche per me non sei solo un migliore amico… Ti voglio bene Paul!” lui sorridendo mi dice “Anche io … non sai quanto.” Continuiamo a camminare ed io dico “ Paul, non credo ti farà piacere ciò che sto per dire ma…voglio ugualmente conoscere Chuck.” Lui sospira e dice “Okay…io t’ho avvisata…fai quello che ti pare.” Io lo ringrazio e torniamo a casa.

* DUE SETTIMANE DOPO*

Io e Chuck ci eravamo conosciuti subito e la settimana scorsa ci siamo messi insieme. Stavamo bene fino ad oggi…le parole di Paul si stavano avverando come previsto.
Dato che le cose tra me e Chuck andavano male decido di andare a casa sua per parlargli…Sulla strada lo vidi seduto ad una panchina mentre baciava una ragazza bionda con un vestito rosa…Mi da tanto di lavata con perlana! Pff! Senza esitare mi avvicino e gli dico “Ma bravo Martin…guarda un po’ le coincidenze, cercavo giusto te!” lui impassibile dice “Abbey posso spiegare tutto! Ci eravamo scontrati e….” io sarcasticamente gli dico “Oh povero! Ti sei fatto male? E poi…DA QUANDO CI SI SCONTRA CON LE LABBRA?!” inizia un momento di silenzio poi io tentando di trattenere le lacrime, dico “Ma sai cosa c’è di nuovo? Ti lascio, Addio! NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU’!” mi volto e me ne vado senza ascoltare quel che dice. Oggi è una della poche giornate soleggiate a Liverpool ed è stata rovinata così brutalmente … potrebbe scrivere un libro su come rovinare un giorno perfetto! Arrivo alla soglia di casa mia e mi blocco, comincio a pensare alle parole di Paul e a quanto sono stata ingenua a non dargli ascolto.
Apro la porta di casa e mi dirigo verso la stanza mia e di Paul … ma è chiusa così busso e sento Paul che urla “Avanti!” io apro la porta con le lacrime agli occhi e rimango lì sulla soglia. Paul di alza di scatto e viene da me, mi mette il braccio sulle spalle e ci avviciniamo al suo letto, ci sediamo ed io appoggio la testa al suo petto e sussurro “Avevi ragione…” ed inizio a piangere, Paul mi tiene stretta a sé e mi accarezza i capelli.
Rimaniamo così per una decina di minuti, è una sensazione stupenda….lui riesce farmi calmare in pochissimo tempo e mi consola come nessun’altro.
Dopo avermi fatta calmare Paul dice “Allora tesoro, ti và di dirmi cos’è successo?” io prendo un respiro profondo e gli racconto tutto.
Rimane senza parole.

*RACCONTA PAUL*

Io lo ammazzo quello! Giuro che stavolta non la passa liscia!! Come si è permesso di trattarla così? Insomma sapevo che non era un bravo ragazzo ma non doveva farle questo… Santo cielo, detesto vederla piangere, dopo tutto…a chi piace vedere una ragazza piangere? Abbey ricomincia a piangere ed io le dico abbracciandola “No, Abbey ti prego non piangere…non posso vederti così, davvero. Non voglio vedere nessuna lacrima sul tuo viso va bene?” poi prendo un fazzoletto e le asciugo le lacrime.
Lei rimane in silenzio a guardarmi, è bellissima: i suoi occhi diventano più celesti quando piange… ma non è solo bella fuori, lo è anche dentro come si fa a farle del male?! Okay…sono ufficialmente più innamorato di prima. Vorrei tanto essere come John molte volte… lui se ne sbatte della timidezza e se qualche ragazza gli piace lo dice…. Detesto questa parte d me, seriamente!
Sembra più calma… bene, ce l’ho fatta! All’improvviso Abbey mi abbraccia ,si abbandona tra le mie braccia e dice “ Avrei dovuto ascoltarti Paul.. Sono stata così ingenua a fidarmi di quello lì m-ma sono stata anche egoista perché ti ho trascurato e non mi sono resa conto che tu sei proprio quello che tiene di più a me, devo scusarmi anche con gli altri….Che stupida che sono… SUPIDA! STUPIDA! STUPIDA! STU….” Io la blocco subito. Si stava dando delle botte sulla fronte col palmo della mano!
Le afferro il braccio e ci guardiamo… lei con gli occhi ancora lucidi mi guarda confusa, Ah! come la capisco!
Mi avvicino lentamente ad Abbey, le bacio la fronte e la consolo ancora un po’.
Uff! Non so per quanto resisterò ancora… è perfetta: è bella, dolce, sensibile, scherzosa, gentile..andrei avanti all’infinito ma le parole non sono sufficienti per esprimere quel che provo. Muoio dalla voglia di baciarla ma non posso… insomma, ha appena rotto con Chuck, ha il cuore a pezzi; sarebbe crudele fare una cosa del genere!
Ma, a parte tutto, non la bacerò finchè non avrò la certezza che lei prova lo stesso…rovinerei tutto. Ed ecco che mi sono abbandonato ancora una volta ai miei pensieri..
Sento il campanello suonare freneticamente. La povera Abbey salta in aria perché è convinta che alla porta ci sia Chuck così io vado ad aprire pronto a dargliele di Santa Ragione e trovo davanti a me John impietrito che mi dice “ Paul! Ma da quando accogli la gente così? Insomma…se non sono gradito basta dirmelo…” io un po’ divertito dico “Scusami John! Ti avevo scambiato per un’altra persona..se così posso chiamarlo…” “Chuck vero?” io stupito chiedo “ Ma come fai a saperlo?” “ho visto tutta la scena…Ho visto quello lì baciarsi con una biondina, Abbey piangere e correre via… volevo chiamarla per consolarla, ma era troppo distante così mi sono limitato ad andare da Chuck e fargli la ramanzina, non avevo intenzione di abbassarmi ai suoi livelli, in ogni caso ora ha paura di me .” Io con aria soddisfatta dico “Perfetto John….” Lui preoccupato chiede “ A proposito Paul…come sta Abbey?” io triste dico “Non saprei…era distrutta appena era tornata ma credo che ora stia un po’ meglio…”
Poi Abbey si alza e si avvicina alla porta. Tentando di sorridere, dice “Ciao John!....” John andandole incontro e sorridendo dice “Stai meglio Abbey?” e lei “M-ma come fai a saperlo?” “ Ero lì…” “ COOSA?! DOVE?!?!” “ Ero in lontananza…Chuck non ti darà fastidio ci siamo noi a preteggerti.” Ed io accarezzandole la guancia dico “ Non deve provare nemmeno a guardarti” poi lei frenando le lacrime dice “Grazie ragazzi…non sapete quanto siete importanti per me.. Grazie ed ancora grazie ma..credo che sia meglio che le cose siano andate in questo modo. La vita fa il suo corso e non possiamo fare nulla per impedirlo dobbiamo solo ricordarci dei nostri errori per non rifarli ancora, ancora ed ancora come sto facendo io.”
Sorride ma inevitabilmente le scende una lacrima, io e John la abbracciamo e ci andiamo a sedere. Parliamo per circa un’ora poi John si allontana per 10 minuti.
Io ed Abbey siamo soli. Lei è abbracciata a me… il mio cuore batte a mille! Sto per avere un infarto dannazione!!! Okay Paul… calmati e respira profondamente.
John è tornato e io ed Abbey non abbiamo parlato per niente… vedo John avvicinarsi con cautela a noi due, io lo guardo un po’ disorientato; lui lo nota e dice “Non è così innocente mentre dorme?” io arrossisco e vado letteralmente in ebollizione.
Non mi sono davvero accorto che si era addormentata abbracciata a me… Che dolce - :3 –Ma io sono un imbranato epocale! John si siede sulla poltrona dinanzi a me e dice con un sorrisetto malizioso “Ti piace Abbey vero?” io divento più rosso di prima e, scuotendo la testa, dico “Ma no John! Cosa cavolo dici?! Non mi piace Abbey..” “Hai ragione Paul, non ti piace..tu la AMI!” io tento di sostenere la risposta che ho dato prima ma capisco che sarebbe una guerra persa in partenza..è pur sempre John Lennon! Il mio migliore amico…
Ma come fa a saperlo? Due sono le ipotesi..o magari tre :
- John mi legge nel pensiero;
- È troppo evitente;
- Mi ha fatto ubriacare e come un’idiota ho detto tutto (se questa è vera spero solo che non c’era Abbey!).

Lui dice “Paulie, è troppo evidente…” io curioso dico “ Ma che ho fatto?” John ride e dice “Che hai fatto?! Beh magari non lo fai apposta ma… Allora, Diventi rosso come un pomodoro ogni volta che si parla di lei, quando ti da un bacio innocente o sulla fronte o sulla guancia, quando ti abbraccia…Devo andare avanti?” ed io molto agitato dico “No John! Certi che non lo faccio apposta! Sarò pure imbranato e scemo epocale ma non fino a questo punto… Ti prego, non dirlo a nessuno…rovinerei la nostra amicizia e non voglio….” Lui, tentando di convincermi, dice “ Ma Paul! Deve saperlo…. Altrimenti non saprai mai se ricambia e vivrai con i rimorsi. Non è difficile dai!” io rassegnato replico “John, quando capirai che non sono come te?” e lui con aria interrogativa dice “In che senso non sei come me??” io sospiro e dico “Non sono così diretto e scusami se lo dico ma..sei abbastanza stronzo con le ragazze la maggior parte delle volte.”
John, fiero di sé stesso, dice “Eh Paul, Paul…Dovresti essere più diretto…e dovresti dirglielo anzi..non dovresti, DEVI! Altrimenti soffrirai…” io sempre più agitato dico “John, non credi che starei peggio se glielo dicessi e lei non ricambiasse? Si allontanerebbe ed io sarei perso senza di lei… e poi non conta se io soffro o meno a me importa che lei non soffra, l’ha già fatto abbastanza. Sai che la sua non è una vita facile… Ha solo me, te, Geo, Amy e Cyn; Stu l’ha appena conosciuto.” “Paul ma perché sei così testardo?? Vabbè lasciamo stare per ora… In ogni caso è mezzanotte inoltrata io dovrei tornare a casa è tardi..e credo che mia zia Mimì mi stia aspettando dietro la porta con una mazza in mano per uccidermi. Credo tu debba portare Abbey di sopra, non credo tu voglia farla dormire sul divano.”
Guardando Abbey dico “Hai ragione John…” lui sorride e dice “ Dai, ti aiuto a portarla di sopra..” ed io, con aria sognante, dico “Ma no… è più leggera di una piuma!” lui ride e dice “Oh Paul! Dai ti apro almeno la porta, poi imbranato come sei faresti una strage… sai ci tengo ad Abbey!!” ed io un po’triste dico “Grazie Jooohn Ti voglio bene anche iooooooo! Tu si che sai come far stare bene la gente!” John ride come un’ebete (?) e poi dice “E dai Paulie, sai che scherzo! Ovviamente ci tengo ad entrambi e voglio vedervi sani e salvi domani!” io gli sorrido, lui ricambia e mi aiuta a non uccidere nessuno mentre porto Abbey a letto (apre le porte John). Appoggi o delicatamente Abbey sul letto e, con la stessa delicatezza, le tolgo le scarpe.
Accompagno John alla porta e lo saluto. Dopo aver chiuso la porta mi fermo a fissare una fotografia dove io ad Abbey avevamo lei 6 ed io 7 anni eravamo seduti ed abbracciati su una panchina a Strawberry Field. Quella panchina è tutt’oggi la nostra e ne sono passati di anni.
Ogni volta che Abbey era a Parigi e mi mancava, oppure mi sentivo solo, tornavo a quella panchina e pensavo a lei mentre guardavo il cielo sdraiato sulla panchina, in questo modo era come se fosse accanto a me… Cavolo Abbey ha ragione! Sono troppo Diabetico!
Guardo l’orologio e vedo che sono già l’una e mezza (propositi per il resto dell’anno: Mai più perdersi nei pensieri profondi durante la notte…MAI!).
Mi dirigo verso la camera, apro lentamente la porta. Abbey dormiva. Io mi cambio e, prima di mettermi sotto le coperte, mi inginocchio dinanzi al suo letto, lei si gira ed io ne approfitto per accarezzarle il viso… ogni giorno che passa mi sembra sempre più bella e fragile.
D’un tratto la sua mano si posa sulla mia e la stringe a sé. Mi si gela il sangue nelle vene, poco dopo la sento pronunciare il mio nome - Mi sta sognando!- e non accenna a lasciare la mia mano. Decido di mettermi sotto le coperte con lei, la abbraccio e lei si abbandona tra le mie braccia appoggiando la testa sul mio petto. Dopo pochissimo mi addormento anche io, ero distrutto.

*RACCONTA ABBEY*

Apro gli occhi e sento qualcuno accanto a me, alzo lo sguardo e vedo Paul che dorme come un angelo.
Guardandolo da qui il suo naso sembra più carino del solito. Sorrido e poi chiudo gli occhi… non ho proprio voglia di alzarmi! Poi mi chiedo cosa sia successo in quell’arco di tempo in cui dormivo..Santo cielo che vergogna! Vabbè…apro gli occhi, alzo lo sguardo e noto che Paul stava aprendo gli occhi, poi sorride e mi guarda assonnato; ci mettiamo seduti, Lui sbadiglia e dice “Buon giorno...” Io mi metto a ridere per lo sbadiglio e dico “ Buon giorno anche a te Paul!” poi mi dà un bacio sulla fronte ed io arrossisco.
Mi ricordo l’accaduto della mattina precedente ed il mio sorriso svanisce, poi scuoto la testa per togliere dalla mia mente certi ricordi, Paul dice “Dimenticalo. Sai a chi mi riferisco, non ti merita e non è di certo colpa tua…” mi sorride ed io dico “Troppo caro Paulie! Tenterò di non pensarci…senti, ti andrebbe di preparere le tue favolose Crepes? Non le mangiamo dal 9 dicembre credo!” lui mi guarda sorridente e dice “ma certo! A patto che tu non ti intrometta nella preparazione… voglio che tu stia calma e che ti riposi Va bene?” ed io, fingendomi offesa, dico “Paul…m-ma io volevo aiutarti.. Uffa, vabbè… mi eserciterò con la chitarra…” e Paul con tono dolce dice “ sei una brava ragazza Abbey!”
Scendiamo le scale e Paul comincia a preparare le crepes mentre io prendo la chitarra.
Mi viene in mente “ ‘Till there was you” di Peggy Lee. Io comincio a suonarla ed a cantarla, a circa metà canzone Paul si unisce a me e canta con un tono più grave del mio. Era perfetta la nostra versione! Dopo averla finita di cantare Paul mi dice “Mi ricordavo che sapevi cantare e suonare benissimo…ma ricordavo male…sei a dir poco Favolosa! Wow…ti và di suonare questa sera al Cavern?” io dico “Grazie Paul ma…sai che sono timida, puoi cantare tu con me?” Lui sorridendo dice “ Ma dai! Sei favolosa non hai nulla da nascondere! Se vuoi ci sarò, ma non canterò” ed io triste dico “ Uffa Paul! Ma perché no?” e lui avvicinandosi dice “ Perché la star sei tu e poi… sai come sono tutte quelle ragazzine esaltate che appena mi vedono iniziano ad urlare… in questo modo nessuno riuscirebbe a sentirti e sarebbe un vero peccato!” ed io, abbassando lo sguardo, dico “Meglio che nessuno mi senta..” lui alza il mio viso con le sue mani e dice “Non dire stupidaggini Abbey! Non devi vergognarti di nulla…” ed io preoccupata dico “ E-e se dovesse esserci anche Chuck?” “Tranquilla, non ti farà del male… ti proteggeremo noi.” “Va bene Paul, canterò ma non voglio che Chuck ti tocchi nemmeno con un dito…Okay?” Paul sorride, ci abbracciamo e dice “Certo, tranquilla tesoro.”
Suona il campanello.
Apro la porta e trovo George che appena mi vede dice “ Ciao ragazzi!!! Abbey come stai?” io rispondo “Meglio.. Grazie George. Sai com’è, la vita va avanti e noi dobbiamo starle dietro” lui sorridente dice “Sai che adoro quando inizi a fare la tue frasi?” io ricambiando il sorriso dico “Grazie ancora Biscotto! Ti va di mangiare delle crepes con me e Paulie?” a George si illuminano gli occhi e dice “Ovvio che si! Grazie tante!!” ridiamo e andiamo in cucina per farcire le crepes.
Io e Paul mettiamo il cioccolato bianco mentre George cioccolato bianco, al latte, zucchero a velo e addrittura le nocelle a pezzettini (Davvero io e Paul avevamo tutte queste cose senza nemmeno saperlo?! Secondo me è Geo che materializza il cibo..vabbè!).
Io e Paul inizialmente ci guardiamo sbalorditi ma dopo, insieme, diciamo “Sei sempre il solito pozzo senza fondo George!” a confermare l’affermazione c’è il fatto che io e Paul ne mangiamo una lui tre…dopo aver finito tutto laviamo i piatti e all’improvviso Paul dice “Hey Geo! Vuoi sentire la versione di “ ‘Till thre was you” fatta da Abbey?” George dice “Ovviamente! C’è bisogno di chiedere?” io, imbarazzata, dico “PAUL!!!ma che cavolo dici?! Io non so né cantare né suonare.” E lui con gli occhi spalancati replica “Ma sei impazzita per caso?! E dai Abbey! È George…Il nostro caro Biscotto!” fa gli occhi dolci e Biscotto fa lo stesso.
Io non resisto e dico “AAAAAAAAAAH! DISONESTIIII! Sapete che non resisto agli occhi dolci!” George, con un sorriso di complicità, dice “ Secondo te perché l’abbiamo fatto?” io prendo la chitarra e mi “Esibisco”.

*CIRCA TRE MINUTI DOPO*

“Beh, che ve ne pare? Ho fatto schifo…” George dice “ Paul ha ragione…tu sei impazzita! Sei stata FANTABULASTICA*!” Paul vittorioso dice “Visto Abbey? E tu che non vuoi suonare al Cavern..BAH!” George a bocca aperta dice “COOOOOOSAA?!Tu non vuoi esibirti Al Cavern?!?! Ma sei sicura di non avere la febbre?? Vuoi un biscotto così ti risvegli? Tu dovresti assolutamente cantare anzi, mi correggo…TU DEVI cantare al Cavern!” io, ormai arresa dico “Okay..canterò allora.” “AH!Perfetto! Noi questa sera suoneremo dalle 10 alle 10.30… ti va bene se suoni prima di noi come numero di apertura?” chiede George ed io annuisco.
Paul aggiunge “Ti presenterò io.”

*QUELLA SERA AL CAVERN CLUB*

“Prima di esibirci vorremmo che lo facesse una persona davvero molto cara al gruppo. E’ piena di talento e non se ne vanta assolutamente, merita davvero molto e spero che voi la pensiate come me… LADIES AND GENTLEMEN…ABBEY MICHELLE McCARTHY!!”.
Dopo la presentazione di Paul partono una valanga di applausi.
Sono agitatissima e sono dietro le quinte, Paul si avvicina e mi sorride per tranquillizzarmi. Il pubblico fa’ un coro “Abbey!Abbey!Abbey!..” appena salgo sul palco, con la chitarra in mano, applaudono più di prima. Inizio a cantare e non appena mi avvicino al microfono per cantare il pubblico diventa entusiasta quindi mi sento più sicura e ce la metto tutta.
Finisco di esibirmi e parte una vera e propria cascata di applausi.. tutti per me! Non ci credo…Emozionata mi avvicino al microfono e riesco a dire solo “Thank you boys and girls…I love you so much.THANK YOU ALL!” mi giro e dietro di me ci sono Paul, George, John e Stu che appplaudono come dei matti.
Geo mi fa segno di presentarli così io incomincio “Okay…Siete pronti per il Rock ‘n’ Roll interpretato dal quartetto più amato di Liverpool?” Partono delle urla isteriche ed io continuo “LADIES AND GENTLEMEN… THE QUARRYMEN!”.
Vado dietro le quinte dove lascio la chitarra e trovo Amy e Cyn che mi abbracciano e mi fanno i complimenti per poi avviarci verso il nostro tavolo (vicino al palco) per assistere al concerto. Sono davvero fantastici..faranno strada!
Sono le 10.30 e loro finiscono puntuali il loro concerto.
Andiamo dietro le quinte ed usciamo di lì con loro. Mentre andiamo al tavolo mettono un disco di Elvis e Paul mi dice “Miss. Abbey, mi concederebbe l’onore di questo ballo?” Fa l’inchino e mi porge la mano. Io dico “Ma certo Sir Paul!” così iniziamo a ballare.
D’un tratto sento una mano sulla mia spalla…e non era Paul, mi si gela il sangue nelle vene. Poi sento Paul che mi tiene stretta a sé e dice “Tranquilla…” poi mi giro –Ma cosa cavolo ti salta in mente Abbey?!- vedo Chuck che dice “Bella, sei diventata anche tu una delle mille ragazze di McCartney? Non eri quella indipendente tu? EH???” io con aria di sfida dico “No, non lo sono. Ma anche se lo fossi?Non devo di certo dare conto a te considerando quello che mi hai fatto.”
Lui dice “Beh, se starai con lui sarà mille volte peggio piccola” io arrabbiata dico “Innanzitutto non azzardarti a chiamarmi piccola! E Paul non fa cose simili… considerando che il suo QI è di gran lunga superiore… beh ma considerando che sei tu è un’offesa prendere Paul come esempio. Diciamo che un sasso è un genio rispetto a te.” Lui non può permettere di essere insultato in questo modo da chiunque in particolare se è una ragazza e se si tratta della sua ex…così dice “Tu! Brutta ragazzina che non sei altro! Sei solo una stron..” e tenta di ritirarmi un pugno con la destra io lo blocco e dico “ Eh no Martin! Non si fa! Prendi a pugni una ragazza? Sappi che non ho alcuna intenzione di abbassarmi ai tuoi livelli.” Lui mi tira un altro pugno ma questa volta Paul si mette davanti a me e si becca un gancio in faccia. Rimane in piedi e ricambia con un pugno nello stomaco, Chuck però gliene tira un altro e lo colpisce al sopracciglio. Paul Cade a terra. Cala il silenzio tutti avevano visto la scena sin dall’inizio… e quel vigliacco del mio ex (Ha ben 4 anni in più di Paul quindi 5 più di me) dice “Ah! Quell’ebete di McCartney non sa nemmeno reggersi in piedi! Che schifo che mi fai Ragazzino!” Si volta verso la folla per vedere se qualcuno voleva farsi avanti ma nessuno lo fece. Io ero seriamente arrabbiata adesso e la mia furia omicida non poteva essere frenata.
Gli tocco la spalla e dico “Vigliacco!” Gli tiro un gancio sinistro in piena faccia ma non si smuove così dice “Tutto qui?” Ed io, sempre più incavolata, dico “ NON HAI ANCORA VISTO NULLA! VERME!” Così tiro un gancio sinistro molto più forte di quello e cade a terra. Lo ho steso..Parte un’applauso solo per me e per Paul.
Poi mi avvicino al povero Paul che era ancora lì fermo con la ferita sanguinante così prendo il fazzoletto che era sul nostro tavolo e lo poggio delicatamente sul sopracciglio di Paul, poi lo aiuto ad alzarsi e lo faccio sedere al nostro tavolo.
John mi porta del ghiaccio avvolto in un fazzoletto di stoffa ed io lo poggio sul sopracciglio di Paul. Ci guardiamo ed io gli dico “Grazie mille Paul, te ne sarò sempre grata..”e lo bacio sulla guancia.
Nel frattempo la ferita smette di sanguinare. John, che aveva la macchina, riaccompagna tutti a casa.
Quando io e Paul rientriamo a casa nostra io lo faccio sedere sul divano e tento di disinfettargli la ferita ma lui comincia a dire “No, no sto bene…non fare nulla, non ce n’è bisogno, Davvero!” ed io dico “Ma Paul ascoltami! Non ti farò male dai!” Andiamo avanti così per un quarto d’ora circa finché non riesco nel mio intento e Paul comincia a piagnucolare ed urla “Nooooo! Dai ti prego Abbey… basta, Bastaaa! E DAI!” io rido e dico “Ahahaahah Paul ho finito stai calmo!” e lui dice “Eh si, ridi , ridi!” io continuo ma poco dopo mi faccio più seria egli dico “Grazie mille Paul…davvero, senza di te non sarei nemmeno su questo pianeta probabilmente. Ti direi tantissime volte Grazie ma ti annoieresti; sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Grazie ti voglio davvero bene tesoro.”
Lui sorridendomi dice “Awww! Vieni qui tenerona!” mi abbraccia e dice “Anche io ti voglio bene, ma questa volta quella che sta facendo venire il diabete a qualcuno sei tu!” Io mi metto a ridere e il mio carattere scherzoso prende il sopravvento gli lancio un cuscino ed urlo “WATAAAAAAAAAAAAH!” per sbaglio gli colpisco il sopracciglio quindi urla “AHIO!!” ed io comincio a dire “Oh Dio Paul! Scusami, scusami, scusami!” lui lanciandomi un altro cuscino dice “Ah! T’ho fregata! Comunque mi hai fatto male…ma, siccome ti voglio bene e ci tengo a te, ti perdono.” Dice con aria altezzosa ed io dico “ La ringrazio sua signoria Sir McCartney.” Poi comincio a ridere e lui fa lo stesso.
Lui prende una coperta rossa accanto a lui, se la lega al collo e dice “Ma io sono un Re! Ahahah!” ed io , ridendo più di prima, dico “Ahahah, Bah Paul a me sembri di più Superman!” lui alzandosi in piedi e alzando il pugno sinistro verso il “CIELO” dice “SONO SUPERMAN! Sono qui a salvarti!” poi comincia a cantare una cosa tipo “TATATAATATATATANAAAM!” poi ridiamo come due idioti. < br/ > Io gli dico “Sai Paul, mi sono mancati questi momenti con te … non so come ho fatto a resistere a Parigi quegli anni! Erano dei cimiteri viventi quei tizi!” lui sorridendomi dice “La mia vena stupida si manifesta soprattutto con te… Tra cose stupide ci s’intende. Sei una calamita per la stupidità! Ma sottolineo che sei la MIA calamita…”
Io arrossisco un po’ ed urlo “PAUL!!!” per poi tirargli un cuscino addosso.
Lui fa gli occhi dolci ed uno dei suo splendidi sorrisi e dice “Sai che scherzo, non potrei mai una cosa del genere seriamente.” Ed io, facendo l’occhiolino, dico “Lo so Paulie, nemmeno io ti prenderei in giro seriamente. Come posso ringraziarti per prima?” lui sorride e dice “Non devi ringraziarmi, non mi devi nulla. E’ già un ringraziamento stare qui con me… S-sei bellissima…”
(Continua nel Capitolo 4)

***Spazio dell’autrice : Eccomi qui! Ahahah il nostro Paulie non ce l’ha fatta più a trattenersi alla fine! Vi ho lasciati tutti con la suspense … xD Spero vi sia piaciuto questo capitolo…lo so, forse è un po’ troppo lungo ma personalmente avevo bisogno di scrivere! ^^ Ringrazio lulucoccolina2 e Stefania Fefe che hanno recensito e che mi seguono. Grazie mille  Vedo che siete in molti a leggere e mi fa davvero piacere…ma non recensite…Non vi mangio mica ;) Sono ben accettate anche le critiche ovviamente costruttive…Spero vi stia piacendo la mia storia! A presto con il Capitolo 4! :* *** *FANTABULASTICA : FANTASTICA+ FAB (?)+ FANTASTICA
   
 
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