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Autore: Tawariell    03/07/2007    12 recensioni
Cosa succederebbe se una certa senatrice di Naboo, un giovane jedi schizzato con un alto numero di midichlorian nel sangue e il suo castissimo e noiosissimo maestro si ritrovassero nel nostro mondo nei panni dei loro interpreti? E a loro volta questi ultimi fossero scaraventati nel mondo di Star Wars?
Racconto per ora sospeso, ma spero di riprendere...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco avevo scritto tutto con tanto di ringrazimenti ma il mio pc ha avuto il coraggio di chiudermi la pagina proprio mentre stavo per postare:grrrrrrrrrrrrrrrrrr... Vabbè scusate da capo.
Chiedo immensamente venia per il ritardo con cui aggiorno ma è stato un periodo molto frenetico tra lavoro( sono maestra d'asilo) ed esami( tutti andati benissimo^^) in università.
Ora va decisamente meglio ma gli impegni restano tanti oltretutto io sono così pazza da scrivere diversi racconti contemporaneamente^^.

Veniamo ai ringraziamenti.

x padmeskywalker= Grazie ancora per le tue parole e su Bernal non preoccuparti la mia è solo un'esagerazione parodistica anche se ammetto di non trovarlo mooolto simpatico.
Ma del resto tutto nella mia fic è esagerato: dubito fortemente che Nat sia impasticcata e Hayden alcolizzato ;).. spero sia chiaro che non voglio offendere nessuno.

x Chaosreborn= mio carissimo Seba, mio primo fan, grazie ancora per quella parola "intrattenermi" è stata una trovata geniale. Spero che questo capitolo ti tiri su di morale ;).

x EvaKant= beh sai anche io sono una Nayden fissata^^, così penso che amerai l'evolversi di questa storia o almeno me lo auguro. Il pezzo di Nat che urla è ispirato alla sua sceneggiata al Saturday Night Live Show dove come tutti sanno diede fuori di matto in maniera geniale^^.
Ah come ben sai io adoro lo slash( se fatto bene) ma mi diverto un casino a fare dell'ironia su tutto ciò che amo;)

x Darth Harion = E no Nat ha un'automia mooolto inferiore a quella di Fantozzi^^ e se tu tremi al pensiero di Ian nelle mani di Vader, beh vedrai che terrore puro proverai nel vedere Palpatine nelle mani di due loschi figuri^^

x Cecily= tessoro mi spiace che riesci a scrivere poco, ti capisco bene purtroppo, spero di leggere presto altro di tuo.
Riguardo alle scene da te citate ti confesso che ridevo da sola mentre le scrivevo: sono un caso clinico^^.

x Eowin= sono ben felice che ti sei aggiunta ai fan di questo mio delirio e ti ringrazio di aver definito la mia storia originale: io sono malata di originalità^^.
Su Bernal è come è detto non ho molta simpatia e penso si veda^^, mi fa piacere che la pensi come me;).

Infine grazie di cuore alla mia carissima Izzieanne della community di Italian Slasher per essersi offerta di farmi da betareader a questa storia,
nonchè a Lila per avermi suggerito alcune idee favolose che sicuramente metterò nei prossimi capitoli.

Bene ora buona lettura e per le denuncie l'indirizzo beh... non c'è^^...

Capitolo III – I veri master sono saggi per davvero…

Capitolo III – I veri master sono saggi per davvero…

 

Stanza quindici di meditazione.

La più isolata.

La più tranquilla.

Quella dove avrebbero potuto tranquillamente squartarti e nessuno se ne accorgerebbe.

Peccato che un killer non sarebbe mai riuscito ad arrivarci.

E non perché ci fossero una miriade di holocamere di sorveglianza.

Ma perché la cosiddetta musica che proveniva da quella stanza era qualcosa che avrebbe fatto addormentare o direttamente svenire chiunque.

Tranne Yoda e Mace, i quali avevano scelto quella MUSICA per rilassare le menti più esagitate.

Come prima scansione di brani partivano il best di Laureen Leccissì  e Al Carrè, due cantanti amati tre secoli prima nel sistema da dove proveniva Yoda.

La seconda era un’opera lirica orchestrata dal maestro Gigì Dallessi , un mezzo sangue in quanto era un incrocio tra un calamaro e un bantha.

“Ma Eve è impazzita a far sentire queste cose alle bambine? Rischiano una paresi” borbottò Ewan svegliandosi nella saletta.

Si guardò intorno sbattendo più volte gli occhi.

Forse il troppo sonno accumulato gli stava facendo avere le visioni.

Riabbassò le palpebre cercando di riaddormentarsi ma nel momento stesso in cui lo fece partì una soave melodia a tutto volume dalle casse.

“Felicità… è mangiare un panino del contadino la felicità…”

Lo scozzese riaprì gli occhi guardando basito in alto.

“Chi cazzo è il troglodita che ascolta questa roba??? Eve spegnila altrimenti le bambine iniziano ad urlare…”

Una voce gracchiante risuonò nelle casse.

“Questa è la sala di meditazione quindici e sono vietati: gli urli, gli schiamazzi e le parole non consone ad un jedi, pena punizioni severissime. E’ vietato inoltre interrompere le soavi melodie in qualunque maniera: prima di uscire di qui dovete ascoltarle almeno venti volte.”

“George se è uno scherzo non fa ridere: apri quella cazzo di porta e fammi uscire!!!”E qui Ewan si espresse in termini talmente brutti da vietare ai minori di novant’anni…

“Ripeto: questa è la sala di meditazione quindici e sono vietati: gli urli, gli schiamazzi e le parole non consone ad un jedi, pena punizioni severissime. E’ vietato inoltre interrompere le soavi melodie in qualunque maniera: prima di uscire di qui dovete ascoltarle venti volte”

Il nostro eroe capì che era inutile appellarsi a quella sottospecie di cornacchia parlante e decise di trovare mezzi propri per uscire da quella trappola così si mise a rovistare dappertutto l’immensa saletta quindici, larga più o meno il doppio della sua cucina.

Cerca cerca ma l’unica cosa che trovò fu uno strana televisione che pareva trasmettere immagini fin troppo nitide, dove si vedeva Yoda e tutto il consiglio jedi fare esercizi di respirazione.

“Ok George, capisco che volevi rendere realistico il set, ma così si esagera: d’ora in avanti giuro che non mi lamenterò più del blue screen…”

“Ripeto: questa è la sala di meditazione quindici e sono viet…. “ Ewan appena aveva sentito ripartire il messaggio aveva lanciato il minitelevisore verso la direzione da cui proveniva la voce fracassandone il meccanismo.

Il pover’uomo si sedette per terra ma appena ci provò cacciò un urlo che fece cadere per terra le enormi casse alle pareti..

“Chi cazzo è l’imbecille che mi ficca i coltelli nelle mutande??” furioso l’attore scozzese iniziò a ravanare tra i vestiti, che erano proprio quelli che indossava sul set di Star Wars, e tirò fuori un piccolo aggeggio nero.

“Non… non è possibile… ma questa somiglia ad una spada laser vera!” girò venti volte lo strano arnese fino a quando non trovò un pulsante rosso, lo schiacciò ed uscì subito una lunga lama di luce fluorescente.

“Figo, figo, figo!! Questa me la porto a casa così straccerò Hayden, Charlie, Jude, e Johnathan nei prossimi tornei di spade laser che facciamo sempre nella mia cantina, così le mie bambine la finiranno di tifare per Hayden… Intanto vediamo di usare sta roba per uscire di qui”

Lo scozzese si avvicinò a quella che sembrava la porta e iniziò a perforarla con la spada laser: in pochi secondi la parete si sciolse, ma il poveretto non fece nemmeno in tempo ad esultare per la sua ritrovata libertà che si ritrovò di fronte una ventina di persone.

“Maestro Kenobi” tuonò la voce di un possente uomo di colore dallo sguardo spiritato e dall’alito pesante.

“Ehi ciao Sam: che è avete organizzato una specie di sfilata in costume? Fantastico sembra tutto vero.”

“Maestro Kenobi, non so chi sia il Sam di cui parla, ma il suo comportamento è a dir poco deplorevole: ha distrutto una delle nostre migliori sale di meditazione. Ora per punizione non solo dovrà sistemare tutto, da solo, ma sarà obbligato a passare una settimana isolato nella sala di meditazione uno, quella dei piccoli padawan jedi, che come ben sa comprende le lezioni basilari da cui si inizia l’apprendistato nonché il modo in cui si impara ad apprezzare la vera musica come quella del maestro Gigì Dallessi”

Ewan socchiuse le palpebre fissando torvo l’uomo.

“Sam qua mi sembra che stai prendendo la cosa troppo sul serio… io non passerò un solo secondo di più in questo posto. Voglio tornare a casa da mia moglie e le mie bambine.”

A quelle parole Mace Windu ebbe un mancamento tanto che gli altri jedi dovettero sostenerlo mentre Yoda si avvicinò a Ewan squadrandolo da capo a piedi.

“Maestro Kenobi le sue parole gravissime sono. Espulso sar…”

“Ma è fantastico questo Yoda: sembra proprio vero!!! Vediamo quanto è resistente” e con un movimento veloce l’attore prese in mano il capo del consiglio jedi e iniziò ad usarlo come palla da basket tra lo sbigottimento generale.

Dopo aver lanciato Yoda dentro il primo cestino che vide corse fuori dalle sale dell’Ordine deciso a ritornare a casa sua.

Purtroppo per lui l’unica cosa che trovò furono immensi corridoi perciò iniziò a vagare senza metà per Coruscant cercando di uscire da quel labirinto.

“George ti prego vieni a salvarmi, ti prego, ti prego…”

Invece di comparire Lucas, lo scozzese vide passare nell’ordine:

Venticinque donne vestite tali e quali a Natalie in Star Wars che si affrettavano a correre verso l’immenso appartamento da dove provenivano delle urla disumane degne di rotweiller inferocito.

Trentacinque persone vestite da gungan che correvano di qua e di là facendo cadere tutti quelli che venivano in contatto con loro.

Una cinquantina di droidi intenti a lottare con i gungan, nel tentativo di raggiungere la sala del consiglio da cui proveniva il suono di una sirena.

 Un battaglione di uomini vestiti in rosso, i quali stavano sorreggendo un uomo anziano che pareva Ian, solo che era pallido come un morto e continuava a ripetere:

“Il mio geniale racconto sul lato oscuro non ci ha creduto, non ci ha creduto: sono fallito come sith”

Ewan spalancò gli occhi senza capire niente poi si avvicinò all’uomo

“Ian ma ti senti bene? Su vieni a bere qualcosa con me mi sento..”

“Anche lui, anche lui vuole portarmi a bere: vi prego portatemi via”

“Ma no Ian cosa dici” e immediatamente lo prese di peso facendolo mettere in piedi.

“Si può sapere perché ce l’avete tutti con me oggi? Io voglio solo stare tranquillo.”

“Appunto : è che c’è di meglio di una bella birra per rilassarsi?”

“Infatti Ewan…” intervenne Hayden

“Ehi ciao Hayden, finalmente qualcuno sano di mente trovo qui. Ma sai che di là c’era Sam che era davvero convinto di essere Mace Windu?”

“Beh  come vedi anche Ian sta dando fuori di matto. E’ tutto perché gli ho chiesto di fare una pausa durante le riprese: si vedeva che era stanchissimo. Dovevi sentire come ripeteva il discorso demente su Plagueis, manco un decerebrato ci avrebbe creduto con il tono in cui lo stava dicendo. Difatti mi sono addormentato ben tre volte.”

Espressione di Palpatine dall’inizio alla fine di questa conversazione:

Occhi socchiusi e labbra leggermente aperte.

Occhi aperti,  labbra tremolanti, colore del viso sul rosso.

Occhi spalancati, labbra ormai inesistenti in quanto il proprietario se le era mangiate, colore del viso tendente al blu cobalto.

I due attori se ne fregarono altamente delle condizioni dell’uomo trascinandolo  in un bar dei bassifondi di Coruscant…

 

 

La senatrice Amidala si svegliò con un tremendo mal di testa causato,  ne era certa, dal troppo cibo che aveva ingurgitato la notte precedente,  tutto perché lei era in preda alle voglie ed Anakin era tesissimo per strani incubi che aveva avuto, così insieme si erano mangiati tutta la zuppa di alghe che la donna aveva fatto preparare per l’importante riunione del giorno dopo:  circa dieci kg di roba.

A testa.

Forse non era stata una grande idea.

Ma non era colpa sua se le era venuta tutta quella fame, che di certo non poteva ignorare considerando che era al nono mese di gravidanza.

Aprì gli occhi cercando di svegliarsi del tutto e notò sopra di lei il corpo nudo del marito anche se era molto più magro del solito e aveva qualche pelo di troppo sulla schiena.

Strana questa cosa.

Anakin era notoriamente l’uomo più glabro della galassia.

Cosa che la rendeva immensamente felice.

Padmè, difatti, odiava a morte i peli.

Le facevano ribrezzo.

Invece adorava i bellissimi capelli biondi del suo splendido marito e senza nemmeno accorgersene si era messa ad accarezzarli, però notò subito che erano molto più crespi del solito.

E poi aveva troppi pelli anche sul petto.

Che schifo no.

Ma aveva forse fatto un trapianto da Obi-Wan?

Del resto quest’ultimo ne aveva fin troppi.

“Natalie sei molto carina ad accarezzarmi i capelli così…”

“Natalie??? Chi siete voi???” urlò Padmè tirando un calcione terrificante al poveretto nel suo letto.

“Natty cara sei impazzita?”

“Non osate rivolgervi a me con il tu! Io sono la senatrice Amidala di Naboo, moglie ehm… “

“Si si vabbè la sappiamo tutti questa pantomima Nat. Senti cara io ti voglio bene ma ora di finirla che ti porti a letto tutti i biondi del mondo invece di farti avanti con Hayden… anche se la scopata di stanotte è stata favolosa devo ammetterlo”

Padmè a queste parole ricominciò a prenderlo a calci ma stavolta nello stomaco.

“Schifoso maniaco come osate parlarmi in questo modo? Se vi sentisse mio marito vi farebbe a pezzettini”

“E magari mi strangolerebbe pure eh? Vabbè Natty io vado, cerca di darti una calmata. Se proprio non ci riesci chiamo io Hayden così finalmente vi decidete a scopare e la piantate di rompere le palle a tutti”

E detto questo l’inglese uscì dalla stanza, senza nemmeno coprirsi, e sbatté violentemente la porta lasciando la senatrice di Naboo sconvolta, avvilita e in lacrime.

“Anakin amore dove sei? Vienimi a salvare: un maniaco mi ha fatto male”

 

 

A pochi km di distanza Anakin veniva bruscamente svegliato da un tipo allampanato che gli ricordava vagamente qualcuno.

“Hayden quante volte ti ho detto che non devi bere tutta quella roba? Poi ti fa male…” sghignazzò l’uomo che subito gli porse un grosso calice contenente del liquido giallo semi trasparente.

Il jedi lo fissò senza capire ma gli fu impedito persino di parlare perché Tove, vedendolo così recalcitrante, gli ficcò giù a forza lo strano liquido.

E fece così per altre quattro o cinque volte.

“Bene fratellino ora che sei perfettamente sbronzo possiamo andare a ballare con la tua pseudo-fidanzata”

“Fratellino?Fidanzata?” balbettò il giovane Skywalker ormai semi brillo.

Nello stesso momento il grande pianoforte a coda che si trovava nella veranda al piano di sopra finì inspiegabilmente in piscina.

“Sempre così quando ti ubriachi: non riconosci nemmeno tuo fratello.”

“L’unico fratello che ho io è Owen anzi fratellastro se proprio vogliamo dirlo, visto che mia madre ha sposato suo padre. Ci sarebbe pure Obi-Wan ma vabbè”

“Ma sono io Obi-Wan” sghignazzò di nuovo il misterioso individuo.

“Ritengo la cosa alquanto improbabile: uno perché lei è totalmente privo di peli, due è brutto quasi quanto Yoda e tre non vedo ombra di Forza intorno a lei.”

Tove a queste parole si incupì e provò a colpire Anakin ma finì pure lui dentro la piscina senza che, peraltro, il giovane lo avesse toccato.

Quest’ultimo  si coprì il viso con le mani sperando di scacciare il giramento di testa e nello stesso istante tutti gli alberi della villa si sradicarono finendo lungo la strada davanti al giardino.

“Hayden non balli un po’ con me?” fece la voce di una ragazza.

Il jedi si girò cercando di capire chi fosse notando che era una ragazza bruna carina ma nulla in confronto alla sua Padmè…

“Su balla con me” ripeté la giovane che gli prese le mani trascinandolo verso uno spiazzo bianco.

Padmè la sua Padmè aveva nella testa uno strano richiamo.

Però non c’entrava nulla con i sogni dei giorni precedenti.

No stavolta Padmè lo chiamava perché… perché un maniaco le aveva fatto del male.

Mentre questo suo pensiero gli attraversava la mente un stalagmite di ghiaccio si frantumò su una porche carrera distruggendola sotto lo sguardo allibito del suo proprietario, un noto attore inglese.

 

FINE CAPITOLO III

   
 
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