Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Fabu_Louis_    16/12/2012    1 recensioni
non è la solita storiella perfetta dove gli innamorati si mettono insieme, litigano e si rimettono insieme e vissero felici e contenti. propio no.
non è la prima fanfiction che scrivo, ma su di loro si e anche con questo tema.
lasciate una recensione e spero davvero tanto che vi piaccia.
(accetto critiche, se dovete offendere risparmiatevi. grazie.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passai la notte in bianco, con il ricordo di mio padre nella testa ed era incredibile come la sua presenza fosse così concreta quando lui non c'era più. Sarebbe stato tutto più semplice se avessi perso la memoria, se non ricordassi nulla di lui, del Natale, l'insieme di tutte le sue cose che erano anche mie. Mi alzai nel tardo pomeriggio con il morale a terra, scesi le scale preparandomi per l'uscita con Harry. Feci con calma. Non sapevo cosa aspettarmi.
Niall si sedette sul mio letto mentre sceglievo distrattamente cosa mettermi. 
Mi chiese dove e con uscivo, gli risposi dicendogli la verità.
Pensai che dovevo mettermi un pò più in tiro delle altre volte, non volevo sembrare la classica ragazzina con la felpa larga e passare inosservata, volevo mi notasse e mi dicesse che ero bellissima.
Presi dopo vari ripensamenti una gonna corta beije, una camicietta bianca e sopra un cardigan nero. Iniziai a spogliarmi, infilai la gonna e con sorpresa scoprii che mi andava larga almeno di una taglia. Restai perplessa ferma davanti allo specchio a guardarmi, mi afferrai il ventre smagrito, le coscie magre. Il mio fisico era sempre stato normale, le curve al posto giusto, avevo delle belle gambe, mi facevano sempre i complimenti per quello e ora invece era tutto scomparso. Non me ne ero mai accorta in quei giorni, più mi guardavo riflessa più mi sentivo male.
 
<< Quella l'hai comprata due mesi fa>> disse Niall con voce arrabbiata. Lo guardai aspettandomi la ramanzina, già lo prevedevo, infatti fù così. <> lo vidi già prendere il cellulare. L'idea di mangiare non mi andava propio, sentii un conato di vomito solo a pensarci. Fermai Niall.
<< Fatti i fatti tuoi >>
<< Come scusa? >>
<< Dico davvero Niall! >> urlai.
<< Questi sono affari miei >>
<< No che non lo sono >> infilai la gonna unita a una cintura, così non avrei passato tutta la serata a rimetterla al posto giusto.
<< Sei mia sorella, posso fare questo e anche altro, quindi ora ti cuci la bocca >> 
Finii di vestirmi e uscii sbattendo la porta in preda alla rabbia più totale.
Cazzo, mangiare era l'ultimo dei miei problemi. Fanculo anche a lui.
 
Mi truccai poco, e aspettai in salotto l'arrivo di Harry.
 
<< Dove vai? >> la voce roca di mia madre mi spaventò, mi guardò arrabbiata quando vide com'ero vestita. Automaticamente mi guardai anchio per capire se qualcosa non andava, ma non notai nulla di sbagliato. 
<< Harry mi porta a fare un giro >> mi concentrai sul mio i-phone dimostrandomi tranquilla, anche se mi veniva da vomitare per quanto ero arrabbiata. 
<< E quando avevi intenzione di dirmelo? >> sbraitò.
Ma perchè cazzo dove urlare? Speravo che il riccio sarebbe arrivato presto, non volevo più stare lì. Respirai forte, ignorai cosa aveva detto. Ogni scusa ormai era buona per urlami contro, sia mio fratello che mia mamma. Quello fù uno di quei tanti momenti in cui sentivo più di tutto la mancanza di mio papà, lui mi avrebbe detto 'divertiti piccola, stai attenta' e mi avrebbe baciato la fronte. Una cosa che prima mi era sembrata banalissima, ora mi serviva come l'aria.
Il mascara mi scese lungo le guancia insieme alle calde lacrime.
Le asciugai subito, scacciai quel pensiero nonostante sentissi un mattone al posto dello stomaco. Mamma continuava a urlare, quindi decisi di aspettare Harry fuori.
Faceva un freddo cane. Tremavo, sperai fosse solo per il gelo.
Quando vidi la macchina del ricciolo parcheggiare nel vialetto di casa mia, gli corsi incontro singhiozzando e lo abbracciai fortissimo. Sentire le sue braccia ricambiare non mi sembrava vero, le sue mani che cercavano di calmarmi come se fossi una bambina piccola e fossi caduta sbucciandomi il ginocchio, faceva fare i salti di gioia al mio cuore innamorato. Non riuscivo più a fermarmi e il trucco andò a puttane, ma mi importò davvero poco. 
 
<< Sono qui, non piangere. Shhh >> mi sussurrò accarezzandomi i capelli. La sua voce mi tranquillizzò in poco tempo, mi lasciai cullare dalle sue coccole finchè non mi calmai del tutto. Mi asciugò le guancie con le dita così lentamente che avevamo avuto il tempo di esplorarci negli occhi, ci spogliammo con lo sguardo. <> annuii piano.
<< Sicura? >>
<< Sicurissima >>
 
Facemmo dieci minuti di tragitto nel buio della sera, nel silenzio, ogni tanto vedevo con la coda dell'occhio che si voltava a guardarmi, forse per contrallare se piangevo di nuovo.
Mi fece sorridere. 
Non sapevo dove mi stava portando, ed ero emozionata. 
Mi accorsi che stava scendendo dall'auto, mi slacciai la cintura e lo raggiunsi.
Passeggiammo in un parco enorme, non ci ero mai stata. Infilai le mani nelle tasche per il freddo, anche se avrei voluto che le unisse con le sue.
Quella sera i capelli gli ricadevano perfettamente sulla fronte, la carnagione chiara, la bocca da baciare. Mi venne voglia di premere le sue labbra con le mie, ma mi trattenni.
 
<< Hai litigato con Niall vero? >>
<< A quanto pare.. >>
<< Mi ha scritto di farti mangiare >>
<< ti prego, non obbligarmi anche tu >> affondai nei suoi occhi, si avvicinò a me piano.
<< Io non ti obbligo a fare nulla, ma voglio solo dirti che lui fa tutto questo perchè ti ama, non vuole vederti così. Sei la cosa più cara che ha adesso insieme a vostra madre, non vuole perderti >>
Non risposi, le parole non mi uscivano. Ero incantata dai suoi occhi e dalla parole che sentii uscire dalle sue labbra rosee. Sembrava davvero cambiato, mi piaceva ancora di più quel nuovo Harry. Cercai di non farmi prendere dall'ansia per la nostra distanza ristretta.
Mi prese la mano, mi fece fare un giro su me stessa per poi guardarmi ancora.
<< Stasera sei bellissima >>
<< Lo sei anche tu >>
 
Passeggiavamo per quel parco mentre parlavamo, ridevamo, ci spingevamo scherzosamente, ci strattonavamo giocando, ci lanciavamo la neve rimasta per terra. Sembra fossimo tornati due bambini. Per quelle poche ore, dimenticai il dolore o almeno lo accantonai. 
Pensavo solo a lui.
Una delle più belle serate che potevo passare.
Non avrei mai creduto che qualcuno potesse avere quell'effetto su di me, che riuscisse addirittura farmi dimenticare ciò che avevo passato. Ma era la persona giusta per me?
Non sapevo neancora cosa provava, non sapevo se ero un' amica per lui, una specie di sorella o qualcosa di più. Sperai l'ultima opzione.
Mi riaccompagnò a casa, lo ringraziai abbracciandolo anche se non lo avrei mai fatto abbastanza per come mi aveva fatto stare bene. Feci per entrare ma mi fermò dalla manica del giaccone, sentii il cuore bloccarsi, si avvicinò a me ma non troppo.
<< Ti lascio entrare solo a una condizione >>
<< Quale? >>
<< Prometti che usciremo ancora >>
<< Promesso >> gli baciai la guancia ed entrai.
Il caldo mi riempì il corpo, mi tolsi di dosso il cappotto e andai in cucina a prepararmi un bicchiere di latte caldo. L'orologio in cucina segnavano poco dopo la mezzanotte.
Speravo di avere altre tantissime serate così belle, ne avevo bisogno.
Dopo aver bevuto, risciaquai il bicchiere e andai nel mio letto. Se fosse stato tutto normale e io e Niall non avessimo litigato sarei andata nel suo letto, ma visto com'erano andate le cose andai nella mia stanza. Misi il pigiama e mi rimboccai le coperte.
Il mio cellulare segnava un messaggio: Zayn.
 
''Harry si è comportato bene o lo devo uccidere?'' mi venne da sorridere.
''Sono stata bene davvero Zayn, è cambiato sul serio.''
 
La porta scricchiolò, mi spaventai e mi attaccai alla testiera del letto in preda a un'infarto.
La sagoma si avvicinava sempre di più, ma quando sentii abbracciarmi mi tranquillizzai.
<< Non voglio litigare e non voglio dormire da solo >>
<< Sono ancora incazzata io però >> 
<> sembrava deluso <>
Quelle parole sciolsero la mia rabbia, come neve al sole, lo abbracciai strettissimo.
<< Non mi perderai, biondo >> sussurrai. 
Dormimmo insieme, ancora una volta.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE.
ssssciau beleeee! io continuerò a scrivere, non mi interessa se la seguono in pochi, a me piace la storia e amo scrivere quindi lo farò anche se in futuro non piacerà più a nessuno.
Ringrazio di cuore le persone che seguono questa fanfiction, lasciate una recensione e se qualcosa non vi piace ditemi come migliorare. Quello che pensate davvero, non voglio commenti falsi o sforzati. Ovviamente ringrazio anche le persone le leggono in silenzio, grazie mille anche a voi. Un bacio e al prossimo capitolo! ;)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Fabu_Louis_