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Autore: Luce87    17/12/2012    3 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Rieccomi qui come ogni lunedì, buongiorno a tutti e buon inizio settimana! Oggi con questo capitolo finalmente conosceremo la famiglia di Alan!  Era molto atteso questo incontro, vedremo cosa ne verrà fuori ^_^ Sappiate che nei prossimi due capitoli, ci sarà un bel colpo di scena...ihih Volevo ringraziere le due meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo, deba e danybor. E' meraviglioso leggere le vostre recensioni, mi donano una marea d'entusiasmo! Ma un grazie va anche a chi ha inserito questa storia fra quelle da seguire, da ricordare e fra le preferite! Grazie mille e tutti! Ora vi lascio alla lettura, spero che il capitolo vi piaccia! Fatemi sapere che ne pensate su questa nuova famigliola! Un abbraccio







6

 

 

 

 

 

Appena entrai nella casa di Alan, vidi perfettamente come fosse elegante ed accogliente anche l'interno, probabilmente la sua famiglia stava bene economicamente per potersi permettere una casa simile. Davanti all'ingresso c'era una scala che conduceva al piano superiore, era fatta tutta in pietra, mentre il pavimento era fatto tutto di marmo travertino, era decisamente tutto coordinato all'ambiente circostante. Tutte le pareti erano fatte con la finta pietra, nel lato sinistro dell'entrata c'era un varco che conduceva al soggiorno, mentre a destra c'era un altro varco da dove si entrava in cucina. Era davvero molto bella!

 

- Allora come ti sembra la mia tana?-

 

- Davvero molto graziosa! Molto calorosa!-

 

Ed era vero, ed era anche la prima volta che vedevo in quella contea qualcosa che non assomigliasse ad un'ospedale. Improvvisamente percepì dei rumori provenire dal piano superiore, così alzai lo sguardo. Alan vide che fui distratta da qualcosa così guardò anche lui verso il secondo piano, ed ecco che mi giunse una voce

 

- Alan! Sei tu?-

 

- Sì papà, sono io...-

 

Ed ecco comparire sulle scale un uomo, quello che doveva essere probabilmente il padre di Alan. Era un uomo abbastanza alto, ed appariva anche piuttosto giovane, aveva i capelli di un colore biondo cenere, mentre i suoi occhi erano di un azzurro scuro, probabilmente il figlio aveva preso da lui quell'aspetto, anche se Alan aveva gli occhi più chiari. Potevo notare anche quanto fosse affascinante, davvero un bel l'uomo non c'era che dire. 

Lo vidi osservarmi attentamente, per poi parlare

 

- Oh, abbiamo ospiti-

 

- Sì, lei è Bella una mia compagna-

 

A quel punto lo vidi scendere piano le scale senza togliermi gli occhi di dosso, mi stava leggermente agitando. Appena arrivò da noi vidi che mi sorrise pacato, così mi rilassai anch'io

 

- E' un piacere conoscerti Bella...io sono Johannes-

 

- Il piacere è mio!-

 

Lo vidi spalancare leggermente gli occhi, e a quel punto capì forse il motivo per la sua espressione. La mia voce probabilmente a tutti gli umani risultava alquanto melodiosa, ogni tanto non mi rendevo davvero conto l'effetto che potevo fare...Edward aveva proprio ragione. Forse dovevo spezzare il silenzio che si era creato

 

- Devo farle i complimenti, ha una casa magnifica!-

 

- Grazie, ma dammi pure del tu, mi fai sentire vecchio!-

 

- D'accordo!-

 

- Comunque è tutto merito di mia moglie. Anzi, fra poco dovrebbe tornare, è andata a fare la spesa-

 

Mentre parlava mi fece accomodare in soggiorno, dove vidi che c'era anche un gran bel camino. Ci accomodammo sul divano

 

- Mio figlio mi ha detto che sei un'appassionata di storia!-

 

- Mi piace abbastanza, certo non ai livelli di Alan comunque!-

 

- Adesso fa la modesta, ma è la prima volta che qualcuno riesce a stupirmi-

Incominciai a sentirmi leggermente imbarazzata

 

- I tuoi saranno orgogliosi di te-

 

- Abbastanza-

 

A quel punto sorrisi all'immagine della realtà, insomma, i miei genitori reali sicuramente non erano per niente orgogliosi delle mie scelte e di ciò che ero diventata, ma naturalmente in contrapposizione di ciò, c'era sicuramente la famiglia che amavo, loro sicuramente erano felici di ciò che ero in grado di fare, naturalmente intendevo i miei talenti! Padre e figlio stavano ancora dialogando quando sentii dei rumori provenire da fuori. Spostai leggermente il mio sguardo verso la porta d'ingresso, e notai Johannes osservarmi per poi guardare anche lui la porta

 

- E' tornata mia moglie-

 

Ed ecco che la porta si aprì, ed entrò una donna alquanto bella con lineamenti latini. I capelli erano neri corvino, ed ecco che capì da dove Alan avesse preso quell'aspetto, le scendevano a caschetto, la sua carnagione olivastra e i suoi occhi nocciola. Dietro di lei entrò subito dopo con dei sacchetti un ragazzo. Probabilmente era un fratello di Alan, almeno così supposi. Era biondo platino e i suoi occhi erano nocciola, anche la sua carnagione era piuttosto chiara, mi sarebbe potuto sembrare un albino se non fosse stato per i suoi occhi. Li vidi guardarmi con aria alquanto stupita, e a quel punto intervenne Alan

 

- Bella, ti presento Cassandre, mia madre, e mio fratello Dennis-

- E' un piacere conoscervi-

 

Mi guardavano senza dire nulla...ma che gli prendeva? Assottigliai leggermente lo sguardo, e sembrarono risvegliarsi

 

- Oh, è un piacere Bella, mi spiace non essere stata qui al tuo arrivo-

 

- Non si preoccupi...-

 

- Allora tu sei la famigerata storica di cui continuava a parlare mio fratello-

 

Sorrisi alle parole di quel ragazzo, mentre vidi l'imbarazzo di Alan

 

- Dennis non esagerare! A proposito...gli altri?-

 

Li vidi scambiarsi un'occhiata veloce fra loro...ma di chi si stava riferendo Alan?

 

- Margot e Axel saranno qui a momenti, Karin è in biblioteca non mi ha detto a che ora sarebbe tornata-

 

A quel punto Alan si girò verso di me per farmi partecipe alle parole di sua madre. Mentre quest'ultima e Dennis andarono a mettere in cucina i sacchetti della spesa. E potei sentire perfettamente che stavano preparando un thè...cavolo!

 

- Stavo parlando dell'altro mio fratello, e delle mie due sorelle-

 

- Siete una famiglia numerosa!-

 

- La tua famiglia invece?-

 

Mi girai ad osservare il padre di Alan che mi aveva posto quella domanda

 

- In effetti anche noi siamo numerosi. Ho due sorelle e tre fratelli, ma non abbiamo lo stesso sangue, siamo stati adottati. Forse avrà sentito parlare di mio padre...-

 

Lo guardai sorridente

 

- E' il chirurgo dell'ospedale, si chiama Carlisle Cullen-

 

- Tuo padre fa il medico?-

 

- Ehm...sì...-

 

Cosa c'era di così strano? Mi distrassi nel sentire la porta aprirsi, così mi girai ad osservare di chi si trattasse, ed ecco spuntare una ragazza ed un ragazzo. Entrambi come il resto della famiglia erano d'aspetto bello e longilineo, la ragazza era con lunghi capelli lisci e castani, ed aveva gli occhi nocciola, probabilmente era quella che si chiamava Margot, e il ragazzo invece era Axel...potevano essere solo loro perché la madre di Alan aveva annunciato il loro arrivo. Il ragazzo era con gli occhi azzurri, erano identici a quelli di Alan, ma i capelli erano con dei riflessi un po' più castani. Vedevo che mi osservavano senza dire una parola, finchè Cassandre arrivò con un vassoio, con thè e biscotti.

 

- Eccovi qui, avete visto che abbiamo un ospite?-

 

Il ragazzo si avvicinò seguendo la madre, e lanciando un'occhiata alla sorella che ancora non si era mossa, anzi sì, ora aveva le braccia conserte.

 

- Alan ci aveva avvisato che ci sarebbe venuta a trovare una sua amica...è un piacere conoscerti, io sono Axel..-

 

- Io sono Bella, il piacere è mio-

 

Sorrise per sedersi su uno dei divani ancora liberi, mentre sua madre mise il vassoio sul tavolino in mezzo al salotto. L'odore mi entrò nelle narici, era davvero nauseante...

 

- Ehy, arrivo anch'io! Margot che fai lì ferma?-

 

Dennis uscì dalla cucina per venire in soggiorno e prendersi una tazza di thè e sedersi anche lui. A quel punto vidi Alan girarsi a guardare sua sorella che sembrava infastidita...A quel punto con passi sensuali sì avvicinò anche lei per sedersi sulla poltrona. Decise di presentarsi

 

- Io sono Margot-

 

- E' un piacere conoscerti...-

 

Risposi io senza tanto convincimento, insomma, non sembrava per nulla entusiasta della mia presenza...forse avevo davanti la classica ragazza super gelosa del fratello, ma se si era fatta quell'idea si sbagliava enormemente. Con calma tutti incominciarono a servirsi della merenda preparata da Cassandre. Per fortuna a nessuno gli era saltato in mente d'offrirmi qualcosa, rifiutare era sicuramente da maleducati dopo che aveva già ormai fatto anche per me.

 

- Allora ci stavi dicendo che tuo padre è un medico...-

 

Mi girai verso il capo famiglia

 

- Oh, sì, è un chirurgo eccezionale Carlisle-

 

Vidi Axel osservarmi con aria stupita, ma feci finta di nulla, e mentre spostai lo sguardo vidi che Margot mi osservava nervosa, ed improvvisamente mi stupì parlando

 

- Bella giusto?-

 

Non mi piacque per nulla il suo tono, e a quel punto divenni seria

 

- Sì?-

 

- Vuoi che qualcuno ti serva il thè o vuoi prenderlo da sola?-

 

Cavolo....

Abbassai il mio sguardo sul thè, oddio, cosa dovevo fare? Vidi tutti osservare Margot con aria di rimprovero...Certo se adesso avessi rifiutato sarei passata per una vera maleducata, ma mi scocciava ancor di più l'idea d'utilizzare i miei stessi poteri su di me, farmi credere che quella schifezza fosse buona...certo al momento non me ne sarei neppure accorta, ma poi mi sarebbe sicuramente tornato in mente...eh...Isa, le apparenze prima di tutto! Alzai il mio sguardo decisa

 

- Stavo attendendo che si raffreddasse...-

 

- Non credo sia più così caldo-

 

Ma perché insisteva in quel modo?

 

- Margot!-

 

Alan subentrò nel dialogo per sgridare la sorella, ma di certo non volevo che nascesse qualche litigio a causa mia. Mi concentrai sulla mia stessa mente e senza dire una parola afferrai il tea ed un biscotto, sotto lo sguardo perplesso di tutti i presenti. Diedi un morso al biscotto e sorseggiai tranquillamente la bevanda, sperando vivamente che Alice in quel momento non avesse avuto una visione del mio sconsiderato gesto, se lo fosse venuto a sapere Emmett mi avrebbe presa in giro non so per quanti anni!

 

- E' delizioso Cassandre!-

 

- ...son contenta che ti piaccia...-

 

Mi continuavano a fissare con aria sbalordita...era davvero una famiglia alquanto stravagante. Improvvisamente mi squillò il cellulare, fu davvero una salvezza! Appoggiai la tazza sul tavolino e mi alzai...

 

- Scusatemi...-

 

Mi allontanai leggermente per rispondere

 

- Pronto?-

 

- Come va?-

 

- Edward! Tutto bene, sono ancora viva...certo più o meno!-

 

- Eh, spiritosa! Cosa stai facendo?-

 

- Alan mi ha presentato la sua famiglia-

 

- Wow, che onore, e come sono?-

 

- Normali, più o meno-

 

- Più o meno?-

 

- Sì, ma dipende sempre su che stereotipo li guardi no?-

 

- Quello è certo...ora che ti ho sentita...-

 

- Ora che sai che sto bene vorrai dire-

- Sì, ora che so che stai bene sono più tranquillo! Ci vediamo dopo-

 

- Ok...un bacio-

 

- Un bacio-

 

Misi giù sorridendo, Edward si stava davvero preoccupando per me? Insomma, si sarebbe dovuto preoccupare più di Alan e della sua famiglia, insomma, a merenda col vampiro? Oddio, che battutacce...

Ritornai in soggiorno...

 

- Scusate, era mio fratello-

 

- Ci mancherebbe!-

 

Improvvisamente guardai perplessa i presenti, i fratelli di Alan dovevano avere più o meno la stessa sua età, ma a scuola non li avevo mai visti

 

- Non vi ho mai visti a scuola...-

 

Si guardarono in faccia, stavano valutando cosa dire? Mi rispose Alan

 

- Loro tre vanno in una scuola privata in un'altra contea...-

 

- Credo sia stata una scelta geniale, ogni volta che entro nella nostra scuola mi sembra d'entrare in un'ospedale, mi viene l'ansia...il primo giorno ho pensato pure di scappare!-

 

Mi guardarono allibiti, bé, stavo scherzando...era per alleggerire un po' la tensione

 

- Io scapperei da scuola sempre, anche se non assomiglia ad un'ospedale!-

- Allora io e te Dennis la pensiamo esattamente alla stessa maniera!-

 

- Pensavo che la scuola ti piacesse se sai, come afferma mio fratello Alan, tanto sulla storia-

 

Guardai Margot sorridendogli appena

 

- Reputo che la vita t'insegni molte più cose che la scuola. Se prendessi tutte le opere di uno scrittore, potrei affermare che so molto su di lui, anche se magari a scuola non hanno nessuna intenzione di citarlo, non trovi?-

 

- Perciò reputi che la scuola sia una perdita di tempo, e che basti leggere un libro per saperne di più?-

 

Sospirai appena e chiusi per un momento gli occhi per poi riosservarla

 

- Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a donare la vita, affinché tu possa dirlo. Bisogna aver rinunciato al buon senso per non convenire che non conosciamo nulla se non attraverso l'esperienza-

 

Mi guardò decisamente in cagnesco, ma non ero riuscita a trattenermi, forse aveva anche ragione, le avevo dato della folle ahahah

 

- Conosci bene ciò che pensava Voltaire, ti faccio i miei complimenti Bella!-

 

- Grazie Johannes, ma a dire il vero sono solo sue citazioni, non posso sapere cosa pensava sul serio!-

 

- Non lo hai conosciuto? Perché quasi mi sembrava-

 

Tornai a fissare Margot, ora mi stava decisamente innervosendo, anzi, stava a dir poco esagerando! Si stava accanendo su di me senza che io gli avessi fatto alcun torto..

 

- No, non sono così vecchia!-

 

Cercai ugualmente di rispondergli in una maniera gentile, ed infatti vidi tutti i presenti sorridere, bé, tutti eccetto lei...

 

- Forse te li porti piuttosto bene, ma in effetti la cosa non è che m'importi poi molto. Non ci trovo nulla d'interessante nel conoscere citazioni di scrittori, tanto meno avvenimenti storici, non comprendo perciò tutto questo entusiasmo di Alan nel farci conoscere un'appassionata, come te!-

 

Cosa? Ora il mio sguardo cambiò totalmente, questo era il culmine, ma tutti stavano fissando Margot con sguardo truce, ma di certo quell'atteggiamento poteva averlo con chiunque, ma di certo non con me! Strinsi i pugni cercando in tutte le maniere di non ringhiargli contro...cercai di liberare il mio corpo dal nervosismo lasciandolo scorrere all'esterno, ma forse fu troppo o forse non mi concentrai abbastanza...una abat-jour poco distante da noi che era accesa, improvvisamente la lampadina esplose! Cavolo! Che avevo combinato! Tutti si girarono allarmati eccetto me, che in quel momento stavo valutando il modo migliore per dileguarmi!

 

- Che diamine è successo?-

 

Chiese Dennis più a se stesso che ai presenti

 

- Improvvisamente è esplosa la lampadina!-

 

Axel era corso insieme ad Alan vicino alla lampada per valutare il danno

- Forse un sovraccarico...-

 

Cercò di dare una spiegazione Johannes

A quel punto improvvisamente sentii Axel lamentarsi

 

- Maledizione!-

 

- Che c'è Axel?-

 

La madre andò a controllare cosa gli fosse accaduto, quando lo vidi girarsi...CAVOLOOO! Si era tagliato con la lampadina....e....e...gli usciva del sangue! Oddio, mi sentivo male...

 

- Stai sanguinando!-

 

Esclamò Cassandre, mentre Alan per un momento si scambiò un'occhiata con il padre, che ora aveva lanciato un'occhiata a me...a quel punto non resistetti oltre

 

- Per piacere, qualcuno vuole mettergli un cerotto o bendarlo...o qualsiasi altra cosa? Insomma...sta sanguinando...e oddio...-

 

A quel punto mi girai dall'altra parte, forse mi stavano prendendo per pazza...ma stavano subentrando troppi fattori...prima di tutto il veleno si era incominciato a formare nella mia bocca....ma peggio di tutto la mia fobia mi stava agitando...

 

- Scusate...ma io ho una fobia incredibile alla vista del sangue, mi viene da svenire...so che mio padre è un chirurgo, tutta la mia famiglia mi prende in giro, ma vi giuro che mi sento male!-

 

Mi girai per controllare se qualcuno avesse fatto qualcosa, ma li trovai tutti fermi a guardarmi, ok, sembravo essere impazzita, ma santo cielo Axel continuava a sanguinare!

 

- Axel, ciucciati il dito per piacere! Per caso vuoi morire dissanguato? Se è il tuo obbiettivo dimmelo subito che così me ne vado prima!-

 

Sembrarono risvegliarsi, e a quel punto Axel si mise a ciucciare la ferita...Dio sia lodato! A quel punto però, vidi perfettamente la sua gola deglutire...così nella mia si formò ancora più' veleno....cavolo!

 

- Bella, va tutto bene?-

 

Alan mi si avvicinò per vedere se stessi bene..stavo bene? Speravo vivamente che i miei occhi non fossero divenuti neri, dovevo rilassarmi

 

- Sì...è tutto ok, non puoi immaginare come mi faccia sentire la vista del sangue...mi ricordo vagamente che l'ultima volta che un mio amico di nome Mike si è tagliato, era stato nella mia precedente scuola...sono persino svenuta!-

- Parli sul serio?-

 

- Te lo giuro, mi sento male!-

 

Mi girai ad osservare Axel, per fortuna Cassandre lo aveva medicato mettendogli un cerotto. Improvvisamente sentii qualcosa di strano...mi guardai attorno perplessa...i miei sensi erano tutti all'erta. C'era qualcosa che mi stava a dir poco infastidendo...era forse assurdo, ma era come se qualcuno stesse cercando di leggermi il pensiero...ma non sapevo spiegarlo, e non capivo da chi stesse provenendo, forse qualcuno fuori dalla casa? Su quello non c'era dubbio, ma aveva fatto un grosso errore a provarci con me...non sapeva con chi aveva a che fare. Probabilmente all'esterno la mia espressione era glaciale...ma la cosa non m'importava particolarmente. Chiunque era a fare ciò, si sarebbe pentito enormemente! Mi concentrai, ed entrai nella mia stessa mente...era come trovarmi in uno spazio infinito e vuoto, senza neppure luce. A quel punto alzai il mio sguardo e vidi una figura davanti a me, non riuscivo a definirla bene, ma ora sapevo con certezza che non mi sbagliavo, c'era qualcuno che stava tentando di leggermi nel pensiero, ma era una maniera del tutto diversa da quella che usava Edward...inclinai leggermente la testa, e vidi la presenza, alzò la testa...vidi la sorpresa dipinta sul suo volto. A quel punto decisi di dirgli due parole d'avvertimento, oltre che fargli assaggiare solo minimamente quello che potevo fargli...

 

Non dovresti essere qui...hai fatto un grosso errore...

 

Gli lancia contro un minimo dolore, e quel punto fui distratta e tornai in me...Axel sembrava che non si sentisse bene improvvisamente.

 

- Axel ma che ti succede?-

 

Alan era andato subito dal fratello per vedere cosa gli prendesse, come anche tutta la sua famiglia. Inclinai leggermente la testa, per mettermi a guardare Axel che stava ansimando...c'era qualcosa di strano...possibile che chiunque avesse provato a leggere nel mio pensiero, avesse fatto lo stesso con loro? E forse Axel si fosse sentito male? Certo era a dir poco strano...

La cosa che mi preoccupava di più era il fatto che probabilmente non troppo distante da lì c'era un vampiro. Fecero sedere Axel sulla poltrona, e Cassandre gli aveva messo sulla testa un fazzoletto bagnato, forse potevo fare qualcosa anch'io. Così decisi d'intervenire, inventandomi qualcosa

- Qualche tempo fa ho fatto qualche corso di massaggi...se me lo permetti Axel, potrei provare a farti un massaggio alla nuca e vedere se ti passa il dolore...-

Si girarono tutti verso di me...avevano decisamente una strana espressione

 

- Se ci riesci te ne sarei grato...-

 

Sorrisi e mi avvicinai a lui

 

- Cosa vuoi che faccia un massaggio alle tempie?-

 

Margot era sempre pronta ad intervenire in una maniera alquanto acida

 

- È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto-

 

La vidi guardarmi adirata mentre mi avvicinavo a suo fratello, la mia citazione non le era affatto piaciuta rispetto ad Alan che sorrise. Andai dietro alla poltrona di Axel, e allungai le mani vicino alle sue tempie, ma prima di toccarlo gli volli chiedere il permesso...

 

- Posso...?-

 

- Ci mancherebbe...-

 

Sorrisi ed appoggiai le mie dita sulle sue tempie, lo feci il più delicatamente possibile, ma lo sentì sussultare, probabilmente a causa della temperatura della mia pelle. Per fargli passare il dolore non avevo bisogno di toccarlo, ma di certo era una buona scusa alla fine, quando si sarebbe ripreso. Gli massaggiai delicatamente la testa, cercando di non premere troppo, sarebbe stato facile ucciderlo. A quel punto mi concentrai sulla sua mente, e sul dolore che aveva, ed ecco che piano lo stavo facendo evaporare. Notai che Axel chiuse gli occhi, forse avevo esagerato col benessere, così sorrisi fra me, mentre tutti ci stavano osservando in silenzio. Quando percepì che il dolore era totalmente scomparso smisi il contatto

 

- Allora, come ti senti?-

 

- E'...incredibile...non ho più alcun dolore...-

 

Mi allontanai per guardarlo in viso e sorridergli

 

- Son contenta di ciò-

 

- E' incredibile...dovresti insegnarmelo!-

 

- Non so se avresti abbastanza tempo a disposizione per impararlo!-

 

Forse avevo detto troppo...ma vidi che non si scompose

 

- Non gli far venire queste idee in mente Bella...Axel quando ci si mette diviene a dir poco cocciuto!-

 

Mi girai verso Alan che si era seduto sul divano...quei due erano davvero simili...forse non mi sbagliavo, ma sembravano pure avere la stessa età

 

- Siete gemelli non è vero? Te e Axel!-

 

Lo vidi guardarmi stupito

 

- Sì, però non della stessa sacca...-

 

- Bé, quello lo avevo notato, però vi assomigliate molto-

 

Mi andai a sedere accanto a lui, mentre gli altri sembrarono rilassarsi...a parte Margot.

 

- Bella...-

 

Mi girai a guardare Johannes

 

- Ti andrebbe di restare per cena?-

Cosa? Per cena? Oddio, ma anche no! Di certo non mi sarei subita un'altra tortura come quella dei biscotti e del tea! Se non è che volessero loro essere la cena! Eh, non ero per niente normale! Poi avevo già un appuntamento per cena, con il mio amore.

 

- Mi spiace, ma stasera mio fratello mi offre la cena!-

 

Sorrisi fra me a quell'idea

 

- Quale dei tuoi fratelli?-

 

Mi girai verso Alan

 

- Edward...non so se hai presente...-

 

- Quello con i capelli color bronzo?-

 

- Esattamente!-

 

Quello più bello! Ok, forse quel commento non dovevo aggiungerlo...

 

- Sembrate una famiglia davvero unita!-

 

- Lo siamo! Ci vogliamo un gran bene...penso che non potrei vivere sapendo che uno di loro non ci fosse-

A quel punto intervenne Johannes

 

- Si sente dalle tue parole l'affetto che provi per loro-

 

Abbassai lo sguardo sulle mie mani sorridendo debolmente

 

- E' grazie ad ognuno di loro che io sono qui...siamo un tutt'uno! Posso dire che ne abbiamo viste tante, ma sapevo che prima o poi tutto si sarebbe sistemato....-

 

A quel punto sperai vivamente che Alice mi stesse guardando...ma c'era un modo per farli partecipi alle mie parole...

 

- Ogni volta che penso a qualche anno fa, mi viene da sorridere. Il tempo è scivolato su di noi come la sabbia scivola sulle mani, ha portato con se i brutti ricordi e lasciato in noi milioni di cose belle. E' come sfogliare un libro, leggere la nostra vita, imparare dagli errori. Io mi ci sono buttata a capofitto ed ho letto fino ad addormentarmi...Ho letto di Esme e Carlisle, che son divenuti i miei genitori, sempre presenti e pronti a sostenermi, grazie a loro ho saputo cosa significava davvero avere un padre ed una madre. Ho letto di progetti in continua evoluzione e di sentimenti forti...Ho visto una famiglia, che nonostante le difficoltà ha saputo trasformare in fortuna tutto quello che ha avuto...e forse è per questo che dopo tanto tempo siamo così uniti. Oggi, ogni volta che li osservo, vedo abbracci che un tempo sognavo, vedo sorrisi felici..vedo la mia famiglia più forte di prima, più unita, più...famiglia. Penso che sarebbero felici d'ascoltare le mie parole nei loro confronti, perché sono in fin dei conti davvero per loro, per me, per noi...che ogni giorno impariamo cose nuove, che ci arrabbiamo, e che poi...rifacciamo sempre la pace...Ma in fin dei conti non glie l'ho mai detto perché fra noi non c'è bisogno di parole, occorre solo soffiare sulla vita, spazzare via i ricordi che fanno male e lasciare che volino lontani, abbracciare la vita che ci è stata donata ed aiutarci. Avere sempre voglia di volare, di tentare e di riuscirci..ad un solo patto però...di rimanere uniti. Non ringrazierò mai abbastanza di far parte della mia splendida famiglia, se loro non ci fossero stati io sarei stata persa...sei miliardi di persone, ma nessuna può essere paragonata a loro...-

 

Sorrisi ancor di più a quella frase, ricordandomi perfettamente quando dissi ad Edward che lo avevo cercato fra così tante persone...

- Ognuno di loro è unico nel suo genere...ma oltre ad essere la mia famiglia sono anche i miei migliori amici, sono tutto per me...il regalo più grande che poteva questa vita donarmi, amo ognuno di loro...-

 

Chiusi un momento gli occhi per poi riaprirli, avevo collegato la mia mente con ognuno dei miei famigliari per fargli sentire le mie parole per loro, per poi chiudere quel legame. Sorrisi pensando a quando sarei arrivata casa...

Alzai il mio sguardo, e vidi tutti osservarmi con un sorriso...mi ero a dir poco lasciata andare

 

- E' bellissimo quello che provi per la tua famiglia...-

 

- Si Cassandre, loro sono tutto per me. Sarei disposta a sacrificare la mia stessa esistenza per loro-

 

- E' bello sentire che ci sono dei figli che pensano questo della loro famiglia...al giorno d'oggi non è facile. Sei molto matura per la tua età-

 

Sorrisi al complimento di Johannes...in effetti ero matura per avere appena ventotto anni, già....

 

- Può essere anche questo, ma reputo che il voler bene alla propria famiglia ed apprezzare ciò che si ha non debba derivare solo dalla maturità delle persone...credo piuttosto dall'IO interiore di ognuno! E comunque mi sembrate anche voi una famiglia unità!-

 

- Io piuttosto credo che dipenda di più dall'infanzia che si ha avuto...ma forse tu non hai avuto di questi problemi, sembra piuttosto che tu e la tua incantevole famigliola felice siete usciti da qualche pubblicità....-

 

La mia espressione mutò immediatamente, guardai Margot con sguardo sottile....probabilmente lo avevano notato tutti perché anche i presenti guardavano accigliati e forse un po' preoccupati in direzione di Margot. Mi aveva davvero stancata...sospirai prima di rispondergli, e sicuramente si accorsero come la mia voce fosse cambiata di tono, continuando però a restare probabilmente melodiosa alle loro orecchie umane.

 

- Forse non sai che i miei genitori mi hanno adottata, forse non sai che la mia madre biologica è morta quando avevo dieci anni e mio padre mi ha abbandonata. Anche se ho avuto questa infanzia, non sono comunque divenuta cinica. Però se vuoi sapere tutto, direi che fra tutti i miei famigliari io sono la più cattiva...già...la più irascibile. Perdo la testa come niente in effetti, ma questo comunque non toglie che so come comportarmi, e se c'è da chiedere scusa lo faccio. Ma...se qualcuno insiste a farmi un torto non conoscendomi e non sapendo se mi merito o meno una cosa simile, divengo davvero la peggior nemica che si possa avere Margot...forse questo comportamento l'ho acquisito dalla mia madre morta. Nah direi che non vado proprio bene per la pubblicità della famiglia senza problemi-

 

Dopo la mia frase calò il silenzio....

 

- Margot a volte dovrebbe solo starsene zitta...-

 

Osservai Alan, per la prima volta vedevo la sua espressione che traspariva ira..

Improvvisamente fui distratta da un rumore che proveniva da fuori e senza muovere il mio corpo spostai il mio sguardo verso la porta...che improvvisamente si aprì per poi richiudersi frettolosamente...ma...non entrò nessuno....così non mi trattenni

 

- Ma che diavolo...-

 

Tutti si scambiarono un'occhiata veloce

 

- Abbiamo mi sa una finestra aperta da qualche parte che fa corrente!-

 

Intervenne Axel

Ma c'era qualcuno...

 

- C'è qualcuno al piano di sopra sento dei passi...-

 

- E come fai a sentirlo?-

 

Mi chiese acidamente Margot

 

- Ho un udito molto sottile-

 

Dennis intervenne

 

- Eh, questa è Karin!-

 

- Vostra sorella?-

 

- Sì, spesso si comporta davvero come una sconsiderata e si arrampica per salire in camera!-

 

Mi spiegò Alan....certo era strano

 

A quel punto il mio sguardo notò qualcosa di diverso, i colori. Mi girai ad osservare fuori e vidi che ormai si era fatto tardi, così mi alzai in piedi

 

- Edward mi stacca la testa...-

 

Mi girai ad osservare i presenti che mi guardavano con aria sconvolta...stavo scherzando, cosa pensavano?

 

-Se faccio tardi all'appuntamento si offenderà parecchio!-

 

No...si sarebbe a dir poco infuriato se avessi fatto tardi per restare con loro, naturalmente avrebbe affermato che ero rimasta per la piacevole compagnia di Alan...a volte si faceva davvero delle idee bizzarre.

 

- Oh, sì, certo, per la cena!-

 

- Esattamente Dennis!-

 

- Allora prendo l'auto e ti accompagno-

 

- No, non ce n'è bisogno Alan, prima ho avvertito dove mi trovavo, sarà già in fondo al vialetto sterrato che mi aspetta-

 

Non era vero assolutamente, ma di certo avrei fatto prima nel mio modo di spostarmi. Poi non volevo che uscisse a quest'ora, si era fatto buio, e se non avevo sbagliato non troppo lontano c'era un vampiro e in più, forse, avevano molto su cui parlare...

 

- Va bene, ma stai comunque attenta, è buio!-

 

- Me la saprò cavare! Piuttosto...dovreste chiudere bene tutte le porte e le finestre...-

 

Ora mi guardavano perplessi

 

- Bé...si aprono da sole le porte...-

 

Mi guardarono un po' divertiti e poi aggiunsi

 

-Ho sentito anche che nel bosco ci sono animali feroci...-

 

- Sapremo cavarcela-

 

Mi rispose Alan sorridendo ed usando le mie stesse parole

- Allora è giunto il momento che io vi saluti, grazie mille per l'ospitalità, per la merenda e la compagnia!-

 

- Figurati Bella, è stato un piacere conoscerti, vienici a trovare quando vuoi-

 

- Grazie Johannes!-

 

- E grazie per avermi fatto passare il dolore!-

 

- Per così poco Axel! Alan, noi ci vediamo lunedì a scuola, va bene? La prossima volta ci metteremo a studiare, e magari verrai tu da me, i miei sarebbero felici di conoscerti...TUTTI-

 

E gettai un'occhiata a Margot...Ero stata davvero falsa, non tanto perché agli altri non sarebbe tanto importato, ma perché da lì a poco me ne sarei andata con Edward, e un'occasione del genere non si sarebbe di certo avverata.

 

- Va bene, ci conto!-

 

Detto ciò salutai tutti ed uscì di casa. Osservai un po' in giro, ma non percepivo nulla...Forse il vampiro che era nei paraggi aveva scelto di scappare dopo il mio doloroso avvertimento. Decisi d'allontanarmi un po' prima di far ritorno direttamente a casa, non potevo correre il rischio di essere vista dalla famiglia di Alan. E quando fui abbastanza lontana decisi che era giunto il momento di tornare, ed eccomi direttamente nel mio splendido soggiorno

 

- Bella!-

 

Alice mi corse in contro abbracciandomi

 

- Ciao Alice! Non sono stata via poi molto!-

 

- Lo so! Ma sai il vero motivo del mio abbraccio!-

 

Eccome se lo sapevo.

Carlisle era accanto ad Esme e osservavano la scena con un sorriso, Emmett e Rose erano sul divano che si stavano scambiando effusioni, mentre Jasper era appoggiato al muro mentre si beava probabilmente dello stato d'animo di ognuno di noi. Mi girai e vidi Edward guardarmi con un sorriso ed Alice a quel punto sciolse l'abbraccio, lasciandomi libera d'andare da lui.

 

-Visto che son tornata tutta intera?-

 

- Com'è andata?-

 

- Mah, è andata...ma che dici se ora andassimo a caccia?-

 

- Certamente! Ti stavo appunto aspettando!-

 

- Ehy avete deciso d'andare a caccia e non ci invitate neppure?-

 

- Mi spiace Emmett, ma io e Bella è da un po' che non andiamo a caccia da soli!-

 

- Ma stai tranquillo, la prossima volta andiamo tutti insieme!-

 

- Va bene Bellina, per questa volta vi perdono ahahah-

 

A quel punto io ed Edward non aspettammo oltre e uscimmo insieme per andare a caccia insieme. Era sempre emozionante andare a caccia con lui, correre al suo fianco...semplicemente stare con lui.

Restammo tutta notte fuori senza neppure rendercene conto, dopo la caccia correndo, arrivammo fino a Forks per poi tornare indietro quando ci rendemmo conto che ormai stava per iniziare un altro giorno. Oggi si prospettava una giornata piuttosto piena, sarei dovuta andare dalla Lofo come prima cosa, ormai era da un po' che non la sentivo. Dopo la visita alla mia migliore amica io ed  Edward dovevamo esporre la nostra decisione al resto della famiglia...

 

 

 

   
 
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