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Autore: LouVelessy    17/12/2012    2 recensioni
2023.
"Ogni giorno, per me, diventa sempre più assurdo pensare a come siamo arrivati qui... Forse perchè non è stato per niente facile. Però rifarei tutto."
{ Ricordi degli OneDirection - a Larry Stylinson's story - Storia di un'amicizia - Spero vi piaccia, almeno la metà di quanto mi piace scriverla. Vivo per loro. Spero possiate comprendermi senza reputarmi una pazza. }
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUINTO CAPITOLO - The paradise

 

 


Ad Harry piaceva svegliarsi di mattina presto. Era un’abitudine che gli apparteneva da sempre. E nonostante avesse dormito poche ore, di buon ora il sonno pian piano sfilava via, come una sveglia biologica che ad una certa ora cominciava a suonare. Poco contava se aveva dormito poche ore o meno.
E come era abituato a fare la mattina, in maniera silenziosa sgusciò in cucina, con l’intento di preparare una buona colazione per tutti.

Niall fu il primo a risvegliarsi tra i quattro dormiglioni, probabilmente a causa dell’odore del cibo cucinato dal riccio. Al biondo piaceva mangiare, e i ragazzi avevano avuto differenti dimostrazioni di ciò anche in pochissime ore. Poi fu la volta di Liam e Zayn. Si ritrovarono in quattro intorno alla tavola, ognuno con il proprio piatto; una salsiccia, della pancetta, un uovo e del pane tostato, tutto accompagnato da un buon caffè caldo.
< Di solito faccio colazione con i dolci… > mormorò Niall, con la bocca piena, intento a gustare la lauta colazione.
< Ma non sembra ti stia dispiacendo il salato! > Zayn lo rimbeccò, approfittandone tra un boccone e l’altro.
< Non rifiuto mai il cibo! > sghignazzò l’irlandese. I quattro sembravano sereni, divertiti dal breve scambio di battute.
< Ci preparerai la colazione tutte le mattine? > anche a Liam piaceva quel trattamento, non c’era che dire.
< Quando potrò, perché no!? > evidentemente al riccio faceva piacere prendersi cura dei suoi nuovi amici, così come aveva sempre fatto con la propria famiglia. Era un modo come un altro per fare qualche cosa di utile per gli altri, per dimostrare il proprio affetto forse. E poi preparare del cibo gli piaceva, lo rilassava.

Quattro quinti di One Direction consumavano tranquillamente la prima colazione insieme, quando dopo diversi minuti si aggiunse anche il maggiore dei cinque.
< Buon giorno… > aveva la voce mogia, la bocca impastata, gli occhi gonfi dal sonno e i capelli arruffati.
< Alla buon ora! Ti piace dormire tanto? > Zyan approfittava sempre quando aveva la bocca vuota, tra un boccone e l’altro, per parlare.
 Harry si immischiò, senza lasciare il tempo a Louis di rispondere. < Ho preparato la colazione! > fece per alzarsi dal tavolo, in modo da raggiungere i fornelli e comporre un quinto piatto per l’ultimo arrivato.
E quest’ultimo si compiacque del comportamento del riccio, sorridendogli semplicemente, come per ringraziarlo di avergli evitato di dare spiegazioni agli altri ragazzi. Non si avvicinò al tavolo, ma affiancò Harry ai fornelli, osservandolo. < Grazie… >

Continuarono a fare colazione, dandosi ulteriori modi per conoscersi in quel breve tempo che gli rimaneva da passare nella dependance, da soli. Avevano ricevuto una mail la sera prima da parte di Simon, che gli chiedeva di essere pronti per le undici, orario in cui una macchina della redazione di xFactor sarebbe passata a prenderli, per condurli alla loro prima sessione in sala prove che li avrebbe preparati all’ultimo step prima dell’accesso definitivo al programma. E così fu.
Per le undici erano tutti pronti, anche Harry con il bagaglio preparatogli dalla madre, che lo salutò con le lacrime agli occhi, commossa, facendo nascere nel ragazzo un vago senso d’imbarazzo, che ricacciò via appena salito in auto.

Il viaggio durò un’oretta, durante il quale ognuno si prese il proprio tempo per ascoltare della musica. Vivevano di musica, xFactor o non xFactor. E si vedeva in momenti come quello.

Una volta arrivati a destinazione, sembravano ragazzini alla loro prima volta in un parco giochi. Si guardavano intorno, toccavano qualsiasi cosa – microfoni, strumentazione audio – ed erano alquanto elettrizzati all’idea della nuova esperienza.
Avevano discusso a lungo la sera precedente sulla scelta della canzone da presentare all’ultimo incontro con i giudici, prima di avere accesso ufficiale alla trasmissione televisiva, e alla fine la scelta era caduta su Torn di Natalie Imbruglia. Era una canzone che piaceva a tutti, e l’avevano provata con la chitarra di Niall. Si sentivano soddisfatti da quella scelta, e provarla con una base adeguata e tutta quella strumentazione professionale, rendeva le cose sempre più reali, tangibili, e belle.

Rimasero più di cinque ore nello studio di registrazione, in una saletta insonorizzata, a cantare insieme, poi uno alla volta, trovare la chiave giusta per accordare i toni diversi delle cinque voci. E dopo ore di lavoro, potevano solo sperare di aver lavorato al meglio.
La conferma l’avrebbero avuta la sera stessa.
Due giudici su tre erano di fronte ai cinque ragazzi, che con un microfono in mano si giocavano ancora una volta tutto.
Dovevano dimostrare che in cinque, insieme, potevano fare qualche cosa di buono. Che lavorando, con il tempo, avrebbero potuto spaccare nel mondo della musica e che avrebbero potuto trovare un pubblico fiero, che li avrebbe seguiti nonostante tutto, nonostante il programma televisivo.
Harry era nervoso. Non era l’unico probabilmente, considerando che Zayn continuava a sistemarsi il ciuffo in qualsiasi superficie specchiata gli capitasse sotto tiro, Liam continuava a ripetere la strofa che avrebbe dovuto cantare e Niall si distraeva con un pacchetto di Pringles. L’unico ad avere un atteggiamento tranquillo era Louis, che si limitava a sorridere ai ragazzi di tanto in tanto, e ad elargire frasine di conforto quando uno dei quattro sclerava più degli altri.

Erano pronti. La base partì, e a turno ognuno fece la sua parte, riuscendo poi a mixare in maniera egregia le varie voci, che si mescolarono tra loro creando un’unica voce nei ritornelli. Erano una poesia. Era bastato loro così poco tempo per esibirsi in quel modo, che Simon ne rimase entusiasto, ed era chiaro a dirsi dal sorriso soddisfatto che aveva sul volto.
< Non ho più alcun dubbio… siete dentro! E’ ufficiale, siete parte del programma! > semplice, schietto, senza troppi giri di parole. Era Simon, era il rappresentante della Sony, era un giudice di xFactor. Era tante cose, ma in quel momento era semplicemente una conferma per i cinque, che avevano tanto sognato quelle parole. I ragazzi si strinsero in un abbraccio,  felici e sereni per essere finalmente nel programma. Anche la prova finale era passata. Erano piaciuti come gruppo, funzionavano. Evidentemente c’avevano visto bene.

La stessa auto che li accompagnò alla sala registrazione, li condusse nella casa dove avrebbero dormito durante il programma. Era stata già preparata per loro la camera dell’ultimo piano della villa dei concorrenti, la stanza più grande. Sulla porta un cartello con tanto di “x” come sfondo c’era scritto a caratteri cubitali “ONE DIRECTION”. Vedere quella scritta emozionò parecchio Harry, che appena entrato si tuffò letteralmente sul primo letto a disposizione, affondando la testa nel cuscino in modo da soffocare un urlo di gioia. Poteva dirlo, ce l’aveva fatta. Ed anche se la strada non sarebbe stata in discesa, un grande ostacolo era superato.
< Io dormo sopra! > Zayn gettò la sacca con i propri effetti personali su uno dei due letti a castello – ovviamente vi era anche un terzo letto per il quinto membro – di un legno bianco candido, come il resto della stanza, pareti e mobilio inclusi. A terra vi era un parquet chiaro, che rendeva tutto ancora più luminoso. Il paradiso.
Sotto di Zayn si sistemò Liam, Niall occupò il letto singolo, e ad Harry e Louis toccò il letto a castello di fianco alla finestra.
< Sopra o sotto? > Louis guardava Harry con un’aria divertita, e il riccio conosceva già quella smorfia. Aveva un colpo in canna.
< Per me è uguale… > rispose, senza pensarci più di tanto. Era troppo preso con l’euforia per preoccuparsi di dove dormire.
< Mh… allora facciamo sotto! Ti vedo più adatto a star sotto! > e se la sghignazzò da solo, appoggiato solo da Zayn che probabilmente stava dietro all’ironia sottile del maggiore dei cinque.

 Gli altri tre, Harry compreso, non chiesero ulteriori spiegazioni. Piuttosto, appena sentirono delle voci provenire dal retro, si fiondarono giù per le scale. Harry rischiò di rotolare per un paio di volte, ma non si sarebbe sorpreso. Erano più le volte in cui riusciva ad inciampare nei propri piedi che quelle in cui stava in piedi.
Sul retro, cosa di cui non si erano minimamente accorti, troppo presi dal trovare la loro stanza nella villa, era situata una grande piscina, circondata da divanetti sdraio, tavolini, un barbeque. Insomma, altro che programma televisivo. Sarebbe stata una vacanza!
< Siete dentro?!? > una ragazza, bionda, li accolse così accorgendosi della loro presenza. E subito dopo di lei, tutti gli altri che già festeggiavano in piscina corsero ad accoglierli a braccia aperte, felici. Era un insieme di schiamazzi, abbracci, salti ed esultanza. Eppure erano tutti poco più che sconosciuti, qualche chiacchiera durante i provini forse, qualche altra al bootcamp. Eppure, erano tutti lì che si abbracciavano e festeggiavano l’inizio di quello che per tutti loro era un sogno.
< Tutti in piscina!! > urlò qualcuno, e tutti, proprio tutti, chi vestito chi un po’ meno, si buttarono a scaglioni in piscina.

I cinque ragazzi si guardarono, corsero verso il bordo della piscina uno di fianco all’altro, e correndo, senza rendersene conto, si presero per mano. Liam, Niall, ZaynLouis ed Harry. L'ennesimo urlo di gioia, un salto, e insieme si tuffarono.










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E anche oggi, un nuovo capitolo. Sto tenendo fede al mio impegno di postarvene uno al giorno, sempre intorno allo stesso orario.
Allora, che mi dite? Come sta procedendo? Vi sta piacendo il percorso che sto percorrendo? 
Ovviamente inserisco scene/personaggi che non fanno parte della realtà, ma le tappe principali che voglio percorrere sono quelle che realmente hanno segnato il successo degli OneDirection.
Ve ne siete accorte? 
Un bacio a tutte quelle che hanno commentato, e a quelle che commenteranno da adesso in poi, anche due! 
SONDAGGIO: Chi prova ad indovinare chi potrebbe essere la ragazza bionda che li ha accolti in piscina? Sono aperte le scommesse!
Un abbraccio a tutte, 
LouVelessy xoxo.
  
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