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Autore: sakuraelisa    17/12/2012    1 recensioni
Una raccolta sugli warblers formata da nove storie tutte diverse ma tutte collegate tra di loro da un filo comune che scoprirete solo leggendole una per una.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Snowflakes and Fireplace
Personaggi: Wes, David, Jenny, Blaine e Kurt 
Genere: romantico
Prompt:Il calore del camino
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Note: queste storie sono collegate l’una all’altra da un particolare che noterete leggendole in successione. Inizia tutto con il 1 dicembre per arrivare alla vigilia di Natale. Ovviamente, ho scelto sette date a salti;  spero che vi piaccia e di non andare troppo nell’ooc.

 


*****


Quel primo dicembre era arrivato anche troppo presto quell’anno, portando con sé quel manto bianco che ricopriva ogni cosa, con fiocchi di neve che cadevano inesorabili tracciando nell’aria quella striscia immaginaria che andava sempre più giù.
Wes osservava dalla finestra della sua camera quello scenario invernale che portava alla sua mente ricordi passati e si perse ancora una volta prima che un rumore lo distraesse.
Si accorse che qualcuno stava bussando alla sua porta e lasciò la sua postazione, raggiungendo l’ingresso. Quando aprì la porta si ritrovò di fronte una persona che di certo non si aspettava di vedere, o almeno, non così presto.

“Jenny, come mai qua?” domandò incredulo alla sua fidanzata.

Lei se ne stava tranquilla, di fronte a lui, con le mani appoggiate ai lati dei suoi fianchi.  Mostrava un viso accigliato e occhi penetranti.

“Pensavi che me ne fossi dimenticata? Wes, siamo ancora fidanzati se non mi sbaglio, e mi ricordo bene che giorno è oggi.”

“Entra.” le disse, facendole un cenno con la mano.

Jenny oltrepassò la soglia ed entrò nella sua camera; raggiunse la scrivania e osservò la foto che Wes teneva poggiata in una cornice d’argento: lo ritraeva quando era bambino in compagnia di una persona che ormai non c’era più… suo nonno.
Si voltò verso di lui e cercò di sorridergli, anche se aveva voglia di non farlo. Dopotutto, l’amore a volte ci rende stupidi. Si avvicinò a lui e gli porse la mano, che strinse dopo aver ricambiato il sorriso.

“Grazie per essere venuta.”

“Tesoro, ti conosco, e so che cosa provi in questo giorno. Ti manca molto, vero?”

“Ogni anno diventa sempre più difficile.” Le rispose lui.

Jenny notò che il suo tono di voce era diventato ancora più malinconico e portò una mano sulla sua guancia, accarezzandolo dolcemente.

“Potremo ricordarlo.”

“Come?”

“C’è un camino in questa scuola?”

“Sì, nella Sala Comune. Perché?”

“Tempo fa, mi hai raccontato che tu e tuo nonno passavate molte giornate d’inverno di fronte al camino a raccontarvi la vostra giornata… potremo farlo insieme, ti va?”

“Sarebbe bellissimo.” le rispose lui, finalmente con un sorriso reale dipinto in volto.

Lasciò la sua mano e prese dalla sedia la giacca che vi era poggiata.

“Dopotutto sono sempre un Presidente del Consiglio.”

Una volta datosi un’ultima occhiata allo specchio, riprese la mano della sua fidanzata ed insieme uscirono dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Mentre si incamminavano verso la sala comune, Wes si perse ancora una volta  guardando la persona meravigliosa che stava camminando al suo fianco. Lui e Jenny si conoscevano da quando erano bambini, erano stati amici, in seguito erano diventati confidenti e un giorno di due anni prima si erano scoperti innamorati l’uno dell’altra.
Quando arrivarono alla Sala Comune, individuò subito il gruppo dei suoi amici seduti al tavolo a chiacchierare e notò che, seduti di fronte al cammino, c’erano Kurt e Blaine teneramente abbracciati, David seduto su una delle poltrone e Thad e Jeff che giocavano a carte sul tavolo.
Era la prima volta che Jenny metteva piede alla Dalton e lui non aveva mai osato farla entrare in mezzo a quella banda di pazzi, evitando di coinvolgerla nel suo secondo mondo. Ma adesso era di fianco a lui e i ragazzi, essendosi accorti della loro presenza, si erano voltati ed in quel momento li stavano osservando curiosi.

“Wes!” esordì David, che si alzò dalla sua sedia e li raggiunse.

Si avvicinò di più alla ragazza che lo guardava curiosa e lui le sorrise.

“Io sono David e tu… devi essere Jennifer, giusto?”

“Veramente sono Jenny.” rispose lei, prontamente, sembrando quasi seccata.

Wes immediatamente cercò di calmarla e di risolvere la situazione.

“Tesoro, sicuramente David si è sbagliato… anche perché non conosco nessuna Jennifer, ma solo una Jenny. E sei tu.”

Lei si voltò verso di lui, sollevò la sua mano destra e gli diede un piccolo colpo dietro alla nuca.

“Ahia, mi hai fatto male!” disse lui, toccandosi il punto in questione.

“Ti sta bene.” rispose lei.

Jenny lasciò la sua mano e si diresse verso gli altri soli. Era meglio presentarsi da sola senza lasciare il compito ad altre persone, evitando così che la scambiassero per qualcun’altra.

“Complimenti David, davvero.”

“Scusami davvero Wes, è che mi ricordavo che si chiamasse Jennifer!”

“Lascia perdere,” gli disse lui, cercando di far cadere il discorso, ma David lo conosceva bene, erano migliori amici da anni e sapeva
riconoscere quando non era di buon umore.

“Oggi sono dieci anni che è morto tuo nonno.”

“Già… vedo che mi conosci bene.”

“Siamo migliori amici, Wes. Ti conosco… lei è venuta per questo?”

“Sì… ha pensato che forse potrei fare con voi quello che facevo con lui.”

“Di fronte al camino?”

“Di fronte al camino.” rispose lui, girandosi verso di lui e mostrandogli un lieve sorriso.

Jenny raggiunse gli altri e si presentò ad uno ad uno. Dopo aver conosciuto Jeff e Thad si fermò un istante.
Era la prima volta che vedeva due ragazzi in atteggiamenti così intimi. Frequentando un collegio cattolico non aveva mai la possibilità di uscire e conoscere persone nuove, e le volte che usciva per vedere Wes non c’era mai occasione per parlare di queste. Per questo, quando lui le aveva parlato di Kurt e Blaine, lei si era fatta tanti scenari diversi in testa,  ma vederli dal vivo era un’altra cosa.
Erano teneramente abbracciati, Kurt con la testa poggiata sulla spalla di Blaine e le loro mani intrecciate. Era una cosa bellissima da vedere per lei, era sempre stata convinta che l’amore tra un uomo e una donna fosse quello più vero e reale… quanto si era sbagliata.
Fece un passo e si avvicinò lentamente a loro e quando fu abbastanza vicino si presentò.

“Io sono Jenny.” disse loro gentilmente.

Kurt si voltò verso di lei e le sorrise, sciolse l’intreccio che lo legava al suo fidanzato e si alzò in piedi per presentarsi meglio.

“Io sono Kurt, tu devi essere la fidanzata di Wes, vero?” le chiese porgendole la mano che lei accettò.

“Sì, sono io… sei davvero bello, sai?” le disse lei accennando un sorriso più luminoso.

Quello di Kurt si accese subito e in un istante arrossì.

“Sei molto gentile!”

“Anche tu.” rispose lei dolcemente

Blaine, che si era sollevato subito, si presentò a sua volta.

“Come mai sei venuta a trovarci?” Le domandò.

“Beh… oggi è un giorno importante per Wes e siamo venuti qua perché c’è un camino.” Rispose, indicandolo con la mano.

“E… a me e a Wes farebbe piacere se partecipaste.” continuò

“Partecipare a cosa?” Domandò Kurt, interessato alla sua proposta.

“Ai miei ricordi, ragazzi.” rispose Wes, che nel frattempo si era avvicinato e aveva preso la mano della sua fidanzata nella sua.

“Oggi è un giorno importante, sono dieci anni che mio nonno mi ha lasciato e… ero solito fare una cosa con lui quando ero piccolo.”

“Cioè?” Chiese Jeff dietro di lui.

“Stare tutti seduti di fronte al camino a raccontarci la nostra giornata.”

Tutti i presenti annuirono alla sua proposta e in poco tempo Kurt e Blaine si risedettero nel loro posto, David riprese la sua poltrona, Jeff e Thad ripresero la loro partita a carte e lui e Jenny trovarono posto sul divano di fronte al camino.
Lei si abbandonò alle sue braccia e lui la strinse forte, la guardò e pensò che era molto fortunato ad averla nella sua vita. Pensò la stessa cosa guardando i suoi amici; suo nonno sarebbe stato felice di saperlo così amato e ben voluto da tutti.
Ed è così che iniziò a raccontare la sua infanzia passata con il suo primo eroe, che lo aveva cresciuto e gli aveva insegnato ad essere una brava persona, ad amare sempre il prossimo e a rispettarlo. Guardando quel camino e osservando attentamente quella fiamma gialla, si ricordò di un piccolo fatto avvenuto tanto tempo fa.
 

“Lui e suo nonno erano andati ad una fiera del castagno non molto distante dalla sua abitazione invernale ed insieme avevano passato ore meravigliose. Wes aveva appena otto anni, era un bambino vivace, ma anche molto tranquillo, giudizioso e intelligente e durante la loro passeggiata avevano visto in lontananza due ragazzi che si tenevano per mano. Era rimasto molto colpito da quel loro tenero gesto; era la prima volta che vedeva una cosa simile, subito si voltò verso suo nonno e gli domandò perché si tenessero per mano. La sua risposta fu la più bella che mai ricordò di aver sentito da lui: semplice piccolo, sono innamorati, l’amore è questo. Non ci sono differenze.”

 
Con orgoglio, Wes ripensò a quelle parole osservando le mani intrecciate di Kurt e Blaine. Era proprio vero: stare di fronte ad un camino con le persone amate era la cosa più bella che si potesse fare in un giorno d’inverno.
  
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