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Autore: SpiraleOvale95    17/12/2012    6 recensioni
-Figliolo, come tu ben sai, voglio mandarti a fare una missione di primaria importanza sulla terra, devi..-
Il figlio lo interrupe bruscamente. –Si Padre, lo so! Per favore non dilungare ancora le mie pene e dimmi tra quanto dovrò partire!-

Forse per la fragilità che mostrava negli occhi tutte le volte che lo guardava con quello sguardo omicida, oppure per il suo passato, così simile a quello del Principe, ma una cosa era certa: Bulma gli interessava, per la sua voce, per il suo fisico, per il suo carattere e per il suo essere una donna estremamente diversa dal comune.

Poi dando una forte spallata al Saiyan, C18 uscì dalla stanza, ma non appena fu a pochi passi dietro di lui si voltò per girare ancora il dito nella piaga.
-Non prenderla sul personale Vegeta, sono solo, affari!-

-Perché l’hai fatto.. Non ti importava di me..- si accasciò sino a cadere al suolo in ginocchio. Aveva i capelli zuppi ed insieme alla pioggia delle gradi lacrime stavano solcando il suo candido viso martoriato dalla disperazione.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Altri, Bulma, Chichi, Crilin, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18

Nuovi guai

Passarono pressappoco due settimane dalla morte di Gianny, Bulma non dava segno di miglioramento, ogni giorno sembrava sempre più afflitta e depressa e niente riusciva a tirarle su il morale.
Vegeta per la maggior parte del tempo cercava di starle vicino per farle dimenticare quel brutto accaduto, ma più i giorni passavano e più la cosa sembrava non allontanarsi da lei. Sicché arrivò il giorno in cui Vegeta decise di parlarle.
Si trovava da sola, seduta attorno ad un tavolino con le mani aggrappate ad una tazza.-Non puoi andare avanti così, Bulma, devi reagire!-
Lei stava sorseggiando una tazza di caffè caldo quando il Saiyan le disse queste parole.
-Per te è facile..- Disse con un fil di voce la ragazza. -Non lo conoscevi come lo conoscevo io..- Era quasi una critica, e sentendosi in colpa per la brutta risposta data al ragazzo cercò di rimediare. -Mi dispiace, ma è un buco troppo grande da colmare..-
Lui si sedette accanto a lei. –Invece devi riuscirci, lui voleva questo..- Sospirò e le prese le mani. –è da giorni che non canti, non è da te.. Che ti prende?-
Lei si rattristì. –Non ne ho voglia..-
Vegeta rise. –Tu che non hai voglia di cantare? Ora le ho sentite proprio tutte!- Sorrise sperando di strapparle un sorriso anche a lei ma per quanto ci provasse ella si intristiva sempre più e si chiudeva nel suo bozzolo di imbarazzo e preoccupazioni che si faceva più impenetrabile ogni giorno che passava.
-Ti porto in giro? Andiamo al mare? Che ne dici? Tu adori il mare..- Riuscì finalmente a strapparle un sorriso. –Vuoi volare? Ti mette sempre di buon umore! Ci metto un secondo a caricarti sulla mia schiena e a volare via da ogni problema..-
-Lo so, ma ora come ora voglio solo rimanere da sola.. Non mi va di fare niente, ne di vedere nessuno..-
-Nemmeno me?-
Ella rimase in silenzio, un silenzio troppo palese, chiaro e lampante.
Egli tirò sospirò. –Vieni con me solo una secondo, devo farti sentire una cosa..-
Lei sbuffò. –Ma io Vegeta non ho molto voglia di..-
Il Principe non la stette nemmeno a sentire, la prese per la mano e la tirò verso se portandola sino nel salone principale dove era montato il microfono.
-Che cos’è?-
Lui salì sul palco porgendole la mano. –Ho pensato che magari cantare un po’ ti avrebbe fatto distogliere i pensieri.. Così ho scelto una delle tue canzoni preferite e me la sono imparata..-
Lei sorrise. –E vorresti cantarla con me? Adesso? Ma non è il caso..-
Egli ricambiò il sorriso afferrando la mano della ragazza e facendola salire accanto a lui.
-Ed invece si che lo è! Forza ti prego! Qui ci siamo solo io e te..-
Fece partire la base della canzone cominciarono a cantare insieme.
Ella infatti capì subito di che canzone si trattasse e cantò.
http://www.youtube.com/watch?v=fj_6pELz6kk
 
Lascerò tutti i miei figli ad un futuro incerto
Mangerò composta a tavola con mani giunte
Piangerò con discrezione senza dar nell’occhio
Dormirò come se fossi morta.
A se? Fuck you!

 
C’era una volta una promessa, una carezza
Un bilocale come una fortezza
Chiamarti la mia Principessa
C’era la fretta del taxi giù che aspetta
Ma non vuoi andare, c’era una foto di noi al mare
C’era un vuoto che vuoi colmare
Gelati e film da noleggiare c’era togliersi i vestiti e poi volare
C’era la gelosia e tu che te ne andavi
E correre da te quando per magia mi chiamavi

 
Pregherò affinché tu possa avere tutto ciò che vuoi
Soldi, macchine, una donna al giorno
E la possibilità di avere tutto e subito
Senza aver bisogno d’essere mai perdonato
A se? Fuck you!
You we’ll never know what is turning my mind
Funk you! So you better watch out
So you better watch out, out!

 
C’erano cene mondane e stare composto
Il mio bere e fumare che volevi cambiare a ogni costo
C’erano scene di panico senza motivo
Ed il tuo essere isterica per il modo in cui vivo
E farmi stare simpatica la tua amica più idiota
La filosofia del tuo maestro di yoga
Poi c’era l’emicrania e sospetti silenzi,
io il mare tu montagna c’era parlare lingue differenti

 
Asseconderò ogni tua perversa inclinazione
proverò ad interpretare ogni tuo malumore
sarò pronta accanto a te quando verrà il momento
quando il tempo ti restituirà quello che hai dato
A se? Fuck you!
You we’ll never know what is turning my mind
Funk you! So you better watch out, out!

 
Ma adesso metti bene a fuoco mi vedi, sono caduto in piedi, ci credi?
 
Non ti cercherò
 
Ho tolto le foto dalle pareti ed nei miei sogni segreti
 
Non ti vedo
 
E a dormire ci riesco, esco quando mi va
Bevo abbondanti sorsate di libertà
Faccio assordanti risate con gli amici al bar
Su come ero spento quando perdevo tempo stando con quella là!
 

Sfumi nella memoria, non ti penso mai
 
Io di venire di ogni fare ci insegna la storia
 

Pagherai!
 
E so che ogni risveglio
 
Non ci sarai


E so che tanto di meglio 

Non troverai

M
ai, ho due parole e una bombola spray! Fuck you!
 

Per quando tornerai!
A se? Fuck you!
You we’ll never know what is turning my mind
Funk you! So you better watch out
So you better watch out, out!

 
Ella mollò il microfono che ancora le tremava sotto le mani.
Era da tanto tempo che non si faceva una bella cantata, e per quanto le fosse duro ammetterlo, le era servito quel piccolo momento passato con il suo Vegeta.
Infatti cantare quella canzone non era solo un modo per sfogarsi, ma anche per togliere dalla mente i mille pensieri che aveva riguardo il proprio futuro.
-Ora dimmi cosa c’è?-
Lei si girò guardando Vegeta negli occhi quasi temesse a parlare. –Lo voi sapere?-
Lui annuì. –Te lo sto chiedendo da giorni! Bulma, ti vedo che sei strana, e di certo non è solo per colpa di Gianny...-
Ella cercò di non guardarlo dritto negli occhi e appoggiando il microfono all’asta cominciò a torturasi quelle povere unghie che ormai erano inesistenti dal quanto se le era mangiate.
-Mi chiedo che ne sarà di questo posto.. Io non riuscirò a mandarlo avanti da sola, questo è chiaro.. E sicuramente tra un po’ arriveranno gli agenti sociali a prendermi e a portarmi in qualche riformatorio o orfanotrofio perché qualche vicino che non sa tenere la bocca chiusa ha detto in giro che qui vive una minorenne da sola.. E poi.. il solo pensiero che questo locale potrebbe andare in mani d’altra gente poco affidabile mi fa star male, perché.. C’è la mia vita all’interno di queste pareti..-
Vegeta si guardò intorno. –Lo terremo noi! Che ci vuole.. Faremo qualche serata in più e tutto andrà liscio come l’olio..-
Bulma fece un sorriso sarcastico. –Se per mantenerlo ci volesse solo tanti buoni propositi riuscirei a farlo anche da sola.. purtroppo, invece, ci serve denaro, e quello a malapena riusciva a trovarlo Gianny per riuscire a campare, come potrei farcela io.. Sono senza un lavoro e senza un tutore.. Ci vorrebbe un miracolo!-
-Non ti abbattere, ti aiuteremo io e Kakaroth ed insieme manderemo avanti questa baracca, dobbiamo solo..- La ragazza perse la testa tra le mani e cominciò ad urlare tra se e se.
-Certo che non capisci proprio.. Sei il solito zuccone Vegeta! Tra qualche anno tutti i miei amici andranno per la loro strada mentre io mi ritroverò intrappolata qui a tenere un locale da sola e senza sapere nulla di me, del mio futuro..-
Il Saiyan si sentì un po’ offeso da quella reazione. –Stai esagerando..-
Bulma allora si arrabbiò ancora di più. –Cosa t’importa a te! Tu potresti andartene quando vuoi da qui! Io invece dove vado? A cercare guai? Ricordi qual è il mio destino? Non sono libera di scegliere!-
-Smettila di dire queste cose Bulma!-
-Smettila te di darmi false speranze! La mia vita sta andando a rotoli e tu mi stai guardando entrare nel baratro senza nemmeno aiutarmi!-
Vegeta si infurio e l’aggredì con quelle sue solite parole gelide. Le bloccò una mano stringendola forte.
Un urlo scappo dalla bocca della giovane. –Smettila di dire queste scemenze! Non vedi che sei brava solo a piangerti addosso?-
Poi un rumore sordo tagliò il silenzio. Bulma aveva tirato un sono schiaffo in viso a Vegeta. Quelle cinque dita pulsavano sulla guancia del Saiyan che senza dir nulla la lasciò.
Lei si fece scappare una lacrima, anche se tentò in ogni modo di non farsi vedere. –Devo smettere di dire la verità, Vegeta? È questo che intendi?- Si fermò e abbassando lo sguardo ne fece scappare un'altra che questa volta fu ben visibile grazie al volto retto e fiero della giovane. –No, questo mai..-
Il Principe si sentì offeso e senza nemmeno cercare di chiarire uscì dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle e lasciando quella fragile terrestre nelle sue lacrime e nei suoi pensieri che la distruggevano interiormente.
Prese il volo per andare da Goku e per distrarsi un po’.
Mai nessuna donna aveva osato tanto con lui, e ciò lo aveva colpito. Ella infatti si era spinta sino a procurargli del dolore, ma non tanto fisico, quanto più interiore facendolo sentire una nullità.
In nemmeno un quarto d’ora arrivò a casa di Goku e lo trovò in salotto, tutto solo che si crogiolava tra i piaceri di un pisolino sopra al divano.
-Kakaroth!- Lo chiamò a gran voce Vegeta.
Il ragazzo si svegliò di soprassalto. –Sono sveglio!- Ma finendo di dire questa frase cadde dal divano andando a sbattere la testa sul pavimento. Se la massaggiò un po’. –Accidenti Vegeta, non riesci ad essere un po’ più delicato quando chiami le persone, ancora poco e mi procuravo un trauma celebrale!-
Il Principe rise. –Esagerato!- Poi di nuovo un espressione seria.
Andò sul divano, si sedette e prese una lattina di birra che si trovava in un cestino piano di ghiaccio (Ormai completamente sciolto) sopra ad un tavolino.
-Allora ieri sera hai festeggiato con la tua donna?-
Goku rise. Sicuramente egli aveva dedotto quella cosa dalla miriade di lattine scolate e dalla strana scelta dell’amico di dormire sopra al divano.
-In verità erano venuti Crillin, Tensingh, Rif e Yamcha… Abbiamo guardato un po’ la partita e poi ognuno è andato a casa propria..-
Vegeta si stupì. –E la tua “Chichi”?- Disse con un tono sarcastico come se lo stesse prendendo in giro.
Goku fece spallucce. –Sarà a casa.. Non dobbiamo di certo passare tutti i secondi della nostra vita insieme!- quella frase sembrava così poco sincera detta da un inguaribile romantico come Kakaroth, infatti Vegeta sapeva che sicuramente gatta ci covava.
-Avete litigato..- Sembrava più un affermazione che una domanda, ma aveva centrato il bersaglio.
-Non so perché ma tutte le volte che succede qualcosa di grave lei diventa intrattabile, non vuole più fare niente con me.. Passerebbe intere giornate a piangersi addosso.. Ti giuro, non la capisco!-
E dicendo così aprì una lattina di birra e si sedette di fianco all’amico per godersi quel momento tra uomini.
-Sono donne, si lasciano scalfire da tutto.. Prendi Bulma ad esempio.. Sono passate due settimane dalla morte di Gianny, e sembra ancora che sia morto solo ieri.. Oggi mi sono addirittura beccato uno schiaffo solo perché ho alzato un po’ la voce con lei.. Non la capisco.. -
Goku sospirò. –Io si..-
-In che senso, scusa?-
Goku si stravaccò per bene e dopo aver emesso un gemito di piacere per la nuova posizione assunta incominciò a spiegare.
-Come saprai Bulma è la guardiana delle 7 Sfere del Drago..-
-Si.. Lo so.. Me ne ha parlato..- Bisognava rimanere sul vago per non destare sospetti, ormai tutti cominciavano a sapere un po’ troppo, a partire da C18 che stranamente era sparita dalla circolazione.
-E Gianny era l’unica persona che ancora potesse centrare qualcosa con lei e con i suo passato, in modo che fosse sempre ricongiunta a sua madre in un qualche senso..-
Vegeta lo fermò. –Evangeline..-
-Sai il suo nome?-
-È una storia lunga… continua!-
Egli bevve un altro sorso di birra e continuò. –E quindi perdere lui è stato come perdere l’ultima parte del suo passato.. Di quello che era o che lei credeva che fosse la sua vita se mai non fosse la custode delle Sfere. Ora si sente sola e abbandonata a se stessa.. Poi da quando io mi sono messo con Chichi lei si è molto staccata da me e non abbiamo più avuto modo di parlare ancora affondo di questa cosa..-
-Eravate molto amici un tempo?-
Goku arrossì. –Già..-
Vegeta dedusse qualcosa, il suo sesto senso lo portava ad indagare sul passato di Kakaroth e di Bulma. –Eravate solo amici? Vero?- Goku stette zitto e Vegeta poté capire tutto. –Amico, dai, non dirai sul serio?-
-In effetti non è un argomento di cui adoro parlare.. Quindi che ne dici se cambiamo..- Il Saiyan lo fulminò con lo sguardo e il povero ragazzo si sentì costretto a parlare. –Ok, se proprio insisti..-
Si sistemò ancora e aprì un'altra birra. –Durante i primi anni di Liceo io e Bulma eravamo migliori amici, inseparabili! Passavamo le giornate insieme con la stupida scusa che io dovessi proteggerla in caso di pericolo.. E col passare del tempo me ne innamorai..-
Vegeta si sentì male. Goku si era innamorato di Bulma, della sua Bulma. L’amico lo notò. –Tutto apposto?-
Il Principe si ricompose. –Certo.. Va avanti..-
-E dopo averglielo rivelato anche lei si dichiarò, stettimo insieme a lungo, circa un anno.. Ma poi io incontrai Chichi e lei Yamcha, ci accorgemmo di non essere più innamorati l’uno dell’altro e ci lasciammo felici..-
Il Saiyan ascoltava la storia assorto anche se in verità era solo un particolare che gli stava a cuore sapere. –Senti Kakaroth, mai voi avete mai..- Goku capì al volo e alzando le braccia al petto nego fermamente la cosa.
-Ma scherzi? Avevamo solo 13 anni, non ci passavano nemmeno per la testa quei pensieri allora!-
Vegeta tirò un sospiro di sollievo lasciandosi lentamente assorbire dalla morbidezza del divano bianco e così Goku capì. –Non dirmi che ti sei..-
Il Principe cambiò subito espressione. –Cosa? Che cosa c’è?-
Goku allora rise. –Te ti sei innamorato bello mio! Riconoscerei quell’espressione in qualsiasi circostanza! Sei cotto di lei!- Poi punzecchiandogli con il dito il bacino aggiunse. –Dai ammettilo! Ammettilo!-
Vegeta si in spazientì. –Basta Kakaroth, non dire cavolate!-
Goku sorrise. –Non sto dicendo nulla di sbagliato! Dimmi solo dove eri finito in questi giorni?-
Vegeta si accorse che l’amico aveva ragione, aveva passato tutte e due le settimane insieme a Bulma per starle vicino e non lasciarla sola in questo momento difficile e di certo non lo aveva fatto perché non aveva niente di meglio da fare.
Goku guardò la faccia imbronciata di Vegeta e capì. –Lo sapevo! Ti sei innamorato di lei! Sei un furbetto Vegeta.. E quando avevi intenzione di dirmelo?-
Il Saiyan non perse la calma e tenne il proprio smacco di superiorità. –Se ti interessa tanto la mia storia privata dovrei anche informarti che siamo già andati a letto insieme, quindi credo che la cosa ti riguardi sino ad un certo punto!-
Goku spalancò gli occhi. –Di-di-di-dici sul serio? Urca! Ma allora non scherzate.. E dimmi è una cosa seria? Questo significa che resterai qui sulla terra con noi!-
Vegeta sentì una presenza. –Taci!-
I suoi occhi si fecero piccoli e il sangue gli salì al cervello. –Non può essere, cosa è venuto a fare qui!?-
Goku divenne serio. –Di che parli Vegeta.. Chi c’è?-
Vegeta si alzò dal divano, distruggendo la lattina che aveva in mano con una solo e potente stretta. –Cosa ci fa lui qui? Sono nei guai se mi scopre! Dannazione!-
Corse nella stanza dell’amico e cercò tra i propri panni sporchi la propria divisa da combattimento che ormai era per lui solo un lontanissimo ricordo di quello che era. La trovò tutta accartocciata e senza il parapetto, se la infilò in un decimo di secondo per poi schizzare fuori dalla finestra.
-Mi spieghi cosa sta succedendo Vegeta!- Disse Goku affacciandosi alla finestra dove il Principe era appena uscito.
Il Principe si voltò di scatto, aveva il viso contorto e preoccupato. –Se non sentissi più la mia aura va da Bulma e proteggila..-
-Ma te dove stai andando? Cos’è questa strana presenza? La conosci?-
Vegeta guardò l’orizzonte. –Fa come ti ho detto!-
Volò sino ad arrivare ove sentiva l’aura nemica e vide proprio quello che non voleva vedere.
Un Saiyan era appena uscito dalla stessa navicella che lo aveva accompagnato sulla terra mesi prima e si sistemava per andare alla ricerca di qualcosa.. Forse delle Sfere, forse di Bulma, forse di lui..
-Radish!-

To be continued...


Ciao ragazzi! Sono qui! Vi stavate chiedendo se ora che tutto sta andando a rotoli potesse andare meglio? Ecco, vi sbagliavate! Infatti va sempre peggio, non perdetevi infatti il prossimo capitolo! Un bacione!
SpiraleOvale95
   
 
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