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Autore: OmbraSmagliante    17/12/2012    0 recensioni
Una storia che parla di due migliori amici che si rendono conto dell'importanza dell'uno per l'altro solo dopo una svariata serie di eventi.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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seconda parte
 
Dove diavolo era finito Andy? Senza di lui… era come ridere a vuoto. Aveva sempre avuto un legame speciale con lui. Del resto, era un ragazzo schivo e molto serio (cosa che faceva impazzire all’incirca tutte le ragazze del paese), e solo con lui riusciva ad aprirsi. Gli aveva anche raccontato di Sheila, la sua nuova… cosa? Non lo sapeva bene nemmeno lui.
Ecco, forse lei avrebbe saputo dargli una mano. Era una grande ascoltatrice e lo faceva sentire pieno, appagato, migliore di prima.
“Leo, vado un attimo fuori… devo fare una telefonata”
“Ma… Nick!” abbassò la voce “E le ragazze?”
“Chi se ne importa.”
“Nick!”
Non lo ascoltò, e si diresse verso l’uscita.
“Dio, fa che risponda!” disse a nessuno in particolare.

“Pronto?”
Adorava quella voce. Fu un attimo. Senza nemmeno pensarci partì in quarta a raccontarle tutto.
“Oh Nick… Ma davvero non hai capito il perché fa così?”
“Cosa?! Perché, tu si?”
“Oh piccolo mio… Ma non capisci che è geloso?”
“Geloso?!”
“Ascoltami: sei un bellissimo ragazzo, sexy, intraprendente, un campione della squadra di calcio del paese, ammiratissimo, simpaticissimo, gettonassimo, ti muore dietro metà paese…”
“Ehi, Sheila! Non sapevo pensassi queste cose…”
Sentiva un calore nei dintorni del collo diventare sempre più intenso.
“Non mi interrompere. Come pensi sia, passare la vita nella tua ombra?”
“Ma lui… insomma, non mi ha mai detto che… non ci sono mai stati problemi…”
“Sì, perché non gli è mai pesato. Gli bastava essere tuo amico…”
“E allora cosa è cambiat…”
“La vuoi piantare di interrompermi?”
“Scusi, Miss.”
“Ah, è così? Allora arrangiati.”
Tra loro era sempre stato così. Battibecchi, ma tante risate e… complicità. Sarebbe stato bello se solo avesse potuto essere la sua ragazza… Ma la lontananza lo aveva sempre impedito.
“Dai, piccola… stavo scherzando!”
“Mah. Comunque, è cambiato che ora… Lui si sente messo da parte. Pensaci: Leo…”
“…ha incominciato a frequentarmi sempre di più, quasi prendendo il suo posto.”
“Esatto…”
Adesso che lei lo aveva detto a voce alta, sapeva che dentro di sé, lo aveva sempre saputo.
Che stupido! Leo era un grande amico, certo. Un ottimo confidente e compagno di bravate. Ma… Andy… era troppo importante per lui.
“E adesso? Io non voglio perdere nessuno dei due! Ma Andy deve capire che per me è importante, anche se non ho solo lui come amici cari…”
“Perché non vai dentro a dirglielo?”
“Pensi che capirà?”
“Penso che ti stia aspettando.”
“E se fosse troppo tardi?”
“…richiamami e penseremo ad una soluzione.”
“Sheila?”
“Dimmi, Nick.”
“Le pensavi davvero quelle cose?”
“Le ho sempre pensate…”
Era tutto così difficile… sapeva di non poterla amare. E sapeva anche che Andy lo aspettava, e che per ora lei avrebbe capito, perché sapeva quanto era importante per lui.
“Ti ringrazio.”
La sua risata gli alleggerì la tensione alle spalle per l’imminente confronto con Andy.
“Perché ridi?”
“Sei un disastro con le parole…”
“Non sono io quello che scrive storie.”
“Hai ragione. Dai, vai! E fammi sapere come è andata!”
“Ciao, Sheila…”
Rientrò.
Era ora di salvare i rapporti con il suo migliore amico.

 
“Andy?”
Si voltò verso di lei. Dio, se era bella… Come aveva fatto a non accorgersene prima? Forse era la consapevolezza che Nick non lo avrebbe mai accettato bene, ci avrebbe sofferto e ne sarebbe stato imbarazzatissimo.
O forse, era solamente perché non era abituato a vederla come una ragazza, ma più come una sorella… E poi, si sa, le sorelle degli amici sono intoccabili… Almeno fino a quando questi non ti fanno soffrire al punto da spingerti al vendicarti.
Tutto per una gelosia. Forse, non era stata una grande idea. A ripensarci, si sentiva un perfetto stupido. Aveva esagerato a prendersela così tanto? Beh, di sicuro ne era valsa la pena del tentativo di vendetta…
“Si?”
“Sai, non sono ubriaca. Te l’ho solo fatto credere. Pensavo che così… dopo quel bacio… ci sarebbe stato un seguito. Avevo paura tu ti tirassi indietro per via di Nick.”
“No, io…”
“Fammi finire. Volevo dirti che per me… è stato fantastico. Ho sempre provato dei sentimenti per te, nulla di eclatante ma, spesso, dopo le nostre chiacchierate, sentivo un senso di… leggerezza. Mi sono sempre trovata così bene con te…”
“Anche io… solo ora capisco che ho sempre provato qualcosa in più per te.”
Cavolo. Non ci voleva. Si stava davvero innamorando di lei.
“Bugiardo. Sei venuto a letto con me solo per far soffrire mio fratello.”
“Sì, all’inizio era questa la mia intenzione… Ma stasera, quando ti ho vista… E’ cambiato tutto.”
“E io come faccio a sapere che non stai mentendo?”
Lui la baciò. Cercò di metterci tutte le cose non dette. La sua incredulità per il rapporto scoperto, la sua felicità per averla accanto ma anche la tristezza per l’allontanamento da Nick. 
Lei capì. Aprì gli occhi dopo il bacio e lo guardò come non aveva mai fatto.
In una squallida camera di un locale, era nato qualcosa.


“Leo, hai visto Andy?”
“Sì… è andato da quella parte con tua sorella.”
“COSA HA FATTO?!”
Non ci credeva, non poteva essere vero. Alle camere? No. No no no.

Loro due insieme? Era così… impensabile, che dovette appendersi a Leo per riprendersi.
“Forse vogliono solo parlare…”
“Nick? Svegliati eh?”
No no no.

 
 
“Pronta per tornare in sala?”
Lei gli prese la mano.
“Sei sicuro di voler affrontare subito mio fratello?”
“Sì. Tanto, cosa cambierebbe?”

 
Li vide.
Sulla soglia della porta che portava alle camere, mano nella mano.
Un misto di emozioni lo travolse. Dolore, incredulità, rimorso, tradimento.
Stavano venendo verso di lui.
Non riuscì a trattenersi.

 
 
“COSA DIAVOLO CI FACEVI LA’ CON LEI?”
Sarebbe stato peggio del previsto, non l’aveva mai visto così arrabbiato. Gli occhi erano strabuzzati e la sua espressione era di… dolore?
Una parte di lui si sentì in colpa. Un’altra, più piccola, era compiaciuta.
“Cercavamo un posto tranquillo dove poterci baciarci in pace.”
“Andy…”
“No, Molly. Voglio che sappia. Io e tua sorella stiamo insieme. Come ci si sente ad essere traditi dal proprio migliore amico?”
“Tu… ti sei portato a letto mia sorella?”


Non riusciva a respirare bene.
Rischiava di svenire. Era inconcepibile per lui una cosa del genere.
“Già.”
“ERI IL MIO MIGLIORE AMICO!”
Faceva male. Parecchio.

 
“Ma davvero? Fino a quando non è arrivato Leo?”
“Ma si può sapere cosa stai farneticando?! Tu sei sempre stato l’unico e il solo, eri il mio migliore amico, l’unico con il quale sapevo essere me stesso! Abbiamo condiviso tutto, tutto! Mi fidavo di te! Sì, nell’ultimo periodo ti ho trascurato… ma da qui al farti mia sorella per vendetta… E tu che glielo hai lasciato fare e sei andata con lui!”
“Lasciala stare!”
Era ancora il suo migliore amico. Oh, merda. Aveva sbagliato tutto.
“Nick, stai esagerando! E poi…”
“Poi cosa?! Siete andati… Non riesco nemmeno a dirlo! Non riuscirò mai più a guardarvi negli occhi e, sinceramente, dopo quello che mi hai fatto, Andy, non vedo perché dovrei farlo!”
“Aspetta… Tu… Io… Ero ancora importante per te?”
“LO SEI SEMPRE STATO, RAZZA DI…”


Leo stava cercando di tenerlo fermo, impedendogli di saltare addosso a quell’essere che aveva distrutto la sua sorellina.
“Non capisci… Io… Mi sentivo tradito!”
“E come pensi che mi senta io adesso?!”
“Ma non è così! Io… sono innamorato di lei!”
“ZITTO! Tu l’hai fatto solo per vendetta personale!”
“No, ti sbagli! Lascia che ti spieghi…”
“Non voglio più sentire nulla!”
“Sono il tuo migliore amico, me lo devi!”
“NO!”
“All’inizio era così, ma poi… è successo, ci siamo innamorati…”
“In una notte? Ma a chi vuoi darla a bere?”
“Ti dico che è andata così!”
“Sei solo uno stronzo!”
“Ah si?! Almeno io sono capace di inseguire i miei sogni, di amare la ragazza che mi piace. Peccato non si possa dire lo stesso di te.”
Silenzio. Ops. Quello, se possibile, faceva ancora più male.

Era stato come ricevere una pugnalata al fegato. Si sentiva agonizzante.
All’improvviso, provava solo una gran voglia di andarsene.

“Non so come ho fatto a essere il tuo migliore amico.”
“Nick…”
Lo ignorò e uscì sul retro.

Doveva fare una telefonata.
 
 
“Bene!” sapeva che poteva ancora sentirlo, dato che si era fermato appena prima di uscire. “Allora, sai che ti dico? Vai al diavolo!”
“Andy!”
“Scusami, Molly.”
Uscì dal davanti.
Attraversò la strada. Era furioso. Perso nei suoi pensieri, con le parole della litigata che rimbombavano nella sua testa, si incamminò per un vicolo sgombro.
Non si era accorto che due tizi, prima fermi all’entrata del locale, alla sua vista gli si erano incamminati dietro, seguendolo.
Non si era accorto, e di certo non poteva saperlo, che quei due tizi volevano qualcosa da lui.
Non si era accorto che erano entrambi il doppio di lui. E che uno aveva una spranga.

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