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Autore: Little Writer    17/12/2012    7 recensioni
'Mi sentivo tremendamente a disagio, come s la mia presenza fosse una beffa alla triste situazione. Continuavo a pensare il perché, perché ero stato convocato anche io. Eravamo quattro in tutto, cinque più l’avvocato. Seduti composti e muti in quello studio così formale che metteva i brividi, e faceva da triste cornice al quadro di tristezza che aleggiava intorno.'
E' una larry. Harry si ritrova a dover affrontare una situazione difficile per lui. Ce la farà?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Piangevo, e non per il freddo.
Tremavo, e non per il freddo.
Smisi di respirare, io.
Smise di battere, il mio cuore.
Era li, vestito come la sera prima. Stropicciato. Con le occhiaie, palese segno di una notte passata in bianco.
Mi alzai di scatto, sentendo tutte le ossa del mio corpo crocchiare sotto il mio peso.  Cercai di pensare un discorso sensato, ma prima che potessi rendermene conto avevo già mormorato…
-Louis… io…-
-Shhhhh… solo una cosa ti chiedo, baciami.-
Lo feci senza pensare, capendo che era meglio quel gesto di mille parole inutili…
Liberai la mente come non facevo da settimane. Quel bacio fu la cura a tutte quelle ore di freddo, a tutti quei giorni di incertezze e malessere, a quella corsa a perdifiato in ospedale, alla porta rotta, al sangue sparso sulla neve…
Inizia a versare lacrime di gioia. Appena lui le percepì si stacco da me e mi guardò.
-Scusa Lou…-
-No, tu perdona me per non aver capito. Tu hai sempre solo cercato di vedere ciò che era meglio per me e io sono stato un egoista. Ti sei trascurato per starmi vicino… faccio schifo lo so. Se vuoi puoi piantarmi qui e or…-
Lo baciai ancora, e poi ancora e ancora. Non volevo parlasse più, basta. Sapevo che le parole spesso rovinano i bei momenti.
-Non potrei mai piantarti qua. Sono rimasto ad aspettarti per tutta la notte perché ti amo… etciù!-
-Sei un pazzo, se ti prendi la febbre o porcherie simili ti avrò sulla coscienza… -
Lo guardai negli occhi, e gli sussurrai il ‘Ti amo’ più passionale e sincero che potessi dare.
-Anche io ti amo… ora però torniamo a casa-
Avremmo costruito la nostra storia sui fatti non sulle parole. Questo ci giurammo nel viaggio di ritorno. Niente sarebbe stato come noi. Nulla. Non avremmo permesso a nulla di separarci. Nulla. Mi sarei appoggiato a lui, e lui a me. Saremo stati l’uno il sostegno dell’altro.
Quando arrivammo a casa ci coricammo assieme. Solo lui si addormentò. Io rimasi sveglio. Sentivo i nostri respiri vibrare vicini. Niente era bello come lui che dormiva vicino a me in quel momento. Lo accarezzai dolcemente. Sussultò. Smisi subito, non volevo svegliarlo. In quel momento mi sentii speciale: riuscivo a provocare la felicità di qualcuno, e quel qualcuno era il ragazzo che amavo.
Sorrisi senza motivo, mi alzai, presi un foglio e una penna… e lì iniziò la nostra storia.
 
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Parcheggiai, feci per scendere dalla macchina, ma Louis mi bloccò.
-Che c’è?-
-Grazie per avermi portato…-
-Figurati… dovere, e poi volevo tornarci anche io-
L’aria era gelida, ma c’era il sole. Inspirai a pieni polmoni chiudendo gli occhi. L’odore che aveva il freddo era buonissimo.
Ci incamminammo tra le varie file, come avevo fatto io un mese prima. Fila nove, lapide sette. Lei era sempre lì. Restai qualche passo indietro, lasciando che lui fosse il primo a raggiungerla. Si inginocchiò davanti alla pietra bianca, restando in silenzio. Durò un eternità quel silenzio.
-Devo confessarti una cosa Harry… è la prima volta che ritorno qui…-
-Come scusa?-
-Si, non ci sono più tornato dopo il funerale. Non volevo. La mia mente non lo accettava.-
-E perché?- chiesi stupidamente. ‘Che razza di domande fai Styles?’ pensai.
-Perché la mia mente sapeva già di amarti, e io non lo capivo. Per questo non volevo tornare, avevo paura di fissare questa pietra e sentirmi un traditore… -
-L’importante e che ora sei venuto…-
Restammo lì ancora per molto, in silenzio.
ma io ero certo che le aveva parlato. Restando zitto, solo con il tocco delle proprie mani sul marmo freddo. Freddo apparentemente. Era caldo, era lei. Era viva. Viveva ancora. Non l’aveva mai abbandonato, ne ero sicuro. Ora aveva passato a me il testimone. La mia corsa era appena iniziata, e non sarebbe stata una pista facile, ma piena di imprevisti, ostacoli.
-Andiamo…- si alzò, posò una mano sulle labbra e poi la poggiò sulla lapide.
Sorrisi a quel gesto dolcissimo.
Lo lasciai passare, aspettai che fosse qualche metro avanti e poi misi una busta bianca sulla pietra.
-Hai sempre avuto ragione su tutto…- le sussurrai pianissimo.
-Harry che fai? Sbrigati…-
-Si arrivo-
Cosi verso di lui.
-Che hai fatto?- mi chiese dubbioso
A quel punto, anche se ormai eravamo lontani girai lo sguardo verso di lei.
-Ho solo detto ad un’amica che aveva vinto una scommessa…-
Mi sorrise, mi abbracciò e io feci lo stesso.
Gli tesi la mano, lui la afferrò. Una stretta forte. Segno che non voleva lasciarla… e neanche io l’avrai lasciata più.

 
 
Cara Eleonor,
non so se questo mese passato a correre dietro alle tue richieste sia stato il più bello o il più brutto della mia vita. Però posso dirti che ho imparato tante cose. Su di me e su di lui. Ora so dove sono i miei limiti, e so che posso superarli. So che una promessa vale per sempre… e che tutti possono mantenerle.
 Mentre ti scrivo questa lettera Louis dorme. E’ ancora un bambino dentro di sé. Stargli dietro è stato difficile, faticoso, snervante e a volte avrei voluto lasciar perdere tutto pensando ‘Ma chi me lo fa fare…’. Poi capivo che lo amavo troppo per lasciarlo solo. I bambini hanno bisogno di una guida che gli insegni a camminare bene, e mentre lo fai ti accorgi che da loro impari tanto. Ogni genitore impara qualcosa da suo figlio… e per me è stato lo stesso. Per vie interposte però penso che sia stata tu a guidarlo a volte. Ti pensa ancora molto, ti voleva bene e te ne vuole ancora… e anche io te ne voglio ora. Non ti dimenticheremo mai…sei stata di grande esempio per entrambi. Co il tuo gesto ci hai fatto capire che bisogna essere forti e farsi forza. Noi non lo siamo… ma vivendo questa storia assieme lo potremo diventare, appoggiandoci l’uno sull’altro. Sapendo che possiamo contare l’uno sull’altro.
Quindi, anche se mi hai scaricato una palla di lardo a quattro zampe che da un mese vive nella camera di Niall mangiando tutto quello che trova, anche se mi hai assegnato uno dei compiti più difficili e mi hai costretto a passare una notte all’aperto nella quale ho preso il raffreddore peggiore della mia vita…bhe… dopotutto, ti devo un grazie.
 

Sinceramente tuo… Harry
 
 
FINE

 
 

Carissimi lettori,
questo riaggiornamento vloce è stato dovuto al fatto che non rsistevo più. Stamattina ho scritto quest'ultimo capitolo come se non ci fosse stato un domani. Ma mi dispiace annunciarvi che la mia FF è finita, e credetemi se vi dico che dispiace più a me che a voi.
Mi ero affezionata ai miei personaggi e questi sono sentimenti che qualsiasi autrice penso possa condividere. Prima di tutto volevo precisare che non auguro assolutamente a Eleonor di morire. Poi volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto la mia storia, Led_J che mi ha sempre messo allegria con le sue recensioni, Gaya che mi ha sempre sostenuto e Imo che anche se di nascosto a contribuito alla diffusione della FF.
Grazie veramente a tutti.
Se avete voglia lasciate una recensione per dirmi cosa ne pensate di questa ‘cosa’.
Abbraccio fortissimamente tutti.
Un bacio a tutte le meraviglie
Ci si becca presto su EFP
Sinceramente vostra, Little Writer

  
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