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Autore: TheSlayer    18/12/2012    3 recensioni
Rebecca è una ragazza viziata di Los Angeles. Ha vissuto per tutta la sua vita in un'enorme villa a Beverly Hills ed è abituata a fare tutto quello che vuole senza nessuna conseguenza.
Quando organizza l'ennesima festa, però, sua madre la scopre e ne ha abbastanza. Per punizione la spedisce a vivere a Londra da suo padre, dove dovrà passare un'estate completamente diversa dal solito e dove incontrerà due ragazzi che le faranno perdere la testa. In tre mesi Rebecca dovrà cambiare vita e prendere una decisione importante: chi sceglierà tra Zayn e Harry?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Another World'
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Another World

Capitolo 16 – Losing grip

Durante il viaggio di ritorno chiesi un passaggio a Louis ed Eleanor, che passarono tutto il tempo a farmi ridere e a cercare di non farmi pensare a quello che era successo nel weekend. Mi scusai ancora con loro per aver creato quel casino enorme, ma Louis mi assicurò che quello appena passato era stato decisamente il weekend della perdizione più epico di tutti i tempi.
Non riuscii a dormire molto quella notte, pensando che, il giorno dopo, avrei dovuto vedere Zayn a casa sua, dopo il lavoro. Continuavo a pensare a cosa avrei potuto dirgli per farmi perdonare e i miei pensieri erano sempre disturbati da Harry. Dai suoi occhi verdi così chiari che, ogni tanto, sembravano azzurri. Dal sorriso che mi aveva rivolto prima di dirmi che gli piacevo. Dalle sue fossette e dai capelli ricci che gli ricadevano spettinati intorno al viso.
Arrivai persino a fare una lista mentale dei pro e dei contro di entrambi i ragazzi, arrivando alla conclusione che, a modo loro, erano entrambi perfetti. Certo, Harry aveva quel piccolo difetto di essere quasi mio parente, ma per il resto era… Harry. Continuavo a chiedermi chi avrei scelto dei due se avessi mai dovuto fare una scelta e non riuscivo mai a trovare una risposta. Era possibile essere così attratti da due persone allo stesso tempo? Non l’avevo mai creduto possibile. Anzi, non ero mai stata attratta così tanto da nessuno prima di incontrare Harry e Zayn.
 
“Rebecca, è asciutta!” Mi fece notare Waliyha quel pomeriggio, mentre asciugavo una tazza per preparare un latte caldo alle bambine. Ero così persa nei miei pensieri che stavo continuando ad asciugarla anche se non c’era più una goccia d’acqua.
“Sì, scusa.” Risposi e mi spostai dall’altra parte della cucina per versare il latte freddo nella tazza. Lo inserii nel microonde e lo feci partire.
Diedi un’occhiata all’orologio appeso alla parete della stanza e notai che mancavano dieci minuti alle cinque. Zayn sarebbe dovuto tornare tra poco e io non sapevo ancora cosa gli avrei detto. Avevo passato tutta la giornata a distrarmi facilmente da qualunque cosa stessi facendo e le bambine se ne erano accorte in più occasioni.
“Ecco la tua tazza di latte.” Dissi quando il timer del microonde suonò, facendomi sussultare. Porsi la tazza a Waliyha, che la riempì di cereali e si sedette al tavolo della cucina. Safaa era seduta di fronte alla sorella e stava sgranocchiando una merendina.
“Ci fai compagnia?” Chiese la bambina più piccola. Annuii e mi sedetti di fianco a lei.
“Mi piacciono i tuoi capelli, sono lunghi.” Annunciò Waliyha dopo un po’. “Li voglio fare crescere anch’io.”
“Sono sicura che starai benissimo.” Dissi. Ero così tesa che continuavo a saltare sulla sedia ad ogni rumore, pensando che fosse la porta d’ingresso.
“Bambine, sono a casa!” Esclamò Zayn. Il mio stomaco si esibì in un perfetto salto carpiato e mi sentii sbiancare. Avevo passato quasi due giorni a pensare incessantemente al momento in cui l’avrei rivisto e stava per accadere. Chiusi gli occhi ed inspirai profondamente.
“Ciao.” Lo salutai lentamente quando entrò in cucina. Mi rivolse un lieve cenno del capo e passò ad abbracciare le sue sorelle. “Possiamo parlare?” Gli chiesi poi.
Si voltò verso di me e mi guardò negli occhi con un’espressione glaciale che mi provocò una stretta al cuore.
“Cinque minuti.” Mi concesse dopo averci pensato un po’. “Bambine, perché non andate in camera vostra a giocare? Devo parlare con Rebecca.” Aggiunse poi, rivolgendosi alle sue sorelle.
Safaa e Waliyha annuirono e lasciarono la stanza.
“Zayn, mi dispiace di non avertelo detto, ma, onestamente, me ne vergognavo.” Cominciai. Alzò una mano per farmi smettere di parlare.
“Non mi interessano le scuse. Voglio sapere cos’è successo.” Mi disse.
“Il giorno in cui sono arrivata a Londra sono uscita e sono andata in un pub vicino a casa, dove ho incontrato Harry. Non sapevo ancora chi fosse ed ero arrabbiata per essere stata spedita in questo posto…” Spiegai. “Solo dopo ho scoperto chi era e ti giuro che da quella volta non è mai più successo nulla.” Continuai.
“Perché non me l’hai mai detto?”
“Me ne vergognavo, Zayn! E’ il figlio della nuova compagna di mio padre e tu sei suo amico. Come inizi una conversazione del genere con un ragazzo con cui stai uscendo?” Chiesi. “Ho fatto tante cose di cui non vado fiera nella mia vita, ma sto cambiando.”
Zayn chiuse gli occhi per qualche secondo e si massaggiò le tempie. Quando li riaprì, li puntò su di me.
“Perché hai fatto finta di essere qualcun altro con me?” Mi domandò poi.
“Non ho mai fatto finta di essere nessun altro.” Risposi, alzando le sopracciglia. Cosa intendeva?
“Invece sì. Sabato ho scoperto parecchie cose su di te e non mi sono piaciute. Quando siamo insieme fingi sempre di essere una persona diversa.”
“Non sto fingendo, Zayn. Sto cercando di cambiare perché ho scoperto che non mi piace la persona che ero prima. Sei il primo ragazzo che incontro che mi fa venire voglia di cambiare, di diventare una persona migliore. Sei il primo che mi fa provare questi sentimenti nuovi. Io…” Risposi.
“Ho bisogno di tempo per pensarci.” Mi interruppe lui. “Non credo di essere in grado di fidarmi di te dopo quello che ho visto e scoperto.”
“C-Cosa?” Balbettai. Gli stavo aprendo il mio cuore, stavo per confessargli che mi piaceva davvero tanto e che avrei voluto avere una relazione con lui. Sentivo che il mio labbro inferiore aveva cominciato a tremare e mi si stavano riempiendo gli occhi di lacrime.
“Siamo troppo diversi, viviamo in due mondi completamente diversi. A te piace uscire con gli amici, bere e fare casino. Io preferisco rimanere a casa a guardare un film sul divano con la ragazza che mi piace. Non penso che possa funzionare tra di noi in questo momento.” Disse. Mi sentivo come se mi avessero appena accoltellata. Le lacrime cominciarono a scendere sul mio viso. Le parole non uscivano dalla mia bocca.
“Stai dicendo che è finita?” Sussurrai.
“Sto dicendo che è meglio se smettiamo di frequentarci per un po’, finché non capirò cosa provo per te.” Mi rispose distogliendo lo sguardo dal mio. Un’altra pugnalata. Mi morsi l’interno del labbro per non scoppiare a piangere davanti a lui. Avevo la vista annebbiata dalle lacrime e mi sentivo a pezzi. Avevo stupidamente pensato che, una volta che gli avessi spiegato che Harry ed io eravamo stati a letto insieme solo una volta e prima che lo conoscessi, mi avrebbe perdonata e saremmo tornati a frequentarci. Non mi aspettavo quella reazione.
“E’ meglio se vado a casa.” Dissi dopo un po’. Stavo cominciando a sentirmi come un automa: vuota. Forse ero in stato di shock, oppure stavo semplicemente cercando di ignorare il dolore che sentivo al petto. Mi girai e uscii da casa di Zayn senza aspettare che lui mi dicesse qualcosa. Non mi importava nemmeno se sua madre non fosse ancora arrivata e non mi avesse dato il compenso per la giornata di lavoro. Volevo solo uscire da quella casa, che stava diventando stretta e soffocante. Mi avviai alla fermata della metro e una parte di me continuava a sperare che Zayn mi rincorresse, che mi dicesse che aveva cambiato idea e che poteva fidarsi di me. Invece arrivò il treno ed io salii da sola.
 
“Becca?” Mi chiamò Harry quando tornai a casa. Avevo chiuso la porta d’ingresso e mi ero avviata direttamente verso le scale per salire in camera mia. Non volevo che nessuno mi vedesse così. Sfortunatamente il ragazzo era in soggiorno e mi aveva vista.
Mi fermai e mi voltai lentamente verso di lui, sentendo una stretta allo stomaco quando vidi il livido violaceo sotto al suo occhio.
“Stavo pensando, ti va se ordiniamo cinese questa sera?” Mi chiese dopo essersi alzato dal divano e avermi raggiunta in corridoio. “Stai piangendo?”
“Non è niente.” Risposi, asciugandomi le lacrime.
“Cos’è successo?”
“Nulla, non preoccuparti. Va benissimo ordinare cinese per me.” Risposi e cercai di fare qualche passo verso le scale. Harry mi fermò, mettendomi una mano su un braccio.
“Guardami.” Ordinò e mi voltai verso di lui. “Cos’è successo da Zayn?”
“Ti prego, non ne voglio parlare.” Dissi, evitando di incrociare i suoi occhi. Si stava preoccupando per me e non volevo che lo facesse. Senza dire una parola Harry si avvicinò a me e mi abbracciò. Dopo un primo momento passato a cercare di resistere, appoggiai il viso sua spalla e scoppiai a piangere. Non ricordavo l’ultima volta che ero scoppiata davvero a piangere. Era una cosa che non facevo mai.
“Andrà tutto bene.” Mi sussurrò tra i capelli, accarezzandomi la schiena. Mi sentivo ancora peggio perché tra tutte le persone al mondo, era proprio Harry a consolarmi dopo quello che era successo con Zayn.
Inspirai profondamente e mi staccai dal ragazzo che, però, non aveva la minima intenzione di lasciarmi andare. Prese il mio viso tra le sue mani e mi guardò negli occhi. Deglutii e smisi di respirare per qualche secondo, dimenticandomi di provare qualsiasi sentimento. Poi, dal nulla, Harry si avvicinò e mi diede un bacio. Un brivido risalì la mia schiena e lo guardai, stupita, prima di abbassare ogni barriera e riavvicinarmi, iniziando io un altro bacio.
Salimmo le scale e arrivammo in camera sua, inciampando l’uno nei piedi dell’altra, mentre continuavamo a baciarci. Chiuse la porta alle sue spalle e tornò a guardarmi negli occhi.
“Sei bellissima.” Mi disse.
“Sono un panda.” Ribattei, pensando allo stato in cui doveva essere il mio viso, con tutto il trucco colato dopo aver pianto.
“Forse dovremmo fermarci.” Suggerì dopo avermi baciata un’altra volta. Si allontanò da me e si sedette sul suo letto. “Non voglio approfittare di te, sei sconvolta.” Aggiunse. Mi sedetti di fianco a lui e scossi la testa.
“Non mi interessa.” Risposi. Non ero sicura che andare a letto con Harry fosse esattamente quello che mi serviva in quel momento, ma mi avrebbe aiutata a dimenticare quello che era successo con Zayn, giusto? E poi Zayn non aveva intenzione di perdonarmi, quindi non stavo facendo nulla di male. E comunque non ero più sicura di niente. E Harry mi aveva dimostrato interesse, mi aveva fatta sentire… desiderata. Cercai di convincermi a non pensare a nulla e mi persi di nuovo nei suoi occhi. Mi stava fissando con cautela, come se potessi rompermi da un momento all’altro.
“Sei sicura?” Mi chiese.
“Sì.”

 



Buongiorno e buon Venerdì!
Sono dieci minuti che sto cercando di decidere cosa scrivervi, ma non trovo nulla!
A questo punto penso che non ci sia bisogno che io aggiunga altro (anche perchè non vedo l'ora di scoprire cosa ne pensate!)

Quindi un grazie enorme a tutte le persone stupende che leggono, inseriscono questa storia tra le preferite/seguite/ricordate e che recensiscono.
Mi fa sempre davvero piacere leggere quello che pensate dopo ogni capitolo <3

Spero che passerete una bellissima giornata!
A Venerdì con il prossimo capitolo (vi anticipo che saranno le conseguenze di quello che è successo in questo eheheh)
:*
   
 
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