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Autore: lafatablu    18/12/2012    1 recensioni
Timeline: 4 anni dopo Not Fade Away
Pairing: Angel & Buffy (ovviamente)
Summary: Né la neve, né la pioggia, né il caldo, né le tenebre della notte, possono fermare i corrieri sulla via reale. (Erodoto – V secolo a.C.) Ci sono angeli e demoni che camminano sulla terra. Alcuni di loro lavorano per l'ufficio postale. Gli Oracoli vivevano sotto l'ufficio postale. Vi ricordate? Si, centra anche questo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Francis Doyle, Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A N G E L ~ Soul & Love ~'
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Parte 19

 

..ancora dentro al demon bar

 Connor Era nervoso. Mentre Tommy si godeva la serata, lui non riusciva a rilassarsi. C’erano troppi demoni nel locale, per i suoi gusti. Ogni tanto sbirciava nel tavolo di Angel e Buffy, e sebbene sorridessero, anche loro non erano tranquilli. Quando poi vide entrare due tipi ben vestiti, e sicuramente umani, Connor si allarmò molto.

Conosceva quelle due persone. Le riconobbe subito, e doveva assolutamente avvertire Angel “Forse è meglio se stiamo al tavolo con loro. Questo posto mi piace sempre meno” disse, rivolgendosi a Tommy e lui pensò che Connor avesse ragione. “Ok andiamo”

Si alzarono, prendendo i loro bicchieri, e li raggiunsero. Angel si spostò per far spazio e notò il nervosismo di Connor. Quando si trattava di leggere il linguaggio del corpo, Connor era un libro aperto per lui “Che c’è?” Chiese. Connor indicò le due persone, che erano entrate poc’anzi “Li vedi quei due?” Angel sollevò lo sguardo e li fissò attentamente. Parlavano con un tipo, che li fece entrare in una saletta privata. “Shhh..” disse Angel sottovoce “Parla piano e soprattutto non fare gesti, non indicare niente con le mani. Hai idea di cosa succederebbe, se capissero chi siamo?” Connor si avvicinò di più al padre e parlò pianissimo. Neppure Buffy riusciva a sentirli.

“Quei due li conosco, gli ho già visti prima. Sono gli stessi tipi che incontrai, la mattina che ti aggredirono i Selmunth. Furono loro a dire, che tu eri spacciato, e ora che ci penso, avevano ragione di crederlo. Se non fosse arrivata Buffy, tu saresti morto. Cosa.. cosa ci fanno qua?”

“Sei sicuro?” Chiese Angel con evidente ansia “Dicesti che erano ex avvocati della.. tu sai cosa” Connor confermò “Sicurissimo, riconoscerei il loro odore ovunque. Perché sono spariti in quella saletta? Sento che sta succedendo qualcosa, papà. Qualcosa di brutto..”

Buffy aveva seguito Angel con lo sguardo, aveva visto anche lei i due tipi, e non gli piacevano per niente. Cosa celava quella saletta privata? Angel pensava la stessa identica cosa. Uno sguardo veloce verso Buffy ed entrambi scattarono in piedi. “Connor, accompagna Tommy dai suoi, e poi anche tu fila dritto a casa. Io e Buffy facciamo un giretto in quella sala.. massimo un ora e siamo di ritorno..” Connor non era d’accordo “Ma?” Angel insistette “Vai a casa”

Buffy si avvicinò alla sala e rivolgendosi al Gorilla, che stava a guardia della porta, inscenò una farsa, che le sarebbe valso l’oscar. Angel lanciò le chiavi dell’auto a Connor “Fa come ti ho detto” Poi sorrise, dirigendosi spedito verso Buffy. Quanto mi è mancato tutto questo, pensò.

“Ho il pass. Vuoi vederlo? Accidenti, dove l’ho messo, era proprio qui..” disse Buffy, seduttiva. “Non vuoi aiutarmi a cercarlo?” Continuò con voce mielosa “Vuoi perquisirmi? Stai morendo dalla voglia di farlo, vero? Magari in un posticino più appartato?” Si spostò un po’, indicando un separé li accanto. Il Gorilla la seguì sogghignando.

“Sono certo che l’Arciduca Sebassis, non approverebbe” disse Angel. Quando fu sicuro, che il Gorilla, fosse ormai fuori dalla vista della sala, gli lanciò un pugno “Avanti spostati, lasciaci passare.” che lo tramortì, lasciandolo svenuto sul pavimento. Buffy frugò nelle tasche del malcapitato e trovò uno storditore elettrico. Per essere sicura che dormisse a lungo, lo scaricò sul Gorilla. “Credo che così dormirai per un bel po’.. bleahh, davvero pensavi che ci sarei stata con te?” Trovò anche un aggeggio elettronico, una sorta di chiave, che avrebbe aperto la porta in cui erano spariti, i due ex avvocati della W&H. “Massacro sincronizzato” disse ridendo, poi chiese “Chi è l’Arciduca Sebassis?” Angel rispose subito, senza esitazione.

“Chi era, vorrai dire. Era un capo clan demoniaco. Membro del potente Circolo della Spina Nera. Il bastardo che insistette tanto, perché firmassi la rinuncia alla Shanshu. Ora è un demone morto. Avvelenato dal sottoscritto. Abbiamo ucciso ogni singolo membro del Circolo” Buffy lo guardò perplessa “Sei stato molto imprudente allora. Se è morto, perché l’hai citato? La guardia poteva capire che bleffavi. Non è da te Angel, che ti succede?”

Angel scosse la testa, confuso. Con un filo di voce, rispose “Non lo so”

Tornarono davanti alla porta, e sia Angel che Buffy, sentirono la paura fin dentro le ossa. Cosa nascondeva quella porta? Dovevano solo aprirla e l’avrebbero scoperto. Ma non erano i soli ad essere turbati. Proprio nel momento in cui varcarono la soglia, Connor sgusciò dentro, poco prima che la porta si richiudesse alle loro spalle. Angel non poteva rischiare che li scoprissero e non disse nulla, ma lanciò uno sguardo a suo figlio, che avrebbe potuto incenerirlo all’istante. Lui sostenne il suo sguardo, con una forza tale, che per un attimo, Angel vacillò. Non era uno sguardo di sfida, tutt’altro. Era uno sguardo carico di affetto e senso d’appartenenza. Sia Angel che Buffy, capirono che Connor, non poteva che essere li, accanto a loro. Lui doveva esserci.

Buffy indicò un tavolo che stava proprio lì vicino, su cui erano poggiate delle maschere e delle lunghe vesti nere. Con un cenno del capo, li invitò ad indossarle e si mischiarono alla folla. La sala era completamente al buio, ma Angel e Connor riuscivano a vedere qualcosa. Rimasero dietro rispetto agli altri, e Angel era certo di essere già stato là dentro. La folla davanti a loro,  intonava un canto ritmato e quasi ipnotico, mentre oscillavano i loro corpi, in adorante attesa di qualcosa, che sapevano sarebbe arrivato. Qualcosa o qualcuno. Sembrano membri di una qualche setta demoniaca, pensò Connor, mentre la paura lo attanagliava. Aveva un terrore folle, aveva già visto scene simili. Quorthot traboccava di sette, composte da demoni minori, che aspettavano un qualche messia, ed erano tutte pericolosamente terrificanti. Per fortuna, adesso non era solo. Aveva suo padre e sua madre affianco a lui e questo era rassicurante.

All’improvviso la luce si accese. Per un attimo, tutti e tre furono abbagliati dai potentissimi fari, che illuminarono un simbolo, proprio al centro della sala. Il canto dei partecipanti, divenne quasi assordante. Era evidente che fossero eccitati, per ciò che sarebbe accaduto da lì a breve. Non sono tutti demoni. Ci sono anche degli umani. Pensò Angel, poi.. quando riconobbe il simbolo al centro, indietreggiò di parecchi passi, costringendo anche Buffy e Connor a seguirlo. Non era necessario che Angel spiegasse, perché loro capissero. Quel simbolo era riconoscibile, da chiunque ne avesse sentito parlare. Il Circolo della Spina Nera, pensò Buffy. Per tutto il tempo, la paura non l’abbandonò più. Come Angel e Connor, anche lei era terrorizzata.

Al centro della sala, proprio sopra al simbolo, si aprì una sorta di passaggio circolare, da cui lentamente, emerse un gigantesco palco, con sopra alcuni imponenti sedili. Parevano dei veri e propri troni in legno massiccio, con simboli arcaici incisi sopra. Sentirono lo scrosciare degli applausi e poi il canto cessò. La folla si prostrò ai piedi del palco, e anche loro tre, li imitarono.

Angel sollevò lo sguardo, e gli si gelò il sangue nelle vene. Seduti sui troni, stavano l’Arciduca Sebassis, Cyvus Vail e altri due che non riconobbe. I Soci Anziani, pensò. Si rese conto, che sebbene negli ultimi dieci anni, avessero reso la sua vita un inferno, lui non aveva mai visto in faccia nessuno dei Soci Anziani. Sapeva solo che esistevano, ma non nella nostra dimensione. Se ora erano qui, in carne ed ossa, questo non prometteva nulla di buono. Vedere la presenza di Sebassis e di Vail, per Angel fu come ricevere un pugno allo stomaco. Non erano morti. Lui avevano fallito. Il pensiero andò agli amici persi. Doyle, Cordelia, Wesley, Gunn, Fred, Lorne. Erano tutti morti invano? Anche Illyria, Spike, Kate, Drusilla. Che valore aveva la loro morte?

Le luci della sala divennero più intense, illuminando, non più solo il palco, ma tutto l’ambiente circostante. La folla si alzò e alcuni di loro, cominciarono a togliersi le maschere. Angel, Buffy e Connor, raggelarono per il terrore. Indossare quella maschera, era la loro unica salvezza, se le avessero tolte, gli avrebbero certamente riconosciuti. Si preparano a combattere, ma Buffy fermò la mano di Connor, che era già pronto a sfilare la spada da sotto la veste. Notarono con sollievo, che non tutti avevano scoperto i visi. Solo un gruppetto ristretto di persone, avevano tolto le maschere, ed erano propri quelle più vicine al palco. I fedelissimi. Gli adepti più devoti, pensarono tutti e tre. Angel riconobbe Holland Manners, Lilah Morgan, Lindsey McDonald e Marcus Hamilton. Erano tutti morti. Holland fu ucciso da Darla e Drusilla e io non feci nulla per salvarlo. Lilah fu uccisa da Cordelia e Wesley la decapitò, anche se, in effetti, poi tornò a proporci di entrare alla W&H. Lindsey, su mia richiesta, fu ucciso da Lorne, e Marcus lo uccisi io personalmente. Ed ora sono di nuovo tutti qui, ma perché? pensò con rabbia. Quando Angel sentì la voce di Sebassis, la rabbia crebbe ancora di più e strinse i pugni con forza.

“Il vampiro deve essere fermato. Costi quel che costi. Rappresenta una minaccia per tutti noi.”

Holland, Lilah, Lindsey e Marcus li invitarono a seguirli. Dietro Sebassis, avanzava a fatica anche Cyvus Vail, trascinandosi dietro la sua flebo di fluidi corporei. A quella vista, Connor sentì un crampo allo stomaco. Ricordava bene quel bastardo, aveva minacciato la sua famiglia, costringendolo a combattere contro Sahjhan. Ricordò che allora l’aveva minacciato, dicendogli, che se avesse fatto ancora del male alla sua famiglia, lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani, ed era proprio ciò che avrebbe fatto. L’unica differenza, rispetto ad allora, era che adesso, Connor si riferiva ad un'altra famiglia. Sarebbe morto mille volte per proteggere Angel e Buffy. Non era possibile dire, quanto ribrezzo provasse per Vail. Tu prova solo a toccare la mia famiglia, e sarai un demone morto, pensò Connor, con la stessa identica rabbia di Angel.

“Adulatori. Non siete altro che meschini adulatori” disse Sebassis, rivolgendosi ai quattro. “Con Angel avete sempre fallito. Devo ammettere che è riuscito ad imbrogliare anche me e Vail. Noi credevamo di averlo in pugno, quando lo costringemmo a firmare la rinuncia alla Shanshu. Ci ha fatto credere di essere dalla nostra parte, ma era solo una farsa. Poche ore dopo, uccise tutti quanti. Ma noi siamo immortali. Il Circolo della Spina Nera è Eterno, così come lo è il Male. Noi morimmo per mano sua. Però, morimmo fisicamente, solo in questa dimensione. Ma questo affronto sarà pagato con il sangue. Queste non sono cose che si possono perdonare. Il vampiro con l’anima, deve morire. Così il Circolo ha deciso, e così sarà.”

Una voce, tuonò con forza dal palco. Era una voce metallica. Un Socio Anziano, pensò Angel.

“Taci Sebassis. Noi non lo vogliamo morto. Noi lo vogliamo dalla nostra parte. Ci sarà tempo anche per la vendetta, ma non ora. NOI vogliamo Angelus e lo vogliamo vivo” Sebassis tornò sui suoi passi e urlò “Ha osato sfidarci, si è preso gioco di noi. Lui deve morire”

“Anche io lo voglio morto” Disse Lilah Morgan “Ma per ora, è meglio seguire le direttive” Fece un cenno con gli occhi a Sebassis, facendogli capire che lo avrebbe spalleggiato, ma che per il momento, era meglio non insistere. “Come vede, i Soci Anziani hanno un'altra politica. Io mi sono già messa a lavoro. La prego di seguirmi Sebassis, c’è qualcosa che voglio mostrarle.”

“Prego, da questa parte” disse Holland, seguito da Marcus. Lindsey sibilò qualcosa all’orecchio di Lilah “Tu ti sei già messa a lavoro? Tu? Lilah, sei sempre la stessa cagna bastarda. Non hai ancora capito, che questo è un gioco di squadra? Non stai lavorando solo tu a questo progetto. Tutti noi, Marcus compreso. Non sfidare Holland, Lilah. Perché perderesti, come sempre.

“Lindsey. Povero bastardo. Io ho portato Angel alla W&H. I Soci Anziani sanno quanto valgo. Tu invece? Sei solo riuscito a farti uccidere dal suo lacchè. Ma i Soci sanno che hai tentato di fregarli più di una volta. Hai provato ad uccidere Angel, spacciandoti per Doyle e come è finita? I Soci ti rinchiusero in un loro carcere e ironia della sorte, fu proprio Angel a tirarti fuori da lì..”

Angel poteva sentire i loro discorsi e quasi sorrise. Nulla era cambiato. Lindsey aveva lo solita irruenta rabbia, e Lilah faceva il solito doppio gioco. Siete solo carne da macello, pensò Angel. Fu il turno di Holland, questa volta. E cominciò a parlare. “Come accennava prima Lilah, Noi tutti, ci siamo messi a lavoro” Sottolineò le parole ‘noi tutti’, guardando Lilah severamente. Poi, con calma, continuò il suo sermone. “Abbiamo usato tutti i mezzi, per portare Angel verso il lato oscuro, ma devo ammettere, che abbiamo fallito. Per anni ed anni, lo abbiamo costretto alla più totale solitudine. Abbiamo ucciso tutti i suoi amici, proprio davanti ai suoi occhi. Lo abbiamo costretto a difendersi dall’infinità di demoni, che abbiamo riversato sulla terra, e lui è riuscito a sterminarli tutti. Il nostro intento, era quello di farlo vivere nella più profonda e desolante infelicità. Non abbiamo permesso che incontrasse la Slayer, ponendo una barriera fra i due e schermandola alla sua vista. Con l’oscura e persistente minaccia, che se avesse tentato di aggirare l’ostacolo, l’avremmo barbaramente uccisa, siamo riusciti a tenerli divisi, per anni. La Slayer era troppo pericolosa, perché la presenza di..”

“Buffy Summers, Signore” si affrettò a rispondere Lindsey e Holland continuò.

“Grazie Lindsey. La presenza di Buffy Summers, avrebbe compromesso i nostri piani. Lei lo avrebbe, pericolosamente, allontanato dal lato oscuro e questo non doveva accadere”

“Veramente, Signore. Mi permetto di farle notare che..” Lo interruppe Lilah, ma lui continuò

“Angel doveva vivere in solitudine. La presenza della Slayer era d’intralcio. No, Lilah. Non amo essere interrotto mentre parlo, specie in presenza dei Soci Anziani. So bene cosa vuoi dire, ma lascia che spieghi all’Arciduca Sebassis e a Vail, quali erano i nostri piani per Angel. Lindsey? Vuoi continuare tu? Voglio i dettagli. E non dimenticare di menzionare, dove abbiamo fallito

“Certo, Signore. Abbiamo tenuto d’occhio anche suo figlio, naturalmente. Dalle informazioni in nostro possesso, sapevamo che non vi era alcun contatto fra i due. Angel era solo, come mai lo era stato prima. Solo, isolato dagli affetti e braccato da un esercito demoniaco. Ma..”

“Connor” Disse Cyvus Vail. “Lui è uno dei miei più grandi capolavori.”

“Certamente, Vail” disse Holland, sorridendo ipocritamente “Tuttavia, è bene ricordare a Loro Signori, che la ricostruzione della memoria, effettuata da Vail, non fu perfetta. Abbiamo speso molto denaro per creare una così totale sostituzione della realtà, ma qualcuno ha interferito pesantemente. Non solo il ragazzo ricordò tutto, ma anche la Slayer recuperò un ricordo, che avrebbe dovuto rimanere sepolto per sempre. Quel ricordo, permise alla Slayer, di percepire la presenza di Angel. Lei continuò a cercarlo, perché continuò a credere che Angel fosse ancora vivo. Cercò anche il ragazzo, sebbene lei fosse l’unica, che sapesse della sua esistenza. Ma questo non è tutto. Mentre Vail ricostruiva la memoria del ragazzo, qualcuno alterò i nuovi ricordi, permettendogli così, di continuare ad avere un legame con il suo vero padre. Qualcuno che agisce per conto delle Forze dell’Essere. I nostri più acerrimi nemici. Non dimentichiamo, che Angel è il loro campione, dopotutto. Noi avevamo sottovalutato quest’aspetto.

Angel, Buffy e Connor non erano gli unici ad ascoltare quei discorsi terribili.

Altrove, nelle Alte sfere..

qualcuno spiava dall’alto, e come loro tre, anche loro erano spaventati. Cordelia e Doyle erano preoccupatissimi e il tempo non giocava a loro favore. Dovevano agire subito.

“Ohi, Ohi. Mi sa che ci hanno scoperti” disse Cordelia. Doyle annuì “Già! Beh, sapevamo che presto o tardi, sarebbe accaduto. Dobbiamo accelerare i tempi, però. Connor è stremato, quel ragazzo mi preoccupa” Cordelia era in preda all’ansia “Connor non è il solo ad essere stremato. Riesci a sentire Angel e Buffy? anche loro stanno per crollare, e noi potremo non riuscire a..”

Abbracciò Doyle e lui la rassicurò “Non dirlo neanche per scherzo, Principessa. Noi riusciremo a riportarli a casa. Insomma.. sono anni che ci lavoriamo. Non ci arrenderemo proprio adesso. Connor però è il più provato di tutti. Ora, ciò che mi preoccupa è..” Cordelia lo interruppe..

“..Non solo hanno capito, che il nostro intervento, ha modificato i piani dei Soci Anziani, ma anche le nostre energie si stanno esaurendo. Per comunicare con Connor, tu usi una forza enorme e sono anni che lo fai. Dovrò parlarci io con quel ragazzo.. non abbiamo più tempo”

Doyle annuì. “Connor deve fare ancora un cosa importantissima. Solo un ultima cosa, e poi sarà tutto finito. Ma se crollasse adesso, tutto sarebbe perduto. Sei proprio sicura, che sia una cosa saggia parlare con lui? Sai, per via di quel.. insomma hai capito, no? Lui non si fida di te”

Intanto, Angel, Buffy e Connor, continuavano ad ascoltare

“Non fu certo colpa mia. Se il ragazzo recuperò i ricordi, non fui io il responsabile” disse Vail. E continuò “Fu Wesley Wyndam Pryce, che ruppe la finestra Orlon, liberando poi tutti i ricordi. Li liberò proprio tutti, compresi quelli che il ragazzo custodiva nel profondo, ricordando così i giorni, in cui non era che un neonato. Ricordò tutte le sensazioni piacevoli che lo legavano ad Angel e questo rinforzò molto il loro rapporto. Fu un vero spreco di energie. Ci avevo messo tutto me stesso, per trasformare Connor in qualcun altro..”

Holland lo interruppe “Certo, ma fosti proprio tu a fare in modo, che le strade di Angel e suo figlio, si incocciassero di nuovo e lo facesti solo per motivi personali.” Vail si spazientì e agitò le mani minacciosamente. “Da secoli, avevo una spada puntata sul collo. Non volevo certo morire per mano di Sahjhan. Il figlio del vampiro, era l’unico che potesse ucciderlo, come profetizzato. Connor poteva garantirmi una lunga e prospera vita, liberandomi dalla minaccia di Sahjhan”

Con questa confessione pubblica, Holland aveva ottenuto ciò che voleva. Potere su Vail. Screditandolo davanti a Sebassis, riuscì così ad isolarlo. Sorrise in modo falsamente bonario. Rivolgendosi poi ancora a Lindsey, disse “Riprendi pure da dove hai interrotto”

“Come dicevo.. dalle informazioni in nostro possesso, sapevamo che non vi erano contatti fra Angel e suo figlio, ma ancora una volta, si prese gioco di noi. Incontrava segretamente Connor, anche se solo periodicamente. Questo gli dava forza, allontanandolo dall’oscurità. Per quanto riguarda la Slayer..” Holland lo interruppe, “Con lei aveva un contatto epistolare. Si, questa parte la conosciamo, Grazie Lindsey” Lilah sogghignò “Epistolare? Tipico dei segaioli, come lui”

“Vista la situazione..” continuò Holland “..e visto che la più desolante infelicità, non era servita a niente, abbiamo giocato la solita vecchia carta. La stessa che giocammo con Darla. Pare che per Angel, entrare in intimità fisica con una donna, sia letale. Ma con Darla non funzionò. Se l’infelicità non funzionava, dovevamo provare con la perfetta felicità. Pare che l’unica, in grado di rendere felice Angel, sia la slayer. Buffy Summers. Così, inviammo tre demoni Selmunth, che non avevano il compito di ucciderlo. Dovevano solo avvelenarlo, per far vivere Angel, in un immaginario mondo onirico, in cui avrebbe creduto, di avere accanto a sé la slayer. Avrebbe così, sognato, di rivivere l’attimo di pura gioia, e noi.. avremmo avuto finalmente Angelus. Ma anche stavolta, il vampiro fu aiutato da qualcuno. Gli stessi agenti delle Forze dell’Essere, che aiutarono Connor e proprio attraverso lui, Buffy Summers, incontrò realmente Angel e lo salvò”

Una risata cristallina, risuonò nelle Alte Sfere. Cordy e Doyle, erano soddisfatti del loro lavoro.

“Certo, brutto pezzo di idiota.. pensavi che avremmo lasciato morire Angel? Connor ha salvato suo padre, e poi.. grazie a noi due, ha rintracciato Buffy. Devo ammettere, che scoprire che nel veleno dei Non Morti, fosse presente anche sangue Selmunth, fu una vera fortuna.. e l’unica medicina, era il sangue di Buffy. Quindi aiutai il mio ragazzo a rintracciare Buffy. Creare quel bar dal nulla e occultare la cassetta della posta, mi portò via molte energie, ma ne valse la pena.. accidenti il mio ragazzo è stato grande.. è in gamba il piccolo”

Cordelia sorrise “Lo ami molto, vero? Si, è davvero in gamba.. è proprio figlio di suo padre..”

“..e di sua madre” aggiunse Doyle con fierezza. “Si. Ho un debole per lui, lo sai bene. Noi due non abbiamo figli.. e per tutto questo tempo.. beh, ci siamo presi cura di lui, come fosse nostro figlio, aspettando il ritorno di Angel.. ehi? gli ho anche insegnato il gaelico.. accidenti, hai visto come ha imparato in fretta? L’ho fatto perché.. perché penso che anche Angel.. insomma, lui avrebbe fatto lo stesso. Poi, abbiamo reso felice anche Buffy.. è sempre così triste..”

Gli occhi di Cordelia si riempirono di lacrime “Lo siamo tutti, Doyle. Tutti siamo tristi per ciò che è accaduto. Io.. io non ce la faccio più a vederlo ridotto così. Tutte le volte che Buffy non può esserci, e mi chiede di sostituirla.. Io.. cristo, a volte non riesco neppure a guardarlo. Mi chiedo, come faccia Buffy ad andare avanti così. Ormai sono sei anni ..da quando Angel.. Sei lunghissimi anni, in cui lui non.. dobbiamo fare in fretta Doyle.. dobbiamo accelerare i tempi.. ”

“Lo sai perché Buffy chiede a te di prenderti cura di Angel, durante le sue assenze? Potrebbe chiederlo a Fred, o a Willow o ad uno qualsiasi di noi, lei invece lo chiede a te. Perché si fida, Cordy. Ecco perché, sa che con te, Angel è in buone mani e poi diciamocelo.. anche Angel sembra.. sembra che sia più accomodante con te.. è più collaborativo.. con me lo è meno..”

“Oh avanti Doyle, adesso finiscila con la solita gelosia..” Doyle rise “No, non è gelosia.. è la verità.. tu sei molto determinata. Quando è un NO, tu riesci a trasformarlo in SI.. e Angel dice spesso NO.. almeno, con me lo fa spesso, per non parlare poi di Wesley e di quella dottoressa”

Cordelia mise le mani ai fianchi “Certo, siete tutti così gentili e delicati con lui. Ma Angel ha bisogno degli scossoni.. con lui funzionano alla grande. L’unica che riesce a scuoterlo, oltre me ovviamente, è Buffy. Lei è molto testarda. Se decide che agire in certo modo, è la cosa giusta da fare, va avanti per la sua strada. Ha raggiunto risultati importanti con Angel.. almeno riesce a mangiare.. ti pare poco? ..e se posso, io le do una mano. Se Angel deve mangiare, allora LUI deve mangiare. Se mi fermassi ai suoi NO, sarebbe un disastro..”

“Lo so. È solo.. che non riesco ad insistere. Anche io, come te, odio vederlo ridotto così, quindi do una mano a Buffy, ma a modo mio. Con Connor me la cavo piuttosto bene ..poi questa cosa che mi chiama nonno, mi piace moltissimo.. da quel giorno della recita, noi due siamo i Nonni”

“Non lo trovo affatto divertente. Devi fargli capire, che deve finirla di chiamarmi nonna, almeno NON davanti ai clienti. È imbarazzante..” Sorrise, ma poi, osservando la scena davanti a sé, cambiò espressione “..e ora si può sapere cosa hanno in mente, questi bastardi? Cosa vogliono fare ad Angel, che già non abbiamo fatto, negli ultimi.. dieci anni? Sto perdendo il conto dei vari tempi. Per Angel sono trascorsi dieci anni.. e in qualche modo, è stato così anche per noi.”

“Cosa vogliono fare? Questa è La W&H. Niente di buono può venire da loro. Cordy? Guarda laggiù, in fondo alla sala. Ma che Bastardi. Dobbiamo far cessare tutto questo. Non c’è un solo attimo da perdere. Agiremo già da stanotte ..e dobbiamo anche trovare un modo, per far uscire Buffy, Angel e Connor da qui.. prima che.. se li beccano adesso, sarebbero guai grossi..”

Ron Weasley” urlò Cordelia annuendo e Doyle rise fino alle lacrime. “E vada per Ron Weasley” Poi, rise ancora sentendo Cordy “Oh beh, Connor non la prenderà affatto bene questa cosa..”

Intanto Buffy, Angel e Connor, mantenendosi a debita distanza, osservavano e ascoltavano tutto, con la morte nel cuore. La W&H aveva giocato con le loro vite, in modo orribile e sebbene lo sapessero già, sentirlo dire dalla loro viva voce, faceva molto male.

“Quindi i vostri piani, sono falliti” disse Sebassis, sfidando Holland. Ma lui non si scompose. “Prego Arciduca, da questa parte. Anche lei Vail, accomodatevi pure. Lilah, Lindsey e Marcus, sono impazienti di mostravi il loro lavoro. Ci stanno lavorando da un po’ ..dalla loro morte, se non ricordo male. Giusto Lilah?” Lei annuì “Si. Ci sto lavorando da molto tempo, e da prima di Lindsey e Marcus” Lindsey sbottò. “Ovviamente, è così Lilah. Visto che sei morta prima di noi. Uccisa da.. fammi ricordare bene.. da un ex Forza dell’Essere, che tu credevi fosse Cordelia..”

Connor scosse la testa. Era al limite della sopportazione. Non vedeva l’ora di uscire da lì. Sentì una presa sul suo braccio. Rassicurante e forte, come sempre. Guardò suo padre negli occhi, e vide tutta la sua angoscia. Quando si voltò a guardare Buffy, seppe che anche lei, non stava meglio di loro. Ma l’angoscia non era finita. Angel sentì una gomitata di Buffy, che lo costrinse a voltarsi, per guardare verso il punto, in cui si erano diretti Holland e gli altri.

Fu Holland, ancora una volta, a riprendere la parola. “Abbiamo fatto credere ad Angel e alla slayer, che le attività paranormali fossero diminuite. Abbiamo così regalato ad entrambi, la piacevole sensazione di aver vinto le loro battaglie, sperando così, che si godessero la loro felice riunione, in santa pace. Ma a quanto pare, in qualche modo, Angel riesce a controllare il demone che è in lui.. o forse la slayer, non è più capace di renderlo felice come un tempo. ”

“Si certo, come no..” disse Cordelia dall’alto “Può anche gelare l’inferno, ma sta sicuro che quei due.. insomma, quei due sono davvero.. Ahhh, ma li hai mai visti quando sono insieme?” Doyle la guardò con stupore “Non posso crederci. Non dirmi che.. hai spiato Buffy e Angel durante.. mentre loro sono in.. in intimità. Cordy, questo non me lo sarei mai aspettato da te. No anzi, a pensarci bene, sarebbe proprio da te” Cordelia si mise subito sulle difensive. “Non sono stata li a spiare per tutto il tempo.. ovvio che no..” Poi sorrise “Insomma, sono o no, una specie di fata madrina? Devo o no vegliare su loro? Volevo dire che, quei due sono davvero anime gemelle..” Doyle rise ancora. Amava Cordelia e amava tutte le sue stranezze. “Veramente.. noi due, dobbiamo vegliare su Connor. Sei la fata madrina di Connor.. non dei suoi genitori..”

Intanto.. Azionando una leva, Holland fece aprire una gigantesca porta metallica, su cui vi erano incisi dei simboli magici, che Angel riconobbe subito.

I Pockla. Demoni guaritori. Pensò Angel. I Pockla hanno dato la loro benedizione. Questo posto, è un loro tempio. Ecco perché pensavo di esserci già stato. L’ultima volta che vidi questi simboli, ero proprio con il caro Lindsey, quando la W&H gli donò la nuova mano, e lui credette che fosse una mano assassina. Peccato Lindsey, non hai imparato proprio niente, e temo che dovrò ucciderti un'altra volta. I Pockla sanno come rigenerare la carne, se loro sono coinvolti in tutto questo, non prevedo nulla di buono.

Non poteva comunicare con Buffy, non con la voce, ed era frustrante. La guardò intensamente. Fece lo stesso anche con Connor. Ed entrambi compresero, che stava per accadere qualcosa di importante. Prestarono la massima attenzione, pronti ad intervenire, se fosse stato necessario.

Quando la porta si spalancò completamente, poterono vedere l’orrore, che si celava all’interno della nuova stanza. Al centro, di quella che sembrava una sala operatoria, vi era una sorta di gigantesca vasca rettangolare, da cui traboccava un liquido azzurrognolo, che ribolliva di continuo e creava una specie di vapore ovattato. Sembra il vapore acqueo creato dalle nuvole. Pensò Connor. Il liquido bluastro fuorusciva dai bordi della vasca, perché qualcosa creava un movimento ondulatorio dall’interno. Pareva fosse qualcosa dotata di vita propria, e pareva che tentasse di uscire dalla vasca. Quando capirono cosa fosse a creare il movimento, Buffy, Angel e Connor, avrebbero voluto scappare il più lontano possibile.

Dentro la vasca, appena sotto la superficie, galleggiavano dei corpi umani.

Rianimano i cadaveri. Proprio come pensavo, disse Angel a sé stesso. La conferma arrivò da Lindsey e Lilah. “Se Angel e la Slayer, hanno pensato che l’attività demoniaca fosse calata, dovranno certamente ricredersi. Daremo loro tanto filo da torcere, che non avranno il tempo di annoiarsi. Signore e Signori, stiamo riportando in vita, i loro peggiori incubi.” Disse Lindsey e Lilah continuò “Ma non hanno certo la consistenza degli incubi provocati dal Selmunth. Questi sono molto più reali. Sono corporei e agiscono, rispondendo solo a noi e alle nostre esigenze.”

“Affascinante” disse Sebassis. “Cloni. Sono solo dei semplici cloni. Ogni mattina, io defeco magia migliore di questa” disse Cyvus Vail, ma Holland spiegò che non era così. “Non sono cloni. Sono le stesse persone che furono, quando erano ancora in vita. Ma abbiamo ri condizionato il loro comportamento e sono programmati per obbedire solo ai nostri comandi. Sono potenti macchine da guerra, e per ben più di un motivo. Loro sono gli antichi nemici di Angel e Buffy Summers. I loro peggiori incubi.”

Lilah fece un cenno ad un gruppo di adepti li accanto, che obbedendo subito, aiutarono i corpi ormai animati, ad uscire dalla vasca. Sfilarono davanti a loro uno ad uno. Sebbene inizialmente paressero frastornati, ci vollero solo pochi istanti, perché mostrassero tutta la loro pericolosità. Ciò che mostrarono, fu soprattutto l’odio e il rancore verso Angel e Buffy. Indossarono delle vesti e il primo di loro parlò “Sono pronto. Ucciderò la slayer per la seconda volta. Il mondo sarà di nuovo mio” Era Il Maestro. Il primo nemico, che Buffy riuscì a sconfiggere. Dietro a lui, vi erano Il Giudice, Il Sindaco, la professoressa Walsh, Adam, Glory, Warren, Dark Willow e Caleb. Tutti giurano vendetta contro Buffy e giurano fedeltà alla Wolf Ram and Hart.

Fu il turno dei nemici di Angel. Oltre a quelli già presenti, cioè i membri della W&H, sfilarono davanti a loro, altri oscuri personaggi, che non avrebbero certo voluto rivedere. Daniel Holtz capeggiava la fila, dietro a lui vi erano Justine, La Bestia, Jasmine e un infinità di altri demoni. L’esercito demoniaco che Angel aveva sterminato, era risorto e parevano dei cani rabbiosi. Anche loro giurano vendetta contro Angel e giurano fedeltà alla Wolf Ram and Hart.

Alla vista di Holtz, Connor indietreggiò terrorizzato, ma il terrore divenne follia, quando sentì le sue parole. “Desidero molto rivedere quel ragazzo. Connor. Tu mi hai tradito, sei stato un inetto. Per tutta la vita, ti ho preparato perché potessi uccidere Angelus, ma hai fallito. Hai dimenticato i miei insegnamenti. Ora sono tornato per ricordarteli, ingrato figlio. Non potevo aspettarmi nulla di buono da te, il figlio bastardo di due demoni. Ma conosco le tue debolezze. Le userò per plasmarti di nuovo, e di nuovo ucciderai la bestia, che tu chiami padre.”

Connor sentì che gli mancava l’aria. Non riusciva a respirare. Voleva scappare lontano da lì e correre, correre finché non fosse crollato a terra sfinito. Ma Connor non era più solo, e a dire il vero, lui non lo era mai stato. Si ritrovò circondato da braccia che lo stringevano forte. Erano i suoi genitori che lo salvavano ancora. Angel e Buffy si guardarono per un attimo. Nei loro sguardi, lo stesso pensiero. Dobbiamo portarlo subito fuori da qui. Come facciamo ad uscire?

Buffy notò una piccola porta laterale, che si aprì proprio alle spalle di Angel. La indicò e sia Connor che Angel si voltarono a guardare. Videro una figura in penombra, anche lui indossava la veste e la maschera e faceva cenno di seguirlo. “Presto per di qua.” Con riluttanza, Angel e Buffy gli andarono incontro. Connor pensò che quella voce fosse familiare. Si affidò al suo istinto e seguì Buffy e Angel. Ma qualcuno alle loro spalle urlò, intimando loro di fermarsi

“Andate già via? Ve la sviniate così, senza neanche un salutino? No, vi prego. Restate.”

Erano Lilah e Lindsey. Fecero cenno ad alcuni demoni “Prendeteli e immobilizzateli”, ma l’istante dopo, una polvere rossastra inondò i corpi di Angel, Buffy e Connor. Poi videro un accecante luce bianca e sentirono ancora la voce di prima “Dimenticate”. Lilah, Lindsey e gli altri demoni, si guardarono intorno confusi “Cosa è successo? Perché stiamo guardando quella porta, come se lì ci fosse qualcuno?”

La voce incalzò ancora “Fatte presto, seguitemi. Almeno per ora, siamo invisibili.. ma la magia non durerà a lungo. Loro non possono vederci, e non ricordano neanche di avervi visto qua”

“Tommy?” disse Connor “ma cosa diavolo ci fai qua? ..e cosa vuol dire che siamo invisibili?”

“Non adesso Connor. Dobbiamo uscire da qui. Prima di subito, sarebbe decisamente meglio.” Fecero come chiesto. Si inoltrarono in uno stretto cunicolo, ma Connor rimase indietro. Doveva uccidere Holtz, o quella cosa che sembrava Holtz. Doveva farlo subito. Angel lo afferrò per un braccio, spingendolo con forza, costringendolo così a camminare davanti a lui. Invitandolo alla prudenza, tentò di rassicurarlo. “NO Connor, non è una buona idea. Non ora”

“Attività paranormali diminuite, eh?” disse Buffy mentre correva “Certo, erano tutti rintanati qui. Ma cosa era quella? La fiera degli orrori? Ciao Tommy.. tu sei una continua sorpresa, lo sai?”

Si fermarono un attimo a riprendere fiato, poi in lontananza, proprio in fondo al cunicolo, videro i fari di un auto che lampeggiava. Pareva un segnale. “Siiii” urlò Tommy e seguì spedito verso l’uscita. Non gli sfuggì il silenzio di Connor. Era turbato, e forse era anche arrabbiato con lui. Quando furono all’aperto e sicuri di essere in salvo, Tommy guardò Angel e sollevò le mani “Giuro che mio padre sa che sono qui.. quello è il suo furgone. Ci sta aspettando.”

“Buffy”

La voce di Oz, li fece voltare. Lo raggiunsero, salendo subito sul furgone e si allontanarono da lì, ad una velocità impressionante. Seduto davanti, Tommy sentiva il silenzio assordante di Connor. Buffy però voleva sapere “Come avete fatto a trovarci? e soprattutto come..” Fu Oz a rispondere “Tommy studia magia. Iniziò da piccolissimo. Credo che per lui, la magia sia innata”

Calò di nuovo il silenzio, ma Buffy, con il pensiero era decisamente altrove. Willow. Pensava, ancora una volta, alla sua amica ed ora era certa che non fosse una coincidenza. I suoi capelli, quel suo sorriso furbetto, il fatto che a scuola sia un genio, e ora la magia.. ma certo.. perché non l’ho capito prima.. Tommy somiglia moltissimo a Willow.. pensò ancora Buffy.

“State tutti bene?” chiese Oz “Tommy mi ha detto cosa stava accadendo, poi ha sentito che doveva essere qui, che eravate nei guai.. e così, siamo corsi in vostro aiuto. Wow ragazzi, proprio come ai vecchi tempi.” Angel e Buffy risposero, ma con molto meno entusiasmo “Già. Proprio come ai vecchi tempi, che tradotto significa.. guai in arrivo e belli grossi..”

Certo che ha sentito che doveva essere lì. Disse Cordelia. Siamo stati bravissimi. Rispose Doyle

Oz fermò il furgone accanto all’auto di Angel, parcheggiata lontano da dove l’aveva lasciata lui. “Ho pensato di spostarla, davanti a quel locale era un po’ troppo in vista” disse Oz. Mentre si salutavano, Tommy si avvicinò a Connor. Lui stava appoggiato sul cofano dell’auto, con le braccia incrociate e non riusciva a guardare il suo amico, ma gli parlò. Gli parlò con rabbia.

“C’è altro che dovrei sapere sul tuo conto? Hai qualche altro trucchetto nel tuo cilindro magico? Magari potresti tirare fuori un coniglio.. o una colomba.. oppure potresti dirmi cosa è successo”

Tommy si avvicinò d più e poggiandosi sul cofano, si mise proprio di fianco a lui. Come Connor, anche lui incrociò le braccia al petto e imitando la sua voce, rispose con sarcasmo. “Grazie Tommy, ti ringrazio di avermi salvato il cul.. il fondo schiena, da quei demoni che mi avrebbero ammazzato. Grazie di cuore amico.. se non fossi arrivato tu, non so come avrei fatto.. Connor? Accidenti, sono davvero commosso per la tua gratitudine.. a volte sei davvero stronzo, lo sai? Okkk, avrei dovuto dirtelo prima, ma tu non hai mai fatto mistero, della tua avversione alla magia.. e con te è sempre difficile parlare di certe cose. Il fatto che uso la magia da.. beh da sempre, per te cambia qualcosa? Si, ho questo grande amore, la magia fa parte della mia vita. Da piccolo frequentavo anche una scuola, nella dimensione dove sono cresciuto.. una scuola di.. insomma tipo scuola di superpoteri.. ma molte cose che ho imparato li, qua non funzionano ..e comunque non sono un mago illusionista. Niente cilindri o conigli ..o cazzate varie. Chiaro?”  

Connor rise. “Ma allora si può sapere che cosa accidenti sei? una specie di.. di Harry Potter?”

La risata di Buffy li costrinse a voltarsi “Io direi più Ron Weasley. Il colore dei capelli è identico. Harry Potter somiglia più a te Connor, certo.. se tu avessi gli occhiali” Tommy rise “Oh no.. non anche tu Buffy. È tutta la vita, che mi chiamano Ron Weasley.. ecco perché non volevo dirla questa cosa della magia.. mi sa che mi tingerò i capelli.. papà lo fa spesso..

Connor abbozzò un sorriso e notò lo sguardo di Buffy. All’inizio non capì, ma lei fece un piccolo movimento con la testa, indicando in direzione di Tommy e Connor annuì. “Grazie per.. avermi salvato il cul.. ma si può sapere come accidenti hai fatto? eravamo davvero invisibili?”

Tommy annuì e per ora poteva bastare così. Connor gli avrebbe rotto le scatole per settimane,  e avrebbe fatto mille domande, sul suo amore per la magia, di questo ne era certissimo. Ma ora, il suo ‘grazie’, era più che sufficiente. “Non sapevo cosa fare Connor. Ho sentito che eri in pericolo, sai.. quelle sensazioni improvvise che non puoi ignorare? Ecco, sentivo che eri nei guai e ne ho parlato con papà.. siamo corsi subito qui. Anche lui sentiva odore di guai grossi.”

Non immagini quanto, amico mio. Guai grossi ..e io ho paura, come mai prima d’ora.

Pensò Connor. Era in preda ad un ansia crescente. Non era solo paura, era anche qualcos’altro. Aveva paura di Holtz e del suo giudizio. Aveva detto che era un fallito, un buono a nulla e soprattutto, aveva detto che l’aveva tradito. Adesso avrebbe voluto i nonni accanto a lui.

Devi fidarti di me, tesoro. Se lo farai, prometto che ti perdonerò, per tutte le volte che mi hai chiamato nonna. Mi senti, piccolo? Sono io, sono Cordelia. Vedrai, tesoro.. andrà tutto bene.

Connor sorrise. Nonostante la terribile situazione. Nonostante rischiasse di perdersi di nuovo, nei meandri del suo terribile passato. Nonostante tutto. Connor sorrise. Grazie Cordelia.

   
 
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