Parte 19 ..ancora dentro al demon bar Conosceva quelle due
persone. Le riconobbe subito, e doveva assolutamente avvertire Angel
“Forse è meglio se stiamo al tavolo con loro. Questo posto mi piace sempre
meno” disse, rivolgendosi a Tommy e lui pensò che Connor avesse ragione.
“Ok andiamo” Si alzarono,
prendendo i loro bicchieri, e li raggiunsero. Angel si spostò per far
spazio e notò il nervosismo di Connor. Quando si trattava di leggere il
linguaggio del corpo, Connor era un libro aperto per lui “Che c’è?”
Chiese. Connor indicò le due persone, che erano entrate poc’anzi “Li vedi
quei due?” Angel sollevò lo sguardo e li fissò attentamente. Parlavano con
un tipo, che li fece entrare in una saletta privata. “Shhh..” disse Angel
sottovoce “Parla piano e soprattutto non fare gesti, non indicare niente
con le mani. Hai idea di cosa succederebbe, se capissero chi siamo?”
Connor si avvicinò di più al padre e parlò pianissimo. Neppure Buffy
riusciva a sentirli. “Quei due li
conosco, gli ho già visti prima. Sono gli stessi tipi che incontrai, la
mattina che ti aggredirono i Selmunth. Furono loro a dire, che tu eri
spacciato, e ora che ci penso, avevano ragione di crederlo. Se non fosse
arrivata Buffy, tu saresti morto. Cosa.. cosa ci fanno
qua?” “Sei sicuro?” Chiese
Angel con evidente ansia “Dicesti che erano ex avvocati della.. tu sai
cosa” Connor confermò “Sicurissimo, riconoscerei il loro odore
ovunque. Perché sono spariti in quella saletta? Sento che sta succedendo
qualcosa, papà. Qualcosa di brutto..” Buffy aveva seguito
Angel con lo sguardo, aveva visto anche lei i due tipi, e non gli
piacevano per niente. Cosa celava quella saletta privata? Angel pensava la
stessa identica cosa. Uno sguardo veloce verso Buffy ed entrambi
scattarono in piedi. “Connor, accompagna Tommy dai suoi, e poi anche tu
fila dritto a casa. Io e Buffy facciamo un giretto in quella sala..
massimo un ora e siamo di ritorno..” Connor non era d’accordo “Ma?” Angel
insistette “Vai a casa” Buffy si avvicinò
alla sala e rivolgendosi al Gorilla, che stava a guardia della porta,
inscenò una farsa, che le sarebbe valso l’oscar. Angel lanciò le chiavi
dell’auto a Connor “Fa come ti ho detto” Poi sorrise, dirigendosi spedito
verso Buffy. Quanto mi è mancato tutto questo,
pensò. “Ho il pass. Vuoi
vederlo? Accidenti, dove l’ho messo, era proprio qui..” disse Buffy,
seduttiva. “Non vuoi aiutarmi a cercarlo?” Continuò con voce mielosa “Vuoi
perquisirmi? Stai morendo dalla voglia di farlo, vero? Magari in un
posticino più appartato?” Si spostò un po’, indicando un separé li
accanto. Il Gorilla la seguì sogghignando.
“Sono certo che
l’Arciduca Sebassis, non approverebbe” disse Angel. Quando fu sicuro, che
il Gorilla, fosse ormai fuori dalla vista della sala, gli lanciò un
pugno “Avanti spostati, lasciaci passare.” che lo tramortì,
lasciandolo svenuto sul pavimento. Buffy frugò nelle tasche del
malcapitato e trovò uno storditore elettrico. Per essere sicura che
dormisse a lungo, lo scaricò sul Gorilla. “Credo che così dormirai per un
bel po’.. bleahh, davvero pensavi che ci sarei stata con te?” Trovò anche
un aggeggio elettronico, una sorta di chiave, che avrebbe aperto la porta
in cui erano spariti, i due ex avvocati della W&H. “Massacro
sincronizzato” disse ridendo, poi chiese “Chi è l’Arciduca Sebassis?”
Angel rispose subito, senza
esitazione. “Chi era, vorrai
dire. Era un capo clan demoniaco. Membro del potente Circolo della Spina
Nera. Il bastardo che insistette tanto, perché firmassi la rinuncia alla
Shanshu. Ora è un demone morto. Avvelenato dal sottoscritto. Abbiamo
ucciso ogni singolo membro del Circolo” Buffy lo guardò perplessa “Sei
stato molto imprudente allora. Se è morto, perché l’hai citato? La guardia
poteva capire che bleffavi. Non è da te Angel, che ti succede?”
Angel scosse la
testa, confuso. Con un filo di voce, rispose “Non lo
so” Tornarono davanti
alla porta, e sia Angel che Buffy, sentirono la paura fin dentro le ossa.
Cosa nascondeva quella porta? Dovevano solo aprirla e l’avrebbero
scoperto. Ma non erano i soli ad essere turbati. Proprio nel momento in
cui varcarono la soglia, Connor sgusciò dentro, poco prima che la porta si
richiudesse alle loro spalle. Angel non poteva rischiare che li
scoprissero e non disse nulla, ma lanciò uno sguardo a suo figlio, che
avrebbe potuto incenerirlo all’istante. Lui sostenne il suo sguardo, con
una forza tale, che per un attimo, Angel vacillò. Non era uno sguardo di
sfida, tutt’altro. Era uno sguardo carico di affetto e senso
d’appartenenza. Sia Angel che Buffy, capirono che Connor, non poteva
che essere li, accanto a loro. Lui doveva
esserci. Buffy indicò un
tavolo che stava proprio lì vicino, su cui erano poggiate delle maschere e
delle lunghe vesti nere. Con un cenno del capo, li invitò ad indossarle e
si mischiarono alla folla. La sala era completamente al buio, ma Angel e
Connor riuscivano a vedere qualcosa. Rimasero dietro rispetto agli altri,
e Angel era certo di essere già stato là dentro. La folla davanti a
loro, intonava un canto ritmato e quasi ipnotico,
mentre oscillavano i loro corpi, in adorante attesa di qualcosa, che
sapevano sarebbe arrivato. Qualcosa o qualcuno. Sembrano membri di una
qualche setta demoniaca, pensò Connor, mentre la paura lo
attanagliava. Aveva un terrore folle, aveva già visto scene simili.
Quorthot traboccava di sette, composte da demoni minori, che aspettavano
un qualche messia, ed erano tutte pericolosamente terrificanti. Per
fortuna, adesso non era solo. Aveva suo padre e sua madre affianco a lui e
questo era rassicurante. All’improvviso la
luce si accese. Per un attimo, tutti e tre furono abbagliati dai
potentissimi fari, che illuminarono un simbolo, proprio al centro della
sala. Il canto dei partecipanti, divenne quasi assordante. Era evidente
che fossero eccitati, per ciò che sarebbe accaduto da lì a breve. Non
sono tutti demoni. Ci sono anche degli umani. Pensò Angel,
poi.. quando riconobbe il simbolo al centro, indietreggiò di parecchi
passi, costringendo anche Buffy e Connor a seguirlo. Non era necessario
che Angel spiegasse, perché loro capissero. Quel simbolo era
riconoscibile, da chiunque ne avesse sentito parlare. Il Circolo della
Spina Nera, pensò Buffy. Per tutto il tempo, la paura non l’abbandonò
più. Come Angel e Connor, anche lei era
terrorizzata. Al centro della
sala, proprio sopra al simbolo, si aprì una sorta di passaggio circolare,
da cui lentamente, emerse un gigantesco palco, con sopra alcuni imponenti
sedili. Parevano dei veri e propri troni in legno massiccio, con simboli
arcaici incisi sopra. Sentirono lo scrosciare degli applausi e poi il
canto cessò. La folla si prostrò ai piedi del palco, e anche loro tre, li
imitarono. Angel sollevò lo sguardo, e gli si gelò il
sangue nelle vene. Seduti sui troni, stavano l’Arciduca Sebassis,
Cyvus Vail e altri due che non riconobbe. I
Soci Anziani, pensò. Si rese conto, che sebbene negli ultimi dieci
anni, avessero reso la sua vita un inferno, lui non aveva mai visto in
faccia nessuno dei Soci Anziani. Sapeva solo che esistevano, ma non nella
nostra dimensione. Se ora erano qui, in carne ed ossa, questo non
prometteva nulla di buono. Vedere la presenza di Sebassis e
di Vail, per Angel fu come ricevere un pugno allo stomaco.
Non erano morti. Lui avevano fallito. Il pensiero andò agli amici persi.
Doyle, Cordelia, Wesley, Gunn, Fred, Lorne. Erano tutti morti invano?
Anche Illyria, Spike, Kate, Drusilla. Che valore aveva la loro
morte? Le luci della sala divennero più intense,
illuminando, non più solo il palco, ma tutto l’ambiente circostante. La
folla si alzò e alcuni di loro, cominciarono a togliersi le maschere.
Angel, Buffy e Connor, raggelarono per il terrore. Indossare quella
maschera, era la loro unica salvezza, se le avessero tolte, gli avrebbero
certamente riconosciuti. Si preparano a combattere, ma Buffy fermò la mano
di Connor, che era già pronto a sfilare la spada da sotto la veste.
Notarono con sollievo, che non tutti avevano scoperto i visi. Solo un
gruppetto ristretto di persone, avevano tolto le maschere, ed erano propri
quelle più vicine al palco. I fedelissimi. Gli adepti più devoti,
pensarono tutti e tre. Angel riconobbe Holland
Manners, Lilah Morgan, Lindsey McDonald e Marcus Hamilton.
Erano tutti morti. Holland fu ucciso
da Darla e Drusilla e io non feci nulla per salvarlo. Lilah fu uccisa da
Cordelia e Wesley la decapitò, anche se, in effetti, poi tornò a proporci
di entrare alla W&H. Lindsey, su mia richiesta, fu ucciso da Lorne, e
Marcus lo uccisi io personalmente. Ed ora sono di nuovo tutti qui, ma
perché? pensò con rabbia. Quando Angel sentì la voce di Sebassis, la
rabbia crebbe ancora di più e strinse i pugni con
forza. “Il vampiro deve
essere fermato. Costi quel che costi. Rappresenta una minaccia per tutti
noi.” Holland, Lilah, Lindsey e Marcus li
invitarono a seguirli. Dietro Sebassis, avanzava a fatica anche
Cyvus Vail, trascinandosi dietro la sua flebo di fluidi
corporei. A quella vista, Connor sentì un crampo allo stomaco. Ricordava
bene quel bastardo, aveva minacciato la sua famiglia, costringendolo a
combattere contro Sahjhan. Ricordò che allora l’aveva
minacciato, dicendogli, che se avesse fatto ancora del male alla sua
famiglia, lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani, ed era proprio ciò che
avrebbe fatto. L’unica differenza, rispetto ad allora, era che adesso,
Connor si riferiva ad un'altra famiglia. Sarebbe morto mille volte per
proteggere Angel e Buffy. Non era possibile dire, quanto ribrezzo provasse
per Vail. Tu prova solo a toccare la mia famiglia, e sarai
un demone morto, pensò Connor, con la stessa identica rabbia di
Angel. “Adulatori. Non siete altro che meschini
adulatori” disse Sebassis, rivolgendosi ai quattro. “Con Angel avete
sempre fallito. Devo ammettere che è riuscito ad imbrogliare anche me e
Vail. Noi credevamo di averlo in pugno, quando lo costringemmo a firmare
la rinuncia alla Shanshu. Ci ha fatto credere di essere dalla nostra
parte, ma era solo una farsa. Poche ore dopo, uccise tutti quanti. Ma noi
siamo immortali. Il Circolo della Spina Nera è Eterno, così
come lo è il Male. Noi morimmo per mano sua. Però, morimmo
fisicamente, solo in questa dimensione. Ma questo affronto sarà pagato con
il sangue. Queste non sono cose che si possono perdonare. Il vampiro con
l’anima, deve morire. Così il Circolo ha deciso,
e così sarà.” Una voce, tuonò con
forza dal palco. Era una voce metallica. Un Socio Anziano, pensò
Angel. “Taci Sebassis. Noi
non lo vogliamo morto. Noi lo vogliamo dalla nostra parte. Ci sarà tempo
anche per la vendetta, ma non ora. NOI vogliamo Angelus e lo vogliamo
vivo” Sebassis tornò sui suoi passi e urlò “Ha osato sfidarci, si è preso
gioco di noi. Lui deve morire” “Anche io lo voglio
morto” Disse Lilah Morgan “Ma per ora, è meglio seguire le direttive” Fece
un cenno con gli occhi a Sebassis, facendogli capire che lo avrebbe
spalleggiato, ma che per il momento, era meglio non insistere. “Come vede,
i Soci Anziani hanno un'altra politica. Io mi sono già messa a lavoro. La
prego di seguirmi Sebassis, c’è qualcosa che voglio
mostrarle.” “Prego, da questa parte” disse Holland,
seguito da Marcus. Lindsey sibilò qualcosa all’orecchio di Lilah
“Tu ti sei già messa a lavoro? Tu? Lilah,
sei sempre la stessa cagna bastarda. Non hai ancora capito, che questo è
un gioco di squadra? Non stai lavorando solo tu a questo progetto. Tutti
noi, Marcus compreso. Non sfidare Holland, Lilah. Perché perderesti, come
sempre.” “Lindsey. Povero
bastardo. Io ho portato Angel alla W&H. I Soci Anziani sanno quanto
valgo. Tu invece? Sei solo riuscito a farti uccidere dal suo lacchè. Ma i
Soci sanno che hai tentato di fregarli più di una volta. Hai provato ad
uccidere Angel, spacciandoti per Doyle e come è finita? I Soci ti
rinchiusero in un loro carcere e ironia della sorte, fu proprio Angel a
tirarti fuori da lì..” Angel poteva sentire
i loro discorsi e quasi sorrise. Nulla era cambiato. Lindsey aveva lo
solita irruenta rabbia, e Lilah faceva il solito doppio gioco. Siete
solo carne da macello, pensò Angel. Fu il turno di Holland, questa
volta. E cominciò a parlare. “Come accennava prima Lilah, Noi
tutti, ci siamo messi a lavoro” Sottolineò le parole ‘noi
tutti’, guardando Lilah severamente. Poi, con calma, continuò il suo
sermone. “Abbiamo usato tutti i mezzi, per portare Angel verso il lato
oscuro, ma devo ammettere, che abbiamo fallito. Per anni ed anni, lo
abbiamo costretto alla più totale solitudine. Abbiamo ucciso tutti i suoi
amici, proprio davanti ai suoi occhi. Lo abbiamo costretto a difendersi
dall’infinità di demoni, che abbiamo riversato sulla terra, e lui è
riuscito a sterminarli tutti. Il nostro intento, era quello di farlo
vivere nella più profonda e desolante infelicità. Non abbiamo permesso che
incontrasse la Slayer, ponendo una barriera fra i due e schermandola alla
sua vista. Con l’oscura e persistente minaccia, che se avesse tentato di
aggirare l’ostacolo, l’avremmo barbaramente uccisa, siamo riusciti a
tenerli divisi, per anni. La Slayer era troppo pericolosa, perché la
presenza di..” “Buffy Summers,
Signore” si affrettò a rispondere Lindsey e Holland
continuò. “Grazie Lindsey. La
presenza di Buffy Summers, avrebbe compromesso i nostri piani. Lei lo
avrebbe, pericolosamente, allontanato dal lato oscuro e questo non doveva
accadere” “Veramente, Signore.
Mi permetto di farle notare che..” Lo interruppe Lilah, ma lui
continuò “Angel doveva vivere in solitudine. La
presenza della Slayer era d’intralcio. No, Lilah. Non amo essere
interrotto mentre parlo, specie in presenza dei Soci Anziani. So bene cosa
vuoi dire, ma lascia che spieghi all’Arciduca Sebassis e a
Vail, quali erano i nostri piani per Angel. Lindsey? Vuoi
continuare tu? Voglio i dettagli. E non dimenticare di menzionare, dove
abbiamo fallito” “Certo, Signore.
Abbiamo tenuto d’occhio anche suo figlio, naturalmente. Dalle informazioni
in nostro possesso, sapevamo che non vi era alcun contatto fra i due.
Angel era solo, come mai lo era stato prima. Solo, isolato dagli affetti e
braccato da un esercito demoniaco.
Ma..” “Connor” Disse Cyvus
Vail. “Lui è uno dei miei più grandi
capolavori.” “Certamente,
Vail” disse Holland, sorridendo ipocritamente
“Tuttavia, è bene ricordare a Loro Signori, che la
ricostruzione della memoria, effettuata da Vail, non fu perfetta. Abbiamo
speso molto denaro per creare una così totale sostituzione della realtà,
ma qualcuno ha interferito pesantemente. Non solo il ragazzo ricordò
tutto, ma anche la Slayer recuperò un ricordo, che avrebbe dovuto rimanere
sepolto per sempre. Quel ricordo, permise alla Slayer, di percepire la
presenza di Angel. Lei continuò a cercarlo, perché continuò a credere che
Angel fosse ancora vivo. Cercò anche il ragazzo, sebbene lei fosse
l’unica, che sapesse della sua esistenza. Ma questo non è tutto. Mentre
Vail ricostruiva la memoria del ragazzo, qualcuno alterò i nuovi ricordi,
permettendogli così, di continuare ad avere un legame con il suo vero
padre. Qualcuno che agisce per conto delle Forze dell’Essere. I nostri più
acerrimi nemici. Non dimentichiamo, che Angel è il loro campione,
dopotutto. Noi avevamo sottovalutato
quest’aspetto.” Angel, Buffy e
Connor non erano gli unici ad ascoltare quei discorsi terribili.
Altrove, nelle
Alte sfere.. qualcuno spiava dall’alto, e come loro
tre, anche loro erano spaventati. Cordelia e Doyle erano preoccupatissimi
e il tempo non giocava a loro favore. Dovevano agire
subito. “Ohi, Ohi. Mi sa che
ci hanno scoperti” disse Cordelia. Doyle annuì “Già! Beh, sapevamo che
presto o tardi, sarebbe accaduto. Dobbiamo accelerare i tempi, però.
Connor è stremato, quel ragazzo mi preoccupa” Cordelia era in preda
all’ansia “Connor non è il solo ad essere stremato. Riesci a sentire Angel
e Buffy? anche loro stanno per crollare, e noi potremo non riuscire a..”
Abbracciò Doyle e
lui la rassicurò “Non dirlo neanche per scherzo, Principessa. Noi
riusciremo a riportarli a casa. Insomma.. sono anni che ci lavoriamo. Non
ci arrenderemo proprio adesso. Connor però è il più provato di tutti. Ora,
ciò che mi preoccupa è..” Cordelia lo
interruppe.. “..Non solo hanno
capito, che il nostro intervento, ha modificato i piani dei Soci Anziani,
ma anche le nostre energie si stanno esaurendo. Per comunicare con Connor,
tu usi una forza enorme e sono anni che lo fai. Dovrò parlarci io con quel
ragazzo.. non abbiamo più tempo” Doyle annuì. “Connor
deve fare ancora un cosa importantissima. Solo un ultima cosa, e poi sarà
tutto finito. Ma se crollasse adesso, tutto sarebbe perduto. Sei proprio
sicura, che sia una cosa saggia parlare con lui? Sai, per via di quel..
insomma hai capito, no? Lui non si fida di
te” Intanto, Angel,
Buffy e Connor, continuavano ad
ascoltare “Non fu certo colpa
mia. Se il ragazzo recuperò i ricordi, non fui io il responsabile” disse
Vail. E continuò “Fu Wesley Wyndam Pryce, che ruppe la finestra Orlon,
liberando poi tutti i ricordi. Li liberò proprio tutti, compresi quelli
che il ragazzo custodiva nel profondo, ricordando così i giorni, in cui
non era che un neonato. Ricordò tutte le sensazioni piacevoli che lo
legavano ad Angel e questo rinforzò molto il loro rapporto. Fu un vero
spreco di energie. Ci avevo messo tutto me stesso, per trasformare Connor
in qualcun altro..” Holland lo
interruppe “Certo, ma fosti proprio tu a fare in modo, che le strade di
Angel e suo figlio, si incocciassero di nuovo e lo facesti solo per motivi
personali.” Vail si spazientì e agitò le mani minacciosamente. “Da secoli,
avevo una spada puntata sul collo. Non volevo certo morire per mano di
Sahjhan. Il figlio del vampiro, era l’unico che potesse ucciderlo, come
profetizzato. Connor poteva garantirmi una lunga e prospera vita,
liberandomi dalla minaccia di Sahjhan” Con questa
confessione pubblica, Holland aveva ottenuto ciò che voleva. Potere su
Vail. Screditandolo davanti a Sebassis, riuscì così ad isolarlo. Sorrise
in modo falsamente bonario. Rivolgendosi poi ancora a Lindsey, disse
“Riprendi pure da dove hai interrotto”
“Come dicevo.. dalle
informazioni in nostro possesso, sapevamo che non vi erano contatti fra
Angel e suo figlio, ma ancora una volta, si prese gioco di noi. Incontrava
segretamente Connor, anche se solo periodicamente. Questo gli dava forza,
allontanandolo dall’oscurità. Per quanto riguarda la Slayer..” Holland lo
interruppe, “Con lei aveva un contatto epistolare. Si, questa parte la
conosciamo, Grazie Lindsey” Lilah sogghignò “Epistolare? Tipico dei
segaioli, come lui” “Vista la
situazione..” continuò Holland “..e visto che la più desolante infelicità,
non era servita a niente, abbiamo giocato la solita vecchia carta. La
stessa che giocammo con Darla. Pare che per Angel, entrare in intimità
fisica con una donna, sia letale. Ma con Darla non funzionò. Se
l’infelicità non funzionava, dovevamo provare con la perfetta felicità.
Pare che l’unica, in grado di rendere felice Angel, sia la slayer. Buffy
Summers. Così, inviammo tre demoni Selmunth, che non avevano il compito di
ucciderlo. Dovevano solo avvelenarlo, per far vivere Angel, in un
immaginario mondo onirico, in cui avrebbe creduto, di avere accanto a sé
la slayer. Avrebbe così, sognato, di rivivere l’attimo di pura
gioia, e noi.. avremmo avuto finalmente Angelus. Ma anche stavolta, il
vampiro fu aiutato da qualcuno. Gli stessi agenti delle Forze dell’Essere,
che aiutarono Connor e proprio attraverso lui, Buffy Summers, incontrò
realmente Angel e lo salvò” Una risata cristallina, risuonò nelle
Alte Sfere. Cordy e Doyle, erano soddisfatti del loro
lavoro. “Certo, brutto pezzo
di idiota.. pensavi che avremmo lasciato morire Angel? Connor ha salvato
suo padre, e poi.. grazie a noi due, ha rintracciato Buffy. Devo
ammettere, che scoprire che nel veleno dei Non Morti, fosse presente anche
sangue Selmunth, fu una vera fortuna.. e l’unica medicina, era il sangue
di Buffy. Quindi aiutai il mio ragazzo a rintracciare Buffy. Creare
quel bar dal nulla e occultare la cassetta della posta, mi portò via molte
energie, ma ne valse la pena.. accidenti il mio ragazzo è stato
grande.. è in gamba il piccolo” Cordelia sorrise “Lo
ami molto, vero? Si, è davvero in gamba.. è proprio figlio di suo
padre..” “..e di sua madre”
aggiunse Doyle con fierezza. “Si. Ho un debole per lui, lo sai bene. Noi
due non abbiamo figli.. e per tutto questo tempo.. beh, ci siamo presi
cura di lui, come fosse nostro figlio, aspettando il ritorno di Angel..
ehi? gli ho anche insegnato il gaelico.. accidenti, hai visto come ha
imparato in fretta? L’ho fatto perché.. perché penso che anche Angel..
insomma, lui avrebbe fatto lo stesso. Poi, abbiamo reso felice anche
Buffy.. è sempre così triste..” Gli occhi di
Cordelia si riempirono di lacrime “Lo siamo tutti, Doyle. Tutti siamo
tristi per ciò che è accaduto. Io.. io non ce la faccio più a vederlo
ridotto così. Tutte le volte che Buffy non può esserci, e mi chiede di
sostituirla.. Io.. cristo, a volte non riesco neppure a guardarlo. Mi
chiedo, come faccia Buffy ad andare avanti così. Ormai sono sei anni ..da
quando Angel.. Sei lunghissimi anni, in cui lui non.. dobbiamo fare in
fretta Doyle.. dobbiamo accelerare i tempi..
” “Lo sai perché Buffy
chiede a te di prenderti cura di Angel, durante le sue assenze? Potrebbe
chiederlo a Fred, o a Willow o ad uno qualsiasi di noi, lei invece lo
chiede a te. Perché si fida, Cordy. Ecco perché, sa che con te, Angel è in
buone mani e poi diciamocelo.. anche Angel sembra.. sembra che sia più
accomodante con te.. è più collaborativo.. con me lo è
meno..” “Oh avanti Doyle,
adesso finiscila con la solita gelosia..” Doyle rise “No, non è gelosia..
è la verità.. tu sei molto determinata. Quando è un NO, tu riesci a
trasformarlo in SI.. e Angel dice spesso NO.. almeno, con me lo fa spesso,
per non parlare poi di Wesley e di quella dottoressa”
Cordelia mise le
mani ai fianchi “Certo, siete tutti così gentili e delicati con lui. Ma
Angel ha bisogno degli scossoni.. con lui funzionano alla grande. L’unica
che riesce a scuoterlo, oltre me ovviamente, è Buffy. Lei è molto
testarda. Se decide che agire in certo modo, è la cosa giusta da fare, va
avanti per la sua strada. Ha raggiunto risultati importanti con Angel..
almeno riesce a mangiare.. ti pare poco? ..e se posso, io le do una mano.
Se Angel deve mangiare, allora LUI deve mangiare. Se mi fermassi ai suoi
NO, sarebbe un disastro..” “Lo so. È solo.. che
non riesco ad insistere. Anche io, come te, odio vederlo ridotto così,
quindi do una mano a Buffy, ma a modo mio. Con Connor me la cavo piuttosto
bene ..poi questa cosa che mi chiama nonno, mi piace moltissimo.. da quel
giorno della recita, noi due siamo i
Nonni” “Non lo trovo
affatto divertente. Devi fargli capire, che deve finirla di chiamarmi
nonna, almeno NON davanti ai clienti. È imbarazzante..” Sorrise, ma poi,
osservando la scena davanti a sé, cambiò espressione “..e ora si può
sapere cosa hanno in mente, questi bastardi? Cosa vogliono fare ad Angel,
che già non abbiamo fatto, negli ultimi.. dieci anni? Sto perdendo il
conto dei vari tempi. Per Angel sono trascorsi dieci anni.. e in
qualche modo, è stato così anche per
noi.” “Cosa vogliono fare?
Questa è La W&H. Niente di buono può venire da loro. Cordy? Guarda
laggiù, in fondo alla sala. Ma che Bastardi. Dobbiamo far cessare tutto
questo. Non c’è un solo attimo da perdere. Agiremo già da stanotte ..e
dobbiamo anche trovare un modo, per far uscire Buffy, Angel e Connor da
qui.. prima che.. se li beccano adesso, sarebbero guai
grossi..” “Ron Weasley”
urlò Cordelia annuendo e Doyle rise fino alle lacrime. “E vada per
Ron Weasley” Poi, rise ancora sentendo
Cordy “Oh beh, Connor non la prenderà affatto bene questa
cosa..” Intanto Buffy, Angel
e Connor, mantenendosi a debita distanza, osservavano e ascoltavano tutto,
con la morte nel cuore. La W&H aveva giocato con le loro vite, in modo
orribile e sebbene lo sapessero già, sentirlo dire dalla loro viva voce,
faceva molto male. “Quindi i vostri
piani, sono falliti” disse Sebassis, sfidando Holland. Ma lui non si
scompose. “Prego Arciduca, da questa parte. Anche lei Vail, accomodatevi
pure. Lilah, Lindsey e Marcus, sono impazienti di mostravi il loro lavoro.
Ci stanno lavorando da un po’ ..dalla loro morte, se non ricordo male.
Giusto Lilah?” Lei annuì “Si. Ci sto lavorando da molto tempo, e da prima
di Lindsey e Marcus” Lindsey sbottò. “Ovviamente, è così Lilah. Visto che
sei morta prima di noi. Uccisa da.. fammi ricordare bene.. da un ex Forza
dell’Essere, che tu credevi fosse
Cordelia..” Connor scosse la
testa. Era al limite della sopportazione. Non vedeva l’ora di uscire da
lì. Sentì una presa sul suo braccio. Rassicurante e forte, come sempre.
Guardò suo padre negli occhi, e vide tutta la sua angoscia. Quando si
voltò a guardare Buffy, seppe che anche lei, non stava meglio di loro. Ma
l’angoscia non era finita. Angel sentì una gomitata di Buffy, che lo
costrinse a voltarsi, per guardare verso il punto, in cui si erano diretti
Holland e gli altri. Fu Holland, ancora
una volta, a riprendere la parola. “Abbiamo fatto credere ad Angel e alla
slayer, che le attività paranormali fossero diminuite. Abbiamo così
regalato ad entrambi, la piacevole sensazione di aver vinto le loro
battaglie, sperando così, che si godessero la loro felice riunione, in
santa pace. Ma a quanto pare, in qualche modo, Angel riesce a controllare
il demone che è in lui.. o forse la slayer, non è più capace di renderlo
felice come un tempo. ” “Si certo, come
no..” disse Cordelia dall’alto “Può anche gelare l’inferno, ma sta
sicuro che quei due.. insomma, quei due sono davvero.. Ahhh, ma li hai mai
visti quando sono insieme?” Doyle la guardò con stupore “Non posso
crederci. Non dirmi che.. hai spiato Buffy e Angel durante.. mentre loro
sono in.. in intimità. Cordy, questo non me lo sarei mai aspettato da te.
No anzi, a pensarci bene, sarebbe proprio da te” Cordelia si mise subito
sulle difensive. “Non sono stata li a spiare per tutto il tempo.. ovvio
che no..” Poi sorrise “Insomma, sono o no, una specie di fata madrina?
Devo o no vegliare su loro? Volevo dire che, quei due sono davvero anime
gemelle..” Doyle rise ancora. Amava Cordelia e amava tutte le sue
stranezze. “Veramente.. noi due, dobbiamo vegliare su Connor. Sei la fata
madrina di Connor.. non dei suoi
genitori..” Intanto.. Azionando
una leva, Holland fece aprire una gigantesca porta metallica, su cui vi
erano incisi dei simboli magici, che Angel riconobbe subito. I
Pockla. Demoni
guaritori. Pensò Angel.
I
Pockla hanno dato la loro benedizione.
Questo posto, è un loro tempio. Ecco
perché pensavo di esserci già stato. L’ultima volta che vidi questi
simboli, ero proprio con il caro Lindsey, quando la W&H gli donò la
nuova mano, e lui credette che fosse una mano assassina. Peccato Lindsey,
non hai imparato proprio niente, e temo che dovrò ucciderti un'altra
volta. I Pockla sanno come rigenerare la carne, se loro sono
coinvolti in tutto questo, non prevedo nulla di buono.
Non poteva
comunicare con Buffy, non con la voce, ed era frustrante. La guardò
intensamente. Fece lo stesso anche con Connor. Ed entrambi compresero, che
stava per accadere qualcosa di importante. Prestarono la massima
attenzione, pronti ad intervenire, se fosse stato necessario.
Quando la porta si
spalancò completamente, poterono vedere l’orrore, che si celava
all’interno della nuova stanza. Al centro, di quella che sembrava una sala
operatoria, vi era una sorta di gigantesca vasca rettangolare, da cui
traboccava un liquido azzurrognolo, che ribolliva di continuo e creava una
specie di vapore ovattato. Sembra il vapore acqueo creato dalle
nuvole. Pensò Connor. Il liquido bluastro fuorusciva dai bordi della
vasca, perché qualcosa creava un movimento ondulatorio
dall’interno. Pareva fosse qualcosa dotata di vita propria, e
pareva che tentasse di uscire dalla vasca. Quando capirono cosa fosse a
creare il movimento, Buffy, Angel e Connor, avrebbero voluto scappare il
più lontano possibile. Dentro la vasca,
appena sotto la superficie, galleggiavano dei corpi umani.
Rianimano i cadaveri. Proprio come
pensavo, disse Angel a sé stesso. La conferma arrivò da
Lindsey e Lilah. “Se Angel e la Slayer, hanno pensato che l’attività
demoniaca fosse calata, dovranno certamente ricredersi. Daremo loro tanto
filo da torcere, che non avranno il tempo di annoiarsi. Signore e Signori,
stiamo riportando in vita, i loro peggiori incubi.” Disse Lindsey e Lilah
continuò “Ma non hanno certo la consistenza degli incubi provocati dal
Selmunth. Questi sono molto più reali. Sono corporei e agiscono,
rispondendo solo a noi e alle nostre
esigenze.” “Affascinante” disse Sebassis. “Cloni.
Sono solo dei semplici cloni. Ogni mattina, io defeco magia migliore di
questa” disse Cyvus Vail, ma Holland spiegò che non era così.
“Non sono cloni. Sono le stesse persone che furono, quando erano ancora in
vita. Ma abbiamo ri condizionato il loro comportamento e sono programmati
per obbedire solo ai nostri comandi. Sono potenti macchine da guerra, e
per ben più di un motivo. Loro sono gli antichi nemici di Angel e Buffy
Summers. I loro peggiori incubi.” Lilah fece un cenno ad un gruppo di adepti
li accanto, che obbedendo subito, aiutarono i corpi ormai animati, ad
uscire dalla vasca. Sfilarono davanti a loro uno ad uno. Sebbene
inizialmente paressero frastornati, ci vollero solo pochi istanti, perché
mostrassero tutta la loro pericolosità. Ciò che mostrarono, fu soprattutto
l’odio e il rancore verso Angel e Buffy. Indossarono delle vesti e il
primo di loro parlò “Sono pronto. Ucciderò la slayer per la seconda volta.
Il mondo sarà di nuovo mio” Era Il Maestro. Il primo nemico, che Buffy
riuscì a sconfiggere. Dietro a lui, vi erano Il Giudice, Il Sindaco, la
professoressa Walsh, Adam, Glory,
Warren, Dark Willow e Caleb. Tutti giurano vendetta contro Buffy e giurano
fedeltà alla Wolf Ram and Hart. Fu il turno dei
nemici di Angel. Oltre a quelli già presenti, cioè i membri della W&H,
sfilarono davanti a loro, altri oscuri personaggi, che non avrebbero certo
voluto rivedere. Daniel Holtz capeggiava la fila, dietro a lui vi erano
Justine, La Bestia, Jasmine e un infinità di altri demoni. L’esercito
demoniaco che Angel aveva sterminato, era risorto e parevano dei cani
rabbiosi. Anche loro giurano vendetta contro Angel e giurano fedeltà alla
Wolf Ram and Hart. Alla vista di Holtz,
Connor indietreggiò terrorizzato, ma il terrore divenne follia, quando
sentì le sue parole. “Desidero molto rivedere quel ragazzo. Connor. Tu mi
hai tradito, sei stato un inetto. Per tutta la vita, ti ho preparato
perché potessi uccidere Angelus, ma hai fallito. Hai dimenticato i miei
insegnamenti. Ora sono tornato per ricordarteli, ingrato figlio. Non
potevo aspettarmi nulla di buono da te, il figlio bastardo di due demoni.
Ma conosco le tue debolezze. Le userò per plasmarti di nuovo, e di nuovo
ucciderai la bestia, che tu chiami
padre.” Connor sentì che gli
mancava l’aria. Non riusciva a respirare. Voleva scappare lontano da lì e
correre, correre finché non fosse crollato a terra sfinito. Ma Connor non
era più solo, e a dire il vero, lui non lo era mai stato. Si ritrovò
circondato da braccia che lo stringevano forte. Erano i suoi genitori che
lo salvavano ancora. Angel e Buffy si guardarono per un attimo. Nei loro
sguardi, lo stesso pensiero. Dobbiamo portarlo subito fuori da qui.
Come facciamo ad uscire? Buffy notò una
piccola porta laterale, che si aprì proprio alle spalle di Angel. La
indicò e sia Connor che Angel si voltarono a guardare. Videro una figura
in penombra, anche lui indossava la veste e la maschera e faceva cenno di
seguirlo. “Presto per di qua.” Con riluttanza, Angel e Buffy gli andarono
incontro. Connor pensò che quella voce fosse familiare. Si affidò al suo
istinto e seguì Buffy e Angel. Ma qualcuno alle loro spalle urlò,
intimando loro di fermarsi “Andate già via? Ve
la sviniate così, senza neanche un salutino? No, vi prego. Restate.”
Erano Lilah e
Lindsey. Fecero cenno ad alcuni demoni “Prendeteli e immobilizzateli”, ma
l’istante dopo, una polvere rossastra inondò i corpi di Angel, Buffy e
Connor. Poi videro un accecante luce bianca e sentirono ancora la voce di
prima “Dimenticate”. Lilah, Lindsey e gli altri demoni, si guardarono
intorno confusi “Cosa è successo? Perché stiamo guardando quella porta,
come se lì ci fosse qualcuno?” La voce incalzò
ancora “Fatte presto, seguitemi. Almeno per ora, siamo invisibili.. ma la
magia non durerà a lungo. Loro non possono vederci, e non ricordano
neanche di avervi visto qua” “Tommy?” disse
Connor “ma cosa diavolo ci fai qua? ..e cosa vuol dire che siamo
invisibili?” “Non adesso Connor.
Dobbiamo uscire da qui. Prima di subito, sarebbe decisamente meglio.”
Fecero come chiesto. Si inoltrarono in uno stretto cunicolo, ma Connor
rimase indietro. Doveva uccidere Holtz, o quella cosa che sembrava
Holtz. Doveva farlo subito. Angel lo afferrò per un braccio,
spingendolo con forza, costringendolo così a camminare davanti a lui.
Invitandolo alla prudenza, tentò di rassicurarlo. “NO Connor, non è una
buona idea. Non ora” “Attività
paranormali diminuite, eh?” disse Buffy mentre correva “Certo, erano tutti
rintanati qui. Ma cosa era quella? La fiera degli orrori? Ciao Tommy.. tu
sei una continua sorpresa, lo sai?” Si fermarono un
attimo a riprendere fiato, poi in lontananza, proprio in fondo al
cunicolo, videro i fari di un auto che lampeggiava. Pareva un segnale.
“Siiii” urlò Tommy e seguì spedito verso l’uscita. Non gli sfuggì il
silenzio di Connor. Era turbato, e forse era anche arrabbiato con lui.
Quando furono all’aperto e sicuri di essere in salvo, Tommy guardò Angel e
sollevò le mani “Giuro che mio padre sa che sono qui.. quello è il suo
furgone. Ci sta aspettando.” “Buffy”
La voce di Oz, li
fece voltare. Lo raggiunsero, salendo subito sul furgone e si
allontanarono da lì, ad una velocità impressionante. Seduto davanti,
Tommy sentiva il silenzio assordante di Connor. Buffy però
voleva sapere “Come avete fatto a trovarci? e soprattutto come..” Fu Oz a
rispondere “Tommy studia magia. Iniziò da piccolissimo. Credo che per lui,
la magia sia innata” Calò di nuovo il
silenzio, ma Buffy, con il pensiero era decisamente altrove.
Willow. Pensava, ancora una volta, alla sua amica ed ora era certa
che non fosse una coincidenza. I suoi capelli, quel suo sorriso
furbetto, il fatto che a scuola sia un genio, e ora la magia.. ma certo..
perché non l’ho capito prima.. Tommy somiglia moltissimo a Willow..
pensò ancora Buffy. “State tutti bene?”
chiese Oz “Tommy mi ha detto cosa stava accadendo, poi ha sentito
che doveva essere qui, che eravate nei guai.. e così, siamo corsi in
vostro aiuto. Wow ragazzi, proprio come ai vecchi tempi.” Angel e Buffy
risposero, ma con molto meno entusiasmo “Già. Proprio come ai vecchi
tempi, che tradotto significa.. guai in arrivo e belli
grossi..” Certo che ha sentito che doveva essere
lì. Disse Cordelia. Siamo stati bravissimi.
Rispose Doyle Oz fermò il furgone
accanto all’auto di Angel, parcheggiata lontano da dove l’aveva lasciata
lui. “Ho pensato di spostarla, davanti a quel locale era un po’ troppo in
vista” disse Oz. Mentre si salutavano, Tommy si avvicinò a Connor. Lui
stava appoggiato sul cofano dell’auto, con le braccia incrociate e non
riusciva a guardare il suo amico, ma gli parlò. Gli parlò con rabbia.
“C’è altro che
dovrei sapere sul tuo conto? Hai qualche altro trucchetto nel tuo cilindro
magico? Magari potresti tirare fuori un coniglio.. o una colomba.. oppure
potresti dirmi cosa è successo” Tommy si avvicinò d
più e poggiandosi sul cofano, si mise proprio di fianco a lui. Come
Connor, anche lui incrociò le braccia al petto e imitando la sua voce,
rispose con sarcasmo. “Grazie Tommy, ti ringrazio di avermi salvato il
cul.. il fondo schiena, da quei demoni che mi avrebbero ammazzato. Grazie
di cuore amico.. se non fossi arrivato tu, non so come avrei fatto..
Connor? Accidenti, sono davvero commosso per la tua gratitudine.. a volte
sei davvero stronzo, lo sai? Okkk, avrei dovuto dirtelo prima, ma tu non
hai mai fatto mistero, della tua avversione alla magia.. e con te è sempre
difficile parlare di certe cose. Il fatto che uso la magia da.. beh da
sempre, per te cambia qualcosa? Si, ho questo grande amore, la magia fa
parte della mia vita. Da piccolo frequentavo anche una scuola, nella
dimensione dove sono cresciuto.. una scuola di.. insomma tipo scuola di
superpoteri.. ma molte cose che ho imparato li, qua non funzionano ..e
comunque non sono un mago illusionista. Niente cilindri o conigli ..o
cazzate varie. Chiaro?”
Connor rise. “Ma
allora si può sapere che cosa accidenti sei? una specie di.. di Harry
Potter?” La risata di Buffy li costrinse a voltarsi
“Io direi più Ron Weasley. Il colore dei capelli è identico.
Harry Potter somiglia più a te Connor, certo.. se tu avessi gli
occhiali” Tommy rise “Oh no.. non anche tu Buffy. È tutta la
vita, che mi chiamano Ron Weasley.. ecco perché non volevo
dirla questa cosa della magia.. mi sa che mi tingerò i capelli.. papà lo
fa spesso..” Connor abbozzò un
sorriso e notò lo sguardo di Buffy. All’inizio non capì, ma lei fece un
piccolo movimento con la testa, indicando in direzione di Tommy e Connor
annuì. “Grazie per.. avermi salvato il cul.. ma si può sapere come
accidenti hai fatto? eravamo davvero
invisibili?” Tommy annuì e per
ora poteva bastare così. Connor gli avrebbe rotto le scatole per
settimane, e avrebbe fatto mille domande, sul suo amore
per la magia, di questo ne era certissimo. Ma ora, il suo ‘grazie’, era
più che sufficiente. “Non sapevo cosa fare Connor. Ho sentito che eri in
pericolo, sai.. quelle sensazioni improvvise che non puoi ignorare? Ecco,
sentivo che eri nei guai e ne ho parlato con papà.. siamo corsi subito
qui. Anche lui sentiva odore di guai
grossi.” Non immagini
quanto, amico mio. Guai grossi ..e io ho paura, come mai prima d’ora.
Pensò Connor. Era in preda ad un ansia
crescente. Non era solo paura, era anche qualcos’altro. Aveva paura di
Holtz e del suo giudizio. Aveva detto che era un fallito, un buono a nulla
e soprattutto, aveva detto che l’aveva tradito. Adesso
avrebbe voluto i nonni
accanto a lui.
Devi fidarti di
me, tesoro. Se lo farai, prometto che ti perdonerò, per tutte le volte che
mi hai chiamato nonna. Mi senti, piccolo? Sono io, sono Cordelia. Vedrai,
tesoro.. andrà tutto bene. Connor sorrise.
Nonostante la terribile situazione. Nonostante rischiasse di perdersi di
nuovo, nei meandri del suo terribile passato. Nonostante tutto. Connor
sorrise. Grazie
Cordelia. |
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