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Autore: Bloody Alice    18/12/2012    4 recensioni
[Taiichi] [storia creata grazie agli origami di a t u m ♥]
[Dedicata a Leyla_ e in particolare alle mele *Leyla arriva e la picchia (?)*]
« Yuuichi. » bisbigliò « Stai dormendo? »
Nel letto accanto al suo qualcuno si mosse un poco « Prima » borbottò, voltandosi verso il ragazzino.
« Yuuichi. » ripeté l’altro « Io non ci riesco. » mormorò solo.
Tsurugi rimase a guardarlo « E io cosa posso farci? » chiese.
Taiyou rimase un attimo in silenzio « Puoi raccontarmi una storia, Yuuichi? »
« Come ai bambini? »
Taiyou annuì convinto e Tsurugi sospirò, un po’ scettico. Non era mai stato bravo a raccontare favole o cose simili.
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: .: c’erano una volta due cigni … :.
Sottotitolo: [due cigni blu. Poi ne arrivò anche uno arancione.]
Genere: sentimentale, triste, fluff (forse, boh, non so).
Avvertimenti: totally nonsense.
Pairing: shonen-ai. Tsurugi Yuuichi/Amemiya Taiyou.
Parole: OneShot - 1161 (word)
Headcanon improvviso (?): Taiyou quando non riesce a dormire si fa raccontare una favola da Yuuichi, che ha una passione per gli animali dai colori strani (wtf).
Decicated to: la TarallA ~ (Leyla_), che voleva una Taiichi e a tutte le mele del mondo (?).
Note: ringrazio la BiscottA (a t u m) per i suoi stupendi origami che mi hanno ispirata (?).
È la prima Taiichi che scrivo, quindi boh, penso che … YUUUUUUUICHIIIIIII.  ehm, cioè … buona lettura
 
 


 


 

 

cerano una volta due cigni
[due cigni blu. Poi ne arrivò anche uno arancione.]

 

« Yuuichi. » bisbigliò « Stai dormendo? »
Nel letto accanto al suo qualcuno si mosse un poco « Prima » borbottò, voltandosi verso il ragazzino.
« Yuuichi. » ripeté l’altro « Io non ci riesco. » mormorò solo.
Tsurugi rimase a guardarlo « E io cosa posso farci? » chiese.
Taiyou rimase un attimo in silenzio « Puoi raccontarmi una storia, Yuuichi? »
« Come ai bambini? »
Taiyou annuì convinto e Tsurugi sospirò, un po’ scettico.  Non era mai stato bravo a raccontare favole o cose simili. Era sua madre quella esperta.
Sua madre tornava a casa da lavoro sempre molto tardi, ma nonostante questo trovava il tempo per andare nella camera dei suoi figli.
Lui amava sentire quelle favole, ma suo fratello Kyousuke ancora di più. Sarebbe rimasto alzato ore ed ore pur di sentirne una di quelle inventate dalla madre.
Erano rimasti alzati fino a tardi, quella notte, quando la loro mamma non tornò. E non tornò nemmeno il giorno dopo. O quello dopo ancora.
« Yuuichi » mormorò di nuovo Taiyou. Senza che il maggiore se ne accorgesse il più piccolo era uscito dal tepore delle sue coperte ed ora era seduto sul letto del diciottenne, che sospirò ancora.
Taiyou si sdraiò accanto a lui « Allora? » sussurrò.
« Allora … »
 

C’erano una volta due cigni blu.

 
« Blu? Quali cigni sono blu? »
Yuuichi lo guardò « La vuoi sentire una storia sì o no? »
Taiyou arrossì e abbassò lo sguardo, borbottando qualcosa di incomprensibile.
 

C’erano una volta due cigni blu.
Vivevano in un luogo immerso nella natura e a loro piaceva giocare nell’erba.
Erano molto felici.

 
“Nii-san, passami la palla!”
La palla si alzò in aria e pareva quasi volare.
Era alta e quando Kyousuke tentò di prenderla si ribaltò, mancandola.
La palla rotolò giù per la collinetta e il minore dei due fratelli rimase a pancia all’aria con lo sguardo rivoltò verso le nuvole.
“Devi avere pazienza. Ti sei mosso prima che il pallone arrivasse alla tua portata.”
Kyousuke sbuffò “È colpa tua. L’hai lanciata troppo alta nii-san, sembrava dovesse toccare il cielo.”
Yuuichi si lasciò scappare una risata.
 

La loro vita scorreva tranquilla.
Un giorno, però, accadde una cosa che cambiò tutto.
Comparve un cacciatore, all’improvviso, dal nulla.

 
“Nii-san, nii-san, il pallone è finito sull’albero!”
Yuuichi osservò la sfera bianca e nera tra i rami sottili.
“Questa sera lo diremo a papà.” disse “Userà la scala per riprenderlo.”
Kyosuke strinse i pugni e puntò i piedi a terra. “Ma io voglio giocare ancora!”
“Kyousuke, non possiamo giocare a calcio senza un pallone. Troviamo un altro gioc— Kyousuke, non arrampicarti, è pericoloso!”
 

Il cacciatore aveva con sé un grande fucile.
Lo puntò contro il più piccolo dei due cigni blu, che non si era accorto della sua presenza.
Il cacciatore si preparò a sparare.

 
“Nii-san, ci sono quasi!” esclamò Kyousuke guardando il fratello, che si era arrampicato dopo di lui.
“Scendi, per favore! Non costringermi a venirti a prendere!”
“Ma nii-san, te l’ho detto, ci sono quas—“
“Kyousuke!”
 

Il cacciatore sparò, ma il proiettile non colpì il cigno più piccolo.
Il maggiore dei due si era parato davanti a suo fratello.
La pallottola lo colpì, ma non lo uccise e il cacciatore svanì come un fantasma.

 
Il mondo era sotto sopra. O forse erano loro quelli finiti sotto sopra.
Si era udito una specie di “crack” e poi il ramo che sosteneva Kyousuke si era spezzato senza troppi complimenti.
Il mondo era sotto sopra.
Cercò di riportarlo alla normalità, cercò di alzarsi.
Non ci riuscì e l’unica cosa che vide prima di perdere i sensi furono gli occhi del fratello minore velati dalle lacrime.
“Nii-san!”
 
Taiyou strinse la mano di Yuuichi nella sua e le loro dita si intrecciarono.
« Poi … cos’è accaduto? » chiese piano, appoggiando la testa alla spalla dell’altro.
Quest’ultimo aspettò prima di parlare di nuovo.
 

Il cigno più grande tentò di spiccare il volo, ma non ci riuscì.
Uno dei cigni più anziani disse che il maggiore dei due cigni blu non avrebbe più potuto volare.
Il cigno blu allora si arrabbiò con il fratello, dicendogli che era colpa sua, perché non era stato attento.
Il piccolo cigno più volò via e il cigno più grande non lo vide più.

 
“È tutta colpa tua!”
“Nii-san, mi dispiace …”
“Ti avevo detto di non salire su quell’albero, ma tu non mi hai ascoltato!” gridò, fuori di sé “Ed ora non potrò più camminare … non potrò più giocare a calcio …”
“Nii-san …”
“Vattene via, non voglio più vederti!”
 

Il cigno più grande dopo un po’ però si sentì in colpa.
Capì che non serviva a nulla prendersela e cercò di ricominciare a volare.
Per quanto si sforzasse, però, non ci riusciva.
Stava per arrendersi davvero, quando arrivò un cigno.
Era un cigno arancione.

 
« Arancione? » sbottò Taiyou « Non bastavano blu? »
Yuuichi lo ignorò e gli strinse di più la mano.
Amemiya sentì le guance infiammarsi.
 

Era un cigno arancione e piccolo. Era bellissimo.
Il cigno arancione disse al cigno blu che non doveva perdersi d’animo.

 
“Ciao! Tu devi essere Yuuichi Tsurugi. Piacere di conoscerti, mi chiamo Amemiya Taiyou.”
Yuuichi squadrò da capo a piedi il ragazzino davanti a lui.
“Tu perché sei qui?” chiese Taiyou.
Yuuichi abbassò lo sguardo.
“Non riesco più a camminare.”
“Non hai provato?”
“Sì, ma non ci riesco.” Rispose, quasi seccato.
“Beh, non dovresti arrenderti!” e sorrise.
Era … era il sorriso più bello del mondo.
 
« E cosa è accaduto dopo? » domandò Amemiya, affondando il viso nell’incavo del collo del maggiore.
« Arrivò un coniglio giallo fluo. Anzi, no, verde evidenziatore. »
Taiyou sorrise divertito.
Era il sorriso più bello del mondo.
 

Il cigno arancione era piccolo e malato eppure non si arrendeva mai e
Disse al cigno blu che prima o poi sarebbe tornato a volare e il cigno blu … si innamorò di lui.
Per ringraziarlo, il cigno blu decise che avrebbe protetto il piccolo cigno arancione per sempre.

 
« E poi? »
« Poi? » ripeté Yuuichi « Beh, poi … nulla. La storia finisce qui. »
« Era corta » borbottò Taiyou « E inoltre » disse, alzando un po’ il viso « Le favole di solito finiscono con un bacio »
Tsurugi rimase in silenzio.
« Il cigno blu alla fine non bacia il cigno arancione? » chiese il ragazzino.
« Non ne aveva il coraggio. » rispose piano Yuuichi.
« Allora … allora facciamo che è il cigno arancione a baciare quello blu. »

 
L’erba del giardino dell’ospedale era fresca e stare all’ombra di quell’albero era rilassante.
“Taiyou …” iniziò Yuuichi, facendo un respiro profondo “Taiyou, io credo amarti. Anzi, no, io ti amo.”
Lo disse all’aria, perché Taiyou lì non c’era.
Era ad una partita e chissà quando sarebbe tornato.
“Non importa.” si disse tra sé e sé e pensò al bellissimo sorriso di quel ragazzino.
“Ti aspetterò.”




 




 

 
*Angolo del Girallo Lallo che mangia muffins*
-se ne mangia ancora un po’ finisce che scoppia-
*Il Girallo investe Alicchan con un tram*

In questo angolo autrice non so cosa dire, quindi mi limito ad offrirvi un biscotto (?) e lasciarvi prima la mia versione della storia -molto più corta e scema (?), che ho poi modificato per scrivere la fic- e la versione originale creata da a t u m ~


[La mia storiella scema]
C'erano una volta due cigni, uno blu e uno arancione, che si amavano tanto.
Un giorno arrivò un coniglietto tanto carino che comandava un aeroplanino radio-comandato (?), ma perse il controllo e l'aeroplanino si schiantò sul cigno blu, rompendogli le gambe (?).
Il cigno arancione da quel giorno si prese cura del cigno blu, che non poteva più camminare.


[La storiella della BiscottA, ambientata nella sua stanza ... penso (?)]
Yuuichi vive segregato assieme agli altri ...*conta* 213 cigni, ed è molto triste.
Ha pure perso suo fratello perché i cigni blu sono tanti, e siccome anche suo fratello era blu, non lo ha mai più ritrovato dal giorno in cui questo è andato a trovare il suo amico Tenma cigno giallo dall'altra parte dello scatolo dove li ho messi. 
Allora Yuuichi decide di scappare sulla mensola, e incontra un coniglietto verde che era molto triste perché viveva sopra il libro "Il Galateo Oggi" che gli metteva depressione.
Allora partono in un viaggio epico e raggiungono il comodino dei manga, incontrando Red con la sua squadra di Pokémon.

Per sbaglio Yuuichi cade dal comodino e si schianta sulle scarpe da ginnastica che fanno la muffa da non so quanto tempo.
Allora camminano assieme per tanto tempo, fino a raggiungere la scrivania. Incontrano il temperino Pappagallo Alex, che indica loro la via per il monte Lampada, dove staziona il Bakugan figo, il Buddha, e soprattutto un aeroplanino che avrebbe concesso loro di tornare sul letto. Durante il tragitto però incontrano molte avversità, quali le iguane e la rana, che governano il Regno della Scrivania Empirica

A quel punto, mentre stanno per morire (un cigno è più piccolo di una rana, esatto), arriva il cigno arancione, l'unico cigno arancione di tutta la stanza, che scatafascia i tre cosi cattivi e salva Yuuichi e il piccolo Fei. A quel punto, nella traversata sugli scaffali pieni di statuine varie di Pokémon malvaggi, libri di scuola altrettanto malvaggi e vari aggetti malvaggggissimi per disegnare, Yuuichi e Taiyou si innamorano e decidono di tornare nello scatolo dei cigni per sposarsi e vivere felici.
Mentre però stanno per salire sull'aeroplanino grande, però, un altro che ha perso il controllo sta per schiantarsi.
Si schianta e muoiono sotto gli occhi del coniglio.
A quel punto i loro animi salgono in cielo, sbattono contro il soffitto e tornano nello scatolo, mentre Fei riprende il suo viaggio alla scoperta della mia camera cercando il famigerato Dinosauro Robot che ora chiamerò Tyrano.

 
Peace, Love and lots of Taiichi ♪
Buone feste in anticipo, nel caso non riesca ad aggiornare Bloody Mary prima di Natale .u.
Un abbraccio koaloso (?),
Alicchan ~

   
 
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