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Autore: TangerGin    18/12/2012    6 recensioni
Non potremmo essere più distanti l'uno dall'altra, lo dicono persino i nostri nomi.
{in revisione}
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ Capitolo 4 ~



Cercai di aprire gli occhi impastati dal sonno e dal dopo sbronza, tentando di capire se ero a casa.
Appurato che sì, quella era la mia camera, mi sollevai a sedere, appoggiandomi alla testata del letto.
La sveglia segnava le 13:19. Non male.
Mi strofinai il viso, nel tentativo di darmi una svegliata, e mi accorsi che avevo ancora indosso i vestiti della sera precedente. Unica memoria del fatto che a quella festa c’ero stata sul serio.
L’ultimo ricordo non sfocato che avevo era di me che bevevo un bicchiere di vino rosso conversando amabilmente con un’ochetta amica del padrone di casa, da lì in poi avevo immagini confuse che si sovrapponevano: io dispersa che cerco Jess, Niall che mi fa bere, una discoteca (c’era una discoteca? Eh?), io che ballavo con qualcuno, Louis che mi trascina in ascensore…
La testa iniziò a pulsarmi e girare fortissimo, tant’è che mi distesi nuovamente sul letto.
Ho bisogno del mio bibitone anti sbornia.
Raccogliendo le poche forze che mi restavano, mi alzai, sfilandomi velocemente i vestiti ed indossando il mio pigiama con le renne.
Quindi, a passo di zombie, mi diressi in cucina. Nel tragitto lanciai un’occhiata in salotto: Jess e Tommo sonnecchiavano abbracciati (e stranamente vestiti) nel divano-letto. Finché non aprivano bocca per dirsi stucchevolezze erano quasi carini.
Preparai il mio bibitone a base di tea verde, menta, cannella e un goccio di latte fresco, spiluccando una ciambella lasciata là da tempo immemorabile, che mi provocò un conato. No, cibo solido da evitare. Decisamente da evitare.
“’ngiorno” biascicò una stravolta Jess, entrando in cucina. Il suo vestitino in pizzo blu cobalto era ancora perfetto, ma lo stesso non si poteva dire della sua frangetta, che aveva preso una strana piega verso l’alto, che mi ricordò… Un ciuffo? Sì, un ciuffo.
Un ciuffo biondo?
Appoggiai la testa sulle braccia, spalmandomi sul tavolo di cucina.
“Dovevi fermarmi al quinto shottino di vodka, Jess”
“Oh, guarda, mi sarebbe piaciuto. Peccato che ti avessi totalmente perso di vista! Si può sapere dove sei stata per due ore? Sei comparsa improvvisamente in mezzo alla folla già ubriaca marcia!!!”
Perché-stava-urlando.
Abbassa la voce, ho un udito da pipistrello quando sono ciucca, lo sai – replicai, tappandomi le orecchie – comunque ricordo poco e nulla. Soprattutto della parte finale della serata, nemmeno mi ricordo come diavolo ho fatto a tornare a casa”.
Jess scoppiò a ridere “Ma come!? Non ti ricordi la parte migliore della festa?”.
Dio no, che cazzo era successo. La fissai con aria interrogativa, aspettando una spiegazione.
“Innanzitutto, hai ballato. E già di per sé questo è un evento da segnare sul calendario. E non solo: hai ballato con due ragazzi assieme! Sembrava una scena da video di Sean Paul, eri fantastica!”
Alzai la testa di scatto.
“Che minchia dici, no. Chi cavolo erano questi. Dimmi che ho solo ballato, SPERO CHE TU MI ABBIA TENUTO D’OCCHIO!”
“Erano due amici di Louis, Harry e un indiano boh di cui non ho colto il nome, lo chiamavano tutti DJ M. Due tizi piuttosto fighi, se la cosa ti può consolare” continuò ridendo Jess. Affondai il viso tra le mani, in preda all’odio per me stessa. Perché non so contenermi quando bevo. PERCHE’. E poi avevo ballato con quel decerebrato di Harry, PERCHE’ NESSUNO MI HA FERMATA?!
“Poi ho visto che ti allontanavi con il moretto ma, dato che sono una amica coi fiocchi, ti ho seguita perché non volevo facessi stronzate. E soprattutto perché speravo di poterti ricattare – amica coi fiocchi, certo borbottai, mentre Jess continuava a raccontare – ma mi hai delusa: vi siete accasciati su un divanetto a parlare animatamente di non so bene cosa, ad un certo punto mi sa che avete addirittura litigato! Uno spasso totale. Dopodichè sei tornata da me furiosa, biascicando che te ne volevi andare e, considerato che si era fatto tardi, ti abbiamo riportata qua. The end.”
Tirai un sospiro di sollievo. Non ero tipa da darla a destra e a manca, certo. Ma quando ho più alcol in corpo che sangue non so mai cosa aspettarmi da me stessa.
“Tutto è bene quel che finisce bene” constatai, e mi diressi in camera con in mano la mia tazza di succo curativo, seguita da Jess.
Ci buttammo sul mio letto e, mentre lei iniziò a tessere le lodi di Tomlinson (dio quanto è stato carino, non puoi capire! Un vero gentleman. Abbiamo anche ballato un lento, mentre tu eri dispersa, è stato ma-gi-co blablablabla) accesi il pc. Non controllavo le mail da due giorni, come minimo il Mahajan mi aveva risposto di sabato sera, sfigato com’era quell’uomo.

Da:zayn.m@ucl.uk
A:a.vogel@ucl.uk
Data:28/09/2012
Oggetto: Re: Walter cazzo White
“Scherzi, Walter White è un personaggio fantastico. Sì, forse lo vorrei vedere morto anche io, ma solo nell’ultima puntata finale del telefilm. Come fai a trattarlo così male, pooooverino, ti ricordo che ha il cancro!
Comunque, per fortuna ho passato il tuo nerd-test. Temevo già le conseguenze se avessi detto che Star Trek è superiore a Star Wars, cosa che mmh, forse un po’ penso? :P dai, no, abbasso l’ascia di guerra.
Beh, ti devo salutare perché è giovedì mattina ed il giovedì mattina è il mio giorno di recupero fumetti. L’ultimo numero degli Avengers mi attende (sì, in caso tu te lo stessi chiedendo, questo è il mio nerd-test per te, cara la mia April Vogel. Attenta a come rispondi, ti ricordo che ho in mano le redini della tua laurea).
Che la forza sia con te,
Z.”

Sorrisi nel leggere la mail, non ascoltando minimamente quello che mi stava dicendo Jess.
Questo Zayn stava tornando ad assomigliare sempre più ad Ed Westwick.

Da:a.vogel@ucl.uk
A:zayn.m@ucl.uk
Data:30/09/2012
Oggetto: hangover
“Vorrei scrivere un papiro su quanto io adori gli Avengers e sul fatto che, nonostante ciò, i fumetti Marvel non potranno mai essere all’altezza dei fumetti DC (team Batman 4ever) ma la mia testa si rifiuta di collaborare causa dopo sbronza di dimensioni colossali. Non riesco nemmeno a trovarti un insulto abbastanza velato per aver insinuato che Star Trek sia migliore di Star Wars.
E’ già tanto se mi ricordo come mi chiamo. June Vogel, giusto?
Buon sonno domenicale,
la simpaticissima A.”

Del Mahajan ovviamente nessun segno di vita. Vedevo l’esame di Chimica Fisica II allontanarsi sempre di più.
Spensi il pc perché la luminosità dello schermo irritava i miei poveri occhi ancora provati dall’alcol e recuperai il cellulare, che avevo mollato nella tasca della gonna. Trovando anche un pezzo di carta sgualcito.
“Se ti va di bere un altra sera di kueste, ciamami! xxxxx Harry” seguito dal suo numero di telefono.
Ma ci è o ci fa?
Fissavo con aria confusa quel biglietto scritto in una lingua praticamente sconosciuta, quando Jess me lo sfilò di mano, scoppiando in una fragorosa risata.
“Dai, però è tenero!” constatò, riconsegnandomi il bigliettino.
“Beh, se magari sapesse scrivere sarebbe meglio” risposi.
“Ma se era più ubriaco di te! Il fatto che sia riuscito a scrivere credo sia già un traguardo, evidentemente hai fatto colpo” ammiccò lei. Alzai gli occhi al cielo. L’ultima cosa che mi interessava era fare colpo su uno degli amici fighetti di Louis, tutti casa-e-disco.
Fortunatamente un urlo proveniente dal salotto interruppe la nostra conversazione. Non ero in grado di sopportare Jess in modalità viva l’amore che cercava di sistemarmi con quell’Harry.

“SEI UNO STRONZO!” urlò Hanna, lanciando il mio vaso da fiori preferito in direzione di Louis, frantumandolo.
“EHY EHY EHY calma, quel vaso ERA mio, porco cazzo! - mi precipitai tra i due – cosa diavolo sta succedendo!?”
“Forse dovresti chiederlo a questo stronzo. O no, forse dovresti chiederlo a quella troia che hai portato in casa?” mi gridò addosso faccia di chiulo, col viso rosso come il culo di un babbuino. Mi dovetti trattenere dal picchiarla, ma Jess mi fece segno di evitare. Come faceva a mantenere la calma quando una pazza isterica le aveva appena dato della troia era un mistero.
“Okay, sappi che sto facendo uno sforzo davvero immane per non prendere tutta la tua robaccia e il tuo deretano rinsecchito e buttarvi fuori da casa mia. Evidentemente tu e Louis dovete PARLARE quindi adesso io e Jess usciamo e se quando rientro trovo anche solo una scheggia di qualcosa di mio rotto, ti ammazzo. E poi butto fuori dalla finestra i tuoi inutili resti. Sono stata chiara?”
Hanna annuì, intimorita. In realtà ero un po’ un tiranno in quella casa ma, se non lo fossi stata, quell’appartamento sarebbe stato un rivenditore autorizzato di malattie sessualmente trasmissibili, non so se mi spiego.
Andai a infilarmi una tuta, presi il giubbotto e uscii con Jess, senza dimenticare di guardare in cagnesco la mia coinquilina prima di varcare la soglia di casa.

“Ma io non pensavo stessero assieme! Cioè, tu mi avevi detto che NON stavano assieme!” disse con tono preoccupato Jess.
“Infatti E’ COSI’. Vanno a letto assieme, okay, ma non stanno assieme. Evidentemente quella è una pazza furiosa e non riesce a vedere la differenza tra le due cose, nonostante la sua amichetta laggiù sia più frequentata di H&M durante i saldi” risposi sbuffando, pensando ancora al mio povero vaso.
Ci incamminammo verso Regent's Park. Un debole sole faceva capolino dalla spessa coltre di nubi tipiche londinesi, illuminando quell’ultima domenica di settembre. Prendemmo due frullati da Starbucks e andammo a goderci quei caldi raggi sulle sdraio del parco.
“Sai, credo che tu debba chiamarlo” disse Jess, mentre si rilassava ad occhi chiusi.
“Mmmh, fammi pensare? No, non credo. Harry è l’unica persona che ricordo della festa di ieri e posso assicurarti che, da sobria, gli ero stata ben lontana. Non è il mio tipo.”
Jess aprì gli occhi, sporgendosi verso di me.
“April, da quant’è che non esci con qualcuno? Non ti chiedo da quant’è che non fai sesso, perché non voglio nemmeno saperlo, ma per lo meno uscire con qualcuno! Sai, il mondo non è popolato solo da teste di cazzo come Matt.”
“Matt non c’entra nulla. E comunque non esco con nessuno perché non ho voglia, okay? E’ una fatica, pensare a dove andare, cosa dire, come vestirsi…e poi ho troppe cose da fare. Passo più di metà della mia settimana in università, e l’altra metà sto con Alex. Ecco visto, esco con qualcuno: Alex!” scherzai, cercando di evitare quella discussione.
La realtà era che Jess aveva toccato un tasto dolente. Era vero, non uscivo con nessuno da quando Matt, un mio compagno di corso per il quale mi ero presa una sbandata totale, mi aveva dato un due di picche. Ovviamente avendomi prima illuso che ero la ragazza perfetta per lui, e non aveva mai incontrato nessuna come me eccetera eccetera. Uno stronzo dimensioni stellari, che aveva preferito una strafiga col corpo da modella invece di me, una nanetta fissata con i telefilm e i fumetti. Beh, come biasimarlo?
Jess sbuffò “Dovresti ritagliarti un po’ di tempo per te, April. Dico davvero, se continui così impazzirai, sei tesa come una corda di violino. Invece ieri alla festa eri così…”
“Ubriaca, Jess. Ero ubriaca. Comunque, davvero: se avessi voglia di uscire con qualcuno lo farei. Solo che non c’è nessuno che mi stimoli intellettualmente. Insomma, nessuno è alla mia altezza, diciamolo.” Tentai nuovamente di buttare il discorso sullo scherzo. Non ne potevo più di quel terzo grado.
“Vabbene, ho capito, non vuoi parlarne. Ma ribadisco che una chance a quell’Harry dovresti dargliela. Dopotutto è piuttosto carino, e se anche non siete anime gemelle puoi sempre testare le sue doti sul piano orizzontale...” ammiccò, lanciandomi uno sguardo furbo.
Sospirai. Forse non aveva tutti i torti.
“Ci penserò, okay? – la liquidai, alzandomi in piedi – torniamo a casa che sono proprio curiosa di vedere quanti danni ha subito la mia dolce dimora”.

Trovammo Louis disteso sul divano a guardare la tv. Tranquillissimo, come se non fosse successo nulla.
Mi piantai davanti a lui, ostacolandogli la visione, e fissandolo spazientita, in attesa di una risposta.
“E’ uscita per ‘sbollire la rabbia’ cito testuale – disse, spostando la testa per cercare guardare lo schermo della televisione – quella è matta totale. Potevi anche avvertirmi” concluse, spegnendo definitivamente la tv e mettendosi a sedere.
“Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a… tutto questo” disse a Jess, indicando il casino lasciato dal loro litigio. La mia amica scosse la testa “No, figurati. Lo so che Hanna non ci sta molto con la testa…”
“E’ vero, ma è anche colpa mia. Avrei dovuto evitare di andarci a letto in primo luogo” sospirò lui, quasi…dispiaciuto? Non era da Tommo. Jess arrossì imbarazzata.
Mi defilai dal salotto, andando silenziosamente in camera mia, lasciando quei due ai loro discorsi. Magari a Louis piaceva davvero Jess. Se la faceva soffrire aveva una castrazione gratis assicurata.


Da:zayn.m@ucl.uk
A:a.vogel@ucl.uk
Data:30/09/12
Oggetto: Re: hangover
“Non sei la sola. Ad essere in dopo sbronza, intendo. Ieri sera serata distruttiva, dovrei rammentarmi di smettere di bere quando incomincio a vedere le cose doppie, vero? Peccato che il problema stia proprio nel ricordare: ieri notte potrei anche aver baciato Megan Fox in sella ad un cavallo in corsa e non me lo ricorderei. Ah, che caro amico, l’Alcol!
Comunque, se speravi di attaccar briga dicendo che la DC è meglio della Marvel beh, stavolta mi trovi d’accordo. Team Batman 4 ever. Anche se il mio preferito, lo ammetto, è Green Lantern (quanto è brutto il film? Lo hai visto? Uno scempio).
Buon recupero sbornia, June.
Z.”

Mi ritrovai a sorridere come un’ebete davanti allo schermo del pc. Questo Zayn cominciava a restarmi troppo simpatico.

Da:a.vogel@ucl.uk
A:zayn.m@uck.uk
Data:30/09/12
Oggetto: Bravo ragazzo
“Oh, vedi che quando ti ci impegni sei intelligente? Hai fatto la scelta giusta a stare nel team DC. E Green Latern piace un sacco anche a me (e no, non voglio parlare di quel film. Ryan Reynolds, seriamente? E BLAKE LIVELY? Imbarazzante è dir poco). Direi che anche sul piano fumetti ci siamo. Che mi dici dei libri invece? Voglio dire, non sarai mica uno di quegli spregevoli esseri che non sono cresciuti a pane, acqua ed Harry Potter? No perché sia ben chiaro: se non sei un Potterhead possiamo anche mettere una pietra sopra questa conversazione, sappilo.
Comunque grazie per l’augurio, il recupero sbornia è andato meglio del previsto considerando che sono riuscita persino a buttar giù un frullato. Sono soddisfazioni! Sì, il problema del nostro amico comune Alcol è che ti fa dimenticare dei bei momenti passati assieme a lui. Ma forse certe volte è meglio così, dico bene?
Buona notte,
A.
Ps. No non sono riuscita a trovare un saluto simpaticissimo stavolta, sono troppo stanca. Perdonami.”

Quella notte mi addormentai sperando che Zayn odiasse Harry Potter. Così avrei avuto un buon motivo per smettere di scrivergli e questa sottospecie di cotta per questo tizio virtuale sarebbe finita ancor prima di sbocciare.



AHAHAHAHA speravate in una scena alla festa? EBBENE NO! Sono malefica ahrahrahr c:
Scherzi a parte, questo è un capitolo un po' di passaggio ma mi servirà poi per il futuro già già già...e che ne pensate di Hazza che lascia bigliettini? AHAHAH!
Insomma, fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto, e ringrazio davvero di cuore tutte le ragazze che stanno seguendo e commentando! Vi adoro ♥
xx Gin~

 

   
 
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