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Autore: nikolas    19/12/2012    3 recensioni
Posarono i bagagli, Lela comunicò al fratello che si sarebbe fatta una doccia prima di uscire perciò Tom ne approfittò per fare un giro del palazzo. Scese al piano terra e si diresse verso la pizzeria, la scena che gli si parò davanti lo lasciò senza fiato. “S-Simon?!”
Si trovava davvero dopo undici anni faccia a faccia col suo migliore amico, IL SUO AMICO PER LA PELLE?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DAL CAPITOLO PRECEDENTE
-Dopo mille altre avventure, Lela e Diuk era riusciti a scovare la password per aprire la cassaforte a casa di Maya. Una volta giunti a casa della donna, una nuova sorpresa c’era ad attenderli: Maya si era impiccata e la polizia stava ultimando gli accertamenti.-


CAPITOLO DECIMO
Batarono dieci minuti perché la polizia concludesse i suoi compiti: non vi erano più dubbi, Maya si era suicidata impiccandosi. In quel breve lasso di tempo, Lela e Tom non proferirono parola, in compenso, entrambi, pensarono a tutto quanto era accaduto loro da quando erano ritornati a Millow poco più di sette mesi prima. Fu il procuratore Smith a interrompere il loro silenzio “Ragazzi, potete seguirmi all’interno dell’abitazione con la password della cassaforte? Pregherei però Diuk e Simon di attendere qui fuori, non per altro, ma per evitare problemi con il commissario, il quale è giunto qui apposta, dopo esser stato avvisato del suicidio di Maya” Nessuno dei quattro ribattè e i due fratelli seguirono James in casa. Ad attenderli c’era il commissario, una donna sulla quarantina, alta, snella, ma con un viso che faceva trasparire tutto quello che probabilmente aveva dovuto passare nel corso della sua vita. Tutto si svolse nel più completo silenzio: Lela porse la password al procuratore, il quale, messosi i guanti, aprì la cassaforte, estrasse la pistola incriminata, la mise in un sacchetto e la consegnò al commissario che pregò uno dei suoi uomini di farla avere al più presto alla scientifica. Ma proprio mentre stava per chiudere la cassaforte, Smith si accorse della presenza di un dvd, lo prelevò e dopo essersi confrontato con il commissario decise di inserirlo nella TV lì accanto. Era un videomessaggio. Di Maya.
La donna, seduta prorio sul letto di quella stessa casa, cominciò “Chiunque vedrà questo dvd, scoprirà tutto quello che è successo a due persone chiamate Tom e Lela e ai loro genitori. Pregherei la persona che avrà questo onore di riferire tutto alla polizia e appunto, a Lela e Tom, anche se suppongo che se questo video stia andando in onda, è solo grazie alla prontezza e alla caparbietà di questi due fratelli, quindi mi rivolgerò, d’ora in avanti, proprio a loro. Tom e Lela, comincio col dirvi ciò che più vi preme sapere, è inutile che mandiate ad analizzare la pistola, sono stata io a uccidere Martha, vostra madre. E per dirla tutta sono stata anche io a mettere l’ordigno nel computer e nella pizzeria. Penserete che io sia una pazza, forse. Il mio problema più grande, però, era non permettervi di vincere questa battaglia cominciata anni fa con vostra madre. Ora però è arrivato il momento che vi spieghi tutto, dal principio.
Mio padre ha sempre avuto problemi di droga, è per questo che mia madre lo lasciò e andò a vivere in Irlanda, ma per me, al contrario di quanto tutti pensano, lui era una persona importantissima e, appena saputo del suo ennesimo guaio con la giustizia, ero tornata qui a Millow per assisterlo. Non volevo che nessuno lo sapesse, perché se qualcuno fosse venuto a conoscenza del mio spostamento per il motivo che vi ho appena detto, sarebbe anche venuto a conoscenza dei problemi di mio padre precedenti a questo e con tutta probabilità lo avrebbe fatto sbattere dietro le sbarre. E io questo non potevo permetterlo. Tornando al discorso che vi stavo facendo, quando tornai a Millow, scoprii che mio padre stava pagando un buonissimo avvocato per la causa in corso, e a suo dire, quest’avvocato, vostra madre, lo avrebbe scagionato in maniera definitva. Io continuai a vivere nell’ombra per qualche settimana fino a quando non conobbi un uomo, molto più grande di me, chiamato Matt Klaus, con il quale ebbi una relazione clandestina che durò qualche mese…” “Blocca tutto, James!” Disse Tom, interrompendo il video. Il ragazzo era allibito, non poteva credere a quello che aveva appena sentito: suo padre aveva tradito sua madre con Maya. Lela sbiancando disse “Ecco perché io mi ricordo di quelle continue litigate furibonde tra loro…”. Il procuratore decise di interrompere per qualche minuto la vista del dvd per far prendere ai fratelli una boccata d’aria. Dopo cinque minuti, i quattro decisero di riprendere il video dal punto in cui era stato fermato. “Ovviamente la nostra relazione si dovette interrompere perché vostra madre lo venne a scoprire, minacciò di dire a tutti chi ero e cosa era venuta a fare a Millow e per questo decisi di interrompere qualsiasi rapporto con vostro padre. Martha decise di non separarsi da Matt proprio per il vostro bene, ma era evidente che tra i due qualcosa si era rotto. Non passarono nemmeno due settimane che mio padre finì in carcere, era evidente: vostra madre si era gustata la vendetta privandomi dell’unica persona a cui, forse, tenevo veramente. Non potete immaginarvi quello che provai quando lo venni a scoprire; decisi che Martha doveva pagare tutto, fino all’ultimo centesimo… Poi sapete come è finita. Una sera piovosa, con la scusa di avere un colloquio con lei, entrai nel suo ufficio ormai deserto e le sparai cinque colpi silenziati in pieno petto che la lasciarono distesa sul pavimento priva di vita. Depositai lì vicino una cravatta di vostro padre, per depistare le indagini e me ne andai, soddisfatta. Quel giorno decisi appositamente di non mettermi i guanti per impugnare l’arma, cosicchè mio padre avesse per sempre tenuto in mente quanto avevo fatto per lui. Questo è tutto. Da quando siete tornati, mi son fidata delle persona sbagliate, per questo la battaglia la avete vinta voi, ma non vi lascerò la soddisfazione di vedermi dietro le sbarre. Spero di vedervi, insieme al resto della vostra famiglia, all’inferno. Addio!” Con queste parole di ghiaccio si concluse il video. Poco dopo, il commissario ricevette la chiamata dalla centrale: la scientifica confermava, le impronte sulla pistola erano di Maya.
Tom e Lela erano scossi, finalmente avevano scoperto tutta la verità sull’omicidio di Martha, ma c’era qualcosa che non andava in loro: non erano soddisfatti di quanto avevano appena sentito, anzi, erano quasi inorriditi. Passò qualche minuto.
Dopo poco tempo, i due fratelli, con il procuratore Smith, raggiunsero Diuk e Simon e raccontarono loro tutto quanto era successo. Le reazioni dei due uomini furono le stesse avute dai fratelli.
Decisero, per quanto possibile, di lasciarsi alle spalle tutto, e di andare tutti e cinque insieme a bere qualcosa per concludere la brutta storia cominciata anni e anni prima.
Il procuratore Smith se ne andò per primo dalla piccola festicciola. Lui, forse, era l’unico ad essere veramente soddisfatto per tutto quello che era successo: era riuscito a risolvere il caso, ovviamente non nel modo in cui si aspettava, per il quale aveva combattuto tanto affinchè venisse riaperto. Ora se ne poteva andare via da Millow, da un’altra città, un’altra volta, in cerca di qualche nuovo paesino in possesso di qualche oscuro mistero che aspettava solo lui per essere risolto.
FINE CAPITOLO DECIMO


---> FINALMENTE SIAMO ARRIVATI AL DECIMO CAPITOLO (ATTENTI, NON E' IL GRAN FINALE EH)! CHE DIRE? ANCORA UNA VOLTA VI RINGRAZIO GRAZIE! Ora avete scoperto tutto... forse in un modo un po' affrettato, ma sono io e a me piace così :) Fatemi sapere comunque tutto e recensite :) NIKOLAS
  
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