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Autore: NiNieL82    20/12/2012    2 recensioni
Isabella sta partendo dalla sua città. Studia lingue e si vuole laureare. Ma non è questo il morivo per cui ha deciso di scappare. Non riesce a tenere botta e vuole essere diversa da quello che dicono gli altri, da quello che gli altri pensano sia il bene per lei.
Sarà un nuovo lavoro a cambiare la sua vita. Un lavoro per nulla difficile. Almeno in apparenza, ma che le permetterà di crescere e di capire meglio il mondo in cui è entrata in punta di piedi. [Jude Law, no slash]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Chapter 7-


Cercasi Chiara disperatamente.


Isabella stava seduta di fronte a Jude in silenzio.

Aveva dovuto disdire con Carmen e non aveva visto Charlie Brown. E pensare che per quel motivo non aveva finito la sua relazione sul ciclo bretone, Re Artù, Mago Merlino e affini. E di certo non sarebbe bastato guardare 'La spada nella roccia' durante il week end per mettersi alla pari. E questo la faceva un po' innervosire.

Specialmente perché l'attore la guardava con un'aria afflitta che era tutta un programma e non aveva intenzione di spiegarle cosa fosse successo di tanto importante da non volerne nemmeno parlarne con la moglie.

I signori gradiscono?” chiese un cameriere avvicinandosi al tavolo.

Isabella si voltò verso l'uomo e sorridendo rispose:

Una fetta di cheesecake alle fragole e un bicchiere di succo alla pesca!”

Il cameriere segnò e chiese a Jude:

E per lei signore?”

Avete qualche cosa di alcolico?” chiese l'attore con voce roca.

No signore! Non abbiamo la licenza per vendere alcolici. Posso portarle qualcos'altro, se vuole!” sorrise il cameriere comprensivo. Doveva vedere gente in quello stato molto spesso, pensò Isabella.

Jude sospirò e rispose:

Una coca cola!”

Prima di pranzo?” intervenne Isabella.

Ehi! Ho trentotto anni, non sono uno dei miei tre figli, ok?” rispose Jude secco.

Isabella sollevò un sopracciglio e si domandò che cosa la stesse bloccando da tirare uno schiaffo a quel presuntuoso. Ma chi si credeva di essere?

Il cameriere scrisse e domandò di nuovo all'attore:

Desidera qualcos'altro?”

Jude scosse la testa e l'uomo concluse:

Bene! Tra un minuto sarò da voi!”e si allontanò.

Isabella tamburellò le dita sul tavolino, guardando fisso Jude e senza aspettare oltre gli domandò:

So che non sono affari miei. Ma davvero non riesco a capire perché tu mi sia piombato tra capo e collo così, dicendomi che sono l'unica con cui ti puoi confidare. Sono onorata di questo, ma non penso che sia consigliabile chiedere aiuto alla nanny dei tuoi figli solo perché è completamente estranea ad ogni situazione passata...”

Sienna mi ha lasciato!” rispose Jude serio.

Lo so! Me lo hai già detto!” replicò Isabella, ma venne bloccata da Jude che concluse con un serafico:

Mi ha trovato a letto con la mia assistente stamattina. Si chiama Chiara. Ed è italiana come te... E credo di essere sempre stato innamorato di lei!”

Isabella sollevò un sopracciglio stupita da quella esternazione dell'attore. Non rispose e fu una manna dal cielo perché in quel momento arrivò il cameriere con le ordinazioni. Rimase in silenzio ancora qualche attimo, tagliando un piccolo bordo della sua torta quando, sollevando la testa e guardando Jude, sbottò:

Non capisco proprio come voi uomini non riusciate a tenerlo nelle mutande nei momenti più opportuni. A parte che tu ami Sienna, non ci saresti tornato assieme, altrimenti. E Chiara... Non la conosco, non posso dare nessun giudizio o consiglio!” e senza aggiungere altro portò alla bocca il primo boccone di cheesecake.

Jude la guardò fisso. Isabella sollevò gli occhi e lo guardò per un attimo. E seria disse:

Hai una faccia da schifo quando sei triste!”

Jude ricambiò uno sguardo stupito e replicò:

Guarda che sono il tuo capo. Potrei licenziarti per questo!”

Come no!” rispose Isabella con un sorrisino, mangiando un altro pezzo di torta. “Sadie è il mio capo. E andiamo troppo d'accordo perché tu possa farmi licenziare. In quella casa, a dire il vero, conto più io di te!” e tracannò un lungo sorso di succo.

Jude era scioccato. La guardava con gli occhi spalancati, ma la sua espressione sembrava divertita. Per questo la giovane disse:

Non ti arrabbiare, cocco. Stavo solo scherzando. Avevo voglia di farti ridere di nuovo!”

Jude aggrottò la fronte e ribatté:

Tu sei strana!”

Sempre meglio di qualcuno che va dalla sua nanny a raccontarle le sue disavventure. E scusa se te lo dico, incazzati pure se vuoi, ma sei anche recidivo. Li ho letti i pezzi dei diari di quella Daisy Wright. E non l'ho fatto per pura curiosità, ma me li hanno fatti leggere i miei amici per mettermi in guardia sul tuo modo di fare!” concluse seria Isabella.

E quanto pareva colpì pure nel segno. L'attore non rispose, ma deglutì e pigolò:

Ecco perché ultimamente mi stavi sempre dando del lei!”

Isabella annuì e continuò a mangiare. Jude la osservò per qualche secondo e rispose:

Sono stato davvero uno stupido, mi spiace!” e con un sospiro disse: “Se ti ho dato impressione che stessi facendo il cascamorto con te, ti chiedo scusa dal più profondo del cuore. E vorrei davvero che potessi di nuovo darmi del tu e concedermi la tua amicizia!”

Jude si morse la lingua. Certo che stava facendo il cascamorto con lei! Non faceva altro che respingerlo e lui voleva darle una lezione. Almeno fino a quella mattina.

Io sono una che crede alla vera amicizia. Quindi stai attento Law. La prima che sgarri sei fuori!”

Jude annuì e facendo la croce sul petto rispose:

Parola di boy scout!”

Isabella sorrise e replicò:

Allora! Dimmi che cosa è successo con questa super gnocca della tua segretaria!”

E come fai a sapere che è una super gnocca?” domandò Jude divertito.

Mi basta sapere che è Italiana. E per quanto Madonna abbia tolto la maglietta English Do It Better da poco, sappi che il primato è sempre il nostro!” e muovendo il cucchiaino per incoraggiarlo a parlare aggiunse: “Su! Sputa il rospo!”

Jude sospirò e cominciò a raccontare.

Era meno affranto e questo rese orgogliosa Isabella. Era riuscita a farlo sorridere.


E tu pensi che sia normale!” esclamò Carmen mangiando una patatina.

Isabella bevve un lungo sorso dalla sua bottiglietta e richiudendola, voltandosi verso Carmen, replicò:

Certo che penso che lo sia, dal momento che è innamorato perso della sua assistente!”

E se ti dicessi che è una scusa per non sentirsi troppo in colpa per aver lasciato quella sciacquetta della Miller?” sentenziò tranquilla Carmen.

Lui non lo ha fatto per questo. E non cercare di mettere su capriole e piroette immaginarie che riguardino me in tutta sta storia. Io sono stata solo la sua spalla. Una persona completamente estranea a quello che c'è stato in passato...” si schermì Isabella, ma Carmen intervenne e ribatté:

E tu pensi che uno, dopo essere stato a letto con lei già una volta, si renda conto solo ora di essere innamorato della sua assistente tutto di botto? Sai come si chiama dalle mie parti? Capricho!”

Significa?” chiese divertita Isabella che accolse Charlie Brown che gli si era avvicinato scodinzolando.

Caprice!” sorrise Carmen. “E ti dico di più! Una volta passato vedrai che te lo ritroverai nudo nel letto! E tu non potrai farci niente!”commento serafica Carmen.

Isabella sollevò gli occhi al cielo e rispose:

Se devo essere onesta, quella che mi vuole convincere che tra me e Jude può esserci qualche cosa sei tu. Io non ci penso proprio!”

Carmen la guardò sollevando un sopracciglio, non riuscendo a celare la sua faccia divertita. Isabella sospirò e scuotendo la testa le disse:

Vai al diavolo!” e continuando ad accarezzare Charlie Brown cercò di non pensare a quello che aveva detto Carmen.

Non voleva giocarsi il lavoro, il master e la sua stessa permanenza in Inghilterra solo perché al suo capo piaceva fare il cascamorto con tutte le donne che gli stavano vicino.


Jude stava seduto nel suo salotto, facendo zapping da un canale all'altro. Non riusciva a prendere sonno e per di più, quel giorno, Chiara non si era fatta vedere a lavoro. E nemmeno Sienna si era fatta sentire per telefono. Per quello che riguardava l'attrice non c'era niente da stupirsi, al contrario, Jude lo aveva preventivato nel momento in cui lei se ne era andata via sbattendo la porta. Ma per Chiara qualche cosa lo aveva scosso nel profondo. Non era mai mancata, nemmeno la prima volta in cui si era fatto prendere la mano ed erano finiti a letto insieme.

Non vederla nello studio quella mattina aveva fatto capire a Jude quanto grave fosse la situazione.

Sospirò cercando un modo per poter vedere Chiara, ma qualsiasi scusa era non solo troppo banale, ma declinabile con la scusa più ovvia.

Infastidito spense la televisione e guardò lo schermo del televisore ultra piatto tornare grigio. Sospirò, immergendosi nel silenzio della casa e nel mare in tempesta dei suoi pensieri.

Doveva parlare con Chiara. Doveva chiarire in qualche modo quello che era successo. E se ci fosse riuscito avrebbe fatto di tutto per cambiare, diventare un uomo diverso da quello che era diventato dopo la sua seconda fallimentare relazione con Sienna.

Stava cercando una soluzione alla sua spinosa situazione quando sentì il cellulare squillare. Un messaggio.

Chi poteva essere? Si allungò verso il tavolino di cristallo che stava al lato del suo divano e guardò il display del suo Iphone. Era Isabella. Sorridendo lesse il messaggio:

Hollywood! Come stai? Passata la cotta per la tua assistente? O devo mandarti qualche spogliarellista a casa?

Jude rise di cuore e stava per rispondere quando gli venne un'idea.

Non aveva voglia di stare a casa da solo e per quello che ne sapeva Sadie e i ragazzi erano in partenza per la campagna quella sera.

Velocemente digitò:

Hai da fare questa sera?

A parte studiare una ventina di pagine? No! Niente di importante” non fece tardare la risposta di Isabella.

Jude sorrise e scrisse:

Che ne dici se ti passo a prendere e ti porto in localino carino. Prometto che starò attento che non ci siano paparazzi in giro e che tu non alzi troppo il gomito!

Stavolta la risposta si fece attendere un po' di più. Jude sospirò nervoso. Non aveva voglia di stare rinchiuso in casa e Isabella era una delle poche che davvero la facevano stare bene. Era simpatica e riusciva a togliere il meglio di lui. La risposta non arrivò dopo cinque minuti e Jude scrisse:

Ehi! Ci sei ancora? O qualcuno ti ha scippato il cellulare in casa di Sadie? Guarda che se accetti non ti mangio mica. E ti voglio ricordare che abbiamo già pranzato da soli. Dai! Non ho voglia di stare solo con le mie paturnie!

Attese qualche minuto e stavolta la risposta non si fece attendere. E l'attore sorrise per il tentennamento della giovane che aveva risposto:

Non è che ho paura che tu mi possa mangiare. Penso tutto di te, ma non che tu sia un cannibale. Quello che mi fa paura è che potrebbero vederci e non so come potrebbe reagire Sadie. Ecco tutto!

La risposta di Jude non si fece attendere. E con un lapidario:

Ci penso io! Fatti trovare pronta per le sette. E non accetto un no come risposta!” chiuse la conversazione andando a prepararsi anche lui.


La musica nel locale era molto forte. Jude beveva il suo drink guardandosi intorno e salutando di tanto in tanto delle sue vecchie conoscenze.

Isabella, al contrario, si sentiva un pesce fuor d'acqua. C'erano donne di una bellezza sconvolgente, fasciate in abiti da cocktail firmati, uomini vestiti secondo gli ultimi dettami della moda e ragazzi che parlavano di lavori che riguardavano la moda, il cinema e la musica.

Jude si rese conto dell'imbarazzo della ragazza e passandole una mano sulla schiena disse:

Guarda che qua sono un po' tutti dei sacchi che non stanno in piedi! Ci sono persone che potrebbero dirti di aver fatto parte di un grande film e poi scopri che non è vero niente!”

Isabella sorrise e rispose:

Può anche essere, però nel frattempo mi sento una perfetta idiota a stare qui a non parlare e sorridere a battute su cose che non capisco!”

Jude sorrise e disse:

Non ti preoccupare. Il deficiente sembro io che sto vicino ad una donna bella come te e non ci provo nemmeno!”

Isabella sbarrò gli occhi, stupita da quell'affermazione dell'attore, e arrossendo violentemente, prese a mescolare il suo cocktail analcolico con la cannuccia.

Jude parve non accorgersene e bevendo un lungo sorso del suo drink disse:

Scusa se ti ho distratto dalla tua tesi. Credo che avrai capito che è un momento no per me. Sienna che se n'è andata e Chiara che, a quanto pare, si è licenziata. Sembra quasi che tutto mi stia cadendo addosso e io non posso far nulla per fermarlo...”

Isabella ascoltò in silenzio guardando il suo bicchiere. Poi, voltandosi a guardare Jude, sorrise e rispose:

Perché me? Perché tra tutte le persone che conosci hai scelto me. Che cosa ho io che ti ha spinto a chiedermi aiuto e conforto?”

Jude guardò il contenuto ambrato del suo bicchiere in silenzio. Quella domanda lo aveva colto di sorpresa e non sapeva davvero che cosa rispondere. In effetti, oltre il fatto che era completamente estranea a tutti quegli avvenimenti, per quale motivo continuava a cercare la presenza di Isabella.

Si era stupito perfino lui quando si era scoperto a mandarle un messaggio nel cuore della notte. Eppure in lei c'era qualche cosa che lo tranquillizzava, qualche cosa che lo faceva sorridere anche quando non ne aveva voglia.

La guardò negli occhi e si rese conto che nonostante fosse molto lontana dai canoni a cui lui era abituato, Isabella era davvero una bella ragazza. Semplice e con degli occhi castani molto profondi.

Sorrise e bevendo il contenuto del suo bicchiere disse:

Credo che sia perché sei riuscita ad avere la fiducia dei miei figli in pochissimo tempo e perché non ti sei buttata subito ai miei piedi quando ho cominciato a farti il filo” e sorridendo, fingendosi imbarazzato ammise, grattandosi la testa: “Sì! Lo ammetto! Ti ho fatto il filo e mi sento un perfetto idiota visto quello che stava succedendo.” e tornando serio aggiunse, guardandola dritto negli occhi: “E poi, se devo essere onesto, è facile confidarsi con te. Non so il vero motivo che mi spinge a farlo. Forse, semplicemente, sento che è la cosa giusta. E poi riesci a farmi sorridere. E ti giuro che di questi tempi è una cosa molto difficile!”

Isabella chinò la testa e sorrise, riprendendo a mescolare il suo drink e rispose:

Ti ringrazio. Ma non penso che uscendo con me e piangendoti addosso riuscirai a risolvere i tuoi casini. Penso che sia meglio che tu trovi il modo di sistemare questa situazione e non mettere anche me nei guai!”

Jude parve stupito da quello che aveva detto Isabella. Non aveva mai parlato in modo così diretto. Perfino quando si era ostinata a mettere dei paletti tra di loro aveva cominciato a dargli del lei. Mai, prima di quel momento, era stata diretta, come un pugno.

Isabella si rese conto di quello che aveva provocato la sua ultima affermazione e sorridendo aggiunse:

Non voglio essere rude. È che mi trovo nella spiacevole situazione che se un paparazzo ci riprende, io finisco per strada e i miei sogni con me. Ho un master da sostenere. E non voglio perdere questa occasione che mi è stata data per niente al mondo. Ecco perché ti ho chiesto di prendere una decisione prima che succeda qualche cosa di irreparabile”

Jude fece un lungo sospiro e mormorò:

Non fa una piega!” e voltandosi verso Isabella con la fronte aggrottata, deglutendo prima di parlare, disse: “Il problema è che la risoluzione dei miei problemi richiede che io parli con Chiara che a quanto pare non verrà più a lavoro, visto che oggi non si è presentata...”

Forse perché non vuole che le cose diventino più complicate di quelle che già sono?” rimbeccò Isabella.

Jude sorrise amaro e rispose:

Forse! In fondo quando è venuta a letto con me era completamente fuori per via dell'alcol... Comincio a pensare che quando Sadie mi dice di tenerlo nei pantaloni ancora prima di cominciare a pensare abbia ragione!”

I due risero e Isabella, annuendo, replicò:

Lo penso anche io” e guardando Jude, propose: “E se ci parlassi io con Chiara?”

Jude la guardò stupito, per l'ennesima volta in quella serata. E sorridendo rispose:

Se ti starà a sentire, per me è davvero il più grosso favore che tu riesca a farmi!”

Sia chiaro che se dovesse dirmi che di te non le importa nulla... Io non insisterò. Non penso che una storia possa andare avanti se uno dei due non vuole nemmeno far sì che veda la luce. Me lo prometti?”

Jude la guardò con un sorriso dolce. E rispose:

Te lo prometto!”


-Ma guarda tu in che casino mi sono andata a ficcare!- pensò Isabella guardando la casa di Chiara situata nei pressi di Maryleborne Road.

Si guardò intorno e quando vide il civico sospirò, rinfrancata. Aveva cercato quel dannatissimo palazzo tutta la mattina e aveva tolto delle ore importantissime alla sua tesi di laurea. Accidenti a lei e alla sua sindrome da crocerossina. Ma perché non aveva lasciato che Jude ci si togliesse da solo da quel terribile pasticcio in cui si era calato abbassandosi le braghe.

Pigiò il tasto del campanello, non prima di aver letto il nome scritto sopra, e attese che qualcuno le rispondesse.

Non ci volle molto perché una ragazza mora, con i capelli ricci e la carnagione olivastra le aprisse la porta e ricambiasse lo sguardo interessato di Isabella con uno pieno di interrogativi.

Tu sei Chiara vero?”

Parlò in italiano. Non sapeva bene il motivo, ma sentiva che quando era davanti a degli italiani lo poteva fare. Questo non solo le risparmiava il doversi esprimere in un lingua non propria su di un argomento così delicato, ma la faceva sentire anche un poco a casa. E poi, era da aggiungere, le faceva guadagnare qualche punto con la donna che stupita di sentire parlare italiano, disse:

Sì! Sono io! Potrei sapere con chi ho l'onore di parlare?”

Isabella annuì e tendendo la mano alla donna disse:

Mi chiamo Isabella Molteni e sono l'attuale baby sitter di Jude Law!” e sorridendo guardò l'espressione del viso della donna di fronte a lei cambiare repentinamente più e più volte, in pochi minuti.

Anche se ancora non aveva parlato, Isabella poteva leggere nel viso di Chiara incredulità, divertimento e sorpresa. In effetti, se lei si fosse trovata al suo posto, la prima cosa che avrebbe pensato sarebbe stata chiedersi che cosa aveva in mente Jude mandandole a casa la baby sitter dei suoi bambini.

Prendendo quindi il silenzio di Chiara come un invito a continuare, Isabella si schiarì la gola e riprese:

Non sono qui per cantarti le lodi di Jude. Non posso dato che non lo conosco. Quello che ti voglio dire è che sono ambasciatrice di un uomo che si è reso conto di aver sbagliato e che vuole porre rimedio in qualche modo ai suoi errori. Posso chiederti di entrare senza che tu mi rida o mi sbatta la porta di casa in faccia in malo modo? Voglio aggiungere che per venir qui ho perso un'intera mattinata di studio e che dopo Natale mi laureo!”

Chiara rimase ancora un po' in silenzio guardando Isabella. Dentro di sé una vocina gridava di mandare via quella ragazzina dalla porta di casa sua e tagliare definitivamente i ponti con Jude. Ma un'altra parte, sentendo quello che Isabella le aveva appena detto, le sussurrava di fare il contrario. E agendo di pancia, più che di cervello, sorrise e disse:

Dimmi pazza. Ma come si dice dalle mie parti e come soleva sempre dire mio nonno: ambasciator non porta pena... Entra va, che mi sa che la devo fare io una chiacchierata con te!” e facendo spazio ad Isabella la lasciò entrare in casa sapendo che dopo quella chiacchierata nessuna delle due sarebbe più stata la stessa.


Jude bevve un lungo sorso del succo che gli aveva offerto Ewan e lo guardò infastidito e gli domandò:

Che diavolo ti fissi?”

Ewan sospirò e rispose:

Nulla amico, a parte il fatto che quando irrompi in casa mia senza nemmeno telefonare significa che hai combinato qualche cosa di grave. E sto solo aspettando il racconto delle ultime avventure sessuali del mio migliore amico” e sorrise sornione.

Jude poggiò il bicchiere, facendo schioccare le labbra e passando una mano sul viso cominciò:

Io e Sienna ci siamo lasciati!”

Annuntio vobis... Chissà perché ma non sono sorpreso” lo interruppe Ewan.

Jude lo guardò con rimprovero e replicò:

Guarda che non è stato facile stare assieme negli ultimi mesi!”

Per forza! Ti stava attaccata alle palle mattina, giorno e sera!” rimbeccò francamente l'amico.

Jude poggiò la schiena alla spalliera del divano e guardando il soffitto, sospirò e disse:

Non sono stato un buon compagno. Se ci siamo lasciati è colpa mia!”

Non lo metto in dubbio dude. È sempre colpa tua quando si tratta di far star male qualcuno in un rapporto di coppia!” scherzò Ewan prendendo il cellulare dal tavolo e riponendolo subito dopo nella tasca.

L'ho tradita con la mia assistente!” sospirò Jude.

Ewan sollevò entrambe le sopracciglia e domandò:

Chiara. Quella italiana sexy che hai lasciato tempo fa per metterti di nuovo con il bastone di scopa biondo?”

Jude sorrise piano e annuì. Ewan si lasciò cadere sulla poltrona e fischiando disse:

Certo che sei proprio uno stronzo, Law. E te lo meriti a mani basse quello che ti ho detto!”

Jude annuì e rispose:

Lo so! Il problema non è quello. Il problema è che lei non vuole più lavorare con me!”

E vuoi darle torto?” gli fece notare Ewan.

Jude sospirò e disse:

Ho mandato Isabella a parlare con lei. Penso che forse, tra donne, le cose si sistemeranno prima. E poi sono italiane tutte e due. Penso che questo le avvicinerà di più...”

Ma sei pazzo?” lo interruppe Ewan.

No! Perché?” domandò Jude confuso.

Lo sei amico, invece. E come se lo sei. Dico! Un paio di settimane fa ti mandava in bestia che lei ti desse di nuovo del lei e non del tu. Ti volevi infilare nelle sue mutande per ripicca sia della nanny che di Sienna e adesso la mandi in avanscoperta per sistemarti le situazioni di cuore? Ma che ti dice la testa? Riprenditi ragazzo mio perché le cose si stanno davvero mettendo male per te!”

Ma che dici!” replicò Jude infastidito.

Che dico? Che dico io? Lo sai che dico io, amico. Che tu hai tanta di quella confusione in testa che nemmeno l'uragano Katrina ha lasciato al suo passaggio!” rispose Ewan.

Non ti seguo!” disse Jude fingendo di non capire.

Te lo spiego subito. Tu pensi che ti interessi Chiara, ma sai che ti dico. Tu non vuoi lei. Tu non vuoi nessuno, hai cercato in tutti i modi di lasciare Sienna e ora che ci sei riuscito ti da fastidio che la tua assistente ti stia lasciando con le pacche nell'acqua. Ecco tutto...”

Jude guardò Ewan con un sopracciglio sollevato. Non poteva ribattere. Almeno non subito dato che quello che il suo amico aveva appena detto era pura e sacrosanta verità. Solo in quel momento si rendeva conto che non amava Sienna da troppo tempo, che con lei aveva tirato avanti la loro relazione nascondendo la polvere sotto il tappeto pur di non vedere i problemi che ogni giorno diventavano sempre più grandi.

E non solo. Chiara era sempre stata la sua assistente. Bella e procace, ma solo un'assistente. Nemmeno in quel momento, ora che Ewan gli aveva aperto gli occhi, trovava qualche cosa che li avvicinasse caratterialmente. Lui non amava Chiara, voleva solo che tornasse perché nessuno era più bravo di lei nel suo lavoro.

E Isabella? Isabella era la sua nanny, campo minato per Jude Law, visti i precedenti.

Sospirò e passando una mano sulla faccia, disse:

Ti odio McGregor... E lo sai perché? Perché mi conosci meglio di mia mamma e a differenza sua mi servi la verità su di un piatto d'oro. E ogni volta mi sento un perfetto coglione!”

Ewan sorrise e sollevandosi, porgendo la mano, replicò:

Tranquillo io ci sono sempre. Per il momento però fanno cento sterline!” e ridendo per l'espressione dell'amico lo abbracciò.

Erano sempre stati molto amici. Ma dopo il tumore alla pelle che lo aveva colpito qualche anno prima, la loro amicizia si era intensificata. Perché, a differenza di quello che dice la gente, il vero amico nel momento del bisogno non scappa, ma ti sta vicino e ti sorregge.


Chiara osservava Isabella in silenzio. Aveva parlato senza interrompersi un attimo.

Le aveva spiegato che Jude la mandava con la semplice richiesta di tornare a lavorare con lui e aveva anche aggiunto che il suo capo stava davvero male da quando se n'era andata.

La segretaria non sapeva se ridere o meno. Quella ragazza era una forza della natura, senza dubbio. Il problema era che arrivava con notizie che non voleva nemmeno sentire.

Conosceva Jude da più tempo di lei e sapeva che ci sarebbe davvero voluto poco perché si rendesse conto che non solo non era innamorato di lei, ma che la stava cercando solo ed esclusivamente per il suo lavoro. E non per eccesso di autostima, ma Chiara lo sapeva di essere davvero brava nel suo campo.

Isabella, al contrario, aveva esaurito tutto quello che aveva da dire e guardava fisso Chiara, chiedendosi che cosa le passasse per la testa mentre la fissava, sorridendo.

Fu Chiara la prima a parlare e seria disse:

Quanti anni hai, Isabella?”

Ventotto!” rispose pronta la ragazza.

Chiara annuì e rispose:

Io ne ho qualcuno più di te. Sono più agèe, diciamo!” e sorrise bonaria. Poggiò la sua tazza di tè e continuò: “Ed è proprio per questo motivo che non ho nessuna intenzione di darla vinta a Jude!”

Come!” esclamò Isabella incredula. Dannazione! Lei era quella che convinceva tutti a stare assieme già da quando era bambina. Alle superiori la chiamavano Dottoressa Stranamore e ora non riusciva a far stare assieme due che erano anche andati già a letto assieme?

Chiara annuì e spiegò:

Non amo Jude. Anzi! Ti dirò che alla festa ho conosciuto un ragazzo molto carino che mi ha chiamato e che mi ha chiesto di uscire. Ed ho accettato. E non perché voglio fare il classico chiodo scaccia chiodo, ma perché per la prima volta da tempo mi sono resa conto che mi può piacere un uomo che non è Jude e che, finalmente, sono riuscita a lasciarmelo alle spalle...”

Un attimo!” si intromise Isabella. “Vuoi dire che tu eri innamorata di Jude e che adesso non lo sei più?”

Io sono stata innamorata di Jude per tanto tempo. Sono stata la sua amante, diciamo, quando ha avuto una crisi con Sienna, qualche anno fa. Ho accettato tutto quello che mi ha fatto in silenzio, talmente ero cotta di lui. Ora però i rendo conto che quello non è amore e che io ho solo inseguito ingenuamente una persona che avevo idealizzato e che non corrispondeva all'uomo che era in realtà. Perdonami se hai perso una giornata di studio per colpa delle beghe sentimentali tra me e Jude. E perdona Jude stesso se ci riesci. Ma, scusa se te lo chiedo... Posso darti un consiglio?” domandò Chiara con un sorriso materno stampato sul viso.

Isabella non conosceva quella ragazza ma qualche cosa le diceva che se avesse ascoltato quello che aveva da dire non le avrebbe fatto poi tanto male.

Sorrise e annuì e Chiara, mettendosi a sedere, continuò:

Non ti innamorare di Jude. Non farlo mai. E non lo dico perché lo voglio per me. Come avrai capito non ho nessuna intenzione di stare con un uomo che non offre garanzie a nessuno, nemmeno a se stesso. Voglio solo che tu capisca quello che non sono riuscita a capire io la prima volta che gli ho permesso di entrare nella mia vita. Jude potrà essere un uomo perfetto, sotto molti aspetti. E ti giuro, anche se penso che lo avrai notato, che è un padre meraviglioso. Ma come compagno... Beh! Ha molto, troppo da imparare. Tu sei una studentessa e penso che aver trovato lavoro da Sadie per te sia stata una manna dal cielo. Ecco perché ti sto dicendo questo. Se ci tieni a quel lavoro fai di tutto per non perderlo. E soprattutto, tieniti lontana da lui. Sadie non gradirebbe una tua relazione con il suo ex marito perché è ancora innamorata di lui. E tu, quando tutto verrà a galla, non solo ti troverai senza lavoro, ma sarai anche costretta a raccogliere i cocci di tutte le cose che Jude ha distrutto con il suo passaggio. Naturalmente, questo è un consiglio e se Jude non è nei tuoi pensieri tutto di guadagnato. Ma so cosa vuol dire essere dalla tua parte e spero davvero che tu possa ascoltare quello che ti sto dicendo e che non metta a repentaglio i tuoi sogni solo perché lui non riesce a tenerlo dentro i pantaloni quando una donna entra a far parte della sua vita...”

Isabella non sapeva cosa rispondere. Chiara era riuscita a toccare molti nervi scoperti tra cui la sua paura di poter cadere nella trappola di Jude e cedere alle sue lusinghe trovandosi poi con le pacche nell'acqua. E qualche cosa le diceva che, visto che la stava tutti redarguendo nei confronti del suo capo, doveva stare attenta se non voleva vedere i suoi sogni svanire come per magia.

Conscia che tutto quello che stava costruendo era più delicato di un fiore, decise di accettare il consiglio e di farne tesoro. Non voleva tornare indietro. Aveva lasciato la sua città senza voltare le spalle. E non intendeva ritornare solo perché un uomo si era incapricciato di lei.

E sollevandosi, tendendo la mano a Chiara, rispose:

So quello che faccio. Non cadrò nella rete di Jude. Accetto il tuo consiglio e spero di poterti rincontrare di nuovo per averne altri!”

Chiara sorrise e replicò:

Tranquilla... Basta che tu mi faccia uno squillo e vedrò come aiutarti”

Allora mi devi dare il tuo numero altrimenti per trovarti dovrò venire di nuovo qua e perdere un'altra giornata di studio”

Le due risero e si scambiarono i rispettivi numeri.

Una nuova amicizia era nata grazie ad una serata sbagliata e ad una mattina di studio irrimediabilmente persa.


Jude sospirò bevendo il suo drink.

Isabella gli aveva dato appuntamento ad un pub molto intimo, che aveva scovato vicino a casa di Jude.

Si guardò intorno e la vide entrare. Sorrise e la salutò con una mano. Lei rispose al sorriso e al saluto e si avvicinò a lui. Era vestita in maniera informale e aveva solo un velo di trucco a impreziosire il suo viso.

Quando le fu vicino, Jude si alzò e la salutò baciandole la guancia. Isabella rispose con un po' di distacco e si mise a sedere vicino all'attore.

Fu lui a prendere parola per primo:

Che ti ha detto?”

Isabella sorrise notando l'urgenza della voce di Jude. Non sapeva che l'attore era in piena crisi interiore e voleva sapere solo ed esclusivamente se Chiara sarebbe tornata o no a lavorare da lui. E per come stavano le cose sperava davvero che lo facesse quanto prima.

Isabella si sistemò nello sgabello e sollevando un dito ordinò una pinta di Guinness e si guardò intorno.

Nel pub non c'era molta gente a parte un gruppo di vecchietti che seduti parlavano dell'ultima partita del Fulham e delle prodezze di Balottelli nel City.

Si voltò verso Jude che la guardava ansioso e sorrise. Si stava divertendo a tenerlo sulle spine. Al contrario l'attore non aveva voglia di scherzare e serio domandò ancora:

E allora? Che ti ha detto?”

Isabella prese un respiro profondo mentre il barista le porgeva la sua birra. Sorrise grata all'uomo e tornando a guardare Jude rispose:

Mi ha detto che ha bisogno di pensare e che per un po' non vuole vederti. Ha inoltre detto che se vuoi puoi anche assumere qualcun altro al suo posto, tanto lei capirà!”

Jude girò qualche volta il bicchiere tra le mani e replicò:

Ho guardato dentro di me, oggi. E ho capito che non sono per niente innamorato di lei. Lo so, posso sembrarti uno stronzo e forse lo sono, però ho davvero capito che di lei mi fido ciecamente per quanto riguarda il suo modo di lavorare e per la sua professionalità. Avevo solo bisogno di una scusa per lasciare Sienna e come uno stupido l'ho cercata in lei...”

Ti rendi conto di quello che stai dicendo?” domandò esterrefatta Isabella.

L'attore si voltò e giustificandosi rispose:

Ero fuori di me. L'ho vista flirtare con quel tipo e non lo sopportavo. Un po' perché era con me alla festa, un po' per quello strano gioco di seduzione che tengo con lei da quando la conosco. Sono un uomo terribile. Lo so!”

Terribile è un eufemismo... Ti rendi conto che ti sei portato a letto una donna che non ti interessava solo perché lei stava flirtando con un altro? Solo perché non riesci a sopportare l''idea di vedere una donna che un tempo è stata tua in teneri atteggiamenti con un altro?”

Jude non rispose e Isabella continuò:

Sai come li chiamo quelli come te? Porci. E scusa se te lo dico, anche se sei il mio capo, ma non ho davvero mai sentito una scusa più terribile di questa. Spero solo che Chiara possa scusarti. E se dovrai parlare con lei, stavolta, dovrai farlo da solo!”e alzandosi, bevendo un lungo sorso dalla sua pinta la lasciò sul tavolo a metà, con accanto i soldi del conto.

E senza dire altro uscì. Non le importava cosa avrebbe detto o fatto Jude. Voleva tagliare con quel fatto. E farlo in quel modo era l'unico modo.

Jude dal canto suo non la seguì. Qualche cosa dentro di lui si era spezzato. E lo aveva fatto quando aveva scoperto cosa voleva mentre era con Ewan. Il problema, però, era che lui da quella storia ne usciva come se avesse fatto un bagno di letame. E con le pive nel sacco, finì la sua pinta, ascoltò, più perché erano le sole voci nel pub che perché lo voleva davvero, i discorsi dei vecchietti sul calcio e poi, annoiato e avvilito lasciò il locale.



Bene! Eccomi qua!

Sono riuscita a postare.

Faccio un discorso breve.

Per chiunque è interessato sono

diventata interattiva.

Potete trovarmi su Facebook in

Niniel82.

Chiunque voglia sapere

qualche cosa sulle storie che pubblico

farmi domande e simili

può farlo lì.

Naturalmente metterò in bacheca ogni aggiornamento.

Sono l'unica quindi è facile.

Lasciatemi ringraziare

LaNonnina, chiaretta78 e Cee

per le recensioni e per

le belle parole che hanno speso per me

(oltre il loro tempo a leggermi ^^)

e auguro a loro

e a tutti gli altri che leggono silenziosamente

un BUON NATALE ed un

FELICISSIMO ANNO NUOVO.

Ora scappo.

Fatemi sapere che ne pensate.

Un bacio e ancora auguri...

Niniel82!!!!











   
 
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