Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: appver    20/12/2012    1 recensioni
All'inizio dopo essermi trasferita a New York, ci sentivamo spesso.. ma dopo un po nient' altro che poche e-mail ogni mese, dopo di che più nulla. Io e lei ci conoscevamo da ben 13 anni, praticamente eravamo cresciute insieme, stessa scuola media, stessa classe allo stesso liceo, eravamo buone amiche. E ritrovarmela la d'avanti senza poterla abbracciarla forte a me mi metteva un enorme malinconia.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Beh sembra tutto un film, più che la tua vita..ma è davvero successo?! cioè io non ci posso credere..-

-Beh..si, cioè mi sono trasferita a New York dopo che mia madre mi aveva detto che si era fidanzata ufficialmente con Bob-sbuffai-e da li in poi ho dovuto imparare l'inglese, che ora parlo tres bien-risi

-E a quanto vedo anche il francese-rise e noi con lei.-E poi con il tuo fratellastro..niente, cioè che ci potevi fare..-

-In realtà non eravamo davvero parenti ma abbiamo deciso di non fare nulla, per la felicità dei nostri genitori..e poi mi da fastidio se li chiami 'fratellastri'-

-Com'è la vita a New York..ora ci devi dire tutto, ma proprio tutto-

L'insicurezza che avevo sul mio passato svani in quel preciso istante e tutto quello che avevo fatto da brutto divenne bellissimo, non so perchè, non ho ancora capito il motivo ma tutto mi sembrò bellissimo.Cercai di riassumere la mia vita in poche parole, ma quello che avevo fatto in quei due anni non si poteva riassumere in poche parole.Ero felice di essere ritornata nella mia città, ma mi mancava un sacco la vita che conducevo dall'altra parte del globo. Mi mancava andare a fare shopping con quelle ragazze che amavano fare solo quello, mi mancavano le lezioni di hip hop ma soprattutto mi manca guidare, si guidare perchè in America avevo già la patente, quella era una delle cose che mi mancava davvero insieme ai miei amici.

-Allora, invece di parlare di me..voi che diavolo avete fatto?!-dissi interrompendo tutto le loro fantasie-allora mi volete rispondere!-

-Beh, io e chri stiamo di nuovo insieme..faccio ancora danza, non guido almeno fino all'anno prossimo e questo..la tua vita mi sembra molto più interessante-rise guardandomi con il suo solito sguardo calcolatore, avevo capito che non le bastava sapere cosa mi mancava, ma gli amori, i ragazzi..

-Beh ora dimmi come cazzo fai a dire che quello che ti è mancato davvero è guidare e non tipo scopare con dei fusti tipo quelli delle foto che ho visto su Facebook-rise, guardando Isa che a sua volta scoppiò a ridere sdraiandosi a terra, cosi mi avvicinai a lei e la strinsi forte a me.

-E dai, lo sai che sei proprio stronza..dimmi tutto quello che hai fatto, feste,droga,Sesso-e urlo buttandosi addosso.

-Non sono cose che dirò a te-risi sedendomi e fissandola negl'occhi..

-Daii,sono la tua più cara amica che non ti vedeva da anni e non le vuoi dire se hai fatto sesso selvaggio in america?! Sei cattiva, oh.-

-Beh, se non te lo vuole dire, non'è obbligata a dirtelo-intervenne Isa-ma questo non significa che non lo dirà a me-rise

Iniziammo a ride fino a quando la porta non si aprì e difronte a noi ci trovammo Mario e Nick che ci guardavano e ridevano. Erano rimasti li a fissarci per un sacco di tempo poi Mario si avvicino e mi chiese di parlare in privato. La mia mente iniziò a fantasticare su tutto quello che mi poteva dire, da come sei bella oggi e poi trascinarmi in una delle camere, da come mi poteva dire cose che riguardavano gli altri ragazzi e che io adoravo sentire. Ma non avrei mai immaginato di poter sentire quelle parole uscire dalla sua bocca. La mia mente si spense subito dopo che lui le aveva pronunciate, aveva fatto il reset di tutto, di tutta la mia vita. Io che con lui ero rimasta per 1 anno e 8 mesi ero li davanti a lui senza emettere un fiato,senza poter parlare senza poter replicare, senza voler far nulla per capire il motivo che lo aveva spinto a farlo..ero li in silenzio con le lacrime che mi bagnavano il viso. Ferma. Avrei voluto urlare, scappare, correre fino in capo al mondo, ma il mio corpo sembrava voler rimanere li, davanti a lui per fargli ricordare che io ero quella che avrebbe dovuto amare e con cui doveva andare a letto. Con un gesto quasi istintivo presi la collana che lui mi aveva regalato e me la stappai dal collo, presi le sue mani gliela misi sul palmo, mi voltai con le lacrime che scorrevano lungo le guance e me ne andai. Mi immaginai la scena di quei film in cui i due innamorati dopo aver rotto si rincorrono per chiedere perdono, perchè loro sono fatti per stare insieme e si amano. Ma quello è solo finzione, perchè nella vita reale non succede cosi. Lui era li fermo mentre io me ne andavo, e non aveva fatto nulla per fermarmi, aveva preso la collana ed era rimasto li fermo, immobile.

-Sarebbe troppo bello..-singhiozzai

-Veronica, aspetta..-mi sentii chiamare, mi sentii presa per il braccio e fermata con forza, quella stretta era decisa e forte. Mi sentii spostare i capelli e mettere con ciondolo, il mio ciondolo con l'anello. Mi girai e lo vidi li difronte a me che mi fissava con gli occhi lucidi, che mi chiedeva perdono e che quello che aveva fatto era stato tanto tempo fa e che non aveva significato nulla. Io ero più importante di LEI.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: appver